giovedì 29 novembre 2018

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald

Per te che sei stato con Harry fino alla fine... Beh, se io non fossi stato con Harry fin dall'inizio, potrei far fatica a credere che tutto questo sia iniziato da un romanzo per bambini.
Quello che ho visto è un racconto gotico della scuola più classica, con tutti i più classici elementi del genere: immensi e cupi edifici, labirinti di vicoli, oscuri segreti di famiglia inconfessati, fratelli e figli perduti, antiche maledizioni e storie d'amore finite in tragedia.
E snasi.
Perché anche in un mondo così cupo, non dobbiamo dimenticarci che tutto questo è iniziato da un romanzo per bambini.
E alla fine, il bambino che c'è in noi vuole la stessa cosa che volevano Harry, Credence e Leta LeStrange: un posto da chiamare casa.

Devo fare tuttavia un appunto su Grindenwald, che secondo me è il vero punto di svolta della saga, in quanto la rende più matura.
Se Voldemort aveva degli obiettivi semplici, quasi scontati (l'immortalità e liberarsi dei Babbani) gli scopi di Grindenwald sono più complessi, addirittura più convincenti: a un certo punto viene il dubbio che Grindenwald abbia ragione, che il suo desiderio di ribellarsi, per quanto mostruoso nei modi, esprima bisogni reali, che chi vive rinchiuso dietro alle mura dei vari Ministeri della Magia non riesce ad interpretare.
Suona familiare?

venerdì 9 novembre 2018

Overlord

Un altro film sulla Seconda Guerra Mondiale, ormai dovremmo averne visti fino alla nausea.
Un altro film di zombie, ormai dovremmo averne visti fino alla nausea anche di quelli.
Che fare? metterli insieme e ottenere un'orda di zombie nazisti, naturalmente.
Non serve neanche darsi la pena di scrivere una storia, basta quell'atmosfera cupa a metà strada tra Silent Hill e Warhammer 40000 che tanto amiamo, la regia di J.J. Abrhams, e il gioco è fatto.
Sì, è un film di zombie, girato da zombie per un pubblico di zombie, ma alla fine ti lascia dentro quella strana soddisfazione che solo un nerd conosce, e che ti fa sentire così... vivo.
In più, la ragazza col lanciafiamme sarebbe la perfetta aggiunta a qualsiasi gioco di miniature: un vero e proprio pezzo da collezione.

venerdì 2 novembre 2018

Grand Guignol de Milan: Histoire des Vampires

Se c'è qualcosa di cui posso dire "Ero lì fin dall'inizio" è il Grand Guignol de Milan: ho avuto il privilegio di assistere al loro primissimo spettacolo, e li ho seguiti fino a Londra.
Non ero sempre presente ad ogni rappresentazione, anzi, da quanto mi è stato raccontato, mi sono perso alcuni momenti esilaranti dentro e fuori dal palco (qualcuno ha detto pesce?). Nonostante questo, credo di poter affermare di averli visti crescere, e forse di essere cresciuto come blogger assieme a loro.
A due settimane dal loro ritorno dall'ennesimo tour a Londra, che ormai non fa più neanche notizia per questi veterani del palcoscenico, il Grand Guignol de Milan festeggia il Capodanno Celtico e l'apertura del Cancello Oscuro verso la parte più buia e fredda dell'anno, con un ritorno alle sue tetre origini: tornano in scena i Vampiri, non senza qualche riferimento a un altro tipo di interpretazione, che vede protagonisti molti dei presenti in sala da una parte a dall'altra della Quarta Parete.
Cambia invece il format, che rinuncia completamente ai numeri di varietà e ai siparietti comici, pur mantenendo intatto il suo humor macabro, per concentrarsi unicamente sulle storie, tutte tratte da documenti ufficiali e fatti di cronaca (secondo l'ormai ben nota filosofia del Grand Guignol de Milan, per cui il vero orrore sono le persone, non i mostri).
Se a tratti ho notato l'assenza di certe "cose" a cui il Grand Guignol mi aveva abituato, come lo sbattiuova di San Valentino, il numero finale di Miki Barbieri Torriani o altro che non ho avuto la fortuna di vedere (qualcuno ha detto pesce?) posso dire di non averne sentito la mancanza, grazie alla bravura degli attori. Continuate a leggere.