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lunedì 20 agosto 2012

The Dark Knight Rises


Stavolta scrivo la recensione con parecchio ritardo rispetto all’uscita del film, per diversi motivi: le vacanze di mezzo, il caldo, il blocco dello scrittore, il desiderio di concentrarsi solo sul film, come é giusto che sia, e non sulla cronaca nera e le conseguenti polemiche.
Ma c’é anche un altro motivo: é inusuale per me, ma ho visto questo film due volte; e la seconda é stata meglio della prima, nonostante conoscessi già il finale.

“The Dark Knight Rises” é il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan, e credo che Nolan sia riuscito a legare insieme tutti i fili dei due precedenti film e a portare la storia ad una perfetta conclusione.
L’azione riprende otto anni dopo la conclusione dell’ultimo capitolo, e vede un Bruce Waine smarrito nello spirito, provato nel corpo, e in procinto di perdere tutta la sua fortuna. Assediato dagli squali della finanza e prigioniero del suo stesso senso di fallimento, ormai non esce più nemmeno di casa.
L’improvvisa comparsa di Selina Kyle, una ladra conosciuta come Catwoman, cambierà tutto.
Indagando su di lei, Bruce scoprirà Bane, il nemico più pericoloso che abbia mai affrontato (nel fumetto, Bane é stato introdotto con lo scopo preciso di creare un personaggio in grado di sconfiggere Batman).
Bane wuole fare quello che, nel primo film, non era riuscito a Rah’s al Ghul: distruggere Gotham City, e intende farlo usando la tecnologia messa a punto dallo stesso Batman.
Come nel fumetto (la saga intitolata “Knightfall” Batman affronta Bane e resta quasi ucciso. Quasi, perché Bane lo vuole vivo, per farlo assistere alla distruzione della sua amata città.
Spezzato e incatenato, il Cavaliere Oscuro arriva ad avere addirittura una sorta di visione mistica, che gli permette di capire qual é il vero scopo di Bane, e al legame che lo unisce a lui stesso. Si rende conto che per sconfiggere Bane non basta la forza fisica, e inizia a riflettere sulla sua debolezza interiore e sulla paura che gli impedisce di fare il “salto” di cui ha bisogno (andate a vedere il film per sapere di cosa sto parlando).
A questo punto il film diventa veramente epico: Batman torna a Gotham City, ma ormai é rimasto solo, e la città, ormai caduta in mano a Bane, é nel caos. Per riuscire a salvarla, Batman si alleerà con la stessa Catwoman, e alla fine arriver° addirittura a sacrificarsi per sventare il piano di Bane.
Una morte tanto più eroica quanto atipica per questo genere di film, una scena che potrebbe restare nella storia del cinema... ma l’ultima scena solleva un dubbio: Batman é veramente morto?