Cari lettori, questo sarà l'ultimo post prima della pausa estiva, perciò per un po' potete anche smettere di leggere... ma non disperate, ci sono già degli eventi in programma per la fine di agosto, a cui non ho intenzione di mancare.
Passate delle buone vacanze.
Pagine
▼
mercoledì 27 luglio 2016
martedì 26 luglio 2016
The legend of Tarzan
Non credevo che ne sarebbe valsa la pena, ma é così: simbolico sotto molti punti di vista, con l'aggiunta di una figura storica realmente esistita come spalla dell'eroe, questo film dà nuova vita al personaggio classico di Edgard Rice Burroughs, evitando o reinventando gli stereotipi. In realtà qualche ingenuità nella trama rimane, ma l'azione coinvolgente, gli scenari degni di un dipinto e il carisma stesso del protagonista si fanno più che perdonare. Dopotutto questo é Tarzan.
lunedì 18 luglio 2016
Survival Chronicles al Busto in Fantasy
I miei lettori ricorderanno una mia passata uscita nel dominio del Convivio Ludico, in occasione della nascita di Survival Chronicles. Alla seconda edizione del Busto in Fantasy li vediamo per la prima volta operativi.
La giornata inizia con il trucco, dove alcuni membri dell'Associazione e qualche volontario vengono trasformati in zombie.
Nonostante qualche ritardo e l'esigua presenza di zombie nelle prime fasi del gioco (sabato mattina ce n'erano solo quattro, ma domenica pomeriggio sono diventati una vera orda; non ho fatto foto perché ero troppo impegnato a scappare).
Sì, la domenica ho partecipato anch'io a una sessione di gioco.
Per inciso, sia io che la mia squadra siamo stati accerchiati e sopraffatti dagli zombie dopo poco più di cinque minuti. Se vi sembra un misero risultato, considerate che, tra tutte le squadre non solo di quella sessione, ma in tutta la durata del gioco, noi siamo quella che ha resistito più a lungo.
Il gioco in sé, nella sua versione principale, funziona come una sorta di laser-tag/tag: i giocatori, divisi in squadre e armati di pistole laser, devono farsi strada tra le orde di zombie, ciascuno dei quali indossa un sensore. Uno zombie colpito un certo numero di volte viene distrutto, ma se gli zombie riescono a toccare un giocatore, questo diventa uno zombie.
Dovrebbe esistere poi una versione "Saga", più simile a un normale Gioco di Ruolo dal Vivo (o dovrei dire dal Morto?) che vede gruppi di sopravvissuti in fuga da orde di zombie (armi biologiche, o meglio necrologiche, sfuggite al controllo) tra le rovine di una guerra, scoppiata in un futuro distopico, in seguito all'esaurimento delle risorse.
Questa versione per il momento é ancora in fase beta, ma sarà possibile conoscere la storia e procurarsi il manuale dal sito di Survival Chronicles. Continuate a leggere, ma non fate rumore, ed evitate movimenti bruschi.
La fase trucco |
Nonostante qualche ritardo e l'esigua presenza di zombie nelle prime fasi del gioco (sabato mattina ce n'erano solo quattro, ma domenica pomeriggio sono diventati una vera orda; non ho fatto foto perché ero troppo impegnato a scappare).
Gli Zombie |
Per inciso, sia io che la mia squadra siamo stati accerchiati e sopraffatti dagli zombie dopo poco più di cinque minuti. Se vi sembra un misero risultato, considerate che, tra tutte le squadre non solo di quella sessione, ma in tutta la durata del gioco, noi siamo quella che ha resistito più a lungo.
I gocatori (squadra rossa) |
Zombillary |
Questa versione per il momento é ancora in fase beta, ma sarà possibile conoscere la storia e procurarsi il manuale dal sito di Survival Chronicles. Continuate a leggere, ma non fate rumore, ed evitate movimenti bruschi.
giovedì 14 luglio 2016
Busto in Fantasy II: Area Autoproduzione
Sarebbe forse troppo cliché affermare che l'Area di Autoproduzione é il cuore di ogni fiera del fumetto, ma i piccoli eventi come il Busto in Fantasy crescono attorno a quella.
Molto spesso anzi non riceve l'attenzione che merita, visto che si tratta di una specie di zona grigia che segna il passaggio tra il mondo di tutti i giorni, con le sue catene fatte di mediocrità, e il mondo che ogni giorno ci sforziamo di realizzare e di raggiungere.
Il gioco presentato da Secret of Light, una versione beta ancora senza nome, potrebbe essere una metafora di questo intero passaggio.
Secret of Light é una comunità che esiste allo scopo di facilitare e promuovere produzione, scambio e vendita di materiale di ambientazione per i giochi da tavolo, di miniature e per i wargames.
In queste foto potete vedere un dungeon e un'ambientazione post-apocalittica, entrambe componibili e customizzabili a seconda delle esigenze della campagna.
Tuttavia ogni cosa deve essere immaginata prima di essere inventata, e per questo motivo nelle aree di autoproduzione non mancano mai gli illustratori.
In questa edizione sono rimasto piacevolmente colpito da Moon Child's Productions e dalla sua illustratrice di punta, Valentina, il cui stile é una combinazione manga-gotica che sembra inserirsi alla perfezione nella corrente artistica anglo-giapponese la cui origine si riallaccia all'Art Nouveau.
Caratteristica del periodo tardo-Vittoriano ed Edwardiano, questa corrente ha poi visto un declino nel periodo interbellico, dovuto in parte alla crisi economica e in parte alla politica, per poi riaffermarsi negli anni '70 e '80 portando allo stile dei fumetti che oggi conosciamo, e sviluppandosi ulteriormente a cavallo del Millennio con il Revival Celtico.
Alla luce di questo, Moon Child's Productions si trova a casa al Museo del Tessile di Busto Arsizio, e sembra già essersi ambientata.
Segnalo inoltre il gruppo Retrogaming di Bergamo, e Il Nano Nefasto Painting Workshop, che non si trovava nell'Area di Autoproduzione ma presso lo stage di Void Games Saronno.
Continuate a leggere.
Molto spesso anzi non riceve l'attenzione che merita, visto che si tratta di una specie di zona grigia che segna il passaggio tra il mondo di tutti i giorni, con le sue catene fatte di mediocrità, e il mondo che ogni giorno ci sforziamo di realizzare e di raggiungere.
Il gioco presentato da Secret of Light, una versione beta ancora senza nome, potrebbe essere una metafora di questo intero passaggio.
Secret of Light é una comunità che esiste allo scopo di facilitare e promuovere produzione, scambio e vendita di materiale di ambientazione per i giochi da tavolo, di miniature e per i wargames.
In queste foto potete vedere un dungeon e un'ambientazione post-apocalittica, entrambe componibili e customizzabili a seconda delle esigenze della campagna.
Valentina G., Illustratrice |
In questa edizione sono rimasto piacevolmente colpito da Moon Child's Productions e dalla sua illustratrice di punta, Valentina, il cui stile é una combinazione manga-gotica che sembra inserirsi alla perfezione nella corrente artistica anglo-giapponese la cui origine si riallaccia all'Art Nouveau.
Caratteristica del periodo tardo-Vittoriano ed Edwardiano, questa corrente ha poi visto un declino nel periodo interbellico, dovuto in parte alla crisi economica e in parte alla politica, per poi riaffermarsi negli anni '70 e '80 portando allo stile dei fumetti che oggi conosciamo, e sviluppandosi ulteriormente a cavallo del Millennio con il Revival Celtico.
Alla luce di questo, Moon Child's Productions si trova a casa al Museo del Tessile di Busto Arsizio, e sembra già essersi ambientata.
Segnalo inoltre il gruppo Retrogaming di Bergamo, e Il Nano Nefasto Painting Workshop, che non si trovava nell'Area di Autoproduzione ma presso lo stage di Void Games Saronno.
Continuate a leggere.
martedì 12 luglio 2016
Gens d'Ys: fine corsi 2016 (seconda parte)
Mentre scrivo, il Gruppo Spettacoli dei Gens d'Ys é andato e tornato da Celtica in Val Veny (AO), una delle più importanti, se non la più importante manifestazione a tema celtico da questo lato delle Alpi.
Tra la fine dei corsi e la partenza per le vette innevate tuttavia, la nostra Sara Rossi ha voluto organizzare un'ultima serata tra allievi e istruttori, per salutarsi alla conclusione dell'anno accademico.
Con la sua sorprendente capacità organizzativa, affinata negli anni come castellana, è riuscita a mettere assieme una cena con più di quaranta persone, tra istruttori, allievi e parenti o amici degli uni o degli altri.
Il locale che avrebbe dovuto ospitare quest'ultima serata tuttavia, ha comunicato la propria impossibilità a gestire un gruppo tanto numeroso.
Sara non si è data per vinta e ha trovato subito un altro locale, un luogo certamente appropriato per una simile compagnia, dal nome quasi profetico di Beda House.
L'aspetto di un pub inglese che il locale mostrava sia all'interno che all'esterno mi ha subito fatto sentire a casa, ma la sala che ci era stata riservata si é rivelata una molto piacevole sorpresa.
Per quelli tra i miei lettori che amano una serata in stile gotico o che giocano a Vampiri Live, permettetemi di suggerire un secondo luogo di ritrovo per le nostre intersessioni.
La serata in sé può essere archiviata come un successo: il nostro fotografo ufficiale Marco Morandi ha saputo fare buon uso del balcone rialzato (che riproduce il pulpito di una cattedrale anglicana) per scattare una grande foto di gruppo della serata. Quanto a me, trovandomi in mezzo tra il tavolo degli organizzatori e quello degli istruttori, e seduto proprio accanto al direttore Crespi, sono anzi riuscito a cogliere alcune anticipazioni sul programma della nuova stagione che per il momento è ancora in fase di sviluppo, ma che potrete leggere in questa sede quando arriverà il momento, dopo le vacanze.
Per questo anno accademico, dai Gens d'Ys é tutto.
Agli istruttori, ai miei compagni di corso e a voi lettori dò appuntamento a settembre per la nuova edizione del Bustofolk 2016 e per la riapertura dei corsi.
Fino ad allora passate delle buone vacanze, ma continuate a leggere.
Un Pub nel cuore di Milano |
Con la sua sorprendente capacità organizzativa, affinata negli anni come castellana, è riuscita a mettere assieme una cena con più di quaranta persone, tra istruttori, allievi e parenti o amici degli uni o degli altri.
La sala ristorante in stile gotico. |
Sara non si è data per vinta e ha trovato subito un altro locale, un luogo certamente appropriato per una simile compagnia, dal nome quasi profetico di Beda House.
L'aspetto di un pub inglese che il locale mostrava sia all'interno che all'esterno mi ha subito fatto sentire a casa, ma la sala che ci era stata riservata si é rivelata una molto piacevole sorpresa.
Per quelli tra i miei lettori che amano una serata in stile gotico o che giocano a Vampiri Live, permettetemi di suggerire un secondo luogo di ritrovo per le nostre intersessioni.
La serata in sé può essere archiviata come un successo: il nostro fotografo ufficiale Marco Morandi ha saputo fare buon uso del balcone rialzato (che riproduce il pulpito di una cattedrale anglicana) per scattare una grande foto di gruppo della serata. Quanto a me, trovandomi in mezzo tra il tavolo degli organizzatori e quello degli istruttori, e seduto proprio accanto al direttore Crespi, sono anzi riuscito a cogliere alcune anticipazioni sul programma della nuova stagione che per il momento è ancora in fase di sviluppo, ma che potrete leggere in questa sede quando arriverà il momento, dopo le vacanze.
Per questo anno accademico, dai Gens d'Ys é tutto.
Agli istruttori, ai miei compagni di corso e a voi lettori dò appuntamento a settembre per la nuova edizione del Bustofolk 2016 e per la riapertura dei corsi.
Fino ad allora passate delle buone vacanze, ma continuate a leggere.
domenica 10 luglio 2016
Busto in Musica (cover bands)
La prima serata del Busto in Fantasy si è svolta nella sala da ballo, ma la domenica pomeriggio è stato il momento della musica, in questa edizione parte integrante della gara cosplay.
Prima che i Cosplayers salissero sul palco infatti, il pubblico ha potuto assistere a una varietà di numeri musicali dei generi più diversi.
Per prime si sono esibite le Blemish, una banda di Idol sulla falsariga delle Ita48 ma specializzata nelle cover KPop (Attenzione a non confondere i generi: il JPop delle Ita48 é molto diverso dal KPop delle Blemish, ed é meglio tenere a mente la differenza se non si vuole incorrere nelle ire dei fan).
Dopo le Blemish è stata la volta di due numeri speciali che hanno fatto da introduzione alla Gara Cosplay vera e propria.
Il primo era così speciale che... non so esattamente come definirlo, qualcosa a metà strada tra una Cover Band e un Cosplay, forse un nuovo genere di spettacolo.
Questi Blues Brothers non si sono limitati infatti a riproporre sul palco alcune scene del film, ma si sono esibiti in un mini-concerto di tre canzoni, tradotte e cantate in italiano ma in perfetto stile blues.
Sono infine salite sul palco le presentatrici della gara, Valentina Baldin e Ilaria Barilla, ma prima di lasciare spazio ai Cosplayers si sono esibite anche loro, nella Danza dell'Estate.
Infine la gara ha avuto inizio: continuate a leggere.
Le Blemish |
Dopo le Blemish è stata la volta di due numeri speciali che hanno fatto da introduzione alla Gara Cosplay vera e propria.
Blues Brothers Cover Duo |
La Danza dell'Estate |
Infine la gara ha avuto inizio: continuate a leggere.
sabato 9 luglio 2016
Gens d'Ys: fine corsi 2016 (prima parte)
Mentre al Museo del Tessile di Busto Arsizio si balla la quadriglia, alla sede di Bovisa dell'Accademia di Danze Irlandesi Gens d'Ys é arrivata la fine dei corsi.
Quello che vedete qui accanto è il biglietto tridimensionale, firmato da tutti gli allievi, che riproduce in piccolo la sede dell'Accademia, con una miniatura della locandina del Saggio (Star Wars Recital) e i Rollinz per rappresentare i Gens d'Ys in versione Star Wars, dalle stesse menti, più o meno sane, che hanno prodotto l'Holocron e le spade laser in versione fai-da-te.
Ma questo resta comunque un corso di ballo, perciò durante l'ultima lezione abbiamo fatto di tutto tranne che ballare (beh, Arianna ci ha provato e noi le siamo andati diligentemente dietro nonostante il caldo, ma non era proprio semplice ballare dopo il buffet gentilmente offerto da Katia).
Se adesso state pensando di iscrivervi ai corsi mi dispiace, dovrete aspettare settembre, ma potete comunque fare delle lezioni di prova consultando il calendario che trovate sul sito.
Questo é tutto per quanto riguarda l'ultima lezione dei corsi Solo 2 e Solo 3, ma prima della chiusura definitiva, allievi e insegnanti si sono incontrati ancora una volta.
Continuate a leggere.
Quello che vedete qui accanto è il biglietto tridimensionale, firmato da tutti gli allievi, che riproduce in piccolo la sede dell'Accademia, con una miniatura della locandina del Saggio (Star Wars Recital) e i Rollinz per rappresentare i Gens d'Ys in versione Star Wars, dalle stesse menti, più o meno sane, che hanno prodotto l'Holocron e le spade laser in versione fai-da-te.
Ma questo resta comunque un corso di ballo, perciò durante l'ultima lezione abbiamo fatto di tutto tranne che ballare (beh, Arianna ci ha provato e noi le siamo andati diligentemente dietro nonostante il caldo, ma non era proprio semplice ballare dopo il buffet gentilmente offerto da Katia).
Se adesso state pensando di iscrivervi ai corsi mi dispiace, dovrete aspettare settembre, ma potete comunque fare delle lezioni di prova consultando il calendario che trovate sul sito.
Questo é tutto per quanto riguarda l'ultima lezione dei corsi Solo 2 e Solo 3, ma prima della chiusura definitiva, allievi e insegnanti si sono incontrati ancora una volta.
Continuate a leggere.
giovedì 7 luglio 2016
Busto in Fantasy II 2016 - Balli storici
Un pic-nic vittoriano. Una serata da ballo al Museo del Tessile di Busto Arsizio. Un evento dedicato al Fumetto e al Cosplay.
Ho partecipato a tutte queste cose, e ho sempre visto tra loro una continuità, piuttosto che un contrasto.
Il passaggio successivo sarebbe stato mettere tutto questo assieme: la Compagnia Nazionale di Danza Storica ha compiuto quel passo, al ritmo di walzer e di quadriglia.
La loro esibizione si è svolta durante la serata del primo giorno del Busto in Fantasy, con il titolo di Busto in '800, e ha avuto come teatro la stessa sala dove di solito si svolgono le Notti d'Ys.
Dopo un'entrata trionfale che riprendeva la coreografia dell'epoca e una breve spiegazione, simile a quelle che avrebbero potuto fare Umberto Crespi o Adriano Sangineto, in cui veniva esposto il contesto sociale dei balli nel periodo di riferimento, i ballerini in rigorosi abiti d'epoca si sono esibiti prima in un valzer spagnolo e in seguito in una breve quadriglia, per poi invitare i presenti a tentare qualche passo.
Naturalmente sono stato il primo ad offrirmi volontario. Lo ammetto, volevo sfoggiare le doti di ballerino che ho imparato dai Gens d'Ys (e penso di esserci riuscito: la mia istruttrice Arianna può essere fiera di me) ma anche rendermi conto di persona delle somiglianze e delle differenze con la danza irlandese.
Alcuni passi sono differenti, soprattutto nella Polka, ma quando la presentatrice ha detto "Virginia Reel" ho subito avuto un senso di deja vù, anche se la musica era più lenta e il ritmo molto meno cadenzato (la vera ragione non è, come si può pensare, la maggior flemma del carattere inglese rispetto a quello irlandese, ma la maggior difficoltà delle dame a ballare con il corsetto, e dei cavalieri con l'uniforme o l'abito di gala).
Anche il rigore storico tuttavia non può fare a meno di adeguarsi alle necessità dei tempi, e sotto gli abiti le stecche di balena sono state sostituite da quelle in titanio.
Terminate le danze, ha chiuso la serata il concerto del complesso steampunk Poison Garden.
Continuate a leggere.
Ho partecipato a tutte queste cose, e ho sempre visto tra loro una continuità, piuttosto che un contrasto.
Il passaggio successivo sarebbe stato mettere tutto questo assieme: la Compagnia Nazionale di Danza Storica ha compiuto quel passo, al ritmo di walzer e di quadriglia.
Ufficiali britannici del primo Ottocento |
Dopo un'entrata trionfale che riprendeva la coreografia dell'epoca e una breve spiegazione, simile a quelle che avrebbero potuto fare Umberto Crespi o Adriano Sangineto, in cui veniva esposto il contesto sociale dei balli nel periodo di riferimento, i ballerini in rigorosi abiti d'epoca si sono esibiti prima in un valzer spagnolo e in seguito in una breve quadriglia, per poi invitare i presenti a tentare qualche passo.
Naturalmente sono stato il primo ad offrirmi volontario. Lo ammetto, volevo sfoggiare le doti di ballerino che ho imparato dai Gens d'Ys (e penso di esserci riuscito: la mia istruttrice Arianna può essere fiera di me) ma anche rendermi conto di persona delle somiglianze e delle differenze con la danza irlandese.
Alcuni passi sono differenti, soprattutto nella Polka, ma quando la presentatrice ha detto "Virginia Reel" ho subito avuto un senso di deja vù, anche se la musica era più lenta e il ritmo molto meno cadenzato (la vera ragione non è, come si può pensare, la maggior flemma del carattere inglese rispetto a quello irlandese, ma la maggior difficoltà delle dame a ballare con il corsetto, e dei cavalieri con l'uniforme o l'abito di gala).
Quadriglia |
Terminate le danze, ha chiuso la serata il concerto del complesso steampunk Poison Garden.
Continuate a leggere.
martedì 5 luglio 2016
Busto in Fantasy II 2016 - Introduzione
Il primo week-end di luglio si apre con la seconda edizione di Busto in Fantasy, che l'anno scorso mi aveva coinvolto personalmente, come comparsa nel Live di Sherlock Holmes.
Non mancano tuttavia rappresentanti del Fantastico a 360°, molti dei quali sono ormai non solo facce note ma quasi di famiglia.
Subito all'ingresso mi imbatto in Elvio Ravasio e Roberto Fontana, che ha deciso di seguire le orme del suo maestro J.R.R. Tolkien pubblicando un suo romanzo fantasy, completo di mappe e appendici.
Il titolo, Le Guerriere del Drago, ricorda più uno Sword & Sorcery degli anni '80, ma non è detto che questo sia un male, anzi, mi incuriosisce.
Ritrovo inoltre Service Code e Void Games, assieme ad alcuni autori esordienti, e nell'area di autoproduzione, Angelo Porazzi e i suoi complicatissimi giochi di carte con i mostri che giocano a football (o no?).
A poca distanza da lui trovo altre sorprese, ma preferisco lasciare un briciolo di suspense prima di rivelarle.
Devo invece aspettare fino a domenica per incontrare Alessia Mainardi, ma è valsa la pena di aspettare, soprattutto se nell'attesa ho avuto il tempo di prendere un caffè dalle Maidolls team Royal.
Se volete equipaggiarvi invece, il Busto in Fantasy risponderà a qualunque vostra esigenza: troverete abbigliamento gotico realizzato a mano da YelSartoria, armi e armature per la scherma medievale da Ulisse Provolo dei Cavalieri di Ranaan, o se preferite restare sul sicuro, quelle in lattice di Terranova Live, e tanto altro ancora.
Continuate a leggere.
Lo stand di Void Games |
Quest'anno Lorenzo Negri del Convivio Ludico e Stefano Prandoni, titolare del negozio Defcon Zero di Castellanza, con la collaborazione della Comunità Giovanile di Busto Arsizio (che ha gestito i rapporti col Comune) rimangono nei dintorni del diciannovesimo secolo ma cambiano completamente genere letterario, spostando la scena verso Orgoglio & Pregiudizio & Zombie.
Un autore esordiente |
Subito all'ingresso mi imbatto in Elvio Ravasio e Roberto Fontana, che ha deciso di seguire le orme del suo maestro J.R.R. Tolkien pubblicando un suo romanzo fantasy, completo di mappe e appendici.
Il titolo, Le Guerriere del Drago, ricorda più uno Sword & Sorcery degli anni '80, ma non è detto che questo sia un male, anzi, mi incuriosisce.
Maidolls Café |
A poca distanza da lui trovo altre sorprese, ma preferisco lasciare un briciolo di suspense prima di rivelarle.
Devo invece aspettare fino a domenica per incontrare Alessia Mainardi, ma è valsa la pena di aspettare, soprattutto se nell'attesa ho avuto il tempo di prendere un caffè dalle Maidolls team Royal.
Dwarven Armory |
Continuate a leggere.