Ho voluto scrivere questo articolo come un favore professionale, ma nella nostra professione, non sempre la linea che separa chi fa un favore da chi lo riceve è così netta e precisa: come per i Vichinghi e i Nativi Americani, il mondo Nerd si basa su un'economia tribale basata sul dono reciproco (e l'occasionale razzia) ma più di ogni altra cosa, è basato sulle storie, scritte, ascoltate, tramandate.
Brenna - La Fiamma è il terzo volume della
Saga del Viaggiatore di Alessia Mainardi. Ho già letto il primo,
Blink - La Scintilla, ma non ancora il secondo,
Chaos*less, perciò mi mancano alcune informazioni e posso riportare solo una visione parziale, vi prego quindi di perdonare questa mia temporanea mancanza a cui conto di rimediare al più presto.
La cosa che più mi sorprende di questo libro, e forse, pur con le mie lacune, di tutta la saga, è che contiene tutti gli elementi del peggior romanzo trash (e se lo avesse scritto chiunque altro invece di Alessia Mainardi
sarebbe stato un trash) ma rimescolati in maniera talmente magistrale da trasformarlo in un
page-turner: ho iniziato a leggerlo prima di pranzo e ho finito pochi minuti prima di mezzanotte, e sarei andato avanti fino al mattino, se il libro fosse stato più lungo.
|
Qui non c'è niente che sbrilluccica. Solo fulmini |
Ricordo solo altri due romanzi che mi hanno preso così:
Notturno di Isaac Asimov e Robert Silverberg, e
I Regni di Darkover di Marion Zimmer Bradley, ma leggere
Brenna - La Fiamma è stato come se un Sam Raimi annoiato avesse visto per caso i film di
Twilight e avesse deciso, per sfida, di rifarli nello stile di Sam Raimi.
Immaginate la Famiglia Cullen con il
Necronomicon e Bella Swan con una motosega, aggiungete delle Drag Queens letteralmente sputate dagli Inferi assieme alla Dea della Morte in persona, e dovreste esservi fatti un'idea di cos'è
Brenna - La Fiamma.
Oppure no... forse bisogna leggerlo per farsene davvero un'idea. Dopotutto, siamo nell'Era della Dissonanza, e nulla è già scritto. Voi però continuate a leggere.