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martedì 11 giugno 2013

Gens d'Ys: il saggio

Questa storia di salire sul palcoscenico sta diventando una specie di abitudine per me, qualcosa che mi dà una prospettiva completamente diversa: ho avuto modo di constatare che, per quanto bello possa essere lo spettacolo visto sul palco, quello che succede dietro le quinte é caos assoluto; mi ci sono voluti tre giorni per riprendermi abbastanza da riuscire a scrivere questo articolo.
Dietro le quinte é puro caos
Mesi di preparazione sono stati del tutto inutili: niente avrebbe potuto prepararmi a quello che mi sono trovato di fronte.
Foto dello spettacolo non ne ho, perché lo spettacolo non l'ho proprio visto.
Tra gli allievi ci sono stati  momenti di panico, urla di disperazione, singulti e sospiri seguiti da "Mai più" (Si sono inoltre registrati alcuni casi di perdita temporanea di sanità mentale, paralisi, colpo della strega e lievi attacchi di morte; due allieve del mio corso invece, risultano tuttora disperse.
Alla fine però, siamo riusciti ad andare in scena lo stesso.
Lo spettacolo ha unito musiche tradizionali scozzesi e irlandesi a balli tradizionali e coreografie studiate dagli istruttori, tutto arrangiato in modo da raccontare una storia di cui gli allievi di ciascun corso hanno messo in scena un momento particolare: il Lavoro nei Campi, la Partenza, il Naufragio, l'Incontro con le Fate, il Risveglio (é stato un sogno oppure no?).
Grande affluenza di pubblico e un discreto successo, se mi é concesso dirlo.
Alla fine della serata, un grande saluto collettivo e la consegna, agli allievi, degli attestati del corso.
Ma non finisce qui: all'accademia, sia gli insegnanti che noi allievi stiamo già pensando al saggio dell'anno prossimo.
Stay Irish!

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