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venerdì 23 agosto 2013

Kick-Ass 2

Nel mondo dei fumetti, accanto al super-eroe c'é l'anti-eroe, un personaggio che non riesce, nonostante i poteri straordinari di cui é dotato, a fare una vera differenza nel mondo, ed ha per questo un atteggiamento cinico e disilluso (il Punitore é un tipico esempio).

E poi c'é Kick-Ass.

Se il Punitore é l'anti-eroe, Kick-Ass é l'anti-super, un personaggio che riesce a fare una differenza nel mondo nonostante la sua completa idiozia.

Il seguito é al di sotto dello standard dei film di supereroi, ma un grosso miglioramento rispetto al primo capitolo (anche se il merito va soprattutto al prodigio Chloé Moretz, che interpreta Hit-Girl).
Debole é invece la recitazione degli altri personaggi, compreso Aaron Taylor-Johnson nel ruolo di Kick-ass, e soprattutto Jim Carrey nel ruolo del Colonnello Stars-&-Stripes (ma la cosa non mi sorprende, ho sempre pensato che Jim Carrey fosse un attore mediocre, più bravo a fare facce che a recitare).

È Proprio Chloé Moretz che "salva" questo film: tutte le battute più significative sono le sue, come quando dice al protagonista:
"Questo vuol dire essere un supereroe: prendere il dolore che hai dentro, e trasformarlo in qualcosa di buono, qualcosa di giusto".
o la risposta che dà al suo tutore:
"Tu mi tratti come una bambina, ma io non lo sono. Non lo sono mai stata... forse hai ragione quando dici che mio padre mi ha portato via l'infanzia, ma non credo sia un male.
Non ho bisogno di passare quattro anni della mia vita a capire chi sono, lo so già.
Sono Hit-Girl".
Il tema dell'identità, segreta o meno, è ricorrente per tutto il film:
"Kick-Ass é quello che sei veramente. È Dave la maschera!"
Peccato che sia l'unica ad essere convincente.
Nell'insieme, Kick-Ass 2 non é un film che raccomanderei, ma se volete farvi qualche risata va bene.

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