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domenica 27 ottobre 2013

Grazie agli Dei é sabato - Parte Prima

Questo mese di ottobre é stato relativamente povero di grossi eventi, ma l'ultimo sabato del mese ha affiancato ben due mini-eventi che, sebbene non di grande respiro come una Fiera del Fumetto o un Busto-Folk, ho voluto comunque condividere con i miei lettori.

Il (sergente) istruttore Valeria Corradin e il suo assistente
Il primo evento di questa giornata é stato uno stage di Danze Scozzesi, compendio del corso di Danze Irlandesi dei Gens d'Ys.
Lo stage si é tenuto nella sede dei GdY della Bovisa, ormai principale punto di ritrovo per i corsisti e i ballerini della zona milanese.
Se c'é qualcuno tra miei lettori che non é scozzese per origine o tradizione, potrebbe forse sogghignare all'idea di vedere degli uomini che ballano con il kilt, e sarebbe un grosso errore.
McRambo
Anche senza tenere presente il carattere degli scozzesi, che li porta a non curarsi affatto del loro aspetto mentre ballano ("Dance like nobody's watching" é il loro motto: balla come se nes suno stesse guardando) lo spirito della giornata é stato riassunto in pieno dalle parole dell'istruttrice Valeria Corradin, sia prima dell'inizio della lezione "Questo non é uno stage di ballo, é un'esercitazione dei Marines" sia durante
"Braccia in alto, gambe tese, schiena dritta, sguardo avanti, e soprattutto sorridete".
Tenete presente inoltre, che questo é quello che gli scozzesi fanno per divertimento (beh, loro si divertono, io mi diverto, tutti sono felici).
Più ti vesti da deficiente più sei virile, perché solo un 
Verouomo(tm) non ha paura di sembrare ridicolo.
E funziona... 

I balli tradizionali, soprattutto i balli di gruppo, sono un'importante occasione sociale per loro, per incontrarsi, per stare insieme e per conoscere persone, ma anche per dare prova delle proprie capacità e perché no, della propria forza e resistenza.
Nonostante il ballo scozzese sia relativamente più rilassato e meno tecnico di quello irlandese infatti, richiede una buona dose di sforzo e concentrazione. Alla fine però, tanta fatica viene premiata. 
Il primo stage di Danze Scozzesi si chiude così, con un bel rinfresco e del té, ma la prossima volta mi aspetta la Danza delle Spade...

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