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mercoledì 21 ottobre 2015

Fiera del Fumetto di Lugano - Conclusione

La cosa di cui ho sentito più la mancanza alla Fiera di Lugano é stata la gara di Cosplay, che ormai é diventata parte integrante di qualsiasi evento anche solo tangenzialmente legato al Fumetto.
Il vostro amichevole Uomo-Ragno di cantone
Si tratta di un'assenza per lo più giustificata: la Fiera di Lugano infatti é troppo nuova, e i ticinesi non sono ancora riusciti a risolvere tutti i problemi organizzativi che coordinare le due metà di un evento di questo tipo comporta.
Certo, pur apprezzando il lavoro dei colleghi ticinesi, e il loro desiderio tutto svizzero di mettere bene a punto qualcosa prima di portarlo davanti al pubblico, mi auguro che questa fase di rodaggio passi presto, perché a una fiera del fumetto manca qualcosa senza i Cosplayer  (ma soprattutto manca qualcuno - avrei voluto infatti incontrare i miei amici cosplayer del lato elvetico, di cui ho davvero sentito la mancanza e che spero di ritrovare al Japan Matsuri di Bellinzona).
Nello stile che ci caratterizza comunque,  i cosplayer non si sono scoraggiati, e alcuni di loro sono venuti lo stesso in costume, mentre altri si sono accontentati almeno di un costume parziale.
Ben poco si é invece potuto fare per correggere l'altro grande elemento di squilibrio, che é purtroppo un effetto collaterale della situazione del mercato italiano, caratterizzato da un'offerta rachitica e autoreferenziale e da domanda perennemente insoddisfatta.
Poiché la Svizzera, al momento attuale, si trova in una situazione paragonabile a quella di un edificio appena costruito, i cui appartamenti sono ancora vuoti e non del tutto arredati, ha lo svantaggio di fare da cassa di risonanza agli echi della vicina editoria italiana, già portata, per sua natura, a circondarsi di una gran fanfara. Una volta costretti a confrontarci con il mondo esterno tuttavia, e non ho dubbi che succederà sempre più spesso, la realtà del nostro cortile emerge in tutta la sua tristezza.
"per tutti i mostri spaziali, Batman! Che cos'é quella cosa?"
"É un Bonellide, Robin! Presto dobbiamo ucciderlo, prima 
che deponga le uova!"
É ironico che proprio in Svizzera io abbia scoperto l'esistenza del Formato Bonellide, e dopo le tervigoni é un'altra cosa di cui avrei volentieri fatto a meno.
Le mie conclusioni a riguardo esulano dal contesto di questo articolo, e meriterebbero un approfondimento a sé stante che sarebbe troppo lungo da fare ora. Vi rimando, per il momento a quanto ho già detto nei miei articoli dedicati al Fantarona.
In attesa di tempi migliori, continuate a leggere.

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