Un film epico, che ripercorre in un'unica lunga pellicola più di una generazione di classici del fumetto, da The Dark Night Returns a The Death of Superman, da The Killing Joke a Crisis on Infinite Earths, mentre nei titoli di coda compaiono nomi come Jim Lee e Marv Wolvman, che sono stati per il Fumetto quello che Spielberg o Cameron sono stati per il Cinema.
Il risultato è così intenso che forse non è sufficiente guardare questo film una sola volta: mentre scrivo, non mi sono ancora del tutto ripreso, e continuano a venirmi in mente nuovi dettagli.
La colonna sonora è un misto di epic metal e musica tradizionale di varie parti del mondo, dall'etnico tribale ad Amazing Grace, che intensificano le cupe atmosfere a cui Zack Snyder ci ha abituato nella sua prima trilogia, e che mi hanno fatto venire la pelle d'oca (per contrasto, Lex Luthor ascolta della blanda musica da sala d'attesa).
Se siete appassionati di fumetti, non potete perdervi Dawn of Justice.
Non so se invece sia il caso di consigliarlo a un neofita, che rischia di essere sopraffatto non solo dai riferimenti, ma anche dal tono serrato della storia, che inizia con una serie di flashback concatenati e finisce con una terribile visione di un possibile futuro, con l'ultimo fotogramma che lascia tutto in sospeso.
Pagine
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mercoledì 23 marzo 2016
martedì 22 marzo 2016
Ailus Editrice
Quest'anno il mondo delle fiere del fumetto sembra esplodere in una primavera di iniziative che, se avranno successo, potrebbero arrivare a rivoluzionare il mercato come noi lo conosciamo.
Una di queste coinvolge il team di Alessia Mainardi, che riesce ancora una volta a realizzare qualcosa che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato impossibile, ma che in futuro potrebbe diventare la nuova normalità.
Frustrata dai meccanismi dell'editoria italiana infatti, contro cui la sua amata saga celtica Argentlam rischiava di naufragare, l'autrice di Parma ha deciso di fare il grande salto verso l'autopubblicazione e l'autopromozione.
Se stessimo parlando di qualsiasi altra autrice, avrei semplicemente liquidato la cosa come il preludio di un ennesimo fallimento, ma con Alessia le solite regole non si applicano. Da quest'anno nasce ufficialmente Ailus Editrice, in realtà un'associazione di autori indipendenti dedicata al Fantasy, all'Horror e alla Fantascienza.
L'associazione pubblicherà anche una propria rivista, che per il momento avrà cadenza semestrale, su cui gli autori potranno pubblicare i propri racconti nella tradizione di Amazing Stories e Weird Tales.
Di seguito trovate il filmato della presentazione, a Cartoomics della nuova editrice:
Una di queste coinvolge il team di Alessia Mainardi, che riesce ancora una volta a realizzare qualcosa che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato impossibile, ma che in futuro potrebbe diventare la nuova normalità.
Frustrata dai meccanismi dell'editoria italiana infatti, contro cui la sua amata saga celtica Argentlam rischiava di naufragare, l'autrice di Parma ha deciso di fare il grande salto verso l'autopubblicazione e l'autopromozione.
Se stessimo parlando di qualsiasi altra autrice, avrei semplicemente liquidato la cosa come il preludio di un ennesimo fallimento, ma con Alessia le solite regole non si applicano. Da quest'anno nasce ufficialmente Ailus Editrice, in realtà un'associazione di autori indipendenti dedicata al Fantasy, all'Horror e alla Fantascienza.
L'associazione pubblicherà anche una propria rivista, che per il momento avrà cadenza semestrale, su cui gli autori potranno pubblicare i propri racconti nella tradizione di Amazing Stories e Weird Tales.
Di seguito trovate il filmato della presentazione, a Cartoomics della nuova editrice:
domenica 20 marzo 2016
Buon Equinozio
In occasione del giorno di Ostara, l'Equinozio di Primavera, l'Associazione Giochi Intelligenti Terzo Conclave ha provveduto alle pulizie di primavera nella propria sede.
Un sentito ringraziamento ai soci che sono venuti a darci una mano, e un felice Equinozio a tutti.
Possa la Primavera portarvi ciò che desiderate.
Un sentito ringraziamento ai soci che sono venuti a darci una mano, e un felice Equinozio a tutti.
Possa la Primavera portarvi ciò che desiderate.
sabato 19 marzo 2016
Fuga da Alcatraz
"Non dare una spada in mano a chi non sa ballare"
Antico Proverbio
Come ha fatto notare una mia amica, chi segue la Tradizione Celtica Pagana non dovrebbe festeggiare S. Patrizio, ma ormai è diventata una specie di festa della birra, o un'altra scusa per andare in discoteca. Le serate in discoteca però mi hanno sempre messo a disagio, e l'Alcatraz di Milano in particolare è un posto che preferisco evitare. Solo per trovare un parcheggio, anni di terapia per gli attacchi di panico sono volati fuori dalla finestra.
Verrebbe da chiedersi perché ci sono andato.
Perché la serata comprendeva un'esibizione dei Gens d'Ys, che poi sono scesi dal palco e hanno messo insieme un Cerchio Canadese e un Set di Virginia Reel.
Solo per quello ne è valsa la pena.
Chiaramente, i frequentatori abituali delle discoteche non avevano troppa confidenza con le danze irlandesi, e a un certo punto sono stato travolto da un'ondata umana che mi ha quasi fatto volare verso le pareti. Credevo che sarei caduto in malo modo, invece sono riuscito a restare in piedi, segno che le lezioni di ballo stanno finalmente dando i loro frutti (ora non mi resta che trovare una spada).
Mi dispiace solo che in tutto quel caos, non sono riuscito a scattare neanche una foto dello spettacolo, ma se andate sul sito dei Gens d'Ys potete trovare un filmato.
Con la speranza che questo serva a diffondere nella città di Milano l'interesse per le Danze Irlandesi e la Cultura Celtica, continuate a leggere.
giovedì 17 marzo 2016
Cartoomics - La Fortezza
Become your Dream
L'Area Fantasy si trova proprio al centro del Cartoomics, a pochi passi dall'ingresso della Fiera, ed é la prima cosa in cui un visitatore si imbatte appena entra.All'inizio era semplicemente un gruppo di bancarelle dove gli artigiani esponevano i propri lavori autoprodotti, di solito a tema celtico, poi è cresciuta con il resto della fiera, arrivando ad ospitare autori come Marta Leandra Mandelli, Elvio Ravasio e Livio Gambarini, disegnatori come Fabio Porfidia e naturalmente giocatori di ruolo, anche dal vivo con la loro attrezzatura e poi balli, musica e spettacoli dal vivo.
Da circa tre anni l'Area Fantasy è diventata "Villaggio Fantasy" e poi "Foresta Magica", con la partecipazione di gruppi di GRV come Terre Spezzate e Bollaverde, che ha avuto la luce dei riflettori nello spettacolo dell'anno scorso. Un villaggio medievale tuttavia, magico o meno, sorge sempre vicino a una fortezza.
In questo caso la Fortezza è un'associazione, che nelle passate edizioni del Cartoomics si è presa il compito di coordinare tutte le altre, organizzando tra l'altro anche incontri con gli autori e addirittura un corso accelerato di lingua elfica tenuto dall'autore tolkieniano Roberto Fontana (la Società Tolkieniana e il Gruppo Cosplay la Quarta Era avevano il proprio stand accanto a quello della Fortezza).
Quest'anno tuttavia, la Fortezza ha fatto un passo in più: dopo tre anni di preparazione, è finalmente pronta la sua ambientazione fantasy originale, che verrà presentata non come un gioco di ruolo dal vivo ma come un fumetto, che uscirà nei prossimi mesi.
Il progetto, che si intitolerà La Fortezza, si apre con un'operazione insolita per l'ingessato mercato italiano: la presentazione proprio a Cartoomics di un Numero Zero, che contiene i disegni preparatori del fumetto e una breve introduzione dei personaggi. Il progetto è stato lanciato con lo slogan Become your Dream.
Per il momento non posso dirvi altro, se non ribattere Continuate a Leggere.
mercoledì 16 marzo 2016
Cartoomics 2016 - Introduzione
Il Cartoomics, che si tiene a Rho, è probabilmente la più impegnativa fra tutte le fiere del fumetto, non solo per la maggiore durata (tre giorni contro i normali due) ma per la vastità dell'area espositiva: anche per me è stato uno sforzo considerevole.
Ma ben ripagato. Questi tre giorni mi hanno dato la possibilità di verificare e controllare la tendenza verso una nuova direzione che il mondo del Fumetto sta prendendo, che avevo già notato e in parte esposto all'ultima Fiera di Novegro. Si tratta di un cambiamento molto più profondo ed esteso, e complesso, di quanto avessi supposto all'inizio, che richiede per tutte le persone coinvolte (me compreso) un maggiore impegno e un salto di qualità.
Rispetto agli anni passati, o anche solo all'anno scorso, i cambiamenti sono stati molti, dalla scomparsa delle aree non direttamente collegate ai fumetti (stazioni radiofoniche o band di musica elettronica, sostituite da stand dedicati alla Grafica Digitale per i videogiochi o al Cinema, naturalmente DC/Marvel) alla presenza delle scolaresche, anche se siamo ancora molto lontani dal livello di interazione tra i due mondi, quello della Scuola e quello del Fumetto, che ho osservato in Svizzera.
La scolaresca che ho incontrato tra l'altro, era guidata da Giulia, una mia compagna di corso all'Accademia di Danze Irlandesi Gens d'Ys, e non è semplicemente una curiosità, perché nell'area dedicata al Villaggio Fantasy, al centro della fiera, c'era una fortissima presenza di musica celtica, che comprendeva gruppi come i Futhark, i Belthane e i Kalenda Maya, che i miei lettori conoscono.
Altri due mondi che stanno convergendo, ma ne saprete di più nei prossimi articoli.
Una doppia presenza invece per il gruppo Adulti Fan del Lego, il cui presidente Damiano Baldini ha fatto da spola tra lo stand dei costruttori e l'area dedicata a Guerre Stellari. Anche di questo parlerò in seguito.
La novità più cospicua di tutta la Fiera però, e forse dell'intero panorama culturale dell'Insubria non solo per quanto riguarda il Fumetto, sono stati i Laboratori, in cui i visitatori sono potuti entrare in contatto con il dietro le quinte del Fumetto e dell'Animazione, e impararne i rudimenti. Stiamo forse assistendo alla nascita di una piccola Hollywood sui Navigli?
Continuate a leggere.
Lo stand della Scuola di Fumetto |
Area adibita ai laboratori |
La scolaresca che ho incontrato tra l'altro, era guidata da Giulia, una mia compagna di corso all'Accademia di Danze Irlandesi Gens d'Ys, e non è semplicemente una curiosità, perché nell'area dedicata al Villaggio Fantasy, al centro della fiera, c'era una fortissima presenza di musica celtica, che comprendeva gruppi come i Futhark, i Belthane e i Kalenda Maya, che i miei lettori conoscono.
Altri due mondi che stanno convergendo, ma ne saprete di più nei prossimi articoli.
Una doppia presenza invece per il gruppo Adulti Fan del Lego, il cui presidente Damiano Baldini ha fatto da spola tra lo stand dei costruttori e l'area dedicata a Guerre Stellari. Anche di questo parlerò in seguito.
La novità più cospicua di tutta la Fiera però, e forse dell'intero panorama culturale dell'Insubria non solo per quanto riguarda il Fumetto, sono stati i Laboratori, in cui i visitatori sono potuti entrare in contatto con il dietro le quinte del Fumetto e dell'Animazione, e impararne i rudimenti. Stiamo forse assistendo alla nascita di una piccola Hollywood sui Navigli?
Continuate a leggere.
lunedì 7 marzo 2016
Celtic Legends
Qualche mese fa mi trovavo a Lugano in occasione di una Fiera del Fumetto. Sulla strada per la stazione mi sono imbattuto nel manifesto di Celtic Legends, uno spettacolo di musica e danza irlandese che si sarebbe tenuto un paio di settimane dopo nel teatro della città svizzera.
Con un sospiro ho pensato che mi sarebbe piaciuto vederli anche a Milano, ma dubitavo che lo spettacolo avrebbe fatto tappa anche da questo lato del confine.
Invece il mio desiderio è stato esaudito, e non solo: grazie a Umberto Crespi, gli allievi dell'Accademia di Danze Irlandese Gens d'Ys hanno partecipato in massa, con un'uscita di gruppo che ha tinto un'intera sezione del Teatro della Luna di Assago con i nostri colori.
Come nella miglior tradizione musicale della verde Isola del Destino, i Celtic Legends non si sono limitati a suonare o a ballare sul palco, ma hanno voluto coinvolgere anche il pubblico: siamo stati incoraggiati a tenere il ritmo battendo mani e piedi, e con un'intera accademia di danza irlandese ad ascoltarli, non escludo che il teatro possa avere bisogno di qualche piccolo lavoro di restauro prima del prossimo spettacolo.
La compagnia era composta da sei musicisti, cinque ballerini e altrettante ballerine, che si sono esibiti per circa un'ora e mezza con musiche tradizionali, assoli di tamburo e violino e pezzi cantati.
Le coreografie di ballo sono state spettacolari, anche se alcuni di noi avevano sperato in una maggiore presenza della parte ballata rispetto a quella musicale, credo per una sorta di deformazione accademica.
Per le prossime date del tour dei Celtic Legends, vi rimando al loro sito.
I Gens d'Ys invece ritorneranno al Teatro della Luna a maggio, questa volta però non saranno tra gli spettatori ma sul palco.
Ringrazio Sara Rossi per le foto che compaiono in questo articolo, tranne l'ultima che è mia. Prima di darvi appuntamento a maggio però, vi prego ancora una volta di continuare a leggere...
Questo perché sono stato bravo tutto l'anno. |
Invece il mio desiderio è stato esaudito, e non solo: grazie a Umberto Crespi, gli allievi dell'Accademia di Danze Irlandese Gens d'Ys hanno partecipato in massa, con un'uscita di gruppo che ha tinto un'intera sezione del Teatro della Luna di Assago con i nostri colori.
Avevo proposto un tartan dei Gens d'Ys per le occasioni speciali, ma per ora ci accontentiamo della felpa |
Come nella miglior tradizione musicale della verde Isola del Destino, i Celtic Legends non si sono limitati a suonare o a ballare sul palco, ma hanno voluto coinvolgere anche il pubblico: siamo stati incoraggiati a tenere il ritmo battendo mani e piedi, e con un'intera accademia di danza irlandese ad ascoltarli, non escludo che il teatro possa avere bisogno di qualche piccolo lavoro di restauro prima del prossimo spettacolo.
La compagnia era composta da sei musicisti, cinque ballerini e altrettante ballerine, che si sono esibiti per circa un'ora e mezza con musiche tradizionali, assoli di tamburo e violino e pezzi cantati.
Le coreografie di ballo sono state spettacolari, anche se alcuni di noi avevano sperato in una maggiore presenza della parte ballata rispetto a quella musicale, credo per una sorta di deformazione accademica.
Per le prossime date del tour dei Celtic Legends, vi rimando al loro sito.
I Gens d'Ys invece ritorneranno al Teatro della Luna a maggio, questa volta però non saranno tra gli spettatori ma sul palco.
Ringrazio Sara Rossi per le foto che compaiono in questo articolo, tranne l'ultima che è mia. Prima di darvi appuntamento a maggio però, vi prego ancora una volta di continuare a leggere...
Post di scuse
Scrivo questo post come rettifica ad un commento infelice che mi sono lasciato sfuggire allo spettacolo dei Celtic Legends, a cui ho avuto il piacere di partecipare in compagnia degli allievi dell'Accademia di Danze Irlandesi Gens d'Ys.
Nell'intervallo dello spettacolo è nata una sorta di discussione, non ricordo come sia iniziata, su chi ballasse meglio, i ballerini sul palco o la nostra Perla.
La mia intenzione era semplicemente di sottolineare che non c'era nessuna gara in corso, che sia noi in quanto Gens d'Ys che i Celtic Legends facciamo parte di qualcosa di più grande, che è la Danza Irlandese e la Tradizione Celtica nel suo complesso.
Può darsi però che io sia stato troppo zelante quando ho risposto che Perla è senza dubbio bravissima, ma i Celtic Legends sono professionisti.
Non ho considerato che Perla non solo ha partecipato ai Campionati Europei di Danza Irlandese classificandosi sesta (e non senza merito, detto da chi l'ha vista non solo ballare ma anche allenarsi); che fa parte del Gruppo Spettacoli dei Gens d'Ys, con il quale si è esibita diverse volte; che è anche istruttrice dell'accademia, e insegna nel corso dei bambini.
In altre parole, Perla è a tutti gli effetti una professionista, alla pari dei Celtic Legends.
Vorrei inoltre precisare la natura della mia risposta a un altro commento "Per me Perla sarà sempre la più brava": come ho detto, non c'è nessuna gara in corso.
È mia opinione che Perla sia effettivamente una ballerina degna del massimo rispetto, e che sia pienamente conscia del suo talento e del lavoro fatto per arrivare al livello a cui è, ma proprio per questo motivo sono anche convinto che non abbia alcun bisogno di un fan club, e neppure di un cavaliere errante che prenda le sue difese visto che, come la storia ha dimostrato, le donne celtiche si sanno difendere benissimo da sole.
Se così non fosse, non sarebbe una professionista.
Perla, se stai leggendo questo, ti prego di accettare le mie scuse.
Nell'intervallo dello spettacolo è nata una sorta di discussione, non ricordo come sia iniziata, su chi ballasse meglio, i ballerini sul palco o la nostra Perla.
La mia intenzione era semplicemente di sottolineare che non c'era nessuna gara in corso, che sia noi in quanto Gens d'Ys che i Celtic Legends facciamo parte di qualcosa di più grande, che è la Danza Irlandese e la Tradizione Celtica nel suo complesso.
Può darsi però che io sia stato troppo zelante quando ho risposto che Perla è senza dubbio bravissima, ma i Celtic Legends sono professionisti.
Non ho considerato che Perla non solo ha partecipato ai Campionati Europei di Danza Irlandese classificandosi sesta (e non senza merito, detto da chi l'ha vista non solo ballare ma anche allenarsi); che fa parte del Gruppo Spettacoli dei Gens d'Ys, con il quale si è esibita diverse volte; che è anche istruttrice dell'accademia, e insegna nel corso dei bambini.
In altre parole, Perla è a tutti gli effetti una professionista, alla pari dei Celtic Legends.
Vorrei inoltre precisare la natura della mia risposta a un altro commento "Per me Perla sarà sempre la più brava": come ho detto, non c'è nessuna gara in corso.
È mia opinione che Perla sia effettivamente una ballerina degna del massimo rispetto, e che sia pienamente conscia del suo talento e del lavoro fatto per arrivare al livello a cui è, ma proprio per questo motivo sono anche convinto che non abbia alcun bisogno di un fan club, e neppure di un cavaliere errante che prenda le sue difese visto che, come la storia ha dimostrato, le donne celtiche si sanno difendere benissimo da sole.
Se così non fosse, non sarebbe una professionista.
Perla, se stai leggendo questo, ti prego di accettare le mie scuse.
martedì 1 marzo 2016
Armorican Way - Seconda parte
La serie televisiva Gotham è strutturata come un poliziesco, ma ambientata nella città di Batman prima della sua comparsa. Con la scusa di un nuovo caso ogni settimana, la trama in realtà esplora l'origine di alleati e avversari del Cavaliere Oscuro, oltre che dello stesso Batman.
In questa versione Edward Nygma, il futuro Enigmista (Riddler) è un medico legale del GCPD, e ha due passioni: gli indovinelli (ovviamente) e la bella archivista Kristen Kringle, che lavora dall'altra parte del corridoio. Miss Kringle però è fidanzata con l'agente Tom Dougherty, un poliziotto corrotto, violento e ubriacone che, secondo Nygma, non la tratta come merita.
Una sera Ed decide di affrontare il rivale, il quale, ubriaco, prima si fa una risata, poi lo riempie di botte. Nel tentativo di difendersi, Ed senza volerlo lo uccide con un vetro rotto.
Ed decide di usare il laboratorio della polizia per liberarsi del cadavere, quindi consegna a Kristen un biglietto, firmato Tom, dove è scritto che l'agente Dougherty ha lasciato la città.
Nel consegnarlo però, Ed esorta Kristen a "leggere tra le righe": lei si accorge che la prima lettera di ogni riga forma il nome NYGMA.
Come nel biglietto dell'Enigmista, per capire l'arte Bretone (e l'arte Celtica in generale) è necessario saper leggere tra le righe: la vetrata qui accanto, che viene dalla Cattedrale di Quimper ed è esposta nel museo cittadino, mostra l'immagine di un vescovo. Il significato delle quattro figure negli angoli invece non è chiaro: si pensa che si tratti di una rappresentazione allegorica di alcune virtù, tra cui la verginità e la fedeltà.
Si tratta effettivamente di rappresentazioni allegoriche, ma non di virtù. Ad essere rappresentate sono storie e leggende bretoni, che occorre conoscere per capirne il significato.
Il messaggio nascosto tra le righe è "i vescovi (francesi) vanno e vengono, la gente di questa città (bretone) invece resta". Si tratta insomma di un sottile atto di ribellione al potere centrale, nel tipico stile discreto ma efficace dei bretoni.
La statua qui sopra invece, ha colpito la mia attenzione per un altro motivo: per qualche ragione mi sembrava familiare, anche se non sono mai stato un frequentatore di chiese.
La figura al centro è Maria Vergine, mentre quella alla sua destra è Maria Maddalena.
La terza figura, stranamente sfregiata, viene di solito interpretata come Giovanni Battista.
Notate che porta in mano una sorta di contenitore, un'urna o un calice (anche una delle tre figure femminili sulla vetrata tiene in mano un'urna).
La cosa strana è che ho visto un'immagine molto simile, non in Bretagna ma proprio a Milano, e non c'è stato bisogno neppure di entrare in una chiesa, è bastato passare vicino a una (quella grande, con tutte le guglie). Non chiedetemi se c'è un significato, è un enigma persino per me.
Continuate a leggere, anche tra le righe.
Edward Nygma e Kristen Kringle (DC Comics Archive) |
Una sera Ed decide di affrontare il rivale, il quale, ubriaco, prima si fa una risata, poi lo riempie di botte. Nel tentativo di difendersi, Ed senza volerlo lo uccide con un vetro rotto.
Ed decide di usare il laboratorio della polizia per liberarsi del cadavere, quindi consegna a Kristen un biglietto, firmato Tom, dove è scritto che l'agente Dougherty ha lasciato la città.
Nel consegnarlo però, Ed esorta Kristen a "leggere tra le righe": lei si accorge che la prima lettera di ogni riga forma il nome NYGMA.
Come nel biglietto dell'Enigmista, per capire l'arte Bretone (e l'arte Celtica in generale) è necessario saper leggere tra le righe: la vetrata qui accanto, che viene dalla Cattedrale di Quimper ed è esposta nel museo cittadino, mostra l'immagine di un vescovo. Il significato delle quattro figure negli angoli invece non è chiaro: si pensa che si tratti di una rappresentazione allegorica di alcune virtù, tra cui la verginità e la fedeltà.
Si tratta effettivamente di rappresentazioni allegoriche, ma non di virtù. Ad essere rappresentate sono storie e leggende bretoni, che occorre conoscere per capirne il significato.
Il messaggio nascosto tra le righe è "i vescovi (francesi) vanno e vengono, la gente di questa città (bretone) invece resta". Si tratta insomma di un sottile atto di ribellione al potere centrale, nel tipico stile discreto ma efficace dei bretoni.
La statua qui sopra invece, ha colpito la mia attenzione per un altro motivo: per qualche ragione mi sembrava familiare, anche se non sono mai stato un frequentatore di chiese.
La figura al centro è Maria Vergine, mentre quella alla sua destra è Maria Maddalena.
La terza figura, stranamente sfregiata, viene di solito interpretata come Giovanni Battista.
Notate che porta in mano una sorta di contenitore, un'urna o un calice (anche una delle tre figure femminili sulla vetrata tiene in mano un'urna).
La cosa strana è che ho visto un'immagine molto simile, non in Bretagna ma proprio a Milano, e non c'è stato bisogno neppure di entrare in una chiesa, è bastato passare vicino a una (quella grande, con tutte le guglie). Non chiedetemi se c'è un significato, è un enigma persino per me.
Continuate a leggere, anche tra le righe.