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martedì 30 agosto 2016

Steampunk in Glasgow

Glasgow é stata a lungo una città industriale, ma la maggior parte del suo sviluppo si è svolto nell'Era Vittoriana, nel corso della quale ha assunto il suo aspetto "moderno" che fa da contrappeso a quello più medievale di Edimburgo.
Con la fine della Rivoluzione Industriale e il passaggio a un'economia post-industriale tuttavia, la città é stata costretta a reinventarsi; l'era Vittoriana e del Vapore hanno però lasciato il segno della loro presenza, trasformando Glasgow in un enorme set per gli amanti dello Steampunk.
Un ruolo che la città abbraccia con gusto, anche se quest'uomo che accoglie i turisti all'ingresso dell'ottocentesca Galleria di Argyll Street (un altro esempio dell'architettura dell'epoca in Gran Bretagna e non solo) fa uno strano effetto quando ci si accorge che quello che esce dal suo taschino non è la catena di un orologio ma il cavo di un'auricolare.
Hotel The Alfred
Non che questo sia un problema se lo Steampunk, il cui motto é "come sarebbe stato il Passato se il Futuro fosse arrivato prima" é la vostra passione.
Appena arrivati in città potete subito immergervi nell'atmosfera, se decidete di alloggiare all'Hotel The Alfred, in Alfred Terrace 1, facilmente raggiungibile in metropolitana.
Se possibile, sarebbe invece meglio evitare il Willow Hotel, sebbene quest'ultimo sia più vicino al centro.
G.U.E.S.S. who?
L'università, a poca distanza dal the Alfred, e il Giardino Botanico sono luoghi ideali per le vostre foto in costume d'epoca, ma nessun luogo è più adatto della Stazione Centrale, costruita nel pieno dell'Era del Vapore.
Se non avete un costume d'epoca non preoccupatevi, potete sempre procurarvene uno da Victoriana for Voluptuous Vixen.
I veri protagonisti della scena Steampunk nella città di Glasgow sono tuttavia i membri della Glasgow Ubiquitous E (for fun) Steampunk Society, (G.U.E.S.S.) le cui attività vanno anche oltre i confini del Regno Unito. La mia speranza é un possibile gemellaggio con Victorian-Steampunk in Lombardia, Steampunk Nord-Est o  Steampunk Italia, magari nella cornice della Villa Reale di Monza o del Castello Dal Verme. Lo vedremo mai? Continuate a leggere.

domenica 28 agosto 2016

Glasgow Cos-Con - Parte Prima

In Gran Bretagna come in Italia, il mondo del Cosplay é una piccola comunità in espansione, che affronta ogni giorno gli stessi problemi e li risolve più o meno allo stesso modo, scambiandosi consigli e insegnandosi a vicenda i trucchi del mestiere.
Laboratorio di cucito
Questi fondamentali tratti comuni, dal mio punto di vista creano un senso di vicinanza tra noi e i nostri colleghi celto-sassoni (é più storicamente accurato chiamarli così piuttosto che Anglosassoni, soprattutto se si fa riferimento alla parte dell'Isola che va da York a Stirling). Ci sono tuttavia anche alcune differenze.
Veronica Le Strange
In Italia esiste la tendenza a considerare i diversi ambiti, che siano professionali o a livello di hobby, come delle camere stagne: da questa parte delle Alpi, un evento dedicato al Fumetto o al Cosplay é al massimo una curiosità, a cui dedicare tutt'al più un breve articolo scritto da uno stagista. Un presentatore televisivo, anche se fosse conosciuto solo a livello locale, vedrebbe come un affronto alla sua professionalità partecipare ad un evento del genere, figurarsi presentarlo (mentre non avrebbe nessun problema se dovesse coprire un evento sportivo).
Non così in Gran Bretagna: il Cos-Con infatti è stato presentato, e con grande entusiasmo, da Veronica Le Strange, già nota al pubblico di Glasgow come ospite e presentatrice degli incontri di Wrestling.
Candy Valentina
Il Cosplay tuttavia non si svolge esclusivamente sul palco: come nel teatro, è altrettanto importante il lavoro fatto dietro le quinte, e ancora di più l'accurata preparazione di entrambi (come ho già detto, nella città di Glasgow l'arte teatrale sta vivendo una rinascita). Per questo motivo incontriamo Veronica Le Strange anche nei laboratori, a tenere una lezione di Presenza Scenica.
Accanto al palco troviamo invece Kenny Cosplay, esperto nella realizzazione dei costumi, e la modella, cosplayer e co-presentatrice Candy Valentina, che appare in tre versioni al Cos-Con e in dodici sul suo Calendario Cosplay 2016 (l'edizione 2017 è già stata confermata, fate presto a prenotarla).
Scacchi Cosplay
Veronica Le Strange ha anche presentato la gara cosplay che ha chiuso il Cos-Con, In cui Candy Valentina ha fatto parte della giuria, ma di questo e di molte altre iniziative che si sono svolte durante e dopo il Cos-Con parlerò più nel dettaglio nei prossimi articoli.
Continuate a leggere.

mercoledì 24 agosto 2016

Glasgow: oltre il Cos-Con - Prima Parte

L'università di Glasgow é stata scelta come location per il Cos-Con anche per la varietà di scenari in cui è possibile scattare delle foto: un angolo del parco diventa lo sfondo ideale per un elfo, la facoltà di ingegneria è il luogo perfetto dove vedere aggirarsi un cyborg, le guglie gotiche della facoltà di antropologia sembrano uscite da Hogwarts.
L'Università di Glasgow
La città stessa tuttavia nasconde una moltitudine di sorprese, sia che siate appassionati di fumetti, di teatro, di storia o se vogliate solo passare una giornata al parco o al cinema.
Appena arrivati, se uscite dalla Buchanan Bus Station e proseguite dritti, troverete alla vostra sinistra il Glasgow Cineworld, un modernissimo complesso multisala su cinque piani, ma se non vi fermate e continuate lungo Renfrew Street, arriverete nel quartiere dei teatri.
L'accademia di teatro, sulla vostra destra, é l'edificio più appariscente, e qui potete scoprire che il centro di Glasgow é gemellato... con Gallifrey. Riproduzioni del T.A.R.D.I.S. sono disseminate da West Nile Street ad Argyle Street lungo tutta Buchanan Street (attenti ai Dalek).
Come sanno i miei lettori dell'Accademia di Danze Irlandesi Gens d'Ys, Glasgow è stata anche la sede dei Campionati Mondiali di Danza Irlandese ed. 2016, ma se preferite altri tipi di ballo, se vi sentite all'improvviso nostalgici, o se vi va di provare qualcosa di diverso, c'é un posto, il Roller Stop, l'unico locale a proporre una fusione tra una discoteca vintage in stile anni '80 e una pista di pattinaggio: il locale offre inoltre corsi di Ballo sui Pattini per adulti e bambini, e ospita feste a tema.
Quando avete finito di pattinare, Glasgow offre anche molte occasioni di vita notturna, ma per questo è meglio se prima  riportate a casa i bambini.
Buchanan Street, di notte
A poca distanza da Kevinsbridge mi sono imbattuto in Walhalla's Goat, che è... un negozio di liquori. L'ho scoperto dopo che ci sono entrato (ero stato attirato dal nome) ma visto che ero lì, ho subito chiesto se avevano dell'idromele. Naturalmente c'era (con un nome del genere non poteva mancare) e lo vendono anche online, sebbene per sfortuna non siano ancora attrezzati per effettuare consegne oltre i confini del Regno Unito.
Nel prossimo articolo sposteremo di nuovo l'obiettivo sul  Cos-Con: continuate a leggere, ma evitate di bere e pattinare.

martedì 23 agosto 2016

Glasgow Cos-Con - Introduzione

Parte del motivo per cui sono andato a Glasgow questa estate era di ampliare i miei contatti, e per questo  ho visitato tutti i negozi di fumetti della città, scoprendo cose sorprendenti, tra cui un corso di ballo sui pattini, ma ne parlerò più avanti.
Del tutto imprevista ma quanto mai fortunata è stata invece la mia partecipazione al Cos-Con, il primo evento interamente dedicato al Cosplay di tutto il Regno Unito.
Al di là della Manica, la passione per il Fumetto è ancora più radicata che da noi, grazie alla stessa cultura eroica e cavalleresca che ci ha dato le leggende di Re Artù e che ha portato me verso le danze irlandesi (e a questo...).
Ci sono molti eventi dedicati al Fumetto a cui partecipano anche Cosplayers, ma non c'era mai stato, fino ad ora, un raduno dedicato esclusivamente ai Cosplayers.
La cosa mi ha sorpreso, visto che da questa parte delle Alpi eventi simili si tengono già da uno o due anni, sebbene limitati sia nell'evento in sé che nell'area geografica, compresa grossomodo tra Domodossola, Novara, Genova, Modena e Bergamo, ma concentrata soprattutto lungo una striscia che va da Busto Arsizio a Pavia.
Entrambe queste zone hanno come punto focale Milano: la prima corrisponde, in modo molto approssimativo, all'area di influenza Viscontea e poi Asburgica, la seconda più o meno al vecchio polo industriale Milano-Brianza, simile a Glasgow nella sua storia recente (in quanto polo industriale) ma il nome Brianza potrebbe forse derivare dalla stessa radice celtica di Britannia (o dalla corrispondente forma latina Brigantia) che potrebbe suggerire legami di parentela ancora più vasti e antichi.
Mi sono quindi permesso di suggerire ai colleghi scozzesi di guardare le pagine di alcuni amici, sperando che non me ne vogliano.
Questo articolo e gli altri che lo seguiranno intendono gettare un ponte tra due comunità separate dal mare, dalle montagne e da qualche secolo di storia eppure molto meno diverse e lontane tra loro, al contrario molto più simili, di quanto possa sembrare.
Continuate a leggere.

sabato 20 agosto 2016

Caledonia's been calling me

Carissimi lettori, bentornati alla mia piccola rubrica. Sono reduce, come é ormai tradizione, da un avventuroso (più o meno) viaggio attraverso la Scozia Occidentale, che mi accingo a condividere con voi.
St. John's Tower, Ayr
Prima di iniziare dovete sapere che, per il mio ultimo compleanno, ho ricevuto un regalo insolito: un pezzo delle Highlands scozzesi, con annesso un titolo nobiliare leggermente meno finto di quello con cui mi conoscete.
Si tratta di un'iniziativa per la protezione di una riserva naturale, che consiste nel vendere lotti di terreno (grandi più o meno come un tavolino da caffè) a privati cittadini, che partecipano alle iniziative promosse dalla direzione del parco naturale (ad esempio, una petizione per la messa al bando della caccia al fagiano) in cambio del titolo di Laird (Lord) o Lady, che secondo la legge scozzese può essere assegnato al proprietario anche di un piccolo pezzo di terra.
Cawcadden, Glasgow
La mossa successiva sarà di infeudarmi il parcheggio dietro a casa mia, (ri-)costruire il Ducato d'Insubria un metro quadrato alla volta e poi seguire la Gran Bretagna come dipendenza della Corona (Insubrexit). Nel frattempo, ho deciso che avrei visitato i miei possedimenti d'Oltremanica (sarà un caso, ma mentre ero a Glasgow, ho trovato un libro sulla storia dell'Inghilterra Normanna che cercavo da tre anni).
Statua di Robert Burns, Ayr
La mia idea era di partire da Glasgow, e da lì raggiungere a tappe Glencoe in autobus, dormendo nei vari B&B lungo la strada, come ho sempre fatto.
So per esperienza tuttavia, che trovare una stanza libera a Glencoe é impossibile, quindi ho prenotato con un mese di anticipo in una piccola caratteristica guest house dove ero già stato.
Una serie di imprevisti mi ha però costretto a rimandare la partenza, anticipare il ritorno, e poi la guest house aveva perso la mia prenotazione, costringendomi a tornare in fretta e furia a Glasgow, senza riuscire nemmeno a vedere Glencoe, figurarsi il mio terreno.
Tuttavia, a Glasgow sono arrivato giusto in tempo per partecipare al Cos-Con, il primo raduno dei Cosplayers del Regno Unito, dove ho avuto la possibilità di incontrare e confrontarmi con la comunità dei Cosplayers britannici, e anche con gli ospiti del raduno, tra cui modelle, comici, presentatrici televisive e fotografi.
Sono quindi di ritorno con molte notizie per i miei lettori, e anche qualche sorpresa.
Continuate a leggere.

giovedì 18 agosto 2016

Suicide Squad

Prendete lo stesso concetto della Sporca Dozzina, un gruppo di condannati a morte a cui viene affidata una missione pericolosa in cambio dell'amnistia. Reimmaginatelo per un mondo di supereroi, o meglio, supercriminali.
Aggiungete uno stile assurdo e psichedelico sulla falsariga di Deadpool, ma meglio, perché al posto di Deadpool ci sono il Joker e Harley Queen (soprattutto Harley Queen, anche se l'ultima versione del Joker riesce a bucare lo schermo nonostante il poco tempo in cui appare). Otterrete un film che riesce a combinare le cupe atmosfere dell'universo cinematografico DC con la scanzonata irriverenza a cui ci aveva abituato la Marvel.
In realtà non sempre ci riesce in pieno, e questo porta a una trama a tratti ingarbugliata difficile da seguire, ma resta comunque un film degno di essere visto.