Carissimi lettori, bentornati alla mia piccola rubrica. Sono reduce, come é ormai tradizione, da un avventuroso (più o meno) viaggio attraverso la Scozia Occidentale, che mi accingo a condividere con voi.
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St. John's Tower, Ayr |
Prima di iniziare dovete sapere che, per il mio ultimo compleanno, ho ricevuto un regalo insolito: un pezzo delle Highlands scozzesi, con annesso un titolo nobiliare leggermente meno finto di quello con cui mi conoscete.
Si tratta di un'iniziativa per la protezione di una riserva naturale, che consiste nel vendere lotti di terreno (grandi più o meno come un tavolino da caffè) a privati cittadini, che partecipano alle iniziative promosse dalla direzione del parco naturale (ad esempio, una petizione per la messa al bando della caccia al fagiano) in cambio del titolo di Laird (Lord) o Lady, che secondo la legge scozzese può essere assegnato al proprietario anche di un piccolo pezzo di terra.
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Cawcadden, Glasgow |
La mossa successiva sarà di infeudarmi il parcheggio dietro a casa mia, (ri-)costruire il Ducato d'Insubria un metro quadrato alla volta e poi seguire la Gran Bretagna come dipendenza della Corona (Insubrexit). Nel frattempo, ho deciso che avrei visitato i miei
possedimenti d'Oltremanica (sarà un caso, ma mentre ero a Glasgow, ho trovato un libro sulla storia dell'Inghilterra Normanna che cercavo da tre anni).
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Statua di Robert Burns, Ayr |
La mia idea era di partire da Glasgow, e da lì raggiungere a tappe Glencoe in autobus, dormendo nei vari B&B lungo la strada, come ho sempre fatto.
So per esperienza tuttavia, che trovare una stanza libera a Glencoe é impossibile, quindi ho prenotato con un mese di anticipo in una piccola caratteristica guest house dove ero già stato.
Una serie di imprevisti mi ha però costretto a rimandare la partenza, anticipare il ritorno, e poi la guest house aveva perso la mia prenotazione, costringendomi a tornare in fretta e furia a Glasgow, senza riuscire nemmeno a vedere Glencoe, figurarsi il mio terreno.
Tuttavia, a Glasgow sono arrivato giusto in tempo per partecipare al Cos-Con, il primo raduno dei Cosplayers del Regno Unito, dove ho avuto la possibilità di incontrare e confrontarmi con la comunità dei Cosplayers britannici, e anche con gli ospiti del raduno, tra cui modelle, comici, presentatrici televisive e fotografi.
Sono quindi di ritorno con molte notizie per i miei lettori, e anche qualche sorpresa.
Continuate a leggere.