Aquarius 0025
Muin, 16-17
Coordinate 45.63545,8.85156
Il mio nome è Brooz Uël-L'ys. Sono un guerriero proveniente da quello che potreste definire un futuro alternativo.
Lo chiamo "alternativo" perché di fatto non esiste più: la Linea Temporale è stata alterata, e ora il mio futuro è una scheggia fuori dal Tempo.
A quanto ne so, l'alterazione è stata causata da un altro guerriero della mia stessa epoca, un cyborg, che dopo essersi materializzato nel bel mezzo di una gara cosplay, avrebbe vinto il primo premio per il miglior costume e i migliori effetti scenici, arrivando a raggiungere 51749 "mi piace" sui social media nel corso di poche ore. Questo semplice evento ha causato una catena di "Effetti Farfalla" che hanno cancellato il mio futuro.
Non so di preciso in quale fiera quel bastardo sia apparso, perciò ora le giro tutte, sperando di incontrarlo e affrontarlo.
Se riuscissi a distruggerlo prima che le sue azioni possano avere degli effetti sul Continuum, dovrei riuscire a ristabilire la mia linea temporale e tornare a casa.
Detto così sembra semplice, ma c'è un grosso problema: non posso ristabilire la mia linea temporale senza cancellare quella nuova che si è venuta a creare, e c'è qualcuno, che viene da un altro futuro molto più lontano del mio, che non vuole che io lo faccia, per i miei stessi motivi.
Chi sia questo qualcuno non ne ho idea, però dispone di risorse sufficienti per inviare interi carichi di armi attraverso il Tempo e lo Spazio.
Armi pesanti, potenziate, e ad altissima tecnologia: non ho mai visto nulla di simile (e vi ricordo che vengo dal futuro).
Vengo a sapere da una soffiata che un carico sta per arrivare all'area fieristica di Malpensa, ma le mie informazioni sono sbagliate, o meglio incomplete.
Chiunque ci sia dietro a tutto questo non sta inviando solo armi, ma anche soldati. Lo scopro quando uno di loro tenta di farmi fuori. Indossa una specie di corazza, e quella che sembra una maschera antigas. Proprio quella si rivela decisiva: nello scontro che segue riesco a tagliare il tubo con la mia termolama, e a strappargliela di dosso.
Mi spinge via, si rannicchia su se stesso cercando, disperatamente, di trattenere il fiato, ma alla fine è costretto a cedere. Apre la bocca, inspira, alza gli occhi al cielo in attesa della morte... che non arriva.
Per qualche istante si guarda intorno spaesato, come se fosse sorpreso di essere ancora vivo.
Non oso pensare da che razza di posto marcio possa essere venuto, se è letteralmente terrorizzato dell'aria che respira. La città di Ruggine deve essere un paradiso a confronto.
Mi fa quasi pena, ma resta pur sempre un nemico, e non mi posso permettere di lasciarmi sfuggire il vantaggio che ho su di lui.
Gli punto la pistola alla testa, prima che abbia il tempo di rialzarsi.
"Resta in ginocchio!"
gli intimo.
Lui mi guarda come se neanche fossi lì.
"Chi sei?"
Non risponde.
"Da dove vieni?"
Di nuovo, nessuna risposta.
Mi sposto davanti a lui, la canna della pistola premuta contro la sua fronte.
Lo sento mormorare qualcosa, come se...
pregasse? in una lingua che non riesco a riconoscere, sembra qualcosa a metà strada tra una specie di Latino e qualche strano dialetto tedesco.
"Perché sei qui?"
Prima che io abbia il tempo di premere il grilletto, tira fuori una granata da sotto al cappotto.
"AVE IMPERATOR!"
urla prima di farsi esplodere.