Buongiorno cari lettori.
Quest'oggi per voi abbiamo uno speciale: come certamente saprete, il Dottor Alboino Maria Adalberto Pazzo è da tempo diventato il consulente scientifico della nostra rubrica. Avete letto i suoi articoli e assistito alle sue apparizioni pubbliche, ma difficilmente il grande pubblico può sapere molto di lui. Chi è davvero il Dr. Pazzo? Perché è così controverso? Per rispondere a queste domande, abbiamo deciso di farlo uscire, almeno una volta, dalle ombre del suo laboratorio e di presentarvelo in esclusiva. Oggi per voi quindi, il Duca di Insubria intervista il Dr. Pazzo.
Duca di Insubria: Buona sera, Dottore.
Dr. Pazzo: Buona sera a lei, signor Duca.
Duca di Insubria: Può dirci qualcosa su di lei?
Dr. Pazzo: Intanto grazie per avermi dato la possibilità di parlare in pubblico delle mie teorie. Sa, come molti scienziati non amo le occasioni sociali, e spesso mi trovo a dover affrontare l'ostilità non solo del pubblico, ma anche dei miei collegi, a causa delle mie teorie controverse.
Duca di Insubria: Capisco...
Dr. Pazzo: Su di me... non credo ci sia molto da dire. Anzi, temo che potrei annoiare i suoi lettori. Io non sono un supereroe, né uno di quei personaggi strabilianti di cui lei parla di solito. Sono solo uno scienziato, solitario e molto eccentrico. Non mi piace parlare di me, preferisco parlare del mio lavoro...
[arrossisce]
Duca di Insubria: No, mi creda, la capisco... ci parli del suo lavoro allora...
Dr. Pazzo: [sospira, ci mette diversi secondi a rispondere, come se esitasse] Vede signor Duca, la ragione per cui le mie teorie sono così controverse è che da una parte mettono in dubbio il paradigma scientifico oggi più in voga, dall'altra... sono difficili da capire per il grande pubblico.
Duca di Insubria: Mi scusi Dottore se la interrompo, ma credo che lei abbia toccato un punto dolente. Lo studio degli isotopi è qualcosa di cui non si parla di consueto, e su questo non occorre approfondire più di tanto.
Dr. Pazzo: [annuisce]
Duca di Insubria: Tuttavia... se le è possibile... potrebbe spiegare in che modo le sue teorie contraddicono la Scienza Ufficiale?
Dr. Pazzo: [sbuffa, poi sospira di nuovo, a lungo] Mi perdoni Signor Duca, ma temo che lei mi abbia frainteso... e il motivo per cui mi ha frainteso, ha proprio a che fare con il problema che ha appena esposto.
Duca di Insubria: Prego?
Dr. Pazzo: Non ho mai detto che le mie teorie contraddicono la Scienza Ufficiale... perché non è così! [abbassa lo sguardo, sospira] voglio dire... non è così che funziona la Scienza. E questo vede, è proprio uno di quegli aspetti che il grande pubblico non riesce a cogliere. [sospira] Mi permetta di provare a spiegarlo ai suoi lettori... se ci riesco...
Duca di Insubria: Ma certo... vada avanti...
Dr. Pazzo: [visibilmente a disagio: tira fuori un fazzoletto, si toglie gli occhiali, li mette in tasca, sembra volersi alzare, poi si risiede sul fazzoletto. Fa una pausa, si schiarisce la voce. Scuote la testa] Ecco... vede...
Duca di Insubria: Dottore, si sente bene? Preferisce rimandare l'intervista?
Dr. Pazzo: NO! [Scatta in piedi. si volta verso la poltrona, riprende il suo fazzoletto, se lo rimette in tasca. Si risiede] Mi perdoni... continuiamo?
Duca di Insubria: Come preferisce, Dottore...
Dr. Pazzo: Non c'è... voglio dire... vede Signor Duca, in realtà non esiste nessuna "Scienza Ufficiale" [muove le dita nel gesto delle virgolette]. La Scienza non prosegue con il timbro di qualcuno, o per decreto di qualche principe...
Duca di Insubria: O di un duca?
Dr. Pazzo: [ride] O di un duca! Già, già... certo...
Duca di Insubria: E come procede?
Dr. Pazzo: Per prova ed errore. La Scienza è un metodo, non una collezione di fatti comprovati... prima si osserva un fenomeno. Poi si fanno delle ipotesi. Si fanno degli esperimenti per confermare o smentire quelle ipotesi, e si traggono delle conclusioni... e alla fine, si formula una teoria. Se poi si osserva un altro fenomeno, che contraddice quella teoria, si fanno altre ipotesi... e il ciclo ricomincia. Che poi é quello che ho fatto io: ho osservato delle anomalie nel comportamento di un certo isotopo, ho fatto degli esperimenti, e ho formulato una mia teoria, la Teoria del Ciclo Convergente.
Una teoria le cui implicazioni potrebbero addirittura stravolgere il modello concettuale dell'Universo, così come lo comprendiamo ora...
Duca di Insubria: Sul serio?
Dr. Pazzo: È solo una teoria... esattamente come il modello concettuale dell'Universo non è altro che questo... un modello concettuale. In buona sostanza, la Fisica Teorica è fatta di astrazioni che fanno a botte con altre astrazioni... [ride].
Vede, in teoria, il Ciclo Convergente potrebbe dimostrare l'esistenza degli Universi Paralleli. In pratica... Lei conosce qualcuno che viene da un universo parallelo?
Duca di Insubria: Credo proprio di no.
Dr. Pazzo: [sospira] Quindi rimane una teoria.
Duca di Insubria: Ma... mi faccia capire...
Dr. Pazzo: Mi dica.
Duca di Insubria: Se è solo una teoria, per quale motivo è così controversa?
Dr. Pazzo: Heh! perché la Scienza è imparziale e asettica... ma gli scienziati no! Siamo esseri umani, come chiunque altro... abbiamo i nostri pregiudizi, le nostre emozioni, le nostre fobie... ma sto divagando, mi scusi.
Vede, non c'è niente di scientifico in quello che sto per dire, ma credo che a molti miei colleghi, la mia teoria faccia paura.
Duca di Insubria: Perché?
Dr. Pazzo: [ride] Per un motivo piuttosto stupido in realtà, che non avrebbe alcun senso per lei, per i suoi lettori o per chiunque non sia un fisico. Non so nemmeno se riuscirei a spiegarglielo, non senza esporre la mia teoria...
Duca di Insubria: Mai stato bravo in Matematica...
Dr. Pazzo: Non si tratta di un problema di Matematica, ma di Fisica...
Duca di Insubria: Neanche in quella ero molto bravo... preferivo la Storia. E la Letteratura Inglese.
Dr. Pazzo:
Allora, immagino che lei conosca Sherlock Holmes?
Duca di Insubria: Assolutamente sì! Lei sfonda una porta aperta, se mi parla di Sherlock Holmes.
Dr. Pazzo: Se non sbaglio, Sherlock Holmes aveva detto qualcosa del tipo che non gl'importava che la Terra girasse attorno al Sole oppure no... giusto?
Duca di Insubria: Si tratta della primissima avventura di Sherlock Holmes, Uno Studio in Rosso. Holmes cerca di spiegare a Watson, che ha appena conosciuto, in cosa consiste il suo lavoro, e a un certo punto afferma che il fatto che la Terra giri attorno al Sole o attorno alla Luna sarebbe indifferente per trovare un assassino, e quindi inutile per lui da tenere a mente.
Dr. Pazzo: Lei sa qual è il valore massimo di Spin di un livello subatomico? Glielo dico io: 2.
Dr. Pazzo: Fa qualche differenza per il suo lavoro sapere se il valore di Spin di un livello subatomico è 2... o 3... o 4?
Duca di Insubria: Immagino di no... ma io non sono un astrofisico...
Dr. Pazzo: Oh, nemmeno io! Stiamo parlando di Fisica delle Particelle... l'Infinitamente Piccolo. L'Astrofisica si occupa dell'Infinitamente Grande. Esattamente l'opposto!
Duca di Insubria: ...
Dr. Pazzo: [ride] Mi perdoni se trovo la sua confusione divertente. Ma vede... [sospira] questo fa parte del problema. La "Scienza" è più complicata di quanto i cosiddetti profani siano in grado di capire. Non perché siano stupidi... ma perché a loro non serve sapere certe cose. Come a lei non serve sapere che lo Spin ha valore 2 e non 4. Ma per un fisico delle particelle sarebbe tanto sconvolgente scoprire un livello subatomico con uno Spin di 4 quanto lo sarebbe per lei guardare fuori dalla finestra in questo momento e vedere due soli in cielo...
Duca di Insubria: Ah... mi perdoni lei adesso, faccio una certa fatica a starle dietro...
Dr. Pazzo: Capisco... ma vede, è proprio questo che rende la mia teoria così difficile da capire per il grande pubblico e allo stesso tempo così controversa, addirittura spaventosa, per i miei colleghi... un dettaglio tanto insignificante per lei come un 2 al posto di un 4!
Duca di Insubria: Ah, accidenti, c'è da diventarci... mi perdoni ma... c'è proprio da diventarci... pazzo!
Dr. Pazzo: [ride sommessamente] Vedo che ha capito... e poi c'è anche un altro problema.
Duca di Insubria: Un altro?
Dr. Pazzo: Sì, a suo modo altrettanto complicato. Ma preferirei non parlarne ora.
L'intervista finisce qui.