venerdì 27 febbraio 2015
venerdì 20 febbraio 2015
Potterologia
ATTENZIONE!
QUESTO ARTICOLO
CONTIENE IMMAGINIE TRATTA ARGOMENTI NON ADATTI AI BABBANIIn ottemperanza alla direttiva 509 del
Ministero della Magia dell'Insubria
Dipartimento per la Protezione dei Babbani
Continuiamo il nostro gioco di esplorazione: ora che abbiamo la chiave, possiamo passare al livello successivo.
Cinque Saggi commentano... dieci saggi |
Volare (o-oh) |
Assieme a lui, alcuni degli autori di un altro libro: Potterologia: dieci as-saggi del mondo di J.K. Rowling.
Se a qualcuno può sembrare strano o pretenzioso che un libro "per bambini" riesca a generare addirittura una materia di studio o che professori e studiosi "perdano tempo" ad occuparsene, ricordo che oramai i mondi immaginari hanno raggiunto un grado di complessità e di articolazione paragonabile al mondo reale, e che l'interazione tra questi due livelli (reale e immaginario) é diventato così stretto che non si può più comprendere la realtà senza passare per il fantastico.
Creature Fantastiche (e dove trovarle) |
Dall'altra parte del Velo tuttavia, non é solo gioco e divertimento: tutto questo costa uno sforzo non indifferente a ciascuna delle parti coinvolte, e ci costringe ad affrontare problemi che i "babbani" a stento riescono a immaginare. Sarà questo l'argomento del prossimo articolo.
Continuate a leggere.
giovedì 19 febbraio 2015
Fantasy e Giochi di Ruolo
"Perché confondere la fuga del vigliacco con la sacrosanta evasione del prigioniero?"
J. R. R. Tolkien
Quello che vedete nell'immagine qui accanto é Gi.R.S.A., l'edizione italiana pubblicata dalla Stratelibri del gioco di ruolo M.E.R.P. dell'Editrice I.C.E., ispirato al Signore degli Anelli e allo Hobbit, assieme ad altre dispense di vari RPG e CCG che ne condividono, almeno a grandi linee, l'ambientazione.
La ragione per cui Tolkien é considerato l'autore più influente del Ventesimo Secolo é che ha avuto la capacità di creare un'ambientazione autosufficiente, diventando il primo di quelli che oggi chiamiamo Worldbuilders, cioé "Costruttori di Mondi".
Il Monte Fato ricreato con i Lego |
In quest'altra immagine l'idea di costruzione diventa letterale, ma se quello qui riprodotto é un MOC, cioé una creazione originale, la LEGO si era addentrata già da tempo non solo nella Terra di Mezzo, ma anche in altri universi ben conosciuti, come quello di Harry Potter, la Galassia di Guerre Stellari e le scorribande di Indiana Jones, i fumetti Marvel e DC e, più di recente classici come Ghostbusters e Ritorno al Futuro.
Cosplayer a tema Tolkieniano |
Non si tratta, come afferma una certa psicologia da Prima Serata, di una fuga dalla Realtà, al contrario: chi inventa mondi immaginari deve avere ben chiaro come funziona il mondo reale; se così non fosse, la sua creazione si dissolverebbe come una nuvola di fumo.
Chi invece é privo di immaginazione spesso non riesce neppure a distinguere ciò che é reale da ciò che é immaginario, e cade in una trappola di cui non si rende neppure conto, con gravi conseguenze per sé e per altri.
Non é un problema da sottovalutare, specie nel mondo moderno in cui, per i Nativi Digitali, non ha più senso distinguere tra Virtuale e Reale.
Le rivoluzioni del futuro non si faranno per il pane e il lavoro, ma per l'accesso in rete e il diritto all'Istruzione. Qualcosa per cui vale la pena riflettere, e per cui occorre... continuare a leggere.
mercoledì 18 febbraio 2015
Kymareon
Torniamo a parlare della Fiera di Novegro, ma stavolta ci concentreremo sulla nuova area giochi.
Come ho accennato negli articoli precedenti, la nuova e più grande area Cosplay ha liberato lo spazio per creare anche una più vasta area giochi, dove i vari tavoli e rivenditori, che presentavano le ultime novità del mercato (Board Games e Card Games) erano coordinati, come nelle scorse edizioni dalla meta-associazione conosciuta come La Tana dei Goblin.
Quelli che hanno attirato di più l'attenzione tuttavia, sono stati i Cavalieri della Legione della Kimera, provenienti dalla lontana isola di Kymareon.
Se non avete mai sentito parlare di quest'isola, non é il caso che vi mettiate a sfogliare freneticamente un atlante alla sua ricerca.
Kymareon é un'ambientazione fantasy gestita dall'omonima associazione, in cui il gioco di ruolo dal vivo in tutte le sue declinazioni viene unito alla pratica sportiva della scherma fantasy, che utilizza spade e altre armi in lattice o gommapiuma, ma anche vere corazze di cuoio realizzate in maniera artigianale.
Come ogni GRV, Kymareon ha la sua ambientazione strutturata, in cui diversi eserciti lottano per proteggere la città di Eburacum, capitale dell'isola di Kymareon, dalle orde dell'Arcivampiro.
Ogni fazione però, ha anche i propri obiettivi, che non sempre coincidono con il bene del Regno.
Oltre allo Stand, dove hanno presentato la loro ambientazione, gli avventurieri di Kymareon hanno gestito anche l'Arena, uno spazio in cui sono state date dimostrazioni pratiche del loro sport e di come funziona.
Se volete partecipare alla difesa di Eburacum, o se volete semplicemente saperne di più, potete iscrivervi al forum di Kymareon, oppure dare un'occhiata alla pagina del loro gruppo pubblico.
Continuate a leggere.
No, non sono Robin e Batgirl in versione
medievale...
|
Quelli che hanno attirato di più l'attenzione tuttavia, sono stati i Cavalieri della Legione della Kimera, provenienti dalla lontana isola di Kymareon.
Se non avete mai sentito parlare di quest'isola, non é il caso che vi mettiate a sfogliare freneticamente un atlante alla sua ricerca.
Lo Stand di Kymareon |
Come ogni GRV, Kymareon ha la sua ambientazione strutturata, in cui diversi eserciti lottano per proteggere la città di Eburacum, capitale dell'isola di Kymareon, dalle orde dell'Arcivampiro.
L'Arena |
Oltre allo Stand, dove hanno presentato la loro ambientazione, gli avventurieri di Kymareon hanno gestito anche l'Arena, uno spazio in cui sono state date dimostrazioni pratiche del loro sport e di come funziona.
Se volete partecipare alla difesa di Eburacum, o se volete semplicemente saperne di più, potete iscrivervi al forum di Kymareon, oppure dare un'occhiata alla pagina del loro gruppo pubblico.
Continuate a leggere.
martedì 17 febbraio 2015
Love Ys...
Da quando ho imparato la differenza tra una Giga e un Reel, ho avuto più di un'occasione di ballare sulle note della musica Irlandese e Scozzese, e anche un paio di volte per esibirmi io stesso sul palco, anche se non sarò mai un professionista né pretendo di esserlo.
Tuttavia, in tanti anni non ho assistito a molti spettacoli dei Gens d'Ys come spettatore.
Non che abbia più molta importanza, perché quello di domenica 15 febbraio, da solo, li vale tutti. Sul palco del Teatro di Varese, città che ha visto nascere i Gens d'Ys nel 1993, Umberto Crespi, Anna Cislagi, Arianna Amèlie Croce, Perla Davide e gli altri membri del Corpo di Ballo Irlandese che abbiamo imparato a conoscere e amare, accompagnati dall'arpa di Adriano Sangineto e dalla voce di Elettra "La Rossa", e con l'intermezzo degli attori della Compagnia di Teatro Itinerante Damatrà, hanno portato alla vita le leggende dell'Isola del Destino e le storie del Piccolo Popolo come mai prima d'ora.
Non é solo un modo di dire: questo spettacolo é stato rappresentato secondo un formato completamente nuovo anche per i Gens d'Ys, che non rifuggono la sperimentazione di nuove idee in nome di una visione stolidamente "tradizionale", ma anzi ampliano ed espandono la Tradizione assecondando il vero spirito della Fiamma di Brigid.
Così danza, musica, teatro, storia e leggenda si confondono in un'eclettica coreografia che si muove senza scuciture da una Giga Irlandese a un Reel Scozzese passando per il Can-can, da Shakespeare a Yates facendo una deviazione dalle parti di Ufo Robot (eseguito con un arpeggio di Adriano Sangineto) ma raggiunge veramente il picco quando Il Cielo d'Irlanda, interpretato dalla splendida voce di Elettra, sfuma nelle note di Bon Jovi (con It's my Life che diventa YS my Life). Tutto questo, senza mai rinunciare a una vena umoristica così assolutamente British e Celtic.
Chi ha bisogno di cinquanta sfumature di grigio, quando abbiamo tutti i colori del nostro Tartan?
Tuttavia, in tanti anni non ho assistito a molti spettacoli dei Gens d'Ys come spettatore.
Non che abbia più molta importanza, perché quello di domenica 15 febbraio, da solo, li vale tutti. Sul palco del Teatro di Varese, città che ha visto nascere i Gens d'Ys nel 1993, Umberto Crespi, Anna Cislagi, Arianna Amèlie Croce, Perla Davide e gli altri membri del Corpo di Ballo Irlandese che abbiamo imparato a conoscere e amare, accompagnati dall'arpa di Adriano Sangineto e dalla voce di Elettra "La Rossa", e con l'intermezzo degli attori della Compagnia di Teatro Itinerante Damatrà, hanno portato alla vita le leggende dell'Isola del Destino e le storie del Piccolo Popolo come mai prima d'ora.
Non é solo un modo di dire: questo spettacolo é stato rappresentato secondo un formato completamente nuovo anche per i Gens d'Ys, che non rifuggono la sperimentazione di nuove idee in nome di una visione stolidamente "tradizionale", ma anzi ampliano ed espandono la Tradizione assecondando il vero spirito della Fiamma di Brigid.
Così danza, musica, teatro, storia e leggenda si confondono in un'eclettica coreografia che si muove senza scuciture da una Giga Irlandese a un Reel Scozzese passando per il Can-can, da Shakespeare a Yates facendo una deviazione dalle parti di Ufo Robot (eseguito con un arpeggio di Adriano Sangineto) ma raggiunge veramente il picco quando Il Cielo d'Irlanda, interpretato dalla splendida voce di Elettra, sfuma nelle note di Bon Jovi (con It's my Life che diventa YS my Life). Tutto questo, senza mai rinunciare a una vena umoristica così assolutamente British e Celtic.
Chi ha bisogno di cinquanta sfumature di grigio, quando abbiamo tutti i colori del nostro Tartan?
sabato 14 febbraio 2015
Cinquanta Sfumature di Grigio
Film vietato ai minori di 14 anni, perché se lo vede una tredicenne si mette a ridere, ha la stessa trama di una mia vecchia fanfiction di Sailor Moon, solo che era scritta molto meglio (la fanfiction; sono un genio, lo so).
Unico appunto: sono abituato a Kryptoniani che piegano l'acciaio a mani nude, liceali che uccidono vampiri, mostri spaziali e salti temporali, ma anche la mia Sospensione di Incredulità ha un limite.
C'é di buono che, questo viaggio nell'immaginario intimo femminile, é servito a farmi finalmente capire davvero cosa cercano le donne in un uomo: i soldi.
Abbastanza soldi da buttare per comprarsi un biglietto per questo film.
Apparentemente però, anche la Violazione di Domicilio é molto romantica.
Scusate, vado a coccolare un po' la mia gatta, perché la voglia di fare sesso mi é passata di colpo.
Unico appunto: sono abituato a Kryptoniani che piegano l'acciaio a mani nude, liceali che uccidono vampiri, mostri spaziali e salti temporali, ma anche la mia Sospensione di Incredulità ha un limite.
C'é di buono che, questo viaggio nell'immaginario intimo femminile, é servito a farmi finalmente capire davvero cosa cercano le donne in un uomo: i soldi.
Abbastanza soldi da buttare per comprarsi un biglietto per questo film.
Apparentemente però, anche la Violazione di Domicilio é molto romantica.
Scusate, vado a coccolare un po' la mia gatta, perché la voglia di fare sesso mi é passata di colpo.
venerdì 13 febbraio 2015
Potterraduno - Parte Prima
ATTENZIONE!
QUESTO ARTICOLO
CONTIENE IMMAGINIE TRATTA ARGOMENTI NON ADATTI AI BABBANIIn ottemperanza alla direttiva 509 del
Ministero della Magia dell'Insubria
Dipartimento per la Protezione dei Babbani
Il Potterraduno, come sempre, affianca l'edizione invernale del Festival di Novegro, di cui costituisce l'appendice letteraria e "accademica".
Adelmo Avventure Magiche |
Più che in altre parti della Fiera, qui é possibile incontrare alcuni nostri vecchi amici: le Tre Befane, Francesca Romana d'Amato e il suo libro Draghi dei Visconti (di cui ho acquistato una copia su suggerimento di Livio Gambarini, che mi ha consigliato di leggere un fantasy "leggero" prima di tuffarmi nel suo "duro" romanzo storico sulla vita di Azzone Visconti - aspettatevi, prossimamente, una recensione di entrambi i libri). Ospiti speciali anche i membri del cast di Strips! La Sitcom tutti con un'impeccabile uniforme scolastica di Hogwart (Grifondoro naturalmente) ci hanno dato alcune anticipazioni sulla nuova stagione della loro web series, ambientata proprio ad una convention.
Il Monopoli di Harry Potter, versione grande |
Sto parlando di Francesco Verza, meglio conosciuto come Antony Edward "Tony" Stark Impersonator, ma qui lo troviamo a interpretare il ruolo di Sirius Black.
Al suo fianco, la sua ragazza Ashira (Sara Vivian) veste i panni e impugna la bacchetta di Bellatrix Lestrange.
Vi ricordate della loro breve apparizione al Raduno di Cassano Magnago, dove avevo accennato ad un loro progetto in fase di sviluppo? beh, é questo: Vipera Evanesca, il Gruppo Cosplay di Harry Potter, che apre ufficialmente le sue attività proprio in occasione di questo Potterraduno.
La foto segnaletica é stata scattata proprio allo stand di Vipera Evanesca, alla presenza di un minaccioso Dissennatore, e mi é stata poi inviata via mail da Giulia Mare, che ringrazio.
Ashira, Francesco e gli altri membri di Vipera Evanesca hanno anche partecipato alla Gara Cosplay, portando sul palco La Morte di Sirius Black, che potete vedere qui.
Continuate a leggere.
mercoledì 11 febbraio 2015
TGInsubria - Edizione Straordinaria
Interrompiamo il collegamento dalla Fiera del Fumetto di Novegro, per comunicare l'ennesimo avvistamento del famoso "ladro gentiluomo" noto come Lupin III, nel nostro territorio.
Lupin e la sua banda, composta come è noto dal pistolero Jigen Daisuke, dal samurai rinnegato Goemon Ishikawa XIII, discendente del famoso bandito dell'Era Feudale, e dalla tristemente nota ladra e truffatrice Fujiko Main, di cui fino ad ora gli inquirenti avevano perso le tracce, sarebbe stata avvistata proprio alla Fiera di Novegro.
Secondo l'Ispettore Zenigata tuttavia, il vero obiettivo della banda sarebbe un altro: Martedì 10 e Mercoledì 11 febbraio infatti, il Cinema Arcadia di Melzo ha proiettato in esclusiva una pellicola dedicata proprio a Lupin.
"Non ci sono dubbi che Lupin intende rubare la pellicola" ha dichiarato ai nostri microfoni il famoso Detective Goro, che ha offerto la propria assistenza nelle indagini.
Riprendiamo ora il collegamento da Novegro.
Lupin e la sua banda, composta come è noto dal pistolero Jigen Daisuke, dal samurai rinnegato Goemon Ishikawa XIII, discendente del famoso bandito dell'Era Feudale, e dalla tristemente nota ladra e truffatrice Fujiko Main, di cui fino ad ora gli inquirenti avevano perso le tracce, sarebbe stata avvistata proprio alla Fiera di Novegro.
Secondo l'Ispettore Zenigata tuttavia, il vero obiettivo della banda sarebbe un altro: Martedì 10 e Mercoledì 11 febbraio infatti, il Cinema Arcadia di Melzo ha proiettato in esclusiva una pellicola dedicata proprio a Lupin.
"Non ci sono dubbi che Lupin intende rubare la pellicola" ha dichiarato ai nostri microfoni il famoso Detective Goro, che ha offerto la propria assistenza nelle indagini.
Scusate... Sì?
[ahem] Abbiamo un aggiornamento: pare che Lupin e la sua banda si trovino all'interno dell'Arcadia, proprio in questo momento, o almeno fino a poco fa.
Non é stata invece resa nota l'identità del misterioso ragazzino che sarebbe stato visto aggirarsi all'interno del cinema.Riprendiamo ora il collegamento da Novegro.
Novegro Winter 2015 - Parte Prima
In questa edizione, la Fiera del Fumetto di Novegro ha raddoppiato il proprio spazio espositivo, aprendo un secondo padiglione e attrezzandolo come area Cosplay, completa di camerini e servizio guardaroba.
Come nelle passate edizioni, la Fiera é stata divisa in settori: la Zona Mercato nel centro, il Potterraduno nei pressi dell'Area Ristoro, e in fondo l'Area Giochi.
L'utilizzo del secondo padiglione per il palco della gara Cosplay ha permesso allo spazio ad essa precedentemente dedicato di ospitare una più vasta area giochi, oltre a raddoppiare l'area espositiva del Mercatino.
Lo spazio in più é stato occupato dagli autori esordienti, alcuni dei quali sono già noti ai miei lettori, e da una piccola "arena" gestita dal gruppo L.A.R.P. Kymareon, di cui parlerò più avanti.
Una piccola sala videogiochi é stata inoltre creata all'interno del secondo padiglione, a ridosso dei camerini.
Nella sezione intermedia che connetteva le due metà della fiera é stata allestita un'area ristoro con dei tavolini, molto apprezzati dai cosplayers durante le pause della gara, che può essere anche molto faticosa per chi deve portare addosso un'armatura per cinque o sette ore.
Diverse bancarelle simili, dove era possibile trovare confezioni di ramen istantaneo come in Giappone, dolci tipici della tradizione anglo-americana o anche semplici pannocchie abbrustolite e zucchero filato (come d'uso nei paesi anglosassoni) sono stati a loro volta piazzati in punti strategici dell'Area espositiva.
Non ha invece subito sostanziali variazioni l'area riservata al Potterraduno, ma anche qui ci sono state delle novità interessanti... continuate a leggere!
Il palco della nuova Area Cosplay |
L'utilizzo del secondo padiglione per il palco della gara Cosplay ha permesso allo spazio ad essa precedentemente dedicato di ospitare una più vasta area giochi, oltre a raddoppiare l'area espositiva del Mercatino.
L'Area Giochi |
Una piccola sala videogiochi é stata inoltre creata all'interno del secondo padiglione, a ridosso dei camerini.
Nella sezione intermedia che connetteva le due metà della fiera é stata allestita un'area ristoro con dei tavolini, molto apprezzati dai cosplayers durante le pause della gara, che può essere anche molto faticosa per chi deve portare addosso un'armatura per cinque o sette ore.
Expelliarmus! |
Non ha invece subito sostanziali variazioni l'area riservata al Potterraduno, ma anche qui ci sono state delle novità interessanti... continuate a leggere!
martedì 10 febbraio 2015
Novegro Winter 2015 - Introduzione
Con la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, si apre la stagione invernale delle fiere del fumetto, e per gli appassionati, ancora una volta, é giunto il momento di riunirsi al Grande Coso Bianco.
Nonostante io stesso abbia avuto, durante questo week-end e nei giorni che lo hanno immediatamente preceduto, diversi problemi con la neve e il ghiaccio, e sebbene al mio arrivo abbia dovuto guadare il parcheggio che si era trasformato in un pantano, devo ammettere che il paesaggio avvolto dalla neve ha conferito alla fiera un aspetto ancora più surreale, semmai ce ne fosse bisogno, oltre a creare il set perfetto per le foto (onore e profonda stima al coraggio delle nostre modelle. Chi dice che le donne sono il Sesso Debole, non é mai stato ad una Fiera del Fumetto).
A Novegro però, non c'è stato soltanto questo: sono andato alla Fiera quasi più per mia soddisfazione personale che pensando a cosa scrivere in un articolo, con il timore di vedere una specie di riassunto delle puntate precedenti e niente di più.
Invece, ho avuto modo di constatare come la Fiera non sia soltanto cresciuta come numero di visitatori, ma come anche la sua capacità di riservare sorprese e l'opportunità che riesce a dare di scoprire qualcosa di nuovo, o di vedere qualcosa di conosciuto sotto una nuova luce, non sono state per nulla intaccate. Il Popolo dei Nerd, come la nostra fiera, si rinnova e si reinventa continuamente, pur restando sempre uguale a se stesso, in un meraviglioso esempio di inventiva e intelligenza che purtroppo, i Media distratti da altre iniziative molto meno riuscite, ma immeritatamente più prestigiose, continuano a trascurare.
Vorrei perciò fare un tentativo di salvare il buon nome della mia città da una terribile figura, e rivolgere un appello a tutti quelli che mi seguono dall'estero: lasciate perdere l'Expò e venite a visitare la Fiera del Fumetto di Novegro, il Cartoomics, la Festa di S. Patrizio, qualsiasi cosa.
A tutti gli altri, ripeto semplicemente quello che dico di solito: continuate a leggere.
Il Grande |
Stavolta in realtà è tutto bianco, perché due giorni prima della Fiera una piccola bufera di neve si é abbattuta sul Milanese, costringendo, tra le altre cose, alcuni amici a letto con l'influenza, mentre altri sono caduti vittima del contagio al ritorno dalla Fiera (questo blog rivolge un augurio di pronta guarigione a Mara e Ilenya).
Le nostre Guerriere |
A Novegro però, non c'è stato soltanto questo: sono andato alla Fiera quasi più per mia soddisfazione personale che pensando a cosa scrivere in un articolo, con il timore di vedere una specie di riassunto delle puntate precedenti e niente di più.
Elsa, la Regina delle Nevi, sembra
trovarsi proprio a casa sua
|
Vorrei perciò fare un tentativo di salvare il buon nome della mia città da una terribile figura, e rivolgere un appello a tutti quelli che mi seguono dall'estero: lasciate perdere l'Expò e venite a visitare la Fiera del Fumetto di Novegro, il Cartoomics, la Festa di S. Patrizio, qualsiasi cosa.
A tutti gli altri, ripeto semplicemente quello che dico di solito: continuate a leggere.
giovedì 5 febbraio 2015
La Magia dell'Anello (Da Tolkien a Jackson) - Parte Seconda
Sebbene nel mio precedente articolo dedicato a questa mostra ne abbia messo in evidenza i difetti, non si deve pensare che non mi sia piaciuta.
Nonostante le pur molte mancanze, la capacità dei fan di ricreare il mondo di Tolkien (e non solo il suo) fino a dare l'impressione di entrarci fisicamente, di farne parte.
Per questo non mi piace usare il termine "divertimento" per riferirmi alle opere di Tolkien e di altri autori: il divertimento, dal latino Divertere, ossia allontanare, é qualcosa che allontana da quello che chiamiamo il mondo "reale".
Ma quando mi trovo circondato da opere tolkieniane, la maggior parte realizzate dai fan (com'era del resto lo stesso Peter Jackson) l'unica conclusione a cui posso arrivare é che é esattamente qui il mio posto e dove devo stare, quindi é l'esatto contrario del "divertimento", semmai é un "avvicinamento".
Trovo strano, addirittura assurdo che, come del resto riportato tra le informazioni della mostra, Tolkien é stato il più influente autore di lingua inglese del Ventesimo Secolo, assieme a Frank Herbert (Dune) eppure, il Fantasy e la Fantascienza, come generi letterari sono ancora relegati nel ghetto di una letteratura di secondo piano.
Gli spazi inadeguati dedicati a una mostra su un autore così importante, sono forse la conseguenza di un atteggiamento snobisticamente ignorante, ancora più colpevole perché non viene da persone illetterate, ma dall'alto dell'Accademia.
Del resto, la traduzione della fantasia di Tolkien in realtà, é evidente nelle sculture, nei quadri, nei plastici e negli altri oggetti creati dai fan, molti dei quali provengono da collezioni private, come il bastone di Gandalf, o gli abiti di Veerena Cosplay qui accanto, o le tavole di calligrafia elfica realizzate da Roberto Fontana, che ha tenuto anche lezioni di scrittura e lingua Quenya sia all'interno dei laboratori affiancati alla mostra che presso l'associazione culturale Sentieri Tolkieniani.
La parola più appropriata per descriverle, mi sembra essere "Realizzazione".
Rinnovo ai miei lettori l'invito a visitare questa mostra, che resterà aperta fino a marzo, suggerisco tuttavia, a chi ne avesse la possibilità, di evitare l'affollamento dei week-end e di visitarla durante la settimana.
So che é molto da chiedere, ma ne vale la pena.
Nonostante le pur molte mancanze, la capacità dei fan di ricreare il mondo di Tolkien (e non solo il suo) fino a dare l'impressione di entrarci fisicamente, di farne parte.
Per questo non mi piace usare il termine "divertimento" per riferirmi alle opere di Tolkien e di altri autori: il divertimento, dal latino Divertere, ossia allontanare, é qualcosa che allontana da quello che chiamiamo il mondo "reale".
Ma quando mi trovo circondato da opere tolkieniane, la maggior parte realizzate dai fan (com'era del resto lo stesso Peter Jackson) l'unica conclusione a cui posso arrivare é che é esattamente qui il mio posto e dove devo stare, quindi é l'esatto contrario del "divertimento", semmai é un "avvicinamento".
Trovo strano, addirittura assurdo che, come del resto riportato tra le informazioni della mostra, Tolkien é stato il più influente autore di lingua inglese del Ventesimo Secolo, assieme a Frank Herbert (Dune) eppure, il Fantasy e la Fantascienza, come generi letterari sono ancora relegati nel ghetto di una letteratura di secondo piano.
Gli spazi inadeguati dedicati a una mostra su un autore così importante, sono forse la conseguenza di un atteggiamento snobisticamente ignorante, ancora più colpevole perché non viene da persone illetterate, ma dall'alto dell'Accademia.
Del resto, la traduzione della fantasia di Tolkien in realtà, é evidente nelle sculture, nei quadri, nei plastici e negli altri oggetti creati dai fan, molti dei quali provengono da collezioni private, come il bastone di Gandalf, o gli abiti di Veerena Cosplay qui accanto, o le tavole di calligrafia elfica realizzate da Roberto Fontana, che ha tenuto anche lezioni di scrittura e lingua Quenya sia all'interno dei laboratori affiancati alla mostra che presso l'associazione culturale Sentieri Tolkieniani.
La parola più appropriata per descriverle, mi sembra essere "Realizzazione".
Rinnovo ai miei lettori l'invito a visitare questa mostra, che resterà aperta fino a marzo, suggerisco tuttavia, a chi ne avesse la possibilità, di evitare l'affollamento dei week-end e di visitarla durante la settimana.
So che é molto da chiedere, ma ne vale la pena.
lunedì 2 febbraio 2015
Playtime Saronno
Il fuoco di Imbolc non riscalda solo la Terra di Mezzo: Più vicino a noi, anzi, direi quasi a casa mia, a poca distanza dalla Vecchia Pretura di Saronno, domenica primo febbraio 2015 é stata inaugurata la nuova fumetteria Playtime.
Dopo aver superato un considerevole numero di difficoltà tecniche e gestionali, che sono state la causa di una serie di false partenze, Playtime apre ufficialmente le sue attività in via Giuditta Pasta 4, Saronno, con un torneo di Magic di tipo II. Alla prima edizione si sono iscritti una quindicina di partecipanti.
Playtime, che fa parte della catena omonima, diventa così la seconda fumetteria di Saronno dopo Paper Dream, che già da undici anni svolge qui la sua attività.
A differenza di quest'ultima però, e per evitare sovrapposizioni, Playtime si specializzerà in giochi di carte e da tavolo, e nell'organizzazione di tornei ed eventi come quello di domenica, oltre a serate dedicate a vari giochi di società e board games.
In questo affiancherà, e auspicabilmente collaborerà, con l'Associazione Giochi Intelligenti Terzo Conclave, che già da diversi anni, oltre alla sua attività principale di riunire i giocatori di ruolo del Saronnese, organizza serate dedicate ai giochi da tavolo il martedì, e a Magic the Gathering il mercoledì.
Una possibilità in più per i gamers di Saronno e dintorni, che in questo modo saranno in grado di usufruire di una vera e propria "rete" per l'organizzazione e la gestione dei propri eventi.
Saronno diventa quindi un nodo focale della crescente attività Nerd in Lombardia assieme a Pavia e Milano, pur non avendo ancora le strutture adeguate per organizzare una fiera vera e propria.
La nuova fumetteria é gestita da Leonardo Feola (qui a sinistra) che é anche l'organizzatore del torneo e farà da "ospite" alle serate gioco da tavolo, per le quali esiste già un fitto calendario.
Se vi servono informazioni sulle ultime novità del settore, potete dunque parlare con lui.
Nella speranza che si possa organizzare in futuro il primo torneo regionale di Bang!, un altro gioco di carte che sembra riscuotere parecchio successo tra i gamers lombardi, questo sito si augura che, anche grazie a Leonardo e alla sua attività, la cultura Nerd in Lombardia e nelle altre regioni possa arrivare ad occupare il posto che le spetta, e che la nostra Musa occhialuta possa continuare a lungo la sua ascesa.
Ai miei lettori rivolgo l'invito a partecipare, numerosi.
Alla prossima!
Dopo aver superato un considerevole numero di difficoltà tecniche e gestionali, che sono state la causa di una serie di false partenze, Playtime apre ufficialmente le sue attività in via Giuditta Pasta 4, Saronno, con un torneo di Magic di tipo II. Alla prima edizione si sono iscritti una quindicina di partecipanti.
Playtime, che fa parte della catena omonima, diventa così la seconda fumetteria di Saronno dopo Paper Dream, che già da undici anni svolge qui la sua attività.
A differenza di quest'ultima però, e per evitare sovrapposizioni, Playtime si specializzerà in giochi di carte e da tavolo, e nell'organizzazione di tornei ed eventi come quello di domenica, oltre a serate dedicate a vari giochi di società e board games.
Giocatore di Magic: the Gathering mostra
la propria collezione.
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Una possibilità in più per i gamers di Saronno e dintorni, che in questo modo saranno in grado di usufruire di una vera e propria "rete" per l'organizzazione e la gestione dei propri eventi.
Saronno diventa quindi un nodo focale della crescente attività Nerd in Lombardia assieme a Pavia e Milano, pur non avendo ancora le strutture adeguate per organizzare una fiera vera e propria.
Se vi servono informazioni sulle ultime novità del settore, potete dunque parlare con lui.
Nella speranza che si possa organizzare in futuro il primo torneo regionale di Bang!, un altro gioco di carte che sembra riscuotere parecchio successo tra i gamers lombardi, questo sito si augura che, anche grazie a Leonardo e alla sua attività, la cultura Nerd in Lombardia e nelle altre regioni possa arrivare ad occupare il posto che le spetta, e che la nostra Musa occhialuta possa continuare a lungo la sua ascesa.
Ai miei lettori rivolgo l'invito a partecipare, numerosi.
Alla prossima!
domenica 1 febbraio 2015
La Magia dell'Anello (Da Tolkien a Jackson) - Parte Prima
Secondo il Folklore Lombardo, o Insubrico se preferite, gli ultimi giorni di gennaio sono i più freddi di tutto l'anno (e la metereologia sembra voler rispettare la tradizione, cortesia della Corrente Polare che ha portato la neve). Sono chiamati "I Giorni della Merla" e sono legati a una leggenda che ha per protagonista proprio questo uccello.
Nella Tradizione Celtica invece corrispondono alla festa di Imbolc, dedicata alla Dea Brigit che, con il suo fuoco, porta via l'inverno e fa venire la primavera. Nelle Isole Britanniche una festa del genere esiste ancora, e in Irlanda il giorno di "santa" Brigida é ancora legato al simbolismo del fuoco.
Ecco perché ho scelto l'ultimo giorno di gennaio per visitare la mostra tolkieniana allo Wow Spazio Fumetto, il museo che la città di Milano ha dedicato proprio al mondo del fantastico e, in modo particolare, del fumetto.
Volevo approfittare del fuoco di Brigit per uscire dal letargo invernale a cui quest'anno sono stato costretto da una strisciante influenza che rifiutava di andarsene.
Che io sia riuscito o meno nel mio intento, non sono in grado di dirlo con certezza, come non sono del tutto in grado di affermare che ci sia riuscita la mostra.
Il successo di pubblico é stato concreto e indiscutibile, come é giusto che sia: le sale erano piene di gente, e non c'era alcun dubbio che nessuno di loro era lì perché non sapeva cosa fare in un freddo pomeriggio di fine gennaio.
Chi c'era, era lì per l'anello, che diventa uno splendido faro di luce per il mondo reale quanto é stato un oscuro portatore di rovina nella Terra di Mezzo, forse in obbedienza a una versione tutta sua della Legge del Contrappasso (o dovrei dire Contrabbasso, vista l'importanza della musica sia per Tolkien che per i suoi eredi).
Proprio il grande successo dell'iniziativa però, ne mette in evidenza la sua più grande debolezza.
Il mondo di Tolkien é vasto, incredibilmente vasto, e altrettanto complesso, e la sua vastità non fa che aumentare se, come il titolo stesso della mostra si preoccupa di precisare, non si limita al Maestro di Oxford ma vuole addentrarsi anche per i sentieri di chi ne ha seguito le orme.
Le sale dedicate alla mostra, per contro, sembrano troppo piccole per contenere anche solo una parte di questa immensa opera, e tuttavia, sembra che abbiano la pretesa di farcela stare tutta.
Sebbene il materiale esposto sia tutt'altro che disprezzabile, dagli oggetti di scena alle opere degli appassionati, dalle illustrazioni dei Fratelli Hildebrandt ai quadri dipinti da artisti non professionisti, a tratti si ha l'impressione di trovarsi nel retrobottega di un negozio di antiquariato, più che a una mostra.
Sebbene da una parte mi faccia piacere vedere quanta gente é interessata all'opera tolkieniana, dall'altra l'affollamento sia di persone che di opere esposte, rende difficile un'adeguata fruizione della mostra stessa, sia sotto l'aspetto artistico che didattico.
la mia impressione é che questa mostra cerchi più di sfruttare la "moda" di Tolkien, attirando i fan esistenti, piuttosto che farsi portatrice di una tradizione forse troppo britannica che si preoccupa anche di insegnare alle nuove generazioni.
Laboratori e conferenze, che si tengono al piano inferiore e sono organizzate dalle diverse associazioni Tolkieniane, cercano di recuperare in parte questa funzione, ma anche loro mi sembra che soffrano di mancanza di spazio, che ne mortifica gli sforzi.
Ancora una volta, devo purtroppo constatare che la letteratura fantastica, in Italia, sembra non riuscire a superare l'infanzia e diventare un genere adulto come in altri paesi, anche vicini a noi come la Francia o la Svizzera.
Ma la Terra di Mezzo é vasta, e come scriveva lo stesso Tolkien, "Sleale é chi si accommiata quando il cammino si fa oscuro".
Stavolta ve lo chiedo come un favore: continuate a leggere.
L'ingresso della mostra |
Ecco perché ho scelto l'ultimo giorno di gennaio per visitare la mostra tolkieniana allo Wow Spazio Fumetto, il museo che la città di Milano ha dedicato proprio al mondo del fantastico e, in modo particolare, del fumetto.
Volevo approfittare del fuoco di Brigit per uscire dal letargo invernale a cui quest'anno sono stato costretto da una strisciante influenza che rifiutava di andarsene.
Il successo di pubblico é stato concreto e indiscutibile, come é giusto che sia: le sale erano piene di gente, e non c'era alcun dubbio che nessuno di loro era lì perché non sapeva cosa fare in un freddo pomeriggio di fine gennaio.
Chi c'era, era lì per l'anello, che diventa uno splendido faro di luce per il mondo reale quanto é stato un oscuro portatore di rovina nella Terra di Mezzo, forse in obbedienza a una versione tutta sua della Legge del Contrappasso (o dovrei dire Contrabbasso, vista l'importanza della musica sia per Tolkien che per i suoi eredi).
Proprio il grande successo dell'iniziativa però, ne mette in evidenza la sua più grande debolezza.
La mappa della Terra di Mezzo realizzata da Fabio Porfidia mostra il mondo creato da Tolkien in tutto il suo splendore, ma lo spazio angusto in cui é appesa non gli rende giustizia. |
Le sale dedicate alla mostra, per contro, sembrano troppo piccole per contenere anche solo una parte di questa immensa opera, e tuttavia, sembra che abbiano la pretesa di farcela stare tutta.
Sebbene il materiale esposto sia tutt'altro che disprezzabile, dagli oggetti di scena alle opere degli appassionati, dalle illustrazioni dei Fratelli Hildebrandt ai quadri dipinti da artisti non professionisti, a tratti si ha l'impressione di trovarsi nel retrobottega di un negozio di antiquariato, più che a una mostra.
Questo quadro, che raffigura un Nazgul, mi
ha ricordato le icone russe, ma non sono riu-
scito a osservarlo né a fotografarlo con
l'attenzione che meritava, o dalla posizione
che avrei voluto.
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la mia impressione é che questa mostra cerchi più di sfruttare la "moda" di Tolkien, attirando i fan esistenti, piuttosto che farsi portatrice di una tradizione forse troppo britannica che si preoccupa anche di insegnare alle nuove generazioni.
Laboratori e conferenze, che si tengono al piano inferiore e sono organizzate dalle diverse associazioni Tolkieniane, cercano di recuperare in parte questa funzione, ma anche loro mi sembra che soffrano di mancanza di spazio, che ne mortifica gli sforzi.
Ancora una volta, devo purtroppo constatare che la letteratura fantastica, in Italia, sembra non riuscire a superare l'infanzia e diventare un genere adulto come in altri paesi, anche vicini a noi come la Francia o la Svizzera.
Ma la Terra di Mezzo é vasta, e come scriveva lo stesso Tolkien, "Sleale é chi si accommiata quando il cammino si fa oscuro".
Stavolta ve lo chiedo come un favore: continuate a leggere.
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