mercoledì 26 luglio 2023

La Regina d'Irlanda (Tara e Skryne)

Tara e Skryne sono due colline che delimitano la Valle omonima, che è considerata il cuore storico dell'Irlanda.
Tutte le strade portano a Tara
Delle due, Skrine è un po' più alta, ma è sulla Collina di Tara che sorgeva la fortezza degli Árd Rí d'Irlanda: Durante l'Età del Ferro infatti, l'Isola era divisa in vari regni, ma al di sopra di tutti i re locali si trovava l'Árd Rí (Letteralmente: "Alto Re") che aveva autorità su tutta l'Irlanda.
Per questo motivo la Collina è chiamata anche Teamhair na Rí (Tara dei Re). Qui si trovano almeno 60-80 monumenti e tumuli, alcuni dei quali portano il nome di sovrani leggendari, come Lógaire Mac Néill e la Regina Medb, e sono considerate le loro tombe.
La Pietra del Destino
Secondo la tradizione, anticamente da questo luogo partivano cinque strade che attraversavano tutte le province d'Irlanda, e si incontravano alla Lia Fáil ("Pietra del Destino") su cui gli Árd Rí venivano incoronati.
Sempre secondo la Leggenda, la pietra ruggiva se il legittimo Re la toccava.
Siamo arrivati a Tara proprio il giorno del Solstizio d'Estate. Mentre ci avvicinavamo alla Lia Fáil ho pensato "Sì tutto questo è magnifico, ma in cima a questo blog c'è scritto Duca d'Insubria, non Re d'Irlanda. Cosa ci faccio io qui?". Infatti, la Pietra non ha emesso neppure un sussurro quando l'ho toccata.
C'era tuttavia un motivo per cui il Destino mi aveva portato lì proprio quel giorno: mentre eravamo sulla Collina, Mirko l'Eretico, paradossalmente fedele al suo soprannome, si è seduto sulla Pietra del Destino e ha iniziato a recitare una parodia della Messa, riuscendo con un solo gesto a diventare eretico per ben due tradizioni, quella Cattolica e quella Druidica.
Prima di bruciarlo col lanciafiamme quindi, stringetegli la mano, perché una simile impresa non è da tutti (Anna mi rivolgo a te, che sei la nostra Inquisitrice). Questo tuttavia non ha cambiato il mio commento: "No, un eretico non può essere Re".
Quasi in risposta, la nostra Marzia ha preso la rincorsa ed è saltata in cima alla Lia Fáil, atterrando in piedi e in perfetta posa da ginnasta, acclamata, se non dalla Pietra, dalle persone attorno ad essa, che è probabilmente la realtà dietro al mito.
A questo punto, non ho potuto fare altro che esclamare "Salutate la nuova Regina d'Irlanda".
Il mio destino a quanto pare, non era di essere Re, ma di testimoniare l'ascesa della Regina.
Se ancora ci fossero dubbi, Marzia, oltre a essere vice-insegnante del nostro corso di Danza Irlandese assieme ad Eleonora, a una Festa Celtica ha anche tirato un sasso a quasi otto metri di distanza (confermato da Eleonora stessa e da Anna).
Secondo la Tradizione quindi, ha tutti i requisiti per essere riconosciuta Regina.
Una volta esserci lasciati Tara alle spalle, abbiamo visitato la vicina Collina di Skryne, dove Marzia, evidentemente non ancora soddisfatta, si è arrampicata in cima a una torre in rovina e si è messa a fare yoga, forse per prepararsi spiritualmente alle sue nuove responsabilità come Árd Ríona.
E con questo storico avvenimento siamo giunti alla fine del nostro viaggio in Irlanda, ma dopo il ritorno il gruppo di Ballo Irlandese di S. Vittore Olona aveva  un'altra storia ancora da raccontare.
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martedì 25 luglio 2023

Clonmacnoise

Prima di proseguire con il resoconto del nostro viaggio in Irlanda, vorrei ringraziare la nostra guida, Angela Towey, per averci accompagnato, istruito sulla Storia dell'Isola e tentato, con scarsi risultati, di insegnarci qualche parola di Gaelico.
Detto questo: Clonmacnoise.
Contando anche questa, ci sono stato tre volte, sempre all'interno di un tour organizzato, ma di tutti i posti che potrei visitare in Irlanda, questo è uno di quelli che mi interessa di meno.
Sul sito di Clonmacnoise si trovano le rovine di uno dei più antichi monasteri cristiani dell'Irlanda alto-medievale, se non il più antico in assoluto.
Per chi cerca le tracce delle radici pagane dell'Europa in generale e dell'Irlanda in particolare, qui non sembra esserci molto da vedere. Al massimo, mi sento di confermare quanto già detto durante il viaggio a Parigi: di fronte a una chiesa crollata, la mia sensazione è di trovarmi dentro un enorme scenario di Warhammer, e mi chiedo se non sia possibile organizzare un evento L.A.R.P. in loco.
Ma queste rovine potrebbero avere ancora qualcosa da dire: la torre che vedete era un rifugio, dove i monaci si asserragliavano durante le incursioni dei Vichinghi. Dunque tra queste mura non risuonavano soltanto gli inni: come nel mondo di Warhammer, anche nel cupo Mare del Nord non c'era altro che guerra, e neppure un supposto luogo di pace, come un monastero, ne era immune.
Da storico, vedo un monito per i tempi in cui viviamo: la Pace è un'illusione, e nessun luogo è davvero sicuro.
Il secondo monito è per chi cerca un altro tipo di rifugio.
Clonmacnoise era il centro della Cristianità in Irlanda, un luogo dove i Santi hanno camminato... e adesso è in rovina.
Fuori da cio che resta della chiesa principale si trovano tre grandi croci di pietra, scolpite con bassorilievi: due di queste riportano la storia del monastero e scene del Vangelo.
"La Speranza è il primo passo sul
sentiero che conduce alla Delusione" (cit.)
La terza, che è anche la più antica, era una croce celtica con simboli druidici (i cosiddetti Nodi Celtici) incisi sulla base.
Nel corso dei secoli le intemperie hanno eroso la cima, cioè la "croce" vera e propria, lasciando però intatti i simboli alla base, che sono gli stessi usati ancora oggi da tutti quelli che fanno revival della Cultura Celtica, noi compresi. La promessa dell'Eternità, come quella della Pace, si è rivelata un'illusione.
Vorrei chiudere con una curiosità: le croci originali sono state spostate nel museo, la moderna struttura che sorge all'ingresso delle rovine.
Quelle che si trovano davanti alla chiesa principale sono delle copie, realizzate in legno e resina.
Quindi sono degli enormi scenici di Warhammer, dopotutto.

domenica 23 luglio 2023

Un Nerd a Dublino

In Irlanda ci sono bellissimi paesaggi, splendida musica e una vita notturna di tutto rispetto, tuttavia, se i vostri hobby ricadono in una sfera piuttosto... specifica, potreste avere qualche difficolta nel trovare quello che cercate.
Oppure no?
Certo potrebbe non essere troppo facile costruire il proprio esercito di Space Marines per chi vive a Mountrath o a Tubbercurry, Dublino però racconta un'altra storia.
Proprio sulla riva del fiume Liffy, a metà strada tra i due ponti più famosi della città, l'Ha'penny Bridge e l'O'Connel Bridge, e a un isolato di distanza dallo storico quartiere dei pub e dal famoso Temple Bar, si trova infatti il Forbidden Planet, più che rispettabile membro dell'omonima catena di negozi di fumetti.
a un isolato di distanza si trova invece the Clockwork Door, "Il tuo salotto in centro città", dove è possibile cimentarsi in diverse attività, tra cui Musica, Lettura, Giochi da Tavolo, Storytelling e ben due Escape Room. 
Forse riuscirete anche a trovare un campo di battaglia su cui i vostri Space Marines potranno affrontare pericolosi alieni, come i terribili Tiranidi o i misteriosi Dark Eldar, ma non posso farvi promesse.
Se avete fame o solo voglia di un caffè, a metà strada tra il Forbidden Planet e the Clockwork Door si trova uno Starbuck, il cui piano inferiore è diventato il punto di ritrovo per la Comunità Giapponese di Dublino.
Sto per dire qualcosa per cui qualcuno potrebbe saltare sulla sedia e strillare "Eresia!".
Vedete, a me non piace troppo dipingere le miniature, e preferisco invece costruirle.
Anche questo tuttavia non è stato un problema, perché sulla strada dello Shopping, Grafton Street, a una passeggiata di distanza dal teatro dove abbiamo visto Riverdance, si trova il Lego Store di Dublino, e se attraversate la strada, anche il Disney Store, con il piano inferiore dedicato alla Marvel e a Star Wars, ma se Hulk spacca, nulla può battere la versione irlandese di Topolino.
Sempre su Grafton Street, e sempre a proposito di Marvel, se avete voglia di cenare questo è il posto che fa per voi.
Dublino ha anche la sua Fiera del Fumetto, con due edizioni l'anno (a Marzo e ad Agosto) e ho scoperto che l'ospite d'onore della prossima edizione sarà Linda Hamilton (Sarah Connor in Terminator).
A ottobre si svolge inoltre l'Octocon, dedicata alla Fantascienza.
Infine, mentre facevo ricerche per questo articolo, mi sono reso conto che creare il proprio esercito di Space Marines in Irlanda potrebbe non essere così difficile come pensavo.
Ci sono diversi negozi dedicati a questo hobby in tutta l'Isola, anche se i più importanti sono tre: uno a Dublino (ovviamente) uno a Cork (non ci sono mai stato) e uno a Castlebar, nella Contea di Mayo.
Non solo, ma esiste anche un team nazionale, il Team Ireland 40K.
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sabato 22 luglio 2023

Riverdance Venticinquesimo Anniversario

Iniziamo ad entrare nel vivo di questo viaggio in Irlanda, e non credo ci sia nulla di più "vivo" in un viaggio organizzato da una scuola di Danze Irlandesi della grande festa che è Riverdance.
Credo che la nostra più grande fortuna come corso sia stata di aver visto Riverdance dopo Lord of the Dance, altrimenti avremmo potuto pensare di aver buttato i nostri soldi quando siamo andati a Parigi.
Riverdance infatti, non è solo lo spettacolo che ha dato inizio a tutto, è proprio su un altro livello rispetto non solo a Lord of the Dance, ma anche a qualsiasi altra cosa che io abbia mai visto fino ad ora.
Soprattutto credo che sia la cosa più irlandese che io abbia mai visto fino ad ora, a parte la Collina di Tara e la Guinness: una vera celebrazione dell'Irlanda in ogni suo aspetto.
Ritengo sia questa, più i qualsiasi altra cosa, la differenza tra i due spettacoli, al di la di ogni considerazione tecnica o di bravura dei ballerini: guardare Riverdance è guardare l'Irlanda, la sua Storia, la sua musica, le sue leggende, il suo spirito, eppure Riverdance non teme di mettere la Danza Irlandese a confronto con altri stili, come il Flamenco, il Tip-Tap e l'Hip-Hop.
Sì, l'Irlanda è un bellissimo posto, ma c'è un mondo al di fuori delle sue coste, e Riverdance lo sa.
Un eretico di cui non farò il nome ha invece definito Lord of the Dance "un'americanata", ma credo che sbagli: non ho visto nulla di "Americano" in Lord of the Dance, come potrebbe esserci, per esempio, in Cats o in West Side Story. Quello che ho visto è uno spettacolo costruito completamente attorno a Michael Flatley, e al suo ego così gigantesco che, evidentemente, l'intera Irlanda, ogni valle e collina, non era abbastanza grande da riuscire a contenerlo tutto quanto.
È stato invece un privilegio assistere a Riverdance, e soprattutto poterlo vedere proprio a Dublino, la sua casa e la nostra, in un momento così particolare come i giorni del Solstizio d'Estate.
Ancora più particolare, e parte di quella "magia" che sembra scorrere in Irlanda come il Boyne, lo Shannon e il Liffy, il fatto che, sebbene lo spettacolo fosse finito ben oltre le dieci di sera, quando siamo usciti dal teatro c'era ancora luce, e solo sulla via del ritorno verso Tullamore siamo stati lentamente avvolti da un lunghissimo tramonto.
Il nostro viaggio però non era ancora finito.
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giovedì 20 luglio 2023

Irlanda & Riverdance 2023 (Introduzione)

Ecco finalmente arrivato il momento di parlare del viaggio in Irlanda organizzato dalla Scuola di Danza Irlandese Clover di Firenze, e che ha visto partecipare anche alcuni elementi della Crew di S. Vittore Olona. 
Il viaggio ha coinciso con il Solstizio d'Estate, anche se il suo vero scopo era di assistere alla Prima del Venticinquesimo Anniversario di Riverdance (maggiori dettagli nei prossimi articoli).
Come ho accennato tuttavia, si è trattato di un vero e proprio tour de force: Dopo l'arrivo a Dublino, e dopo aver radunato tutti i vari gruppi (Bergamo, Pisa, Firenze, Malpensa) siamo partiti per un giro della città.
Questa almeno era l'idea, ma tutti gli aerei erano in ritardo, e il gruppo da Malpensa è arrivato solo a pomeriggio inoltrato, saltando il tour.
In seguito abbiamo ripreso il percorso alla volta di Tullamore, dove abbiamo cenato in un tipico pub irlandese con l'accompagnamento di musica tradizionale dal vivo.
Il mattino dopo ci siamo rimessi in strada per visitare i dintorni di Tullamore e la contea di Offaly, fermandoci nella cittadina di Athlone (Baile Átha Luain) che detiene due record: oltre ad essere il centro geografico dell'Irlanda infatti, ospita anche il più antico pub dell'isola, ma ha anche una storia più antica, con un castello e i resti di insediamenti vichinghi che non abbiamo visitato.
Ci siamo quindi rimessi in marcia di nuovo verso Dublino, passando per il Castello di Trim (dove abbiamo fatto un tour guidato) a la Valle di Tara e Skryne, il più importante sito storico dell'Irlanda, a cui preferisco dedicare un articolo separato (anche perché durante la nostra visita si è verificato un particolare episodio che merita di essere raccontato a sé).
Sulla via per Dublino abbiamo inoltre attraversato la Valle del Boyne e costeggiato il monumento di Newgrange, senza però fermarci a visitarlo: Newgrange è una tomba Megalitica più antica della Piramide di Cheope, e l'accesso ai turisti è severamente ristretto.
Arrivati di nuovo in città, dopo un giro di shopping e aver pensato ognuno per conto proprio alla cena, ci siamo riuniti davanti al Teatro in attesa di assistere alla prima di Riverdance.
Il giorno dopo siamo ripartiti da Tullamore per Clonmacnoise, e poi siamo ritornati indietro, prima però ci siamo fermati a Clara, dove abbiamo partecipato alla celebrazione locale del Solstizio, una specie di festa campestre senza troppe pretese ma con ottima musica, dove abbiamo anche avuto l'occasione di mettere in pratica quanto imparato durante le lezioni di Danza Irlandese.
Il giorno dopo abbiamo di nuovo visitato Dublino prima di ripartire. Non dimenticate che abbiamo fatto tutto questo in tre giorni. Non ricordo esattamente se abbiamo visitato prima Clonmacnoise oppure Tara, ma li abbiamo visti entrambi.
Ho messo assieme una mappa molto approssimativa del percorso qui. Conto di ripetere il viaggio, con i miei tempi, appena sarà possibile.
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martedì 18 luglio 2023

La Valigia (Introduzione)

Sì, nel mese di Giugno la valigia è stata un oggetto ricorrente, ma era anche il tema del Saggio di fine anno della Scuola di Ballo Jacko Dance.
Sarebbe forse troppo scontato dire che è stato un viaggio, in realtà è stato più come essere presi e infilati dentro una valigia, caricati su una nave e spediti chissà dove. 
Sia le prove che lo spettacolo in sè sono state così serrate che a malapena sono riuscito a capire cosa stava succedendo, al punto che non ero neppure certo di riuscire a scrivere questo articolo. Solo alla fine sono riuscito a vedere il risultato, anzi a essere onesti non ho ancora visto tutto, e sto ancora cercando di collegare gli ultimi fili dell'arazzo.
Per arrivare fino a qui ho dovuto cambiare in maniera radicale la mia prospettiva e il mio modo di procedere: prima infatti, facevo tutto da solo, le foto, l'articolo, e magari cercavo anche di ballare, sforzandomi di tenere tutto sotto controllo e compensare quello che percepivo come una mancanza o un ostacolo.   
Questa volta invece sono stato quasi costretto a concentrarmi solo su una parte, e per il resto affidarmi completamente allo staff e agli altri ballerini (soprattutto a quella che ha ballato con me, grazie Eleonora). 
Qui sopra potete vedere l'unica foto decente(?) che sono riuscito a scattare, tutte le altre provengono dall'archivio della Jacko Dance.
Un passaggio difficile e per nulla immediato, che mi ha tuttavia permesso di capire, poco alla volta, la nuova realtà in cui mi trovavo: le Accademie di Danza Irlandese, negli ultimi anni, hanno manifestato la tendenza a concentrarsi soprattutto su un aspetto competitivo, abbandonando la parte "accademica" (cioè gli allievi, ma in parte anche gli insegnanti) per lo più a se stessi, e lasciandoli in un limbo di semi-dilettantismo.
Sono rimasto sorpreso, invece, dalla professionalità e dall'attenzione con cui Jacko Dance ha gestito questo saggio, trattandolo come un vero e proprio spettacolo, e ogni allievo e insegnante come un professionista (anche i bambini dei corsi Junior).
Certo è stato più difficile, ma a mente fredda, credo di poter concludere che, forse per la prima volta in vita mia, mi sono sentito rispettato.
Grazie a tutti. 
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venerdì 14 luglio 2023

Comunicazione di Servizio

Cari lettori, credevo che il mio lavoro fosse finito con lo spettacolo del 9 Luglio, e che a questo punto non rimanesse altro da fare che scrivere gli articoli.
Trim Castle, Ireland
Invece sono impegnato a scaricare decine e decine di foto e video, sia miei che di altri, sparsi su diversi archivi e memorie esterne, che in seguito dovrò suddividere per argomento.
Non sono in grado di stabilire con certezza quanto tempo ci vorrà, ma prevedo che potrei metterci diversi giorni.
So che a questo punto starete tutti probabilmente morendo di curiosità, devo tuttavia chiedervi di avere ancora un po' di pazienza: vedrete i miei progressi mano a mano che il lavoro va avanti.
Spero di essere al più presto in grado di poter condividere con voi le meravigliose immagini del viaggio in Irlanda, di cui potete vedere un'anteprima qui accanto (questa è una delle foto che non ho scattato io, ma si trovava nella chat di gruppo) e degli spettacoli che lo hanno preceduto e seguito. Temo che per qualche giorno non potrete continuare a leggere, ma vi assicuro che vale l'attesa.

giovedì 13 luglio 2023

RE: Introduzione

Ben ritrovati miei cari lettori. Prima di iniziare, devo pregarvi di scusarmi se in più di un mese non mi sono fatto vedere nè sentire.
Non sono scomparso, ma sono stati giorni molto intensi, da cui non mi sono ancora ripreso del tutto. Cercherò comunque di darvi un resoconto più accurato possibile.
Il motivo della mia lunga assenza ha a che fare con il Corso di Danza Irlandese, che è diventato una vera e propria crew: tra l'inizio di Giugno e la metà di Luglio ci sono stati due spettacoli molto impegnativi, con in mezzo un breve ma intenso viaggio in Irlanda.
Non posso dirvi con assoluta precisione quello che è successo durante gli spettacoli, perché non l'ho capito nemmeno io... la prospettiva del Backstage è molto diversa da quella che si ha dalla Platea, e anche il livello dei ballerini, me compreso, è notevolmente più alto di qualunque cosa fatta in precedenza, cosa che mi ha spiazzato.
Sono stato felice inoltre di rivedere l'Irlanda dopo tanto tempo, ma i ritmi sono stati serratissimi: ho fatto in tre giorni quello che di solito faccio in tre settimane, e ho dormito poco più di sei ore per notte, se ci arrivavo. Al mio ritorno, come potete immaginare, sono crollato, ma non ho avuto il tempo di riposare, perché le prove dell'ultimo spettacolo (che ha chiuso la stagione) mi hanno subito richiamato all'ordine.
Le prove e il successivo spettacolo mi hanno talmente assorbito che ho dovuto rinunciare in pratica a tutte le Fiere del Fumetto delle ultime tre settimane, oltre ad almeno un evento L.A.R.P. 
Mi scuso quindi anche con gli amici se non mi sono fatto vedere, ma ora ho tante storie da condividere con voi, perciò continuate a leggere.