martedì 3 dicembre 2024

Il Covo del Nerd (Erba)

Sabato 30 Novembre ho fatto una piccola uscita fuori programma: ho scoperto per caso che, proprio quel giorno, sarebbe stata inaugurata una nuova fumetteria.
Si chiama Il Covo del Nerd, e fa parte di una catena di franchising che conta cinque negozi (compresa la nuova apertura) e un sistema di vendita online, su cui è possibile ordinare le nuove uscite e riceverle direttamente a casa.
La nuova filiale si trova a Erba, a meno di cinquecento metri dal centro e poco più di un chilometro dal polo fieristico che già da tre anni ospita la fiera del fumetto locale, di cui ho già parlato.
Come ho detto in quell'occasione, Erba ha una pessima logistica, ma è davvero una splendida cittadina, e la posizione centrale dalla nuova fumetteria riesce a dare il suo modesto contributo nel valorizzarla un po' di più, oltre a dimostrare, spero, la crescita della comunità Nerd nella zona del Lago di Como.
Nel mondo moderno infatti, una fumetteria è molto di
più di un semplice negozio dove si comprano fumetti, giochi o vari gadget: quello si può fare tranquillamente online. 
Una fumetteria oggi è soprattutto un punto d'incontro, dove è possibile fare i propri acquisti consigliati da persone di fiducia, incontrare altri appassionati, rilassarsi e avere uno spazio fisico dove giocare (cosa che il Covo del Nerd, fedele al suo nome, offre con generosità) e anche, qualche volta, incontrare gli artisti che ammiriamo, senza i quali nulla di tutto questo sarebbe possibile. 
Devo ringraziare proprio una di questi artisti se ho scoperto l'esistenza della nuova fumetteria, una che i miei lettori ormai conoscono bene.
Si tratta di Aly the Kitten, oggi in piena ascesa e nel bel mezzo di un piccolo tour promozionale del proprio lavoro tra Como e Milano.
Continua così Aly.
E voi continuate a leggere.

giovedì 28 novembre 2024

Milano Wargames 2024

VUOI GIOCARE A SCACCHI_
OPPURE_
GUERRA TERMONUCLEARE GLOBALE?_
-Veramente, stavo pensando a una partita a Punkapocalyptic, o magari Altar of the Dead Gods...
ERRORE ERRORE
ERRORE ERRORE
ERRORE ERRORE

Un Wargame è un gioco che simula uno scontro tra due o più fazioni. Ciascuna fazione è rappresentata da un certo numero di "pezzi" chiamati miniature. Ogni miniatura è dotata di caratteristiche proprie, che la fanno muovere sulla plancia di gioco diversamente dalle altre. Le miniature interagiscono tra loro secondo determinate regole, che possono dare vantaggi o svantaggi a ciascun "esercito".
La chiave per vincere è una buona strategia.
Tecnicamente anche gli Scacchi sono un Wargame, anzi, per molto tempo sono stati "IL" Wargame.
Esistono tuttavia delle sostanziali differenze tra gli Scacchi e i Wargame moderni, primo fra tutti l'elemento narrativo. Negli Scacchi infatti, ciascun giocatore ha a disposizione sedici pezzi sostanzialmente identici: l'unica differenza sta nel colore.
In un Wargame invece, ogni fazione e a volte anche ogni soldato ha una propria storia, che si riflette nelle caratteristiche della miniatura e può influenzare lo svolgimento del gioco in modi imprevisti.
Il gioco inoltre non si svolge su una semplice "tavola", ma su un "terreno" che riproduce più o meno fedelmente il luogo della battaglia, di solito aggiungendo elementi "scenici".
Questo infatti è l'altro elemento moderno che distingue un Wargame dagli Scacchi: la parte hobbistica/modellistica, che porta a creare, a volte, delle vere e proprie opere d'arte.
Riprodurre nei dettagli una fortezza, dipingere le miniature, creare miniature con caratteristiche uniche e una propria storia, oltre che la storia della battaglia e il motivo per cui avviene, è parte integrante dell'hobby del Wargaming, al punto che, più spesso del contrario il gioco vero e proprio passa in secondo piano.
Anzi, se una miniatura è particolarmente ben fatta è più probabile che finisca esposta in una bacheca, piuttosto che usata in una partita.
Anche quando si arriva a giocare, muovere interi eserciti in una riproduzione di una città in miniatura può risultare parecchio... complicato.
Se vi capita di assistere a una partita del Wargame più famoso, Warhammer 40000, potreste avere l'impressione di stare ad osservare una discussione tra un architetto e un geometra su un nuovo progetto urbanistico, piuttosto che a una battaglia all'ultima trincea per la sopravvivenza dell'Umanità.
Eppure, quando ci si trova di fronte a un intero complesso funerario egizio, riprodotto nei minimi dettagli, o a uno scorcio dei canali di Venezia, o a una battaglia della Prima Guerra Mondiale o a una cattedrale gotica del lontano futuro, non si può negare che, anche il più semplice dei Wargames ha un fascino che una comune scacchiera difficilmente sarà mai in grado di eguagliare.
Continuate a leggere.
E a giocare.

sabato 2 novembre 2024

Celtic Roses al Bereguardo Fantasy Festival

L'idea di portare le Danze Irlandesi al Bereguardo Fantasy Festival è stata mia, più o meno.
È iniziata quasi per caso: qualcuno aveva girato un video della mia insegnante, in un'esibizione solista, se ben ricordo alla Presentazione delle Scuole di Ballo a Canegrate.
Ho inoltrato il video, come spesso si fa, ai miei amici di Pavia, Elisa e Gianluca.
Beh, Elisa, che era tra gli organizzatori del Bereguardo Fantasy Festival, ne è rimasta entusiasta, e mi ha risposto che voleva a tutti i costi la mia insegnante sul palco del Castello.
A quel tempo il Festival era solo un progetto, non c'era ancora stata neppure la prima edizione, e non era neanche così sicuro che ci sarebbe mai stata.
Portare le Danze Irlandesi a un Festival del Fumetto o del Fantasy tuttavia, è stato un sogno che anch'io avevo accarezzato per lungo tempo, senza mai riuscirci. Di fronte alla possibilità di realizzare finalmente quel sogno, ho iniziato le trattative con Anna e i suoi allievi, il Gruppo Spettacoli Shamrock, già attivo tra la Lombardia e la Toscana.
La mia insegnante ha accolto l'idea con moderato favore, a quanto ne so lei ed Elisa sono arrivate a parlare direttamente tra loro in vista di una possibile esibizione, ma alla fine ha declinato a causa di altri impegni.
Ne sono rimasto piuttosto deluso, ma forse è stato meglio così: la prima edizione del BFF era poco più di un esperimento, e non ha attirato molto pubblico.
Sembrava che tutto si fosse concluso con un altro Nulla di Fatto, eppure Elisa ed io, quasi senza accorgercene, avevamo messo in moto qualcosa.
Non sono a conoscenza di tutti i retroscena, ma pare che l'idea delle Danze Irlandesi abbia fatto presa su Laura, la sorella di Elisa, parte dell'Associazione Gocce di Teatro (promotrice del Festival) e già nota in passato come organizzatrice di eventi.
Il Destino ha inoltre voluto che, nell'ultimo anno, alle tre scuole di Danze Irlandesi già esistenti da questo lato delle Alpi se ne aggiungesse una quarta, come abbiamo già visto.
Nel programma di questa Seconda Edizione sono perciò comparse anche le Danze Irlandesi, grazie a Celtic Roses.
Anche per loro credo sia stato un esperimento: infatti hanno presentato solo una versione ridotta dello spettacolo che avevamo visto ad Ameno, con metà dei ballerini. Grande entusiasmo tra gli organizzatori, più tiepida invece la reazione del pubblico che, forse non ancora abituato a questo tipo di musica, sembrava colto alla sprovvista.
Come lo stesso Festival l'anno scorso quindi, possiamo dire che il primo spettacolo di Danza Irlandese a Bereguardo non sia stato un successo strepitoso, ma comunque un inizio.
Continuate a leggere.

mercoledì 30 ottobre 2024

Lindsey Stirling in concerto a Milano 2024

Ecco un evento che aspettavo da tanto tempo: il concerto di Lindsey Stirling, unica tappa milanese del suo nuovo tour.
L'ultima volta che questa formidabile artista è passata dalle nostre parti è stato cinque anni fa, in occasione dell'uscita del suo album Artemis
Allora aveva suonato all'Alcatraz, questa volta alza il tiro: il nuovo concerto si svolge al Teatro degli Arcimboldi, lo stesso dove, proprio quest'anno si era esibita Loreena McKennitt
Una rara coincidenza, non priva, per caso o per destino di un certo significato simbolico.
Ascoltare Loreena McKennitt infatti, è come immergersi in un lago, o perdersi in una foresta abitata dagli Elfi, mentre partecipare a un concerto di Lindsey Stirling è come entrare in una forgia dei Nani, al cui interno le rune sono impresse a fuoco nell'argento vivo.
Stiamo parlando dello Yin e dello Yang della Musica Celtica, e sembra un'altra fortunata coincidenza (sincronicità?) che il titolo del nuovo album che questo tour intende presentare sia proprio Duality.
L'esibizione principale è preceduta da una band di supporto che non mi ha entusiasmato, bravi certamente, ed è più che giusto dare un'opportunità agli artisti esordienti, ma non ero lì per loro.
Invece, quando Lindsey Stirling ha fatto il suo ingresso sul palco, lo spettacolo ha raggiunto tutto un altro livello, qualcosa che andava oltre la semplice musica, e non sto parlando solamente della scenografia o della coreografia, pure eccellenti.
Lindsey Stirling è molto di più che una semplice violinista: riesce ad usare diversi "strumenti", il suo violino prima di tutto, ma anche la sua voce, e il suo stesso corpo, e persino l'ambiente che la circonda. Ha inoltre una capacità unica di interagire sia con le persone che sono sul palco assieme a lei, musicisti e ballerini, che con il pubblico, che è in grado di coinvolgere come pochi altri artisti.
A un concerto di Lindsey Stirling non si assiste, si partecipa. Se tutte queste cose non fossero già abbastanza eccezionali prese una alla volta, Lindsey riesce a metterle in scena contemporaneamente, come vediamo nella foto in alto, in cui suona il violino nel mezzo di una performance di danza aerea.
Eppure, non c'è nulla di istrionico in quello che ci mostra: Lindsey non ha paura neppure di mostrarsi vulnerabile di fronte al suo pubblico, arrivando a definire "un'impostura" l'immagine che vediamo sul palco, per poi mostrare, forse, una parte della sua vera storia, le sue insicurezze, gli attacchi d'ansia prima di uno spettacolo, arrivando ad insegnare a noi che la guardiamo, una tecnica di respirazione come parte di un brano (grazie Lindsey, avendo sofferto a lungo di ansia io stesso, non posso che capire, e apprezzare).
In conclusione, credo che Lindsey Stirling sia persino cresciuta rispetto a quando l'ho vista cinque anni fa, sia come artista che, se posso permettermi di dirlo, come persona.
Lei e il suo team sono riusciti a combinare musica, danza e teatro in un'esperienza che definire coreografia, o anche spettacolo, sarebbe troppo riduttivo.
Quello che ho visto sul palco del Teatro Arcimboldi è stata pura magia.
Mentre Lindsey Stirling riparte, invito i miei lettori a fare con me un passo indietro, sempre sulle note della musica.
Continuate a leggere.

giovedì 24 ottobre 2024

ComoFun 2024

Amo questo lavoro, e penso che chi lo fa meriti rispetto: il mondo dei Fumetti e dell'Intrattenimento in generale ha la stessa dignità e richiede lo stesso impegno di qualunque impiegato o operaio, se non di più.
Non è mai facile per me muovere delle critiche. 
Dal punto di vista dell'organizzazione, il ComoFun è un'ottima fiera, pari a Novegro e di certo superiore a Malpensa.
Molto superiore.
Dal punto di vista logistico però, continua ad essere un disastro.
I suoi difetti sono gli stessi di Malpensa Fiere: strutture inadeguate, parcheggi inesistenti e accattoni che ti saltano addosso all'entrata chiedendoti "un'offerta".
Gli stessi problemi, ho dovuto constatare, di due anni fa.
Esiste tuttavia, una sostanziale differenza: Se Malpensa Fiere avrebbe la possibilità di rimediare ai suoi problemi, manca, a mio avviso la volontà di farlo, anzi, negli anni c'è stato un calo non indifferente della qualità dell'esposizione e della serietà dell'organizzazione, che è il motivo per cui ho smesso di frequentarla .
In altre parole, Malpensa (MC&G) preferisce attirare visitatori con degli espedienti, anche di cattivo gusto, piuttosto che impegnarsi a migliorare il servizio al pubblico.
Al ComoFun invece, avviene l'opposto.
C'è, o almeno io ho notato, una grande serietà nell'organizzazione, e una ferrea volontà di venire incontro al pubblico, migliorando le strutture e implementando la sicurezza.
Nonostante questo però la struttura è quella che è, e modificarla per ovviare ai suoi problemi intrinseci richiederebbe uno sforzo, tecnico, oltre che un investimento, che andrebbe molto al di là delle risorse di cui il Polo Fieristico di Erba dispone.
Ci troviamo di fronte a un paradosso: per recuperare i soldi necessari a migliorare le strutture, il ComoFun dovrebbe attirare più visitatori, che non sarebbe un problema (come ho detto, è un'ottima fiera con proposte più che valide, compatibilmente con i suoi mezzi).
Da un punto di vista tecnico e logistico tuttavia, lo spazio espositivo si trova già oltre il suo limite. L'area mercato è più vasta, in termini di offerta, di quella di Novegro, ma in un quarto dello spazio espositivo.
Ho girato l'intera fiera in meno di due ore, facendomi largo tra la calca, e alla fine ero esausto.
Ho apprezzato, in modo particolare, l'area retro-elettronica, dedicata ai vecchi computer, dove anche la folla era relativamente minore. 
Mi congratulo inoltre per l'area Esordienti e Autoproduzioni, che sta diventando una rarità nelle grandi fiere, le quali spesso hanno vincoli burocratici ed economici che gli esordienti non possono permettersi. 
Proprio quest'area tuttavia, era una delle più affollate e impervie.
Non sono un architetto né un progettista d'interni, quindi non vedo soluzioni, e mi dispiace, perché una fiera di questo livello meriterebbe molto di più.
Continuate a leggere.

lunedì 21 ottobre 2024

Comunicazione di servizio

Sto avendo alcuni problemi tecnici con questo blog, che mi hanno costretto a modificare temporaneamente il layout.

Sto cercando di sistemarlo, ma non viene mai come vorrei.

Prego i miei lettori di avere pazienza, e mi scuso per eventuali disagi.

AGGIORNAMENTO: a quanto pare, alcuni degli snippet che usavo non sono più supportati: Quello che vedete ora sarà il nuovo layout.

Spero che vi piaccia

sabato 19 ottobre 2024

Claddagh Fest - Celtic Tales by the Fire

Prima di continuare a parlare di Fumetti e Fantasy, penso sia necessario fare un passo indietro al Claddagh Fest.
Intendo al Claddagh Fest dell'anno scorso, in cui due ballerine misteriose si sono esibite all'accensione del Fuoco Sacro a mezzanotte del sabato.
Si facevano chiamare Celtic Roses, un nome che non avevo mai sentito, e infatti quella era la loro prima esibizione in quel contesto.
Ho pensato che fossero due principianti e, data anche l'ora tarda, ho preferito concentrarmi su altri eventi in programma.
Ho scoperto solo mesi più tardi che non si trattava affatto di due principianti. Al contrario, erano due veterane della Danza Irlandese, di cui una ha addirittura partecipato ai campionati mondiali, una delle forse tre o quattro in Insubria e in tutta Italia.
Celtic Roses era il loro progetto speciale, il lancio di una nuova scuola di Danza Irlandese nell'area Lombardo-Piemontese, che porta a quattro il numero totale.
Un progetto ambizioso e, avrei detto, anche un po' folle, ma le Celtic Roses non si sono fermate qui.
In meno di un anno sono riuscite a mettere insieme un corpo di ballo completo, composto da quattro ballerini e quattro ballerine, a cui si aggiunge la guest-star internazionale James Greenan, direttamente da Riverdance.
Proprio da Riverdance inoltre, si ispira e deriva il loro spettacolo, che si intitola Celtic Tales By the Fire, e racconta la storia d'Irlanda in musica e passi di Reel e di Giga, come da antica tradizione.
Con il loro nuovo cavallo di battaglia le Celtic Roses sono tornate quest'anno ad esibirsi al Claddagh Fest, stavolta ad un orario più... accessibile. 
Che posso dire? 
In tanti anni che frequento gli ambienti delle Danze Irlandesi, e che ballo io stesso, credevo di aver visto tutto.
Celtic Tales By the Fire tuttavia, è riuscito a sorprendermi, anzi sono convinto che la Musica e la Cultura Celtica da questo lato delle Alpi abbiano raggiunto un nuovo livello anche grazie a Celtic Roses e al loro Celtic Tales by the Fire.
Con questa esibizione si conclude anche l'edizione del 2024 del Claddagh Fest, ma le Rose Celtiche hanno ancora una sorpresa per noi...
Continuate a leggere.