Nonostante abbia solamente due sale, il museo copre un periodo che va dal Neolitico alla Tarda Antichità (circa 10000 BCE-500 CE, dai primi insediamenti umani sul Lago Maggiore fino all'arrivo degli Ostrogoti) ma il periodo che personalmente mi interessava di più andava dalla Tarda Età del Bronzo fino a prima dell'invasione Romana (circa 1300-222 BCE).
Prima di andare avanti vorrei ricordare che questo articolo non è, né ha la pretesa di essere, una pubblicazione scientifica: mi limito a riportare quello che ho letto e visto, e se anche mi sono fatto delle idee (non voglio chiamarle teorie) a riguardo, lascio a persone più competenti di me il compito di verificarle.
Prima di andare avanti vorrei ricordare che questo articolo non è, né ha la pretesa di essere, una pubblicazione scientifica: mi limito a riportare quello che ho letto e visto, e se anche mi sono fatto delle idee (non voglio chiamarle teorie) a riguardo, lascio a persone più competenti di me il compito di verificarle.
L'Alfabeto di Lugano o Lepontino é la più
antica attestazione di una lingua celtica di
cui siamo a conoscenza.
|
attorno al 1860 (l'altro polo era Como).
L'intera cultura, per quanto ne sappiamo, copriva un'area di circa 20-22000 chilometri quadrati, un'estensione di poco inferiore a quella della Lombardia, ma rispetto alla regione moderna era più spostata verso nord-nordovest, coprendo parte del Piemonte e del Canton Ticino ma non Mantova, la Valtellina e la Valcamonica, divise tra i Camuni e i Protoetruschi di Villanova.
Comunque sia andata, nei due o tre secoli precedenti alla conquista dei Romani e per molto tempo anche dopo, la cultura diventa distintamente celtica: il centro della cultura si sposta da Como a Milano (Meth Llahn), i riti funerari passano dalla cremazione all'inumazione e proprio qui si trovano le più antiche testimonianze accertate di una lingua celtica, sotto forma di epigrafi e pietre miliari.
I soliti sospetti |
Ancora più importante e conservato in maniera pressoché inalterata é invece la figura delle Matronae, le tre Dee Madri che derivano in linea diretta dalla Triade Celtica, come potete vedere nella foto qui a fianco, che risponde a una domanda che mi ero posto in un altro articolo e in un altro museo.
Continuate a leggere.
Nessun commento:
Posta un commento