lunedì 27 dicembre 2021

Cartoomics: conclusioni

Vorrei approfittare della pausa di fine anno per chiudere definitivamente il discorso su Cartoomics 2021: fino ad ora ho elencato solo cose per lo più positive, ma rischierei di dare un'immagine falsata se mi soffermassi soltanto su quelle.
Vorrei sottolineare che questo articolo é diverso da altri che ho scritto, sia come tono che per il modo in cui ho raccolto le informazioni, ed é stato a lungo ponderato e (troppo) rimandato.
Se anche in un momento così difficile, il Villaggio Fantasy resiste e prospera, più ci si allontana dalla Fortezza e più si nota la desolazione.
Prima ancora di varcare i cancelli del Cartoomics ci si imbatte nei segni di questa decadenza: il prezzo del biglietto (22 Euro) é fin troppo elevato per una fiera che si svolge su meno di un quarto della sua estensione abituale, che oltretutto deve condividere con la Games Week in una convivenza tutt'altro che facile.
Limitare il numero dei biglietti per evitare gli assembramenti poi, suona come una presa in giro: metà delle persone in un quarto dello spazio crea comunque assembramenti MA riduce l'area disponibile sia per l'esposizione (l'area degli autori esordienti quest'anno era quasi inesistente) che per la vendita, provocando una smodata competizione per le bancarelle e un aumento del costo degli stand, che si traduce in un rincaro esagerato per la merce in vendita: quello che dovrebbe essere venduto in fiera a un prezzo minore rispetto al negozio, arriva qui a un prezzo più che doppio.
Ad aggravare la scarsità di spazio si aggiunge lo spreco: mentre mi aggiravo per la triste e rumorosa zona che avrebbe dovuto essere dedicata ai videogiochi, sono stato fermato da due... sgallettati (perdonate il tecnicismo, ma non trovo proprio un altro modo di definirli) che hanno cercato di vendermi "una crema per Gamers e Sportivi". Gli ho risposto che, se usavano le parole gamer e sportivo nella stessa frase, era evidente che non avevano la minima idea di quello di cui stavano parlando, nè della clientela a cui intendevano rivolgersi! Product Placement, questo sconosciuto.
Per concludere, mi piacerebbe spendere due parole sulla Gara Cosplay, e dico "mi piacerebbe" perché non sono riuscito neanche a vederla: sarebbe stato più logico posizionare anche quella nelle vicinanze del Villaggio Fantasy, e invece si trovava proprio all'estremità opposta, e l'unico modo per raggiungerla era nuotare in mezzo alla folla, che si radunava intorno agli scarsi e scarni stand senza troppo interesse per quello che succedeva sopra e ai lati del palco, o per le norme di sicurezza.
Norme che, fin dall'inizio dell'Emergenza, proprio noi Nerd siamo stati più attenti di altri a rispettare, anche e soprattutto perché non ci siamo mai trovati a nostro agio nei luoghi affollati anche prima del CoVid.
Per nostra sfortuna, sembra che in questo paese non esistano le strutture o le capacità di gestire qualsiasi cosa diversa da una folla da stadio.
Alcuni miei amici cosplayer forse non saranno d'accordo, ma ritengo che, piuttosto che fare una Gara Cosplay in queste condizioni, sarebbe stato forse meglio non farla, rimandandola a tempi migliori o a un evento con meno gente, ma più interessata.
Continuate a leggere.

giovedì 16 dicembre 2021

Spider-man - No Way Home

Mi ha fatto piangere. Mi ha fatto ridere. Mi ha tenuto col fiato sospeso. Tutto tre volte. E mi è piaciuta anche la nuova e migliorata Statua della Libertà.

martedì 7 dicembre 2021

Il Duca di Insubria intervista il Dr. Pazzo (ancora)

Cari lettori, come ricorderete, qualche tempo fa ho intervistato un controverso scienziato di nome Dr. Alboino Maria Adalberto Pazzo, o Dottor Pazzo come è comunemente conosciuto.
Se avete perso la prima parte dell'intervista, potete trovarla qui.
L'ultima volta, il nostro Dottore aveva troncato l'intervista in maniera piuttosto brusca, ma di recente, con mia grande sorpresa, mi ha contattato all'improvviso, pregandomi di riprendere da dove avevamo lasciato.
Il motivo, così mi ha detto, lo spiegherà lui stesso... per cui non mi resta altro che cedergli la parola. Dottore?
Dr. Pazzo: 
Ah-ehm, sì, sì, signor Duca, per cominciare vorrei scusarmi per l'altra volta, e ringrazio moltissimo sia lei che i suoi lettori per la vostra pazienza...
Duca di Insubria: Non è necessario...
Dr. Pazzo: Oh, sì lo è, mi creda... [sospira] e il motivo diventerà chiaro nel corso dell'intervista...
Duca di Insubria: La prego Dottore, continui...
Dr. Pazzo: La ringrazio. Se ricorda, l'ultima volta ho accennato al fatto che, uno degli ostacoli che il progresso scientifico incontra, sono gli scienziati stessi, che, in quanto esseri umani, non sono esenti da errori e opinioni personali. [Tira fuori il fazzoletto, se lo passa sulla fronte] Vede... si tratta, come può immaginare, di un terreno minato, che tocca aspetti personali anche molto delicati. [tossisce] È per questo motivo che l'ultima volta ho troncato l'intervista così di netto, per il... [tossisce] per il disagio personale che provavo, e anche perché, beh, non volevo parlare male dei colleghi, capisce?
Duca di Insubria: Certo, anzi, lo trovo molto comprensibile.
Dr. Pazzo: 
La ringrazio. Di recente però... [tossisce] è successo qualcosa che mi ha convinto a tornare sui miei passi, qualcosa che... [tossisce] che da una parte mi ha molto turbato, ma dall'altra costituisce il perfetto esempio di quello che volevo dire. [tossisce] Mi scusi... posso avere un bicchiere d'acqua?
Duca di Insubria: Ma certo, prego, ecco a lei...
Dr. Pazzo: [beve, riprende fiato] Grazie, grazie davvero...
Duca di Insubria: Dottor Pazzo mi perdoni, non ho davvero intenzione di metterla a disagio, ma... a questo punto sono curioso, e credo che anche i miei lettori vorranno sapere. Cosa è successo di così grave da farle cambiare idea?
Dr. Pazzo: Grave? No, no! Nulla di grave, solo... [sospira] vede signor Duca, di recente ho avuto uno... scambio di pareri con una collega, una donna dal grande talento scientifico, un genio. Mi scusi, lei è vaccinato?
Duca di Insubria: Naturalmente! Perché?
Dr. Pazzo: Vede, questa stimata collega, di cui non voglio fare il nome, ha di recente sollevato dei dubbi sulla validità del Vaccino, e sull'opportunità della vaccinazione anti-CoVid. Dubbi che io, nella maniera più assoluta, NON condivido, e se me lo permette, vorrei spiegarne il motivo. Ritengo anzi che sia mio dovere, come scienziato e come cittadino, dissipare ogni dubbio a riguardo... ed è per questo che... [arrossisce] seppur con riluttanza... ho voluto rilasciare questa intervista. Con il suo permesso?
Duca di Insubria: Dottore, non deve neanche chiederlo. La prego anzi, di andare avanti, se si sente di farlo.
Dr. Pazzo: [tossisce, sospira, tossisce di nuovo, si agita sulla sedia] Vede, questa collega gode della mia massima stima, ma è, per sua stessa ammissione, una persona difficile. Come me si è spesso ritrovata ai margini della Comunità Scientifica per le sue teorie... rivoluzionarie, con l'aggravante, io credo, di essere una donna in un mondo ancora troppo dominato dai colleghi maschi... Premetto che non mi ha mai dato l'impressione di essere una "No-Vax", e fin dall'inizio sono rimasto molto sorpreso... e confuso... da questa sua presa di posizione, che trovavo incomprensibile. [arrossisce]
Finché non l'ha spiegata...
Duca di Insubria: Mi scusi? Sta per caso dicendo che...
Dr. Pazzo: Assolutamente no! Sto dicendo che ha spiegato le sue posizioni, non ho detto che la sua spiegazione mi ha convinto! Fermo restando il rispetto per la mia collega e la stima che ho di lei anzi, sono qui proprio per confutarla! 
Duca di Insubria: Dottore, lei sta facendo impazzire me. Vada avanti...
Dr. Pazzo: Signor Duca, l'avevo avvertita che non è un argomento semplice. Vede, questo è esattamente il motivo per cui ho voluto chiudere l'intervista l'altra volta. [sospira] Va bene, andrò dritto al punto: la mia collega è sempre stata molto critica nei confronti di un certo Professor Karl Hoff, verso cui non ha mai nascosto una forte antipatia, che ammetto di condividere. Lei definisce "Hoffismo" l'atteggiamento arrogante di certi accademici, che svalutano a priori qualunque teoria diversa dalla loro, e pretendono che la ricerca prosegua in una sola direzione a scapito di tutte le altre. Secondo lei, la ricerca scientifica dovrebbe procedere a 360 gradi, senza escludere a priori nessuna ipotesi, neppure quelle in apparenza più assurde.
In altre circostanze, sarei pienamente d'accordo. Ma non questa volta.
Duca di Insubria: Perché no?
Dr. Pazzo: [tossisce] Acqua... [beve] mi scusi...
Duca di Insubria: Si prenda pure tutto il tempo che vuole, Dottor Pazzo...
Dr. Pazzo: [tossisce, beve] No signor Duca, devo continuare... è importante...
Duca di Insubria: Mi sembra che lei stesse parlando dell'"Hoffismo" della Comunità Scientifica. Si sente in grado di approfondire?
Dr. Pazzo: [tossisce] Accademica, non Scientifica [beve
Duca di Insubria: C'è differenza?
Dr. Pazzo: Oh sì, c'è un'enorme differenza! La Scienza, da sola, non basta. La Scienza ha bisogno di andare di pari passo con il buon senso. [tossisce] Le affermazioni della mia collega sarebbero di per sé valide, e anche pienamente scientifiche... se fossimo ancora nel 2019 e stessimo testando un vaccino in laboratorio su un virus inerte. [beve] Ma nel 2021, nel bel mezzo di una Pandemia Globale, non mi sembra proprio il caso di non vaccinarsi perché Hoff è un cretino! Cioè, non mi fraintenda [beve] Hoff è un cretino, su questo non ci sono dubbi... È odioso, arrogante... con lui non prenderei mai nemmeno un caffè! Ma, almeno sul vaccino, ha ragione lui. [tossisce] E questa è una grossa sfortuna...
Duca di Insubria: Una sfortuna? che questo Professor Hoff abbia ragione?
Dr. Pazzo: No, è una sfortuna che a dire certe cose sia proprio Hoff. una sfortuna per la Ricerca in generale... l'Hoffismo, nel lungo periodo, è una forma di anti-scienza più pericolosa del Terrapiattismo, perché, se quest'ultimo è chiaramente pseudoscientifico, il primo è l'Anti-Scienza che si ammanta di Scienza e, alla lunga, mina la Comunità Scientifica dall’interno. Ma è una doppia sfortuna se dobbiamo affrontare una pandemia, perché al netto dei complottisti, molti altri come la mia collega rifiuteranno di vaccinarsi non per sfiducia nella Scienza, dubbi sul vaccino o ipotesi di complotto, ma perché pensano, non del tutto a torto, che Hoff sia un cretino arrogante. E se un cretino arrogante ti dice, in modo cretino e arrogante, di fare una cosa, tu rifiuti, perché vuoi difendere la tua dignità.   
Duca di Insubria: A costo di ammalarsi?
Dr. Pazzo: So che sembra assurdo... Meglio morire che dar retta a Hoff? Non è logico... [sospira] ma, purtroppo è umano. Per questo ritengo che sia stato un errore, da parte del Servizio Pubblico, fare di persone come Hoff il "volto" della Campagna Vaccinale. Se al suo posto ci fossero stati Paul-Armand DuCherubin, o Igritte Aachenberg-Strauss, penso che molti più scettici si sarebbero convinti... 
Duca di Insubria: Dottor Pazzo, trovo che sia terribile. Non so proprio cosa dire...
Dr. Pazzo: Io lo so!  E ha ragione, è una vera tragedia... per questo le chiedo, Signor Duca, un favore personale. 
Duca di Insubria: Se posso...
Dr. Pazzo: Vorrei approfittare di questa sede per lanciare un appello, a chiunque stia leggendo questo: Non importa se Hoff è un cretino... vaccinatevi lo stesso. Non state facendo un favore a lui, ma a voi stessi. E alle persone che amate.
Duca di Insubria: Dottore, lei mi sorprende. Non mi aspettavo qualcosa di tanto emotivo da parte sua.
Dr. Pazzo: Empatico, non emotivo. C'è un'enorme differenza. 

domenica 5 dicembre 2021

Belgioioso Comics & Games Novembre 2021

Agli estremi confini dell'Insubria, dove il Grande Fiume separa la frontiera selvaggia del Pavese dalla terra di nessuno chiamata Oltrepò, esiste un luogo tra i mondi. I primi abitanti di questo luogo non erano umani ma Elfi e Fate, e da loro questo luogo prede il nome di Belgioioso.
Quando il Popolo Fatato si ritirò tra le nebbie del Tempo, i nostri antenati costruirono nello stesso luogo un castello, per difendere la Frontiera dalle genti selvagge note come Granapadani (Gran Padani) suddivisi a loro volta in diverse tribù, tra cui Parmigiani, Reggiani, Lambruschi e altri.
Il Castello è stato, per un breve periodo, il quartier generale della Torre d'Avorio, il Principato Camarillico di Milano, nella loro lotta contro i Cainiti Sabbatici, ma gira voce nell'Umbra che sia stato rioccupato segretamente dai Changeling, i discendenti delle Fate e degli Elfi che un tempo abitavano questa landa.
Quando si alza la nebbia, chi si aggira nei dintorni del Castello di Belgioioso rischia di imbattersi in sinistre apparizioni.
Non ci sono tuttavia solamente notizie funeste: dalla scorsa Primavera infatti, si ergono a difesa del Castello addirittura dei Supereroi.
Il Belgioioso Comics & Games, primo evento legato ai Fumetti e ai Giochi di Ruolo dell'era Post-CoVid, inaugura nell'ultimo week-end di novembre del 2021 la sua prima edizione autunnale e seconda edizione generale.
Sebbene la logistica interna rimanga ancora piuttosto caotica, e fatichi a tratti ad evitare gli assembramenti, ho notato un deciso miglioramento rispetto alla prima edizione, e un aumento dell'area espositiva che ha anche contribuito ad attenuare il problema di cui sopra.
Ho visto i maggiori progressi soprattutto nella zona dedicata ai videogiochi, che si è guadagnata un'intera ala per sé con tante postazioni dedicate, ma scarsa varietà (un problema comune grossomodo a tutti gli eventi di questo tipo, che non possono proporre, per ragioni di tempo, esperienze di gioco troppo complesse) e nell'area dedicata ai Giochi di Ruolo, sia da tavolo che dal vivo, che si estende per ben tre sale (una gestita da Aeterna Nox e l'altra dall'Associazione Aerel) sebbene la terza abbia aggiunto allo stesso problema di tempo uno di spazio: sei-otto tavoli offrivano un'ampia proposta, ma rendevano difficile immedesimarsi nel gioco in una sala relativamente piccola per più di quaranta giocatori.
Ottima iniziativa anche l'aggiunta di due mostre, una dedicata al cinema e l'altra alla pittura.
Eccellenti risultati, per essere solo alla seconda edizione.
Ancora qualcosa a desiderare lascia invece l'area Cosplay (non gestita bene come a Novegro, ma molto, molto meglio che al Cartoomics) che svolge comunque la sua funzione in maniera più che dignitosa. 
Continuate a leggere.

sabato 4 dicembre 2021

Star Wars (Cartoomics)

Ritorniamo per un attimo al Cartoomics, ma spostiamo i riflettori dal Villaggio Fantasy a poca distanza... in una Galassia Lontana Lontana.
Nell'area dedicata a Star Wars incontriamo infatti la Rebel Legion, che assieme alla loro controparte, la 501ma Italica Garrison, hanno ricreato un pezzo del pianeta Tatooine all'interno dei padiglioni della Fiera di Rho.
Già negli anni passati avevamo visto qualcosa di simile, ma mai così curato e dettagliato: sembra proprio di stare sul set.
Se vi immedesimate a sufficienza, e non prestate troppa attenzione agli spari che provengono dall'area di Resident Evil, potete camminare nei vicoli stretti e malfamati dello Spazioporto di Mos Eisly. Che siate agenti della Ribellione in missione segreta, cacciatori di taglie o contrabbandieri, dovete comunque stare attenti a non farvi prendere dai soldati imperiali.
Come potete vedere, io non sono stato così fortunato, e non essendo potente come Obi-Wan Kenobi o Luke Skywalker, non sono neppure riuscito a confonderli abbastanza da convincerli a lasciarmi andare.
Per mia fortuna, sono stato liberato dai Mandaloriani del Clan Ori' Cetar, che grazie alla Forza (e a un cospicuo pagamento in Beskar) sono arrivati in mio soccorso lasciando un buon numero di Imperiali morti, qualche motospeeder ridotto in pezzi e un paio di Rancor in libertà per le strade della Città vecchia. Solo un giorno come un altro nel Bordo Esterno.
Lo spazio ridotto (ironia) concesso all'esposizione ostacola ma non scoraggia i membri di tutti e tre i gruppi, che riescono ad evocare la consueta atmosfera. Lo stesso George Lucas ne sarebbe fiero.
Nonostante i loro sforzi (e i notevoli risultati che ne derivano) tuttavia, quest'anno al Cartoomics l'Area Star Wars da' l'impressione di essere mutilata.
Grande assente infatti (e se ne sente davvero la mancanza) l'area riservata ai modelli e diorami ispirati a Star Wars realizzati con i Lego (e l'area Lego in generale) cosa che da appassionato sia di Lego che di Star Wars mi rattrista un bel po'.
Nella speranza che tornino tempi migliori, non abbandonate la lotta e continuate a leggere.
Che la Forza sia con voi.