giovedì 31 ottobre 2019

Terminator - Dark Fate

É tornato... no, non il Terminator, James Cameron.
E si vede.
Dimenticate tutto quello che sapevate sui cyborg dal futuro, questo film cambia le regole e riscrive la Storia.
La trama ignora tutto quello che è successo dopo Terminator 2, e riprende da dove aveva lasciato nel 1991, ma poi se ne discosta in modo radicale.
Credo che il mancato successo di tutti gli altri film, dal 3 al 5, e la serie TV the Sarah Connor Chronicles (di quello mi dispiace un po') sia dovuto al motivo opposto a quello che pensavo fino ad ora, si sono mantenuti troppo fedeli alla storia originale, senza adattarla ai tempi.
Questo film invece, ha il coraggio di andare in una direzione completamente diversa, esplorare nuovi territori, e reinventa il mito per una nuova era.

lunedì 21 ottobre 2019

Treno Storico Gallarate-Luino

I miei lettori più affezionati ricorderanno i miei precedenti viaggi sul Treno Storico della linea del Lago di Orta, ma questa è la prima volta, dopo molti tentativi, che la Victorian/Steampunk Northern Society riesce a organizzare un evento del genere come gruppo.
Nonostante la grande soddisfazione degli organizzatori, e il diffuso interesse tra i soci membri, il numero di partecipanti è rimasto limitato, circa una decina, a causa di un disguido nella prenotazione dei biglietti che ha impedito a molte delle persone interessate di procurarsi il biglietto, pur lasciando le carrozze mezze vuote.
Siamo inoltre riusciti ad attirare l'attenzione della stampa locale.
Partiti da Gallarate di prima mattina, abbiamo attraversato le campagne del Seprio alla volta di Luino, per poi fermarci nel corso del pomeriggio sul Lungolago, dove non sono mancate occasioni di fotografare e di essere fotografati.
Da Luino parte anche una seconda linea storica diretta in Svizzera, probabile destinazione di un futuro viaggio. Le carrozze sono dei rottami delle vecchie Ferrovie Nord, perciò stiamo valutando l'alternativa di un ritorno in battello.
Una volta tornati, siamo stati invitati dal Capostazione all'interno della Sala di controllo della Stazione di Gallarate, un sistema di macchinari che risale agli anni '60 e, pur non avendo molto a che fare con lo Steampunk, rappresenta comunque uno stupendo esempio di archeologia industriale (Dieselpunk?) specie ora che sta per essere sostituita da un nuovo sistema di controllo computerizzato.
La proposta è che la vecchia sala di controllo venga trasformata in un museo, ma è molto probabile che vada perduta (non posso mostrarvi le foto della Sala di Controllo per ragioni di riservatezza).
Questo sito ovviamente sostiene l'iniziativa, per la creazione di un Museo Ferroviario a Gallarate, che rientri in una rete di strutture simili a Saronno e a Busto Arsizio.
Starei correndo troppo se immaginassi una rete integrata di percorsi storici che comprenda anche la Svizzera...  per il momento, è stata ventilata l'ipotesi di una collaborazione con il Dopolavoro Ferroviario di Gallarate in previsione di possibili iniziative future.
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mercoledì 9 ottobre 2019

Il Circo alla Fine del Mondo

Questa è la seconda volta che ho la possibilità di assistere a uno spettacolo della Banda del Sogno Perduto, e la prima che riesco a scriverci un articolo.
Il Circo alla Fine del Mondo forse non è il più grande spettacolo che si sia mai visto, e non ha la pretesa esserlo come altri circhi: è un tipo di intrattenimento della vecchia scuola, realizzato con pochi mezzi, che punta tutto sull'abilità degli artisti.
E di abilità, gli artisti ne devono certo avere: non sono i giocolieri della Banda del Sogno Perduto ad andare in scena.
Piuttosto, loro portano in scena i veri protagonisti, che non sono persone, ma due Forze della Natura ben difficili da controllare per chiunque.
La prima di queste Forze, e delle due l'unica visibile, è il Fuoco.
La Banda del Sogno Perduto dà un significato completamente nuovo all'espressione "Giocare con il Fuoco" e straordinariamente, sono abbastanza bravi da riuscire a non bruciarsi (ma anche abbastanza consapevoli da avvertire il pubblico di non avvicinarsi troppo: le loro esibizioni si apprezzano di più se le si guarda da lontano).
Una strategica combinazione di vampate improvvise che si spengono tanto rapidamente quanto si accendono, e delle lampade stroboscopiche, crea un gioco di luci che non posso definire in altro modo se non brillante.
La seconda Forza è il Tempo.
I costumi d'epoca, opportunamente modificati, trasportano gli spettatori al di fuori del Tempo, in una dimensione sospesa che oscilla tra lo Steampunk e il Dieselpunk, tra il Neo-Vittoriano e il Gotico, che rimanda a Wells e Verne ma ricorda più da vicino Alice che rincorre il Bianconiglio fino a tuffarsi nella sua tana.
Più che un sogno perduto quindi, sarebbe forse più appropriato chiamarlo un sogno in cui perdersi, o magari, con il presentatore Alessandro Colombo a farci da guida tra questi fiammeggianti eppure evanescenti sentieri, anche ritrovarsi, chi può dirlo.
Oltre agli spettacoli, la Banda del Sogno Perduto offre anche lezioni di giocoleria. Sono inoltre affiliati alla Victorian-Steampunk Northern Society, ai cui eventi hanno spesso partecipato. Potete trovare il calendario dei loro prossimi spettacoli sul loro sito o sulla loro pagina FB.
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martedì 8 ottobre 2019

Milano Games Week 2019

Come ho anticipato in un precedente articolo, domenica 29 Settembre 2019 sono stato alla Milano Games Week, la fiera dei videogiochi, che si è svolta negli stessi padiglioni del Cartoomics, ma l'atmosfera è... vagamente... diversa.
Non ho mai fatto mistero di non essere ferrato sull'argomento videogiochi come lo sono in quello dei fumetti: si tratta di un mondo per me semi sconosciuto e pieno di pericoli (nella foto potete vedere uno dei pericoli).
Volevo colmare quella che considero sempre di più come una lacuna, invece ho finito per ritrovarmi a vagabondare per la Fiera senza un'idea chiara di cosa stavo cercando, anzi, senza sapere neppure che domande fare.
La perseveranza però può essere la miglior arma dell'ignorante, e qualche risposta sono riuscito a trovarla lo stesso.
I videogames oggi non sono più semplici giochi, ma veri e propri film, in cui il giocatore è il protagonista, o meglio, il giocatore si cala nei panni del protagonista.
(Ehm, veramente questo era lo stand di Cyberpunk 2077, già che c'ero ho pensato di fare una foto. Il Cyberpunk in generale, e Cyberpunk 2077 in particolare è un. argomento che va un po' oltre il videogioco, perciò lo rimando a un altro articolo).
A differenza dei film tuttavia, la trama di un videogame si sviluppa seguendo un tracciato non lineare. ciò significa che le scelte del giocatore possono modificare, anche in modo significativo, la trama, fino al punto di generare una serie di finali alternativi. 
Questo tipo di narrazione, improntata anche sulla serialità e sulla multimedialità ha cambiato e sta cambiando il modo di scrivere le storie, che non si basano più su una trama, ma su azioni che personaggi ben definiti compiono in un universo con regole e caratteristiche ben precise.
Si tratta di un particolare stile di racconto comune anche ad altri media, primo fra tutti proprio i fumetti, che merita un capitolo a sè.
Ho parlato di Universo, e questo nei videogames fa riferimento principalmente a due cose: il Motore, cioè il codice che manda avanti tutto quanto, che è quello che non si vede, e la Grafica, quello che si vede, e che ha anche fatto nascere una nuova forma d'arte, la fotografia digitale.
Quella che vedete qui sopra non è una vera fotografia, è un'elaborazione grafica realizzata da Cristiano Bonora in AC Unity con il Photo Mode 2018, intitolata Notre Dame.
Si trovava esposta, insieme ad altre, in una vera e propria mostra all'interno dello spazio della Games Week, ed è stata una delle prime cose che sono andato a vedere.
Assieme alle immagini infatti erano esposte delle spiegazioni su come erano state realizzate.
In pratica, la Fiera stessa mi ha offerto gli strumenti per colmare le mie lacune, che ritengo essere uno degli scopi che eventi come questo dovrebbero avere.
Ben fatto.
Infine, la multimedialità sta portando a un ulteriore sviluppo nel mondo dei videogames, che ora non sono più confinati dietro a uno schermo: la Lego, dopo la precedente serie Nexo Knight, ha lanciato il nuovo tema horror The Hidden Side.
Scaricando una particolare app, e poi inquadrando i set con il cellulare, è possibile vedere una scena animata in cui si aggirano spettri e altre misteriose creature della Notte, eliminando la separazione tra il gioco elettronico e quello tradizionale, tra virtuale e reale, fondendo entrambe in quella che viene definita Realtà Aumentata.
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lunedì 7 ottobre 2019

Da un grande Potere

Cari lettori, questo è un articolo che avrei preferito non scrivere, ma sento di doverlo fare, non per me ma anche per voi.
Di solito cerco di evitare le polemiche, ma, la recente e infelice uscita di un famoso personaggio del Cinema riguardo ai "Cinecomics" mi ha... disturbato.
Cercherò, se possibile, di evitare scatti d'ira, per salvaguardare la mia dignità.
Non ho la presunzione di conoscervi così bene, né di parlare a nome vostro, ma se state leggendo questo, immagino che condividiate la mia stessa passione, abbiate incontrato le stesse difficoltà che ho incontrato io, e non vi troviate proprio a vostro agio quando si tratta di esprimere o trasmettere emozioni.

Le grandi emozioni sono il nucleo dei film di questo grande regista.
Ma per chi segue un altro tipo di cinema, le emozioni sono qualcosa di scabroso, di pericoloso, da maneggiare con estrema cura come se si trattasse di esplosivo, o se va bene, qualcosa di intimo, da mostrare solo con chi ci sentiamo al sicuro.

In compenso diamo il meglio di noi quando si tratta di Coraggio, Tenacia, Sacrificio, Responsabilità.

Eppure, se non ci piace mostrare le nostre emozioni, non significa che non le abbiamo, e solo perché siamo forti, pazienti e tenaci, non significa che dobbiamo sopportare tutto.

Dire che il Cinecomic non è cinema, è come dire che Sherlock Holmes non è letteratura perché non è Don Quixote de la Mancha. Sono due forme di letteratura molto diverse, che appartengono a due periodi diversi e a nazioni diverse, ma sono entrambi letteratura.
Come dicevo giorni fa a un'amica, Cinema è una specie di termine ombrello, che vuol dire tutto e non vuol dire niente: Via Col Vento é Cinema, Rambo é Cinema, una commedia natalizia é comunque Cinema, pessimo cinema magari, e io non andrò mai a vederne una, ma non mi sognerei mai di dire che non è Cinema. Perché anche la pessima commedia natalizia, per quanto mi dispiaccia ammetterlo, merita lo stesso rispetto di qualunque altro film.

Ed é proprio questa la parola chiave: rispetto.

Noi appassionati di Fumetti lottiamo da anni per il rispetto, perché venga riconosciuta alla nostra Arte la stessa dignità di tutte le altre. Dopo anni passati ad affrontare ogni genere di insulti, e resistendo stoicamente come i grandi Eroi che ci ispirano, pensavamo di esserci riusciti.
E invece, eccoci da capo.

Penso a due persone che conosco, uno che ha superato una chemioterapia grazie al Cosplay, e l'altra che lotta contro una malattia degenerativa vestita da FemLoki, e ha trasformato la sua sedia a rotelle in un trono; penso a un amico che mi ha ispirato con la sua reinterpretazione dell'ultima scena di Avengers Endgame, assieme a sua moglie che ha conosciuto proprio grazie ai film Marvel, o alla ragazza sconosciuta che in un commento ha scritto "Mi sono sentita come al liceo, come se tutti questi anni non fossero passati", e io capivo il suo disagio perché era stato il mio.

Sorella, se stai leggendo questo, non sei sola, e se non posso aiutarti, ti vendicherò.

Solo perché qualcuno vuole vedere forti emozioni, non significa che altri siano obbligati a mostrarle, proprio come, se io voglio vedere una donna nuda, non significa che lei sia obbligata a spogliarsi.
Nessuno ha il diritto di mettere a disagio qualcun altro per il proprio o altrui piacere, nemmeno se è famoso, nemmeno se è un grande artista, perché noi non siamo né pagliacci né prostitute.
Nessuno poi, nemmeno il regista più bravo della storia di Hollywood, può considerarsi al di sopra di qualunque critica (a proposito, se volete dirmi qualcosa, i commenti sono qui sotto).

Per aggiungere l'insulto all'ingiuria, la nostra reazione, forte, ma comprensibile, è stata chiamata su un sito specializzato "tifo che è andato oltre il buon senso", ma non è così: un tifoso è un fanatico, che dà per scontato che a tutti debba piacere per forza quello che piace a lui, perché piace a lui.
Per contro, lo stesso Stan Lee ha detto "Se non ti piacciono i fumetti, non leggerli".
Io di sicuro non morirò, se non lo fai. Ma non insultare chi lo fa.
"Ma non voleva insultare nessuno" è stato detto, "ha solo espresso una sua opinione". E questo è parte del problema: viviamo in un'epoca in cui le opinioni si sono sostituite con la forza ai fatti, e l'offesa gratuita è diventata uno stile di vita. Per accorgersene, basta guardare i politici,  le news e la rete, non solo in questo paese ma in tutti: Potere senza Responsabilità, ecco a cosa ci ha portato la continua ricerca di forti emozioni.
Se poi chi ha parlato volesse offendere o meno, è irrilevante: le parole hanno potere, per questo io scelgo con estrema cura ogni parola che scrivo, e da una persona famosa e di così grande esperienza, mi sarei aspettato qualcosa di meglio che insultare migliaia di persone senza nemmeno accorgersene.
Perché da un grande Potere, derivano grandi Responsabilità.

giovedì 3 ottobre 2019

Joker

Vorrei iniziare mettendo a tacere le polemiche che hanno accompagnato l'uscita di questo film: nessuno, sano di mente potrebbe mai emulare il Joker. Nessuno, per quanto pazzo, potrebbe mai emulare il Joker. Nessuno, proprio nessuno, potrebbe mai emulare il Joker. Nemmeno il Joker.
Perché non c'è niente da emulare.
Joker non ha uno schema che si possa ripetere, Joker non è spinto dall'avidità o dal rancore, dalla vendetta (altrimenti sarebbe Batman) da motivi politici (altrimenti sarebbe Magneto) Joker non è un'arma sfuggita al controllo (quello è Wolverine) e neppure una parodia della società (quello è Judge Dredd). 
Il vero messaggio di questo film é se cercate un senso in quello che fa il Joker, non ne troverete nessuno, se cercate il punto in cui Joker perde la ragione, lasciate perdere, Joker non ha perso la ragione, Joker non l'ha mai avuta.
A lasciare sconvolti di questo film, non è quello che si trova nella mente del Joker.
La follia, l'impulso omicida, alla fine ce li possiamo anche aspettare.
Sconvolge quello che manca.
Cosa scatena il Joker? Niente.
Cosa vuole il Joker? Niente.
Ma allora, cosa ferma il Joker? Niente.

martedì 1 ottobre 2019

Kenoia nel suo ambiente naturale

Ben ritrovati, cari lettori del Duca di Insubria. L'articolo di oggi tratta un argomento di grande interesse naturalistico, passo quindi la parola al nostro redattore scientifico, il Dr. Pazzo.
Buon giorno Dottore.

Il Dr. Pazzo (foto di Repertorio)
Eh, cosa? Ah, buon giorno Signor Duca.
Come ben sapete, l'Insubria non è solo una regione storica e culturale con una peculiare identità, è anche una bio-regione ecologica con una flora e una fauna dalle caratteristiche uniche.
Oggi parliamo di una specie molto rara, le cui abitudini non sono ancora del tutto conosciute, nota ai biologi con il nome di Kenoia (Nome scientifico: Kenoia Kenoia).
Kenoia è un mammifero della famiglia dei Kerency. Oltre ad essere estremamente rara, si tratta di una creatura molto timida, difficile da incontrare, che è il motivo della scarsa conoscenza che abbiamo di questa specie, mentre conosciamo con un buon margine di certezza il suo ambiente naturale: le fiere dei videogiochi.
Tipico esemplare di Kenoia
Dopo un estenuante ricerca nel selvaggio sottobosco della Milano Games Week, sono finalmente riuscito ad avvistare, e persino a fotografare un esemplare femmina della specie, circondata da una nidiata di pulcini.
Un vero e proprio miracolo scientifico:  a causa dei cuccioli infatti, questa Kenoia non era in grado di spostarsi né di nascondersi.
Sembra che le femmine conducano una vita piuttosto sedentaria: sono i maschi della specie, chiamati Marcy, a perlustrare il territorio in lungo e in largo alla ricerca di cibo. Per questo motivo, la maggior parte degli esemplari avvistati fino ad ora erano femmine.
Oltre alla ricerca di cibo, il Marcy adulto ha anche un altro compito: proteggere la femmina dal predatore naturale della Kenoia, la terribile Yandere.
Una Kenoia circondata dai suoi pulcini
Ogni volta che incontra una Yandere, il Marcy dà l'allarme, lanciando il suo richiamo caratteristico: "MAAAAAAARTY!" che la femmina riesce a sentire anche a chilometri di distanza, per poi scomparire nel sottobosco con una rapidità impressionante.
Come scienziato, ho avuto il privilegio di essere il primo ad assistere a una scena del genere.
La Yandere tuttavia è un predatore astuto,  e non sempre Kenoia riesce a sfuggirle. Un inseguimento può essere uno spettacolo raccapricciante, specie se l'atmosfera è bassa. In questo caso, una madre Kenoia lotterà disperatamente per difendere i propri piccoli, mentre la Yandere la insegue lanciando il suo urlo caratteristico: "Notice me, Kenoia!"
Il tipico predatore di 
Kenoia: la Yandere
Low School Atmosphere
Con un'atmosfera bassa, la Yandere tende ad assumere una colorazione più cupa. In questi casi, Kenoia tende a trovarsi in notevole difficoltà, motivo per cui compie sforzi non indifferenti per evitare che l'atmosfera si abbassi troppo, anche a costo di fare ricorso ai Cheatcode.
Terminata la Stagione delle Fiere, Kenoia si rifugia nella sua tana ed entra in una fase di semi-letargo detta Apatica.
KeNoir
Durante questa fase, Kenoia non abbandona quasi mai la tana, nutrendosi esclusivamente di Like, visualizzazioni e di Easter Egg.
Gli esperti ritengono che questa fase, per quanto solitaria, sia strettamente connessa al processo riproduttivo della specie: si tratta di un aspetto ancora poco conosciuto, ma si ritiene che Kenoia si riproduca postando video.
Da ogni nuovo video nascerebbero delle larve note come iscritti al canale (cliccate qui per iscrivervi).
Non tutti gli studiosi sono però concordi su questa teoria, esiste infatti una poco accreditata teoria alternativa secondo la quale da una Kenoia adulta nascerebbe una nidiata di piccoli sgorbi noti come Ciabatta.
Una specie affascinante, minacciata però, come molte altre, dai rapidi cambiamenti del Clima e delle condizioni d'uso di Youtube.

Grazie Dottore per la sua esauriente spiegazione.
Se anche voi volete contribuire a salvare Kenoia dall'estinzione, iscrivetevi al suo canale.
Continuate a leggere.