giovedì 20 febbraio 2020

PotterRaduno0102022020


ATTENZIONE!


QUESTO ARTICOLO
CONTIENE IMMAGINI
E TRATTA ARGOMENTI
NON ADATTI AI BABBANI

In ottemperanza alla direttiva 509 del
Ministero della Magia dell'Insubria
Dipartimento per la Protezione dei Babbani



L'anno scorso, il PotterRaduno sembrava alla ricerca della sua perduta identità, per non parlare del proprio spazio, confinato com'era in un angolo angusto di fronte all'area ristoro.
Quest'anno sembra aver trovato, se non un suo spazio preciso, per lo meno una collocazione, seppure una che ha ancora un forte senso di provvisorietà.
Per certi versi è appropriato che il mondo dei maghi appaia fluttuante e separato rispetto al resto, e forse questo non-luogo all'interno della fiera riprende la clandestinità in cui, nei libri, i maghi vivono.
Sotto il tendone da circo che ospita il Raduno c'è tutto: dal campo di quidditch al negozio di bacchette magiche, dall'aula di erbologia al laboratorio di pozioni, e persino un'area conferenze moderatamente appartata, che riesce a creare, nonostante le povertà della struttura, quasi un luogo intimo in cui rifugiarsi.
Non mancano neppure la taverna dei maghi, e un piccolo negozio di dolciumi che vende cioccorane, ogni scatola completa con la figurina dello stregone famoso, esattamente come descritto nel primo libro.
Non manchiamo neppure di incontrare le presenze storiche che ci eravamo abituati a vedere in tutti gli eventi dedicati al piccolo mago creato da J.K. Rowling, tra questi le Tre Befane, Sectumsempra e Caput Draconis, senza dimenticare Andrea Wise e il suo Draghile.
rimane tuttavia quel senso di instabilità, che ci fa pensare di essere più nei caotici sobborghi di Diagon Alley, o persi nei dintorni di Hogsmeade a due passi dalla Foresta Proibita, che tra le solide mura di Hogwarts.
Proprio Andrea Wise ci ricorda che, anche nel mondo dei Maghi, non sempre va tutto bene.
La nostra allevatrice di draghi infatti, in questa edizione come in quella passata rinuncia, per motivi di spazio e per difficoltà tecniche, a portare il suo stand e i suoi voluminosi "cuccioli" sputa fuoco, ma a differenza della passata edizione si ritaglia una posizione tra il laboratorio di alchimia e la serra delle erbe magiche, in cui spiega, con il suo solito rigore scientifico da consumata divulgatrice, l'ecologia delle creature fantastiche (e di alcune più mondane, scopriamo ad esempio la difficile convivenza tra cervi e unicorni).
All'entrata tuttavia, ci imbattiamo in un enorme uovo di drago, molto più grande di quelli che abbiamo visto nel Draghile, e la stessa Andrea Wise ci conferma che non è uno dei suoi.
Neppure lei tuttavia è in grado di determinarne la provenienza, né di spiegarne le eccezionali dimensioni. Arriviamo a concludere che si tratta di un esemplare di una razza selvatica sconosciuta, probabilmente un Grande Wyrm le cui dimensioni sono, ovviamente molto superiori a quelle di un drago comune.
Un simile esemplare non dovrebbe trovarsi lì, e non può esserci arrivato se non di contrabbando.
Questo sito non può far altro che deplorare tali pratiche di bracconaggio, che hanno portato non solo i draghi, ma anche le altre specie incantate così vicine all'estinzione.
Continuate a leggere.

lunedì 17 febbraio 2020

La Parola al Dottor Pazzo: una Modesta Teoria

Buon giorno miei cari lettori. Di solito non pubblico sul mio blog fan theories, ossia spiegazioni non ufficiali dei retroscena delle storie a fumetti e non date dai fan, tuttavia, studiando del materiale su cui intendevo basarmi per dei futuri articoli, mi è venuto in mente qualcosa che non posso non condividere con voi.
Poiché si tratta solo di una teoria, lascerò che a esporla sia il mio alter ego, il consulente scientifico di questo blog che voi conoscete come Dottor Pazzo.
Dottore, prego.

[RUMORE DI SOTTOFONDO]

Funziona questo coso? Che? sono in onda? Ah.... salve.
Prima di tutto vorrei ringraziare il Duca di Insubria che mi ha concesso questo spazio, e Filippo Altroquando, grazie ai cui video sono riuscito a formulare questa teoria. Andate a visitare il suo canale YouTube Altroquando.
Bene, prima di iniziare, una digressione: come sapete, negli anni scorsi la Disney ha acquistato sia la Casa Editrice Marvel, nota per personaggi come Spider-man e Captain America, sia il franchising di Guerre Stellari dalla Lucasfilm.
Questo non è piaciuto a molti fan, eppure, al di là delle operazioni commerciali, apre la strada ad alcuni interessanti ed imprevisti spunti narrativi.
Nello specifico, questa è la mia teoria, che la Forza di Guerre Stellari esiste nell'Universo Marvel.
Se nell'Universo in cui l'abbiamo conosciuta finora tuttavia, essa è una forza cosmica indefinita, a cui possono avere accesso, tramite disciplina e meditazione o altro, solo ristretti gruppi di mistici (i Jedi o i Sith) in un universo di supereroi la Forza appare come qualcosa di diverso.
La Birra Asgardiana è la migliore del 
Multiverso, ma se non puoi andare su 
Asgard, bevi una Guinness 
No, non sto dicendo che tutti i supereroi Marvel derivano i loro poteri dalla Forza, tutt'altro: per capire cosa lega Yoda a New York, occorre fare un passo in più.
Di base, la Forza funziona nello stesso modo: é un'energia cosmica che deriva da tutti gli esseri viventi e tiene assieme tutto ciò che esiste.
Sulla Terra però, Essa diviene manifesta solo in determinati individui, a causa di un particolare fattore genetico che li rende unici.
A questo punto dovrebbe essere chiaro che stiamo parlando dei Mutanti, e nemmeno di tutti: Wolverine può anche avere lo spirito di un Samurai, ma di sicuro non è un Jedi, per non parlare di Sabertooth o di Apocalisse.
Sappiamo che alcuni dei maghi più potenti dell'Universo Marvel sono Mutanti, come ad esempio Illyana Rasputin, la Strega Scarlatta Wanda Maximoff, che è anche la Figlia di Magneto, un Mutante di livello Omega, e la Regina dei Goblin  Madelyne Pryor. 
La Magia però non è un'esclusiva dei Mutanti: lo Stregone Supremo Dr. Strange non è un Mutante, come non lo è la sua allieva Nico Minoru; la madre del Dr. Doom era una strega, eppure lui non ha mai manifestato alcuna abilità mutante; l'Incantatrice non è una Mutante ma un'Asgardiana (e gli Asgardiani sono in possesso di una forma di Magia tutta loro).
Tra la Magia propriamente detta e la Forza non esiste, nell'Universo Marvel, alcun legame diretto, anche se la Magia Asgardiana potrebbe essere una diversa manifestazione della Forza.
Tra gli Umani, o meglio tra i Mutanti, i più vicini alla Forza sono quelli che, per la natura dei loro poteri, sono più simili ai Jedi di Guerre Stellari, come Selene la Regina Nera, che si autodefinisce una strega demoniaca ma si comporta (e si veste) come una Signora Oscura dei Sith, la già citata Regina dei Goblin (stessa cosa) e tra gli eroi il Professor X e la Regina Bianca Emma Frost, entrambi telepati, o Jean Grey, che unisce al dono della Telepatia quello della Telecinesi.
Vale la pena di ricordare che Madelyne Pryor è un clone di Jean Grey, mentre la figlia di Jean, Rachel, in un futuro alternativo diventa la Madre Askani, fondatrice di un ordine mistico molto simile ai Jedi.
Nel nono episodio di Guerre Stellari Rey Skywalker assume il potere di tutti i Jedi, e dopo aver sconfitto l'Imperatore, anche il potere di tutti i Sith, diventando in pratica la Forza Incarnata.
Jean Grey è la Rey Skywalker dell'Universo Marvel, ma nel suo caso la Forza si manifesta in un modo molto più specifico, e cioè come l'entità cosmica che conosciamo come Fenice.
Se rileggiamo in questo senso la Storia degli X-Men, la Fenice non è una misteriosa entità cosmica che possiede il cadavere di Jean Grey riportandola in vita, ma l'estrema manifestazione del potere della stessa Jean, oppure, la manifestazione del potere di tutti i mutanti mai esistiti e che mai esisteranno che si manifesta come una gestalt attraverso di lei.
Tra l'altro, questo risolve l'enigma di come l'Imperatore sia tornato in vita: ha fatto essenzialmente la stessa cosa di Jean Grey/Fenice, ma sfruttando il Lato Oscuro della Forza.

[RUMORE DI SOTTOFONDO]

Beh, che dire? Grazie Dottore, per la sua esposizione, che non posso definire in altro modo se non Uncanny. Che la Forza, o la Fenice a questo punto, siano con voi.
Continuate a leggere.

domenica 16 febbraio 2020

Mostra Lego allo Spazio Fumetto

Allo WOW Spazio Fumetto di Milano si può visitare in questi giorni una mostra dedicata agli AFoL, o Adult Fan of LEGO, organizzata da AFDL.It.
La maggior parte delle opere esposte sono MOC, ovvero creazioni originali, pezzi unici che non si trovano nei negozi, ma di cui in qualche caso gli autori hanno creato un manuale d'istruzioni in modo da permettere ad altri fan, una volta rintracciati tutti i pezzi necessari, di creare una propria versione.
All'inizio, la mostra ripercorre la storia della LEGO, dai primi modellini assemblabili realizzati in legno, fino alla nascita e all'evoluzione dei mattoncini prima e delle Minifigures poi; con l'introduzione delle prime Minifigures nel 1978 infatti, inizia la storia "moderna" della LEGO.
Dopo questo necessario preambolo tuttavia, la mostra si sposta immediatamente sulle opere, trasformandosi in un vero e proprio percorso storico della cultura Pop-Nerd dagli anni '70 fino ad ora.
Dai robot giapponesi degli anni '70 a momenti storici del Fumetto (il Poster qui a fianco è tratto dalla copertina de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, un Romanzo a Fumetti firmato da Frank Miller e oggi considerato un classico) da Indiana Jones a Guerre Stellari, da Il Signore degli Anelli alla fantascienza distopica degli anni '80 e '90, con una sosta lungo la strada per Ritorno al Futuro e un omaggio a 2001: Odissea nello Spazio, senza tralasciare i più leggeri Pirati dei Caraibi e Jurassic Park, veniamo presi per mano e condotti attraverso tanti mini-mondi ricreati mattoncino per mattoncino.
Si nota tuttavia la cospicua assenza di Harry Potter, a cui la stessa Lego ha dedicato più di una serie, e non ne comprendo il motivo, anche se potrebbe essere legato a ragioni di copyright.
Questo blog è inadatto a mostrarvi tutte le foto che ho scattato nei dettagli, perciò vi rimando  Pagina Facebook.
La mostra resterà esposta allo WOW Spazio Fumetto fino al 15 Marzo 2020, dopo di che sarà ancora possibile ammirare le opere, e incontrare gli autori, alla sezione Bricomics del Cartoomics.
Se potete quindi, andate a fare una visita, altrimenti continuate a leggere

giovedì 6 febbraio 2020

Helter Shelter (Post-Apocalyptic short film)

Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)

Ooooooookay.... non siamo ancora ai livelli della Marvel, ma ci stiamo avvicinando.
No, dico sul serio, se Quentin Tarantino avesse incontrato le Spice Girls a Gotham City, questo film sarebbe stato il risultato.
Questo film è tanto violento quanto scemo, il che è un plus per me.
Montoya come sbirro non mi ha convinto gran che, ma recupera verso la fine, come vigilante: fuori personaggio, ma con stile. Riguardo Cassandra Cain, nel fumetto è un personaggio tragico, mentre qui è divertente, non so che versione preferire.
Miss Quinzel invece sembra aver capito davvero non solo come essere indipendente meglio di tante finte femministe, ma anche come far innamorare davvero un uomo, sono uscito dalla sala con i cuoricini che mi scoppiettavano attorno alla testa come pop-corn.
Joker è stato un vero idiota a mollarla.
Voi "maschietti" non fate il suo stesso errore, e andate a vedere questo film. E voi ragazze, prendete esempio da Harley.
Ma non fate esplodere nessuno.
Oppure fatelo, che cavolo.
Ma prima guardate il film.

martedì 4 febbraio 2020

Novegro0102022020: Introduzione

Nel Mondo Antico (pre-Romano) la Festa di Imbolc, che noi oggi chiamiamo Candelora, era il momento del ritorno alle consuete attività, dopo la lunga stasi invernale.
Quel mondo non era fatto di strane ideologie, né di dogmi.
Era fatto di storie.
E le storie iniziavano con la stessa frase:
C'era una volta...

Gli appassionati di Fumetti sono Anime Antiche. Le loro vite sono ancora scandite dal C'era una volta, anche se di tanto in tanto aggiungono cose del tipo in una Galassia lontana lontana.
Non è un caso che il Festival del Fumetto di Novegro coincida con la Festa di Imbolc, e neppure che fra tutti i suoi stand ce ne sia uno che si chiama proprio Once Upon a Time.
La Strega dell'Ovest che vedete in questa foto è Stefania Omelchenko, co-fondatrice del gruppo Once Upon a Time.
Stefania è inoltre co-presentatrice, assieme a Giulia Griselli, della trasmissione What is Cosplay? che va in onda su Bom Channel (Canale 68 del Digitale Terrestre) il lunedì sera, con repliche giovedì e domenica.
In questo programma, che mentre scrivo è arrivato ormai alla settima puntata, viene dato spazio ai cosplay in tutte le sue forme: in ciascun episodio tre cosplayers vengono intervistati, svelando i retroscena di questo strano, meraviglioso mondo.
Per i nostri Antenati le storie non erano un "divertimento" o una fuga capricciosa dalla Realtà, al contrario.
Erano qualcosa senza cui nessuna Realtà sarebbe potuta esistere, un filo teso che unisce Passato, Presente e Futuro, una "Forza" che tiene assieme ogni cosa.
Lo stesso vale per noi, anche se con modalità... leggermente diverse.
Potete pensare quello che volete, ma personalmente trovo affascinante come la distanza tra i mondi stia diventando sempre più ridotta e i confini sempre più sottili.
Per me è una sorta di paradosso come ciò che è immaginario diventi sempre più interconnesso e palpabile, mentre chi dovrebbe avere la responsabilità di gestire i problemi "reali" si chiuda sempre più un una ottusa autoreferenza.
All'interno dello spazio del Festival del Fumetto invece, ogni cosa sembra trovare il suo posto.
O quasi. Il Potterraduno sembra ancora alla ricerca di uno spazio proprio, dato che, fedele alla sua natura, ha bisogno di mantenere una sua struttura autonoma, che tratterò come al solito in un articolo separato.
Continuate a leggere.