venerdì 5 giugno 2020

Gallarate Comics Online - Seconda parte

Cari lettori, come promesso, eccomi di nuovo a parlare del primo Gallarate Comics Online: questa volta scenderò nei dettagli.
Prima di iniziare però, permettetemi una breve divagazione.
Quest'anno, per i motivi che conoscete tutti, non potrò fare il mio consueto viaggio nel Regno Unito ed è una sfortuna, perché proprio nei Comics Shops d'Oltremanica ho notato due importanti tendenze: la prima è che i Comics Shops sembrano essere gli unici posti dove si fanno discussioni serie e ponderate riguardo alla Brexit (è una C@%%@^@) e la seconda è che sempre nei Comics Shops, anche i più prestigiosi come il Forbidden Planet, è comparsa una sezione intitolata "Autori Indipendenti e Locali".
Anche alle nostre fiere, ad esempio al Cartoomics, c'è una sezione dedicata agli autori locali, ma si tratta per lo più di opere autoprodotte, che raramente, se mai, escono dai confini della fiera, mentre i piccoli autori inglesi, scozzesi e gallesi possono vantare un posto, seppur modesto, accanto ai colossi come la Marvel e la DC. I Britannici in questo sono un passo avanti a noi, o almeno lo erano fino all'anno scorso.
Ora non più.
Proprio al Gallarate Comics Online infatti, è stato presentato il progetto Guardiani Italiani, un gruppo di supereroi legati al territorio e alle leggende locali.
Il progetto è un'estensione di un'idea, un po' bizzarra, di Fabrizio de Fabritiis, grafico pubblicitario passato al Fumetto, che pensò di pubblicare delle strisce a fumetti con protagonista un supereroe di sua invenzione (Capitan Novara)  su un supporto quanto mai insolito: le tovaglie di carta delle pizzerie.
In seguito, una nuova versione di Capitan Novara, con un'origine aggiornata e col nome di Capitan Nova è apparso in
alcuni albi promozionali autoprodotti, dapprima da solo e poi affiancato da altri supereroi locali, fino a creare un vero e proprio universo condiviso (il Novaverso?).
All'inizio, nessuno avrebbe scommesso gran che su questi eroi locali (nemmeno io) eppure ora sono qui, e chissà che non sia l'inizio di una sezione locale anche nelle nostre fumetterie.
Certo, il progetto è solo all'inizio e, rispetto ai colleghi americani questi supereroi mostrano ancora qualche ingenuità nel disegno e soprattutto nei nomi (A parte Capitan Novara... Wonder Roma? Milanoman?) ma in fondo non sono peggio di certi personaggi Marvel minori degli anni '60, come l'Uomo Trampolo e il Canguro.
Un altro gruppo di autori locali, su cui non posso dire nulla a parte quello che hanno detto loro nel video in cui si sono presentati (lo trovate qui) si chiama Fumetti di Sabbia. Per chi volesse dare un'occhiata al lavoro della loro illustratrice Gloria Meluzzi tuttavia, suggerisco la pagina Sparvierosart.
Continuate a leggere.

NOTA: tutte le foto che compaiono in questo articolo sono d'archivio.

mercoledì 3 giugno 2020

Gallarate Comics ONLINE

Cari lettori, era da tanto che non ci sentivamo, e del resto, non c'era molto da dire in queste circostanze così... insolite.
Sono certo che, a voi come a me, mancano gli eventi di cui questo blog si è assunto la missione di riportare, ma qualcosa finalmente sta cambiando.
Il 2 giugno 2020, mentre tutti erano distratti dalla Festa della Repubblica (e dalle ignoranti manifestazioni di piazza che, per sfortuna, sembrano ormai entrate a far parte del cerimoniale) altrove, ovunque e in nessun posto, si teneva un evento di portata veramente storica: la prima Fiera del Fumetto completamente online.
Gli organizzatori sono stati gli stessi del Gallarate Comics & Games, di cui questa costituisce un'ideale sesta edizione.
Quelle che vedete in questo articolo sono foto inutilizzate delle precedenti edizioni.
Sebbene quest'anno siamo stati necessariamente costretti negli spazi che avevamo, non ci siamo fatti mancare niente: c'era un angolo virtuale dedicato alle Principesse Disney, uno spettacolo di giocolieri, un angolo dedicato a Tolkien e uno a Harry Potter, gestiti rispettivamente da Roberto Fontana alias Tùrin Turambar e da Gerardo "Hagrid" Giove ("Grande Giove!" direbbe un collega del nostro Dr. Pazzo).
Non abbiamo rinunciato neppure al consueto tè Steampunk in costume, in videoconferenza e con meno partecipanti rispetto agli altri anni, ma sono felice di avervi preso parte anch'io, e ritengo sia stata un'esperienza soddisfacente, nonostante abbia passato più tempo a controllare la connessione di quanto abbia effettivamente partecipato.
Certo non sono mancati gli inconvenienti tecnici e le incertezze naturali quando si fa qualcosa per la prima volta. Il consenso generale era che manifestazioni virtuali come questa non potessero sostituire quelle dal vivo, e sono in parte d'accordo, ma possono affiancarle, ed è innegabile che siano destinate a diventarne una necessaria estensione.
Ritengo inoltre che il Gallarate Comics Online sia una formidabile dimostrazione della nostra capacità, in quanto Nerd, di adattarci e anche prosperare nelle difficoltà, caratteristica di cui chi si proclama Salvatore della Repubblica mentre spinge verso l'Impero é tragicamente privo.
Rimando a un seguente articolo per parlare degli ospiti di questa edizione.
Continuate al leggere, e restate connessi.