É stato strano.
É stato geniale!
Sì, ma é stato strano.
É stato il film Marvel più strano che io abbia mai visto.
Il che é tutto dire.
Ho letto il fumetto originale da cui è stato tratto il film, voglio dire, la Saga, il Crossover, e beh, anche quello era strano.
Ma questo è... strano.
Cioè, strano più strano.
Lo so che detto così suona strano, ma... beh... andate a vederlo.
mercoledì 26 dicembre 2018
lunedì 17 dicembre 2018
Steampunk Winter Solstice 2018
Anche quest'anno si conclude con una cena a tema Steampunk che precede la pausa delle festività.
Un evento divenuto quasi una tradizione, che si svolge per il terzo anno di fila, il secondo ad essere ospitato dall'Abyss Pub di S. Giuliano Milanese, un locale meravigliosamente in linea con il tema della serata: il personale dietro al bancone, ancora una volta lieto di ospitarci, ha persino insistito per una foto di gruppo sullo sfondo degli arredi scenici del locale. Purtroppo temo che voi lettori dovrete accontentarvi delle mie, come quella qui accanto, il cui soggetto ha voluto adeguarsi al clima festivo della stagione, promettendo di farci trovare sotto l'albero... un bel sacco pieno di carbone (ne abbiamo bisogno per alimentare le caldaie delle nostre macchine a vapore).
Oltre che un'occasione mondana, la Cena del Solstizio è anche un importante evento diplomatico: nella foto accanto troviamo infatti la nostra Lady Presidentessa Aurelia Gottifredi nell'atto di ricevere la Delegazione del gruppo Steampunk Nord-Est. Purtroppo assente quest'anno la Delegazione di Genova, a cui va la solidarietà di questo sito e di tutta la comunità Steampunk.
Come tutti gli eventi del gruppo Victorian & Steampunk in Lombardia, anche questo è offerto dal nostro sponsor, il prodigioso Elisir di Cialtronia, orgogliosamente mostrato, in questa foto, dalla nostra mascot.
Vorrei approfittare di questo momento per chiarire un'annosa disputa di natura geografica tra il sottoscritto e lo stimato produttore dell'elisir, il quale afferma che Cialtronia sia un'isola, mentre in base alle mie fonti dovrebbe essere una penisola.
Un rapido controllo su Tubopedia, l'Enciclopedia Pneumatica, ha confermato che Cialtronia sia una penisola, sebbene esista un progetto, il Canale di Cialtronia finanziato da tutti i paesi confinanti, per trasformarla in un'isola.
Gli scavi sono tuttora in corso.
I ricavati della vendita dell'Elisir saranno interamente devoluti a finanziare il Progetto, perciò compratelo, prenotate subito la vostra scorta del Prodigioso Elisir di Cialtronia.
Continuate a leggere.
Un evento divenuto quasi una tradizione, che si svolge per il terzo anno di fila, il secondo ad essere ospitato dall'Abyss Pub di S. Giuliano Milanese, un locale meravigliosamente in linea con il tema della serata: il personale dietro al bancone, ancora una volta lieto di ospitarci, ha persino insistito per una foto di gruppo sullo sfondo degli arredi scenici del locale. Purtroppo temo che voi lettori dovrete accontentarvi delle mie, come quella qui accanto, il cui soggetto ha voluto adeguarsi al clima festivo della stagione, promettendo di farci trovare sotto l'albero... un bel sacco pieno di carbone (ne abbiamo bisogno per alimentare le caldaie delle nostre macchine a vapore).
Oltre che un'occasione mondana, la Cena del Solstizio è anche un importante evento diplomatico: nella foto accanto troviamo infatti la nostra Lady Presidentessa Aurelia Gottifredi nell'atto di ricevere la Delegazione del gruppo Steampunk Nord-Est. Purtroppo assente quest'anno la Delegazione di Genova, a cui va la solidarietà di questo sito e di tutta la comunità Steampunk.
Non é mai troppo presto |
Vorrei approfittare di questo momento per chiarire un'annosa disputa di natura geografica tra il sottoscritto e lo stimato produttore dell'elisir, il quale afferma che Cialtronia sia un'isola, mentre in base alle mie fonti dovrebbe essere una penisola.
Un rapido controllo su Tubopedia, l'Enciclopedia Pneumatica, ha confermato che Cialtronia sia una penisola, sebbene esista un progetto, il Canale di Cialtronia finanziato da tutti i paesi confinanti, per trasformarla in un'isola.
Gli scavi sono tuttora in corso.
I ricavati della vendita dell'Elisir saranno interamente devoluti a finanziare il Progetto, perciò compratelo, prenotate subito la vostra scorta del Prodigioso Elisir di Cialtronia.
Continuate a leggere.
domenica 16 dicembre 2018
Macchine Mortali
Un film epico e surreale, realizzato con molto stile.
Ma se scaviamo oltre la superficie, e neanche di tanto, ci accorgiamo che lo stile serve solo a mascherare la mancanza di idee originali.
Questo film è un cocktail: qualcosa da Guerre Stellari, qualcosa da Dr. Who, qualche scena di combattimento alla Matrix per non farci mancare nulla, un inseguimento in stile videogame (Shattered Mirror o Silent Hill, fate voi).
Solo tre personaggi emergono dalla caricaturale mediocrità del cast: Shrike, che all'inizio sembrava una fusione di Robocop e Terminator, finché non mi sono reso conto che in realtà era la copia carbone di Deathlok il Demolitore, un poco noto personaggio della Marvel che è servito come fonte di ispirazione per entrambi; Kate, il cui ruolo però non viene sviluppato come dovrebbe; e infine Hester Shaw, la protagonista, che però mi sembra un amalgama di Sarah Connor in Terminator Genesys e Rey ne Il Risveglio della Forza.
Il cattivo è uno scienziato pazzo che vuole impadronirsi del mondo con un raggio della morte di seconda mano, in pratica è una specie di Lex Luthor... di seconda mano, anzi, di terza (se contiamo anche il Dr. Sivana) con l'aggiunta di una scena "io sono tuo padre!" riciclatissima e del tutto gratuita.
Non che abbia importanza, tanto in questo film ogni cosa é fatta con parti di recupero. Peter Jackson tenta di replicare il successo de Il Signore degli Anelli, purtroppo riesce solo a dare un nuovo e ben più triste significato alla vecchia massima dello Steampunk "riciclare l'irriciclabile".
Posso solo sperare che questo film sia un esercizio di stile in preparazione di una nuova trilogia dedicata a Warhammer 40000.
Ma se scaviamo oltre la superficie, e neanche di tanto, ci accorgiamo che lo stile serve solo a mascherare la mancanza di idee originali.
Questo film è un cocktail: qualcosa da Guerre Stellari, qualcosa da Dr. Who, qualche scena di combattimento alla Matrix per non farci mancare nulla, un inseguimento in stile videogame (Shattered Mirror o Silent Hill, fate voi).
Solo tre personaggi emergono dalla caricaturale mediocrità del cast: Shrike, che all'inizio sembrava una fusione di Robocop e Terminator, finché non mi sono reso conto che in realtà era la copia carbone di Deathlok il Demolitore, un poco noto personaggio della Marvel che è servito come fonte di ispirazione per entrambi; Kate, il cui ruolo però non viene sviluppato come dovrebbe; e infine Hester Shaw, la protagonista, che però mi sembra un amalgama di Sarah Connor in Terminator Genesys e Rey ne Il Risveglio della Forza.
Il cattivo è uno scienziato pazzo che vuole impadronirsi del mondo con un raggio della morte di seconda mano, in pratica è una specie di Lex Luthor... di seconda mano, anzi, di terza (se contiamo anche il Dr. Sivana) con l'aggiunta di una scena "io sono tuo padre!" riciclatissima e del tutto gratuita.
Non che abbia importanza, tanto in questo film ogni cosa é fatta con parti di recupero. Peter Jackson tenta di replicare il successo de Il Signore degli Anelli, purtroppo riesce solo a dare un nuovo e ben più triste significato alla vecchia massima dello Steampunk "riciclare l'irriciclabile".
Posso solo sperare che questo film sia un esercizio di stile in preparazione di una nuova trilogia dedicata a Warhammer 40000.
giovedì 29 novembre 2018
Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald
Per te che sei stato con Harry fino alla fine...
Beh, se io non fossi stato con Harry fin dall'inizio, potrei far fatica a credere che tutto questo sia iniziato da un romanzo per bambini.
Quello che ho visto è un racconto gotico della scuola più classica, con tutti i più classici elementi del genere: immensi e cupi edifici, labirinti di vicoli, oscuri segreti di famiglia inconfessati, fratelli e figli perduti, antiche maledizioni e storie d'amore finite in tragedia.
E snasi.
Perché anche in un mondo così cupo, non dobbiamo dimenticarci che tutto questo è iniziato da un romanzo per bambini.
E alla fine, il bambino che c'è in noi vuole la stessa cosa che volevano Harry, Credence e Leta LeStrange: un posto da chiamare casa.
Quello che ho visto è un racconto gotico della scuola più classica, con tutti i più classici elementi del genere: immensi e cupi edifici, labirinti di vicoli, oscuri segreti di famiglia inconfessati, fratelli e figli perduti, antiche maledizioni e storie d'amore finite in tragedia.
E snasi.
Perché anche in un mondo così cupo, non dobbiamo dimenticarci che tutto questo è iniziato da un romanzo per bambini.
E alla fine, il bambino che c'è in noi vuole la stessa cosa che volevano Harry, Credence e Leta LeStrange: un posto da chiamare casa.
Devo fare tuttavia un appunto su Grindenwald, che secondo me è il vero punto di svolta della saga, in quanto la rende più matura.
Se Voldemort aveva degli obiettivi semplici, quasi scontati (l'immortalità e liberarsi dei Babbani) gli scopi di Grindenwald sono più complessi, addirittura più convincenti: a un certo punto viene il dubbio che Grindenwald abbia ragione, che il suo desiderio di ribellarsi, per quanto mostruoso nei modi, esprima bisogni reali, che chi vive rinchiuso dietro alle mura dei vari Ministeri della Magia non riesce ad interpretare.
Suona familiare?
martedì 20 novembre 2018
martedì 13 novembre 2018
venerdì 9 novembre 2018
Overlord
Un altro film sulla Seconda Guerra Mondiale, ormai dovremmo averne visti fino alla nausea.
Un altro film di zombie, ormai dovremmo averne visti fino alla nausea anche di quelli.
Che fare? metterli insieme e ottenere un'orda di zombie nazisti, naturalmente.
Non serve neanche darsi la pena di scrivere una storia, basta quell'atmosfera cupa a metà strada tra Silent Hill e Warhammer 40000 che tanto amiamo, la regia di J.J. Abrhams, e il gioco è fatto.
Sì, è un film di zombie, girato da zombie per un pubblico di zombie, ma alla fine ti lascia dentro quella strana soddisfazione che solo un nerd conosce, e che ti fa sentire così... vivo.
In più, la ragazza col lanciafiamme sarebbe la perfetta aggiunta a qualsiasi gioco di miniature: un vero e proprio pezzo da collezione.
Un altro film di zombie, ormai dovremmo averne visti fino alla nausea anche di quelli.
Che fare? metterli insieme e ottenere un'orda di zombie nazisti, naturalmente.
Non serve neanche darsi la pena di scrivere una storia, basta quell'atmosfera cupa a metà strada tra Silent Hill e Warhammer 40000 che tanto amiamo, la regia di J.J. Abrhams, e il gioco è fatto.
Sì, è un film di zombie, girato da zombie per un pubblico di zombie, ma alla fine ti lascia dentro quella strana soddisfazione che solo un nerd conosce, e che ti fa sentire così... vivo.
In più, la ragazza col lanciafiamme sarebbe la perfetta aggiunta a qualsiasi gioco di miniature: un vero e proprio pezzo da collezione.
venerdì 2 novembre 2018
Grand Guignol de Milan: Histoire des Vampires
Se c'è qualcosa di cui posso dire "Ero lì fin dall'inizio" è il Grand Guignol de Milan: ho avuto il privilegio di assistere al loro primissimo spettacolo, e li ho seguiti fino a Londra.
Non ero sempre presente ad ogni rappresentazione, anzi, da quanto mi è stato raccontato, mi sono perso alcuni momenti esilaranti dentro e fuori dal palco (qualcuno ha detto pesce?). Nonostante questo, credo di poter affermare di averli visti crescere, e forse di essere cresciuto come blogger assieme a loro.
A due settimane dal loro ritorno dall'ennesimo tour a Londra, che ormai non fa più neanche notizia per questi veterani del palcoscenico, il Grand Guignol de Milan festeggia il Capodanno Celtico e l'apertura del Cancello Oscuro verso la parte più buia e fredda dell'anno, con un ritorno alle sue tetre origini: tornano in scena i Vampiri, non senza qualche riferimento a un altro tipo di interpretazione, che vede protagonisti molti dei presenti in sala da una parte a dall'altra della Quarta Parete.
Cambia invece il format, che rinuncia completamente ai numeri di varietà e ai siparietti comici, pur mantenendo intatto il suo humor macabro, per concentrarsi unicamente sulle storie, tutte tratte da documenti ufficiali e fatti di cronaca (secondo l'ormai ben nota filosofia del Grand Guignol de Milan, per cui il vero orrore sono le persone, non i mostri).
Se a tratti ho notato l'assenza di certe "cose" a cui il Grand Guignol mi aveva abituato, come lo sbattiuova di San Valentino, il numero finale di Miki Barbieri Torriani o altro che non ho avuto la fortuna di vedere (qualcuno ha detto pesce?) posso dire di non averne sentito la mancanza, grazie alla bravura degli attori. Continuate a leggere.
Non ero sempre presente ad ogni rappresentazione, anzi, da quanto mi è stato raccontato, mi sono perso alcuni momenti esilaranti dentro e fuori dal palco (qualcuno ha detto pesce?). Nonostante questo, credo di poter affermare di averli visti crescere, e forse di essere cresciuto come blogger assieme a loro.
A due settimane dal loro ritorno dall'ennesimo tour a Londra, che ormai non fa più neanche notizia per questi veterani del palcoscenico, il Grand Guignol de Milan festeggia il Capodanno Celtico e l'apertura del Cancello Oscuro verso la parte più buia e fredda dell'anno, con un ritorno alle sue tetre origini: tornano in scena i Vampiri, non senza qualche riferimento a un altro tipo di interpretazione, che vede protagonisti molti dei presenti in sala da una parte a dall'altra della Quarta Parete.
Cambia invece il format, che rinuncia completamente ai numeri di varietà e ai siparietti comici, pur mantenendo intatto il suo humor macabro, per concentrarsi unicamente sulle storie, tutte tratte da documenti ufficiali e fatti di cronaca (secondo l'ormai ben nota filosofia del Grand Guignol de Milan, per cui il vero orrore sono le persone, non i mostri).
Se a tratti ho notato l'assenza di certe "cose" a cui il Grand Guignol mi aveva abituato, come lo sbattiuova di San Valentino, il numero finale di Miki Barbieri Torriani o altro che non ho avuto la fortuna di vedere (qualcuno ha detto pesce?) posso dire di non averne sentito la mancanza, grazie alla bravura degli attori. Continuate a leggere.
domenica 21 ottobre 2018
Meet Kenoia
Kenoia (Kenny per gli amici e per quelli che seguono il suo canale) é una youtuber bravissima in un sacco di cose, anche se scegliersi un nome, a quanto pare, non é una di quelle.
Lei si definisce "seria e apatica", una descrizione in cui molti di noi, costretti a vivere in un mondo sovraccarico di entusiasmo e stupidaggini, potranno riconoscersi.
Seguo il canale di Kenoia ormai da qualche anno, grazie a lei ho potuto conoscere qualche chicca come Yandere Simulator e Detroit Become Human, che ho apprezzato proprio con i suoi video.
Non sono un grande esperto di videogiochi come lo sono di fumetti, i giochi di ruolo dal vivo e da tavolo sono più vicini al mio ambito, ma sono convinto che il mondo del gioco elettronico non sia affatto in contraddizione con quello del gioco più "tradizionale", anzi, lo integri e lo completi, perciò mi appoggio a Kenoia e ad altri youtuber come lei per colmare le mie lacune.
Sebbene io segua regolarmente i suoi video, l'ho incontrata di persona solo un'altra volta, e non ho potuto scambiare più di due parole, a causa della folla.
In quell'occasione, Kenoia era accompagnata dai suoi due "complici", che non sono riuscito a vedere. Questa volta ne ho incontrato uno, Marcy, che ho trovato molto più simpatico in persona di quanto sembra nelle Live.
Stavolta ho persino giocato con lei (si trattava di un evento promozionale per un sistema di gioco integrato chiamato Timvision, che però non mi sento di consigliare; se proprio dovete, aspettate che esca la prossima Playstation).
Ancora una volta, nella confusione ho dimenticato di chiedere a Kenoia qualcosa che mi stava a cuore: Kenny, se ti capita, potresti dedicare uno o due video al nuovo Cyberpunk 2077? Ho giocato diverse volte la versione cartacea (Cyberpunk 2020) ma mi piacerebbe vedere come viene un gameplay sullo schermo.
Grazie a te, e agli altri continuate a leggere.
Kenoia (Kenny) |
Seguo il canale di Kenoia ormai da qualche anno, grazie a lei ho potuto conoscere qualche chicca come Yandere Simulator e Detroit Become Human, che ho apprezzato proprio con i suoi video.
Non sono un grande esperto di videogiochi come lo sono di fumetti, i giochi di ruolo dal vivo e da tavolo sono più vicini al mio ambito, ma sono convinto che il mondo del gioco elettronico non sia affatto in contraddizione con quello del gioco più "tradizionale", anzi, lo integri e lo completi, perciò mi appoggio a Kenoia e ad altri youtuber come lei per colmare le mie lacune.
Sebbene io segua regolarmente i suoi video, l'ho incontrata di persona solo un'altra volta, e non ho potuto scambiare più di due parole, a causa della folla.
Marcy (Darcy) |
Stavolta ho persino giocato con lei (si trattava di un evento promozionale per un sistema di gioco integrato chiamato Timvision, che però non mi sento di consigliare; se proprio dovete, aspettate che esca la prossima Playstation).
Ancora una volta, nella confusione ho dimenticato di chiedere a Kenoia qualcosa che mi stava a cuore: Kenny, se ti capita, potresti dedicare uno o due video al nuovo Cyberpunk 2077? Ho giocato diverse volte la versione cartacea (Cyberpunk 2020) ma mi piacerebbe vedere come viene un gameplay sullo schermo.
Grazie a te, e agli altri continuate a leggere.
venerdì 19 ottobre 2018
The Predator
Questo film sembra la fantasia di potenza di un bambino delle medie ritardato che ha passato troppo tempo in sala giochi dietro a uno shot-'em-up, e si è pure inserito nella trama.
Praticamente, una pessima fanfiction.
Credo che, quando la Disney ha comprato parte della Fox, si sia presa anche tutti i migliori sceneggiatori, lasciando solo gli idioti.
Un branco di pazzi evasi dal manicomio che rubano armi segrete e salvano il mondo da un'invasione aliena, era una trama che poteva andare bene negli anni '90, ma oggi è troppo stantia: solo la casa di produzione che ha sostenuto Trump e il Partito Repubblicano potrebbe credere che il mondo funzioni ancora in questo modo, o che abbia mai funzionato in questo modo.
Grandiosi effetti speciali però.
Non vedo l'ora che esca il videogioco.
Praticamente, una pessima fanfiction.
Credo che, quando la Disney ha comprato parte della Fox, si sia presa anche tutti i migliori sceneggiatori, lasciando solo gli idioti.
Un branco di pazzi evasi dal manicomio che rubano armi segrete e salvano il mondo da un'invasione aliena, era una trama che poteva andare bene negli anni '90, ma oggi è troppo stantia: solo la casa di produzione che ha sostenuto Trump e il Partito Repubblicano potrebbe credere che il mondo funzioni ancora in questo modo, o che abbia mai funzionato in questo modo.
Grandiosi effetti speciali però.
Non vedo l'ora che esca il videogioco.
martedì 16 ottobre 2018
Potterland: i Doni della Magia - Parte Prima
ATTENZIONE!
QUESTO ARTICOLO
CONTIENE IMMAGINIE TRATTA ARGOMENTI NON ADATTI AI BABBANIIn ottemperanza alla direttiva 509 del
Ministero della Magia dell'Insubria
Dipartimento per la Protezione dei Babbani
I miei lettori conoscono già Wolfy e Giordy, e la loro associazione fantasy La Fortezza, soprattutto per il loro ormai storico ruolo nell'organizzazione del Cartoomics e la gestione dell'Area Fantasy in quella manifestazione.
Dopo l'apertura del negozio e le attività di laboratorio a esso collegate, l'Associazione ha deciso di fare un altro passo in avanti, organizzando un proprio evento indipendente senza più appoggiarsi ad un'organizzazione fieristica esterna.
Il tema dell'evento è stato il mondo di Harry Potter, con la storica Villa Tittoni di Desio, già palcoscenico per altri eventi simili che hanno contribuito al restauro dell'edificio e del parco, trasformata, per un week-end, in una vera e propria scuola di Magia degna di Hogwart, completa di aule e di corsi tenuti da professori esperti (in cosplay).
Aula di Incantesimi |
Per i più mattinieri era previsto anche un pacchetto completo, dove i piccoli maghi e i loro genitori, arrivati al binario 9 e 3/4... della Stazione di Desio, e qui sono stati accompagnati da Hagrid fino ai cancelli della villa.
Nel parco, era possibile sfidare i Mangiamorte nel Labirinto di Voldemort, oppure prendere lezioni di volo o di Erbologia.
Il programma comprendeva inoltre la messa in scena di due momenti della saga, di cui l'ultimo, la Battaglia Finale a Hogwart, ha chiuso la manifestazione, con qualche licenza rispetto ai libri e ai film, per includere anche i protagonisti dell'ultimo Animali Fantastici (una delle quali, Queenie Goldstein, è stata "catturata" dai Mangiamorte, e in seguito liberata).
Le rappresentazioni si sono ripetute per quattro volte, nel corso della mattina e del pomeriggio di Sabato e Domenica, con l'ultima Battaglia Finale che ha chiuso anche l'intero evento.
La Battaglia Finale |
Al piano superiore della villa è stata invece allestita un'altra "classica" attrazione della Fortezza, il Dungeon, rivisto e adattato per il Potterverso, e ampliato in un vero e proprio labirinto, dove in ogni stanza gli avventurieri si sono trovati di fronte avversari da affrontare ed enigmi da risolvere.
Il successo di pubblico della prima edizione, nonostante qualche inconveniente che una nuova impresa sempre comporta, è stato superiore alle aspettative, perciò non sono esclusi nuovi eventi in villa; nel frattempo, potrete incontrare i membri della Fortezza alla prossima edizione del Cartoomics.
Continuate a leggere.
sabato 6 ottobre 2018
Venom
Ho visto di meglio.
La trama mi é sembrata forzata e leggermente piatta, i personaggi poco convincenti, e il protagonista, Eddie Brock non mi riesce simpatico, mentre il cattivo, Carlton Drake, nonostante le cose orrende che fa (e ne fa), non riesce così antipatico (e questo é uno dei fattori che contribuiscono a rendere forzata la trama).
La colonna sonora ha troppa Techno e percussioni per i miei gusti.
Non é proprio brutto in realtà, ci sono dei momenti in cui sembra che stia per scoccare una scintilla, ma non si vede la fiamma (in compenso si vedono un sacco di esplosioni).
Solo verso la fine brilla qualche fiammella: se tutto il film fosse stato così sarebbe stato grandioso.
Nell'insieme, credo che Venom abbia un sacco di potenziale, ma non riesce ad esprimerlo come dovrebbe, più per una pigrizia degli sceneggiatori che per mancanza di mezzi.
Spero nel seguito.
La trama mi é sembrata forzata e leggermente piatta, i personaggi poco convincenti, e il protagonista, Eddie Brock non mi riesce simpatico, mentre il cattivo, Carlton Drake, nonostante le cose orrende che fa (e ne fa), non riesce così antipatico (e questo é uno dei fattori che contribuiscono a rendere forzata la trama).
La colonna sonora ha troppa Techno e percussioni per i miei gusti.
Non é proprio brutto in realtà, ci sono dei momenti in cui sembra che stia per scoccare una scintilla, ma non si vede la fiamma (in compenso si vedono un sacco di esplosioni).
Solo verso la fine brilla qualche fiammella: se tutto il film fosse stato così sarebbe stato grandioso.
Nell'insieme, credo che Venom abbia un sacco di potenziale, ma non riesce ad esprimerlo come dovrebbe, più per una pigrizia degli sceneggiatori che per mancanza di mezzi.
Spero nel seguito.
giovedì 27 settembre 2018
Brianza Cosplay
Non era esattamente nelle mie intenzioni partecipare a una gara Cosplay quando sono andato al Brianza Comics: é stato un misto di casualità e di incoscienza.
In realtà credo che non ci sarei neppure andato se non avessi visto sulla lista dei partecipanti i nomi di alcuni amici di Victorian-Steampunk in Lombardia: quest'estate, mentre ero in Galles, ho incontrato per caso alcuni membri della comunità Steampunk locale, i Wee Crafty Folks, e volevo aprire un confronto dialettico con la nostra Aurelia sulle somiglianze e differenze tra le comunità Steampunk in Italia e nel Regno Unito.
É stato un discorso interessante, a cui forse dedicherò un altro articolo più avanti.
Dato che non avevo nessun Cosplay pronto, mi ero deciso ad andare "in borghese", ma per noi nerd, anche gli abiti di tutti i giorni devono richiamare in qualche modo ai fumetti... e dato che nello stesso armadio in cui tengo i vestiti ho anche gli attrezzi "di scena", mi è bastato aggiungere una cintura con delle scarselle e una pistola giocattolo per diventare... un generico anti-eroe degli anni '90.
In questa veste, ho persino fatto una foto con il mio anti-eroe degli anni '90 preferito, a parte Terminator (c'era anche lui): Cable, il leader di X-Force, ovvero un membro del gruppo Cosplay X-Men Mutant Force.
A quel punto ho pensato, perché stasera non posso tirare fuori il camice del Dr. Pazzo, e domani portare alla gara Cosplay il "Dr. Pazzo versione estrema anni '90"?
Così, una volta a casa, ho fatto qualche modifica al mio outfit (il risultato potete vederlo qui sopra (accanto al Dr. Pazzo, nei panni di Elektra, un'altra eroina estrema degli anni '90 é Pamela Colnaghi, una dei giudici di gara) ho provato una battuta prima di andare a dormire, e il giorno dopo mi sono iscritto. Anche se non ho vinto nessun premio, l'effetto che la mia interpretazione ha fatto sul pubblico e sulla giuria é stato migliore di quanto mi sarei aspettato.
Non posso tuttavia concludere questo articolo senza menzionare gli altri partecipanti, il gruppo ispirato al film "The Greatest Showman", che si è esibito in uno spettacolo degno di un vero corpo di ballo, la Famiglia Incredibili (che erano davvero una famiglia e sono anche stati davvero incredibili) Predator, e Andrea Ferri nei panni dell'Antico, dal film "Dr. Strange".
Continuate a leggere.
In realtà credo che non ci sarei neppure andato se non avessi visto sulla lista dei partecipanti i nomi di alcuni amici di Victorian-Steampunk in Lombardia: quest'estate, mentre ero in Galles, ho incontrato per caso alcuni membri della comunità Steampunk locale, i Wee Crafty Folks, e volevo aprire un confronto dialettico con la nostra Aurelia sulle somiglianze e differenze tra le comunità Steampunk in Italia e nel Regno Unito.
Il Dr. Pazzo "Extreme" ed Elektra |
Dato che non avevo nessun Cosplay pronto, mi ero deciso ad andare "in borghese", ma per noi nerd, anche gli abiti di tutti i giorni devono richiamare in qualche modo ai fumetti... e dato che nello stesso armadio in cui tengo i vestiti ho anche gli attrezzi "di scena", mi è bastato aggiungere una cintura con delle scarselle e una pistola giocattolo per diventare... un generico anti-eroe degli anni '90.
Anti-eroi degli anni '90 |
A quel punto ho pensato, perché stasera non posso tirare fuori il camice del Dr. Pazzo, e domani portare alla gara Cosplay il "Dr. Pazzo versione estrema anni '90"?
Così, una volta a casa, ho fatto qualche modifica al mio outfit (il risultato potete vederlo qui sopra (accanto al Dr. Pazzo, nei panni di Elektra, un'altra eroina estrema degli anni '90 é Pamela Colnaghi, una dei giudici di gara) ho provato una battuta prima di andare a dormire, e il giorno dopo mi sono iscritto. Anche se non ho vinto nessun premio, l'effetto che la mia interpretazione ha fatto sul pubblico e sulla giuria é stato migliore di quanto mi sarei aspettato.
Non posso tuttavia concludere questo articolo senza menzionare gli altri partecipanti, il gruppo ispirato al film "The Greatest Showman", che si è esibito in uno spettacolo degno di un vero corpo di ballo, la Famiglia Incredibili (che erano davvero una famiglia e sono anche stati davvero incredibili) Predator, e Andrea Ferri nei panni dell'Antico, dal film "Dr. Strange".
Continuate a leggere.
lunedì 17 settembre 2018
Brianza Comics & Games 2018
Dopo una lunga assenza sono finalmente di ritorno, e vi parlerò del Brianza Comics & Games, che si è tenuto nella cornice storica del parco di Villa Tittoni a Desio (i lettori di vecchia data di certo se la ricordano).
La manifestazione non si limita al parco, ma utilizza anche gli interni della villa per mostre, conferenze, spazi dedicati alla vendita e allo scambio, e attività di vario tipo, tra cui una escape room in chiave horror che si svolge in una perfetta cornice gotica. Nella Sala delle Colonne si sono invece tenute alcune conferenze e incontri con gli autori (forse non proprio il luogo più adatto, in certi punti le colonne erano proprio nel mezzo e impedivano la vista dei relatori).
La più interessante, a mio avviso, è stata quella del professor Michele di Paola, che propone l'utilizzo di giochi e videogiochi come strumenti didattici, e ne sottolinea il valore educativo anziché diseducativo come il comune pregiudizio ritiene.
Sono rimasto impressionato anche dalla presentazione del fan-movie dell'associazione Ghostbuster Italia, che riprende la continuity del primo e secondo film (ignorando il terzo, a cui non rinuncia tuttavia a fare dei riferimenti).
Credo che i GBI abbiano creato un prodotto di qualità, ancorché amatoriale, a livello della seconda stagione di Strips! e di Dark Resurrection.
Il film, della durata di 45 minuti, sarà proiettato in anteprima a Ferrara: tutte le informazioni sul loro sito.
Al primo piano si trovava invece la mostra di Ghostbusters Italia, dove erano esposti, tra le altre cose, alcuni oggetti di scena usati nel film.
Nell'area dedicata alle associazioni di Cosplay troviamo invece X-Men Mutant Force, Terminator, Lupin III e la sua squadra, Pamela Colnaghi e Order 66 Italia, dedicato a Star Wars; se volete provare anche voi a tirare qualche colpo di spada laser invece, potete iscrivervi al corso di Jedi Generation (nuova sede a Monza).
Non abbastanza lontano dall'Area Cosplay si trovava invece il ring su cui si sono esibiti i Pro-Wrestler: ho notato che il Wrestling sembra ancora più finto dal vivo che in televisione, invece i Cosplay sono realizzati con tanta maestria e ingegno da sembrare veri.
Chiude la manifestazione il concerto dei Nanowar of Steel, una banda metal-demenziale su cui non so proprio come pronunciarmi: i testi delle loro canzoni erano quanto di più idiota abbia mai sentito, ma non riuscivo a smettere di ridere.
Per una fiera così appassionante devo purtroppo segnalare gravi carenze nell'organizzazione, in particolare per quanto riguarda la biglietteria e gli orari di apertura (io e una folla di cosplayer siamo rimasti ad aspettare davanti al cancello per più di quarantacinque minuti) e la carenza di parcheggi.
Il prossimo articolo sarà dedicato alla gara cosplay, a cui ho partecipato anch'io.
Continuate a leggere.
La conferenza del Professor di Paola: Imparare dai (video-)giochi |
La mostra di Ghostbusters Italia |
Sono rimasto impressionato anche dalla presentazione del fan-movie dell'associazione Ghostbuster Italia, che riprende la continuity del primo e secondo film (ignorando il terzo, a cui non rinuncia tuttavia a fare dei riferimenti).
Credo che i GBI abbiano creato un prodotto di qualità, ancorché amatoriale, a livello della seconda stagione di Strips! e di Dark Resurrection.
Il film, della durata di 45 minuti, sarà proiettato in anteprima a Ferrara: tutte le informazioni sul loro sito.
Al primo piano si trovava invece la mostra di Ghostbusters Italia, dove erano esposti, tra le altre cose, alcuni oggetti di scena usati nel film.
X-Men Mutant Force |
Non abbastanza lontano dall'Area Cosplay si trovava invece il ring su cui si sono esibiti i Pro-Wrestler: ho notato che il Wrestling sembra ancora più finto dal vivo che in televisione, invece i Cosplay sono realizzati con tanta maestria e ingegno da sembrare veri.
Lo stand dei Nanowar of Steel; ignorate il logo dei Ghostbusters, è solo un photobombing |
Per una fiera così appassionante devo purtroppo segnalare gravi carenze nell'organizzazione, in particolare per quanto riguarda la biglietteria e gli orari di apertura (io e una folla di cosplayer siamo rimasti ad aspettare davanti al cancello per più di quarantacinque minuti) e la carenza di parcheggi.
Il prossimo articolo sarà dedicato alla gara cosplay, a cui ho partecipato anch'io.
Continuate a leggere.
mercoledì 6 giugno 2018
Tè Vittoriano sotto i Portici di Gallarate
Cari lettori, la fine della stagione si avvicina, e gli impegni si moltiplicano, quest'anno, sembra, ancora più del solito: con il mondo dei Nerd sempre più in espansione, sempre più incontri si concentrano negli ultimi week-end prima dell'estate.
Per evitare di perdermi nel labirinto dei piccoli eventi, ho scelto di tornare alle origini: ho iniziato la mia "carriera" come Duca di Insubria, circa un anno o due prima di aprire questo blog, partecipando ad un picnic neo-vittoriano nel parco di Monza, dopo aver messo assieme, in un pomeriggio, un abito sufficientemente adeguato.
Da appassionato di Storia, l'idea del "duca" mi era venuta già prima, mentre non posso reclamare la responsabilità per il concetto di "Insubria", ma é stato in quell'occasione che ho iniziato a sviluppare davvero il personaggio e a inserirmi nella corrente dei movimenti artistici e letterari noti come Steampunk e Neo-Vittoriano.
Dovendo scegliere tra diversi inviti quindi, ho ritenuto che un tè delle cinque in un salotto Neo-Vittoriano, ricostruito sotto i portici di Piazza Libertà a Gallarate fosse l'opzione migliore. A fornire i mobili, ancora una volta, il Mercatino dell'Usato Franchising di Gallarate, di cui è già nota ai miei lettori la lunga collaborazione con i diversi gruppi Steampunk sul territorio, che ha reso possibile un'esperienza così inusuale per il quarto anno di fila.
Il tè e i pasticcini invece, sono stati messi a disposizione dalla libreria Botega Caffè Cacao, sotto i portici della quale si é svolto questo pittoresco ritrovo, che ospita al suo interno anche un piccolo bar-pasticceria dove i lettori possono rilassarsi mentre riflettono su quale libro acquistare.
Accanto al bar si trova una sezione dedicata alla storia locale (Gallarate, con la vicina Busto Arsizio, é una delle città più importanti della Provincia di Varese, che corrisponde alla regione storica del Seprio, un teatro decisivo degli scontri tra i Della Torre e i Visconti durante il medioevo; il centro storico inoltre, ospita diversi edifici del compianto periodo asburgico, set ideale per foto in costume neo-vittoriano). Una combinazione che mette assieme lettura, relax e la possibilità di imparare qualcosa di più del posto in cui si vive, qualcosa che fino ad ora avevo visto spesso, ma solo dall'altra parte della Manica. La Libreria Mondadori Biblos invece, ha curato la presentazione di due volumi a fumetti e la mostra allestita nella vicina Galleria Crocetta, di cui tratterò in seguito.
Come negli anni passati, il Tè Vittoriano sotto i Portici di Gallarate è stato consumato all'interno del Gallarate Comics & Games, ma questa é una storia per un altro giorno (e per un altro articolo).
Continuate a leggere.
Per evitare di perdermi nel labirinto dei piccoli eventi, ho scelto di tornare alle origini: ho iniziato la mia "carriera" come Duca di Insubria, circa un anno o due prima di aprire questo blog, partecipando ad un picnic neo-vittoriano nel parco di Monza, dopo aver messo assieme, in un pomeriggio, un abito sufficientemente adeguato.
Da appassionato di Storia, l'idea del "duca" mi era venuta già prima, mentre non posso reclamare la responsabilità per il concetto di "Insubria", ma é stato in quell'occasione che ho iniziato a sviluppare davvero il personaggio e a inserirmi nella corrente dei movimenti artistici e letterari noti come Steampunk e Neo-Vittoriano.
Dovendo scegliere tra diversi inviti quindi, ho ritenuto che un tè delle cinque in un salotto Neo-Vittoriano, ricostruito sotto i portici di Piazza Libertà a Gallarate fosse l'opzione migliore. A fornire i mobili, ancora una volta, il Mercatino dell'Usato Franchising di Gallarate, di cui è già nota ai miei lettori la lunga collaborazione con i diversi gruppi Steampunk sul territorio, che ha reso possibile un'esperienza così inusuale per il quarto anno di fila.
Il tè e i pasticcini invece, sono stati messi a disposizione dalla libreria Botega Caffè Cacao, sotto i portici della quale si é svolto questo pittoresco ritrovo, che ospita al suo interno anche un piccolo bar-pasticceria dove i lettori possono rilassarsi mentre riflettono su quale libro acquistare.
Accanto al bar si trova una sezione dedicata alla storia locale (Gallarate, con la vicina Busto Arsizio, é una delle città più importanti della Provincia di Varese, che corrisponde alla regione storica del Seprio, un teatro decisivo degli scontri tra i Della Torre e i Visconti durante il medioevo; il centro storico inoltre, ospita diversi edifici del compianto periodo asburgico, set ideale per foto in costume neo-vittoriano). Una combinazione che mette assieme lettura, relax e la possibilità di imparare qualcosa di più del posto in cui si vive, qualcosa che fino ad ora avevo visto spesso, ma solo dall'altra parte della Manica. La Libreria Mondadori Biblos invece, ha curato la presentazione di due volumi a fumetti e la mostra allestita nella vicina Galleria Crocetta, di cui tratterò in seguito.
Come negli anni passati, il Tè Vittoriano sotto i Portici di Gallarate è stato consumato all'interno del Gallarate Comics & Games, ma questa é una storia per un altro giorno (e per un altro articolo).
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lunedì 28 maggio 2018
Novegro Spring 2018: Villaggio Cosplay
Sembrano passati interi Eoni dai primi Cosplay fatti di spago, cartone, una maglietta e qualche scampolo di stoffa.
Oggi abbiamo luci a led, lenti colorate, riviste specializzate e persino un servizio di riparazione dei costumi con sarti professionisti e truccatori esperti. La Scuola Sartoriale di Saronno ha addirittura aggiunto un corso dedicato al Cosplay. Ma non basta: un Cosplayer infatti, non si limita ad indossare un costume, interpreta un personaggio, e un personaggio non può esistere nel vuoto, deve far parte di una storia (e neanche una storia esiste nel vuoto, ma fa parte di una saga).
Un Cosplayer oggi non è più un ragazzino con una maschera, ma un attore il cui livello si avvicina sempre di più al professionismo: se, fino a pochi anni fa, un'intera sit-com realizzata sul web a costo zero sembrava quasi un miracolo, oggi attori famosi abbandonano Hollywood per il Web, mentre al cinema esce un film completamente girato con un iPhone.
Non è quindi strano che si formino gruppi di Cosplayer, che si potrebbero considerare a metà strada tra uno studio cinematografico e una compagnia teatrale, né che questi gruppi stiano conquistando spazi sempre più significativi all'interno degli eventi dedicati.
Di regola, ciascun gruppo si specializza su una singola Franchise, da cui prende anche il nome: ad esempio, la X-Men Mutant Force (nella foto qui sopra Wolverine, Ciclope/Fenice ed Emma Frost) o Tomb Raider Italia (qui accanto: le Lare... beh, non è facile avere molta varietà con una franchise basata su un solo personaggio) a cui avevo già accennato in un articolo sull'edizione invernale e su cui spero di poter approfondire nelle prossime fiere.
Di tutti quelli che avevano uno stand nel Villaggio Cosplay tuttavia, ce ne sono stati due che mi hanno colpito più degli altri, almeno per questa edizione.
Il primo è stato il gruppo Dark Knight League, dedicato a Batman, ma a differenza dei Gotham Knights esteso anche ad altre parti dell'Universo DC e in particolare alla Justice League: il loro "Superman" è anche il musicista che ha composto la colonna sonora della loro esibizione.
L'altro invece è stato un iscritto dell'ultimo minuto, ma che di sicuro è riuscito a fare un'entrata a effetto: il suo nome "civile" è Fabio Chiericati, ma potete vederlo qui accanto nei panni del Terminator.
Dopo Alien VS Predator, che avevamo già incontrato a Garbagnate (ma erano anche qui) un nuovo personaggio si unisce alla schiera dei protagonisti della Fantascienza anni '80. E sono certo che... tornerà.
Continuate a leggere.
Oggi abbiamo luci a led, lenti colorate, riviste specializzate e persino un servizio di riparazione dei costumi con sarti professionisti e truccatori esperti. La Scuola Sartoriale di Saronno ha addirittura aggiunto un corso dedicato al Cosplay. Ma non basta: un Cosplayer infatti, non si limita ad indossare un costume, interpreta un personaggio, e un personaggio non può esistere nel vuoto, deve far parte di una storia (e neanche una storia esiste nel vuoto, ma fa parte di una saga).
Un Cosplayer oggi non è più un ragazzino con una maschera, ma un attore il cui livello si avvicina sempre di più al professionismo: se, fino a pochi anni fa, un'intera sit-com realizzata sul web a costo zero sembrava quasi un miracolo, oggi attori famosi abbandonano Hollywood per il Web, mentre al cinema esce un film completamente girato con un iPhone.
Non è quindi strano che si formino gruppi di Cosplayer, che si potrebbero considerare a metà strada tra uno studio cinematografico e una compagnia teatrale, né che questi gruppi stiano conquistando spazi sempre più significativi all'interno degli eventi dedicati.
Di regola, ciascun gruppo si specializza su una singola Franchise, da cui prende anche il nome: ad esempio, la X-Men Mutant Force (nella foto qui sopra Wolverine, Ciclope/Fenice ed Emma Frost) o Tomb Raider Italia (qui accanto: le Lare... beh, non è facile avere molta varietà con una franchise basata su un solo personaggio) a cui avevo già accennato in un articolo sull'edizione invernale e su cui spero di poter approfondire nelle prossime fiere.
Di tutti quelli che avevano uno stand nel Villaggio Cosplay tuttavia, ce ne sono stati due che mi hanno colpito più degli altri, almeno per questa edizione.
Il primo è stato il gruppo Dark Knight League, dedicato a Batman, ma a differenza dei Gotham Knights esteso anche ad altre parti dell'Universo DC e in particolare alla Justice League: il loro "Superman" è anche il musicista che ha composto la colonna sonora della loro esibizione.
L'altro invece è stato un iscritto dell'ultimo minuto, ma che di sicuro è riuscito a fare un'entrata a effetto: il suo nome "civile" è Fabio Chiericati, ma potete vederlo qui accanto nei panni del Terminator.
Dopo Alien VS Predator, che avevamo già incontrato a Garbagnate (ma erano anche qui) un nuovo personaggio si unisce alla schiera dei protagonisti della Fantascienza anni '80. E sono certo che... tornerà.
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venerdì 25 maggio 2018
Solo - A Star Wars Story
In tutte le saghe di vasto respiro, come Star Wars o Avengers, la storia delle origini dei personaggi è un prezioso elemento per comprendere i loro scopi. Il primo Star Wars era la storia delle origini di Luke, questo film è la storia delle origini di Han Solo.
Era davvero necessario raccontarla? Forse no, ma è un tocco di classe.
Solo non sconvolge la saga come ha fatto Rogue One, ma si inserisce al suo interno con una grande maestria (una manovra degna di Han Solo) e anche con una certa eleganza.
Sì, lo so: quando si pensa ad Han Solo Eleganza non è la prima parola che viene in mente, ma qui non gli fa difetto. Credo che questo film si possa descrivere così: non un capolavoro, ma un tocco di classe, maestria ed eleganza.
Era davvero necessario raccontarla? Forse no, ma è un tocco di classe.
Solo non sconvolge la saga come ha fatto Rogue One, ma si inserisce al suo interno con una grande maestria (una manovra degna di Han Solo) e anche con una certa eleganza.
Sì, lo so: quando si pensa ad Han Solo Eleganza non è la prima parola che viene in mente, ma qui non gli fa difetto. Credo che questo film si possa descrivere così: non un capolavoro, ma un tocco di classe, maestria ed eleganza.
mercoledì 23 maggio 2018
Novegro Spring Edition 2018 - Introduzione
Il Festival del Fumetto di Novegro è diventato ormai un evento talmente fisso che non mi aspetto di trovarci niente di nuovo, eppure, se si guarda con la dovuta attenzione, qualcosa di nuovo c'è sempre.
Un'altra fiera potrà essere la vetrina dove le novità della stagione vengono esposte e presentate al pubblico, ma Novegro è un laboratorio, dove le novità vengono messe a punto, discusse e perfezionate prima e dopo la loro apparizione in vetrina.
Non solo, ma Novegro è anche una sorta di cartina di tornasole per vedere in quale direzione la comunità Nerd si sta muovendo.
In questa edizione, sono stato con mia sorpresa avvicinato da un gruppo di bambini che, appunti alla mano, mi hanno chiesto del mio personaggio, perché lo interpretassi e come avevo messo assieme il costume, dicendomi che era una ricerca per la scuola.
Bene! Sono queste le cose che si dovrebbero insegnare a scuola, invece di quelle stupide poesie! Che nella polve ascoso, Ma che vuol dire? Lontano da certe sofisticazioni accademiche, il Fumetto e tutto ciò che vi gira attorno è invece più simile a una tradizione artigiana, tramandata da una generazione alla successiva, perciò sono stato ben felice di trasmettere la mia arte alla prossima generazione.
A proposito di Arti e Mestieri, Le Due Api Cosplay, una coppia di sarte che hanno vinto diversi premi per il miglior costume sartoriale grazie ai loro abiti estrosi ed elaborati, quest'anno espongono tutte le loro creazioni in un proprio stand nell'area palco, in quella che, sulla falsariga del Villaggio Fantasy di Cartoomics é ormai diventato il "Villaggio dei Cosplayers" (come sempre, ne parlerò in dettaglio in un prossimo articolo).
All'estremo opposto dell'area del Festival si trovava invece il settore destinato ai videogiochi, tra la Scuola del Fumetto e gli stand dedicati allo scambio culturale tra Italia e Giappone, e a poca distanza dal padiglione che ospitava i giochi da tavolo e i L.A.R.P.
Potrebbe stupirvi, ma non vedo alcuna contraddizione, anzi, trovo che esista una continuità diretta tra una tradizione artigiana e i videogiochi, ma questo è un altro argomento che andrebbe approfondito in un articolo a parte.
Continuate a leggere.
Un'altra fiera potrà essere la vetrina dove le novità della stagione vengono esposte e presentate al pubblico, ma Novegro è un laboratorio, dove le novità vengono messe a punto, discusse e perfezionate prima e dopo la loro apparizione in vetrina.
Non solo, ma Novegro è anche una sorta di cartina di tornasole per vedere in quale direzione la comunità Nerd si sta muovendo.
In questa edizione, sono stato con mia sorpresa avvicinato da un gruppo di bambini che, appunti alla mano, mi hanno chiesto del mio personaggio, perché lo interpretassi e come avevo messo assieme il costume, dicendomi che era una ricerca per la scuola.
Bene! Sono queste le cose che si dovrebbero insegnare a scuola, invece di quelle stupide poesie! Che nella polve ascoso, Ma che vuol dire? Lontano da certe sofisticazioni accademiche, il Fumetto e tutto ciò che vi gira attorno è invece più simile a una tradizione artigiana, tramandata da una generazione alla successiva, perciò sono stato ben felice di trasmettere la mia arte alla prossima generazione.
A proposito di Arti e Mestieri, Le Due Api Cosplay, una coppia di sarte che hanno vinto diversi premi per il miglior costume sartoriale grazie ai loro abiti estrosi ed elaborati, quest'anno espongono tutte le loro creazioni in un proprio stand nell'area palco, in quella che, sulla falsariga del Villaggio Fantasy di Cartoomics é ormai diventato il "Villaggio dei Cosplayers" (come sempre, ne parlerò in dettaglio in un prossimo articolo).
All'estremo opposto dell'area del Festival si trovava invece il settore destinato ai videogiochi, tra la Scuola del Fumetto e gli stand dedicati allo scambio culturale tra Italia e Giappone, e a poca distanza dal padiglione che ospitava i giochi da tavolo e i L.A.R.P.
Potrebbe stupirvi, ma non vedo alcuna contraddizione, anzi, trovo che esista una continuità diretta tra una tradizione artigiana e i videogiochi, ma questo è un altro argomento che andrebbe approfondito in un articolo a parte.
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venerdì 18 maggio 2018
Tenoha Milano x Yuriko Tiger
Lo ripeto da molto tempo e mi sembra che stia diventando sempre più evidente: Milano ha più cose in comune con New York che con Roma, con Londra che con Firenze, e addirittura con Tokyo che con Napoli, perciò non chiamateci Italiani.
Se non mi credete, fate una passeggiata lungo i Navigli, vedrete più ristoranti giapponesi che pizzerie.
Se poi arrivate in Via Vigevano 18 troverete un pezzo di Tokyo nel cuore di Milano.
Sto parlando di Tenoha Milano, uno spazio multifunzionale (il termine tecnico sarebbe Concept Store) che comprende negozi, un'area shared office, un caffè/ristorante, una show room, e persino un giardino botanico.
Quest'ultimo in realtà è ancora in allestimento, ma più avanti é previsto che diventi un vasto spazio coperto che si presta ad essere usato per ogni tipo di evento o manifestazione.
L'intera struttura tuttavia (non solo il giardino botanico) è pensata per la flessibilità e l'incontro, compresa la fusione tra lo stile e la cultura di Milano con i suoi omologhi giapponesi.
Il locale è stato da poco inaugurato, il 16 aprile 2018, e poco meno di un mese dopo ha ospitato, all'interno del giardino botanico, la idol italo-giapponese Yuriko Tiger (Eleonora Guglielmi) e per la prima volta a Milano, la sua collega Shiori, per un incontro con i fan milanesi, molto numerosi a giudicare dall'affollamento della serata.
Secondo il programma, questo dovrebbe essere il primo fan meeting dei tre previsti a Milano, prima del ritorno della Idol a Tokyo (il secondo è stato a Malpensa la domenica successiva, e il prossimo sarà a Novegro).
Quello di Milano è il secondo centro Tenoha al mondo, e il primo fuori dal Giappone (il Tehoha originale, Tenoha Daikanyama, si trova infatti a Shibuya, il quartiere alla moda di Tokyo).
Spero che possa diventare un punto di ritrovo e di riferimento non solo per gli appassionati del Giappone a Milano, ma per tutti i Milanesi, a conferma della vocazione internazionale della nostra città, e che il mio prossimo articolo si intitoli "Tenoha, il giardino giapponese di Milano".
Continuate a leggere.
Se non mi credete, fate una passeggiata lungo i Navigli, vedrete più ristoranti giapponesi che pizzerie.
Se poi arrivate in Via Vigevano 18 troverete un pezzo di Tokyo nel cuore di Milano.
Sto parlando di Tenoha Milano, uno spazio multifunzionale (il termine tecnico sarebbe Concept Store) che comprende negozi, un'area shared office, un caffè/ristorante, una show room, e persino un giardino botanico.
Il (futuro) giardino botanico |
L'intera struttura tuttavia (non solo il giardino botanico) è pensata per la flessibilità e l'incontro, compresa la fusione tra lo stile e la cultura di Milano con i suoi omologhi giapponesi.
Yuriko & Shiori |
Secondo il programma, questo dovrebbe essere il primo fan meeting dei tre previsti a Milano, prima del ritorno della Idol a Tokyo (il secondo è stato a Malpensa la domenica successiva, e il prossimo sarà a Novegro).
Quello di Milano è il secondo centro Tenoha al mondo, e il primo fuori dal Giappone (il Tehoha originale, Tenoha Daikanyama, si trova infatti a Shibuya, il quartiere alla moda di Tokyo).
Spero che possa diventare un punto di ritrovo e di riferimento non solo per gli appassionati del Giappone a Milano, ma per tutti i Milanesi, a conferma della vocazione internazionale della nostra città, e che il mio prossimo articolo si intitoli "Tenoha, il giardino giapponese di Milano".
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martedì 15 maggio 2018
Deadpool 2
Questo non è un film, è una fanfiction fuori di testa scritta da un deficiente strafatto di coca con un serbatoio di rifiuti tossici al posto del cervello.
Ciao Wade!
Ciao Yukio...!
Dicevo, questo film è... sentite, non riesco a capire che c***o ho guardato, ma soprattutto non riesco a capire perché alla fine, all'improvviso, tutto abbia senso.
Insomma, quale sarebbe la trama? Ve lo dico io, non c'è. Eppure, riesce a tappare tutti i buchi di tutti i c***o di film degli X-Men che lo hanno preceduto.
Facendo dei buchi in testa alla gente.
Compreso lo sceneggiatore.
Sì, insomma, questo film è talmente brutto, che il protagonista è tornato indietro nel tempo e ha sparato in testa allo sceneggiatore.
Non sto scherzando.
Andatelo a vedere, se non mi credete.
Ciao Yukio...!
Ciao Wade!
lunedì 14 maggio 2018
Malpensa Comics & Games 2018 - Introduzione
Miei cari lettori, vi auguro un buon lunedì, per quanto sia possibile.
Specie questo mese, e soprattutto questa settimana, stretta come un sandwich tra due fiere, quella di Malpensa e quella di Novegro; non so come sia stato per voi, ma per me solo questo week-end è stato un vero tour de force.
Devo essere sincero, un po' è stata anche colpa mia che ho voluto strafare, ma se non altro, credo di incominciare a vedere alcuni risultati che potrebbero essere, forse, all'altezza dei sacrifici fatti.
Andiamo con ordine.
L'edizione di quest'anno del Malpensa Comics & Games è stata più scarna rispetto all'anno scorso, con una minor superficie espositiva e meno eventi, ma ce n'erano due che aspettavo da tempo con ansia: il primo è stato l'intervento di Yuriko Tiger, tornata da Tokyo proprio in occasione di questa doppia fiera.
Ed é stato proprio qui che ho voluto strafare: la sera prima della Fiera infatti, Yuriko ha organizzato un incontro con i suoi fan in un locale giapponese vicino ai Navigli, e io ho voluto partecipare a tutti i costi, così, dopo aver affrontato il traffico del venerdì sera, l'inferno del parcheggio sui Navigli e una lunga fila, sono riuscito a ottenere... una sua foto con autografo, che avrei potuto benissimo chiederle domenica pomeriggio in fiera.
Tuttavia, non è stato un viaggio inutile, anzi, credo che dedicherò alla serata e al luogo in cui si è svolta, un suo articolo a parte.
Inoltre, credo che l'intervento di Yuriko sul palco (domenica) sia valso da solo tutta la fiera, perché anche le persone più forti hanno bisogno di sentirsi dire ogni tanto di non mollare. Anche di questo, ne riparlerò in un articolo a parte.
L'altro evento che stavo aspettando è stato il primo Cosplay Contest interamente dedicato agli Original Characters, un'idea nata e portata sul palco dallo staff di BHC.
solo quindici partecipanti, ma tutti di alto livello, credo anzi che questa iniziativa del BHC abbia portato l'arte del Cosplay a delle vette mai raggiunte prima.
Ho colto questa occasione per portare anch'io il mio Original Character, il Dottor Alboino Maria Adalberto Pazzo, e pur non avendo vinto nessun premio, credo di potermi ritenere soddisfatto per come sono riuscito a perfezionare il personaggio e ad affrontare il pubblico e la giuria.
Domenica la Fiera si é conclusa con un'altra gara cosplay, questa volta più tradizionale, a cui hanno partecipato anche le 4Sisters, nei consueti ruoli disneyani ma, per una volta, senza fenicottero.
La gara é stata preceduta da un intervento di Chiara "Lagertha", che ha voluto ricordare la nostra comune amica Lucia Cianci, morta l'anno scorso, uno dei momenti più ispiranti di tutta la fiera assieme all'intervento di Yuriko Tiger: entrambe hanno contribuito a mettere in evidenza le persone dietro ai costumi, i motivi che ci spingono sempre ad indossarli, e cosa significa tutto questo per noi, a parte andare in giro vestiti da cartone animato.
Credo che il più grande risultato di questa fiera non sia stato un premio o un autografo, ma la consapevolezza di quanto noi Nerd, disegnatori e Cosplayer siamo cresciuti e stiamo ancora crescendo, come individui e come comunità.
Continuate a leggere.
Specie questo mese, e soprattutto questa settimana, stretta come un sandwich tra due fiere, quella di Malpensa e quella di Novegro; non so come sia stato per voi, ma per me solo questo week-end è stato un vero tour de force.
Devo essere sincero, un po' è stata anche colpa mia che ho voluto strafare, ma se non altro, credo di incominciare a vedere alcuni risultati che potrebbero essere, forse, all'altezza dei sacrifici fatti.
Andiamo con ordine.
L'edizione di quest'anno del Malpensa Comics & Games è stata più scarna rispetto all'anno scorso, con una minor superficie espositiva e meno eventi, ma ce n'erano due che aspettavo da tempo con ansia: il primo è stato l'intervento di Yuriko Tiger, tornata da Tokyo proprio in occasione di questa doppia fiera.
Ed é stato proprio qui che ho voluto strafare: la sera prima della Fiera infatti, Yuriko ha organizzato un incontro con i suoi fan in un locale giapponese vicino ai Navigli, e io ho voluto partecipare a tutti i costi, così, dopo aver affrontato il traffico del venerdì sera, l'inferno del parcheggio sui Navigli e una lunga fila, sono riuscito a ottenere... una sua foto con autografo, che avrei potuto benissimo chiederle domenica pomeriggio in fiera.
Tuttavia, non è stato un viaggio inutile, anzi, credo che dedicherò alla serata e al luogo in cui si è svolta, un suo articolo a parte.
O.C.: Strega dell'Ovest |
L'altro evento che stavo aspettando è stato il primo Cosplay Contest interamente dedicato agli Original Characters, un'idea nata e portata sul palco dallo staff di BHC.
solo quindici partecipanti, ma tutti di alto livello, credo anzi che questa iniziativa del BHC abbia portato l'arte del Cosplay a delle vette mai raggiunte prima.
Domenica la Fiera si é conclusa con un'altra gara cosplay, questa volta più tradizionale, a cui hanno partecipato anche le 4Sisters, nei consueti ruoli disneyani ma, per una volta, senza fenicottero.
La gara é stata preceduta da un intervento di Chiara "Lagertha", che ha voluto ricordare la nostra comune amica Lucia Cianci, morta l'anno scorso, uno dei momenti più ispiranti di tutta la fiera assieme all'intervento di Yuriko Tiger: entrambe hanno contribuito a mettere in evidenza le persone dietro ai costumi, i motivi che ci spingono sempre ad indossarli, e cosa significa tutto questo per noi, a parte andare in giro vestiti da cartone animato.
Credo che il più grande risultato di questa fiera non sia stato un premio o un autografo, ma la consapevolezza di quanto noi Nerd, disegnatori e Cosplayer siamo cresciuti e stiamo ancora crescendo, come individui e come comunità.
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martedì 8 maggio 2018
Void Games Desio
Nell'ultimo articolo avevo accennato alla nascita di nuove attività legate al mondo Nerd. Se Wolfy e Giordy si sono specializzati nei L.A.R.P., Void Games di Robert Sinatra ha fatto invece dei giochi strategici e delle miniature il suo campo.
Void Games é l'importatore per la Lombardia dei prodotti Games Workshop, e quindi il principale referente per giochi come Warhammer Fantasy, Warhammer 40K, Shedespire e Necromunda, ma non solo.
É inoltre l'unico a offrire un vero e proprio servizio di "tutorial" per i giochi che vanno oltre le solite demo, con vere partite dimostrative lunghe e articolate e diversi esempi di gioco per illustrare la meccanica delle regole.
Sebbene ancora in fase di "rodaggio" (avrebbe dovuto esserci un'inaugurazione ufficiale di cui però non ho più avuto notizia) il negozio è attivo già da qualche settimana, dopo un periodo, durato circa due anni, di quello che il proprietario definisce "nomadismo" tra le varie fiere e associazioni.
Domenica 6 Maggio 2018 Void Games ha ospitato il primo torneo di Shadespire, un'ambientazione Fantasy legata al mondo di Warhammer, per l'area della Bassa Brianza.
Lo stesso proprietario ha commentato che forse è un po' troppo chiamarlo torneo, visto il numero esiguo di partecipanti (quattro) ma sono stati sufficienti per assegnare un trofeo ufficiale (nella foto in basso).
I futuri progetti di Void Games comprendono un canale Youtube già in parte attivo e, più in là, un angolo dedicato al classico Gioco di Ruolo da tavolo, un'idea simile a quella già espressa da Wolfy e Giordy sebbene la distanza renda un incontro improbabile.
Mi sono chiesto tuttavia se non sia possibile creare un circuito di gioco: due diversi gruppi, con due diversi master, che portano avanti due campagne distinte, ma ambientate nello stesso mondo, magari proprio quello de La Fortezza, per poi incontrarsi in fiera, o in qualche altro evento concordato, per giocare un'unica sessione finale in Live.
Continuate a leggere.
Void Games é l'importatore per la Lombardia dei prodotti Games Workshop, e quindi il principale referente per giochi come Warhammer Fantasy, Warhammer 40K, Shedespire e Necromunda, ma non solo.
É inoltre l'unico a offrire un vero e proprio servizio di "tutorial" per i giochi che vanno oltre le solite demo, con vere partite dimostrative lunghe e articolate e diversi esempi di gioco per illustrare la meccanica delle regole.
Scenari per Batman: the Miniature Game |
Il torneo di Shadespire... |
Lo stesso proprietario ha commentato che forse è un po' troppo chiamarlo torneo, visto il numero esiguo di partecipanti (quattro) ma sono stati sufficienti per assegnare un trofeo ufficiale (nella foto in basso).
...e il trofeo di Shadespire |
Mi sono chiesto tuttavia se non sia possibile creare un circuito di gioco: due diversi gruppi, con due diversi master, che portano avanti due campagne distinte, ma ambientate nello stesso mondo, magari proprio quello de La Fortezza, per poi incontrarsi in fiera, o in qualche altro evento concordato, per giocare un'unica sessione finale in Live.
Continuate a leggere.
venerdì 4 maggio 2018
Wolfy & Giordy
Nonostante le mille difficoltà di un'economia traballante e di un mercato di nicchia, sembra che in Insubria, nell'arco di poche settimane, stiano nascendo tante nuove attività legate alla sempre più diffusa cultura Nerd.
A Desio e a Varese due nuovi negozi hanno già aperto i battenti, mentre all'estremo confine del territorio dell'Insubria, proprio sulle sponde del fiume Adda, potrebbe essere nata una nuova comunità di artigiani, a metà strada tra i mulini della Lombardia Medievale descritti nel romanzo storico Le Colpe dei Padri, di Livio Gambarini e i bizzarri vicoli della Londra di Harry Potter, dove un'arte viene (più o meno) tramandata.
Il negozio è inserito nella storica piazza principale di Imbersago, a poca distanza dal lavatoio pubblico che risale al XIX Secolo. A una passeggiata di distanza si trova il Traghetto Leonardesco, ma se volete allungare la strada potete percorrere il sentiero in riva al fiume, tra cigni e aironi, fino alle dighe della vecchia centrale idroelettrica. Io non sono arrivato così lontano, ma prevedo una futura escursione del gruppo Victorian-Steampunk in Lombardia su queste rive.
In realtà, il negozio è poco più di un'attività secondaria, che fa da "facciata" al vero cuore dell'iniziativa: il laboratorio artigiano.
Tutto quello che serve a un giocatore di LARP viene prodotto qui: dagli abiti alle armature, dalle spade in lattice agli scudi, senza rinunciare a bastoni o bacchette.
Nei giorni di apertura straordinaria si tengono inoltre degli stages, in cui chi lo desidera può costruirsi la propria (io l'ho fatto).
Progetti futuri sembrano comprendere un ampliamento del negozio e un'area dedicata al GdR da tavolo, o almeno alla creazione di un gruppo di gioco. Se non fosse per la distanza, non mi dispiacerebbe partecipare.
A gestire tutto Stefania "Wolfy" Rossini e Giordano Sardella dell'ASD La Fortezza, che è stata per anni la colonna portante dell'Area Fantasy del Cartoomics. Mi auguro di potervi dare presto maggiori informazioni.
Continuate a leggere.
A Desio e a Varese due nuovi negozi hanno già aperto i battenti, mentre all'estremo confine del territorio dell'Insubria, proprio sulle sponde del fiume Adda, potrebbe essere nata una nuova comunità di artigiani, a metà strada tra i mulini della Lombardia Medievale descritti nel romanzo storico Le Colpe dei Padri, di Livio Gambarini e i bizzarri vicoli della Londra di Harry Potter, dove un'arte viene (più o meno) tramandata.
Il negozio è inserito nella storica piazza principale di Imbersago, a poca distanza dal lavatoio pubblico che risale al XIX Secolo. A una passeggiata di distanza si trova il Traghetto Leonardesco, ma se volete allungare la strada potete percorrere il sentiero in riva al fiume, tra cigni e aironi, fino alle dighe della vecchia centrale idroelettrica. Io non sono arrivato così lontano, ma prevedo una futura escursione del gruppo Victorian-Steampunk in Lombardia su queste rive.
In realtà, il negozio è poco più di un'attività secondaria, che fa da "facciata" al vero cuore dell'iniziativa: il laboratorio artigiano.
Tutto quello che serve a un giocatore di LARP viene prodotto qui: dagli abiti alle armature, dalle spade in lattice agli scudi, senza rinunciare a bastoni o bacchette.
Nei giorni di apertura straordinaria si tengono inoltre degli stages, in cui chi lo desidera può costruirsi la propria (io l'ho fatto).
Progetti futuri sembrano comprendere un ampliamento del negozio e un'area dedicata al GdR da tavolo, o almeno alla creazione di un gruppo di gioco. Se non fosse per la distanza, non mi dispiacerebbe partecipare.
A gestire tutto Stefania "Wolfy" Rossini e Giordano Sardella dell'ASD La Fortezza, che è stata per anni la colonna portante dell'Area Fantasy del Cartoomics. Mi auguro di potervi dare presto maggiori informazioni.
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