martedì 28 marzo 2023

Kalenda Maya Dance Stage

Gli stage di danza irlandese e scozzese a S. Vittore Olona sono ormai conclusi, almeno per quest'anno accademico, ma aspettate a mettere via le vostre Light Shoes: domenica 26 Marzo infatti, nella palestra della scuola di Via Dante a Rovellasca, si è tenuto il primo, e speriamo non ultimo, stage di danza scozzese di Kalenda Maya.
La "crew" di danzatrici medievali "capeggiata" da Patrizia Bianchi, che finora si era concentrata sugli spettacoli nelle fiere e ad alcune esibizioni a scopo didattico nelle scuole, ha deciso, seguendo l'esempio della nostra Anna Cislaghi, di cimentarsi in una lezione "one shot" sul modello dei vari stage che questo blog ha già coperto. 
Un  salto di qualità molto ambizioso, in cui le Kalenda Maya si sono gettate con grande buona volontà ed entusiasmo... forse troppa ambizione e troppo entusiasmo, perché fin da subito sembra esserci qualche difficoltà nel gestire la lezione, anche per il numero di partecipanti.
Nella piccola palestra si erano infatti radunate ben trenta persone, che se da una parte si è rivelato un successo molto superiore alle aspettative, dall'altra ha causato una serie di difficoltà che potete immaginare. Né è stato d'aiuto che, di quelle trenta, ventinove fossero donne, esacerbando un problema comune nei corsi di Danze Irlandesi e Scozzesi e mettendo me, in alcuni momenti, in situazioni... imbarazzanti.
Altro obiettivo forse troppo ambizioso quello di voler affrontare otto danze in uno stage di sole due ore (siamo riusciti a farne cinque, con allievi per la maggior parte inesperti, e mi sembra già un ottimo risultato).
Come siamo stati abituati negli stage precedenti, anche le Kalenda Maya non hanno mancato di terminare la lezione con un invito a prendere il tè esattamente alle Cinque del pomeriggio, prima di congedare allievi e insegnanti, che Patrizia Bianchi, da perfetta padrona di casa, ha preparato sul momento.
Per essere il primo tentativo di gestire uno stage di questo tipo, non posso che dare un giudizio positivo nonostante le ovvie difficoltà, e sono curioso di vedere come andrà a finire la prossima volta.
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sabato 25 marzo 2023

Lupo Ululà, castello uluqui

Esattamente a metà strada tra Como e Milano si trova una cittadina chiamata Barlassina. Tra Barlassina e Saronno si trova la Brughiera Briantea, che fa parte del Parco Regionale delle Groane e della Brughiera Briantea, una distesa di boschi e, beh, brughiere che si estende sul territorio di diversi comuni in tre province.
Si tratta della brughiera più meridionale d'Europa, che crea un'(altra) bizzarra connessione tra la regione storica chiamata Insubria, e in particolar modo la Brianza, e la Scozia.
Camminando per la via principale a sud del centro storico, Via Piave, si possono intravedere i boschi dietro le case, da un lato e dall'altro, per alcuni brevi tratti senza case nel mezzo.
Proseguendo verso Barlassina, poco prima di lasciare il paese si incontra qualcosa che sembra uscire da una fiaba: un castello, o meglio un piccolo maniero, fatto costruire, a quanto scritto sulla guida, da un gentiluomo che si sarebbe trasferito qui dall'Inghilterra verso la fine del '700. Tra il 1888 e il 1915 secondo il Catasto, che invece ne ipotizza l'ideazione a un certo imprenditore Mario Alberti di Saronno come parte della proprietà della vicina Cascina Clerici, effettivamente costruita in un periodo imprecisato tra il 1750-60 e il 1800. Lo stesso catasto tuttavia riporta notizie imprecise e confuse.
Una visita al sito dei Beni Culturali, che ne riferisce l'uso come "Abitazione" (notizia che però sembra risalire agli anni '90) aumenta i dubbi invece di dissiparli.
Tutte le fonti che ho consultato tuttavia, sebbene ammettano di non avere notizie certe sulla sua costruzione (anzi, la maggior parte gioca di proposito con il mistero delle sue origini) concordano nel riportare il nome originale dell'edificio come Villa Luigia.
Oggi si chiama Castello del Lupo, ed è un centro polifunzionale che ospita diversi eventi, tra cui matrimoni e altre cerimonie, mostre e concerti.
Ed è proprio un concerto che mi ha portato lì, Venerdì 24 Marzo 2023: un evento organizzato dal portale Experienze, intitolato Movies Piano Recital, parte di una serie di spettacoli che vanno sotto il nome di Candle Castle Nights.
Nella sala buia, il pianista Pavel de Palma si esibisce in una serie di pièces tratte da film, ri-arrangiate dalla partitura originale. Tra le altre Dirty Dancing, Highlander, Robin Hood Principe dei LadriProfondo Rosso (di particolare effetto a lume di candela) Frankenstein Junior (Rimetta a posto la candela!) e Sister Act, che essendo chi sono mi ha fatto venire in mente tutt'altro (e non del tutto a torto).
I miei termini di paragone in fatto di musica da sala sono piuttosto scarsi, ma basandomi sugli altri musicisti che ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo, ritengo che la bravura di Pavel de Palma con il pianoforte sia paragonabile a quella di Adriano Sangineto con l'arpa, Caterina Delphine Sangineto col salterio e Lindsey Stirling col violino.
Mi dispiace soltanto per due cose: la prima è che Pavel de Palma non abbia incluso nulla, nel suo repertorio cinematografico, collegato a Star Wars.
La seconda che ritengo improbabile, constatando i prezzi e il tipo di struttura e servizi che il Castello del Lupo offre, che possa in futuro diventare una location per un live di Vampiri (o Werewolves, visto il nome) o per qualche altro evento collegato al Fumetto, al Fantasy o alle Danze Irlandesi, nonostante abbia al suo interno una sala da ballo. Improbabile ma, consultando il sito di Experienze, forse non del tutto impossibile.
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martedì 21 marzo 2023

St. Patrick e tre quarti

Salve a tutti, miei cari lettori. Dato che seguo la Tradizione Celtica Pagana, la Festa di San Patrizio, che  pure è la più importante d'Irlanda, è anche quella che personalmente sento meno.
Se c'è la possibilità di festeggiarla con Anna Cislaghi e la Compagnia di Danza Irlandese Shamrock però, il discorso cambia.
Beh... mezza compagnia. L'altra metà è rimasta a Firenze, dove i nostri infaticabili ballerini si sono esibiti il 17 Marzo, che è il giorno di S. Patrizio.
Non contenta, Anna Cislaghi è rientrata subito dopo in Terra d'Insubria, e i suoi allievi con lei, per esibirsi la sera dopo, Domenica 18 Marzo, con un numero di ballerini più ridotto ma molto più scatenato.
La serata si è svolta presso la sede storica della Contrada San Martino, una delle quattro contrade di Legnano, i cui colori, guarda caso, sono gli stessi della bandiera scozzese, anche se i Legnanesi, forse perché distratti o magari perché non reggono l'alcool abbastanza bene come gli Scozzesi o come gli Irlandesi, la hanno appesa di traverso (anzi, l'hanno proprio cucita così).
La serata, che comprendeva anche la cena, è iniziata con uno spettacolo sul palco, dove la Compagnia Shamrock ha mostrato il suo miglior repertorio di danze: Galway Girl, Thunder & Lightnings e Clover (nella foto accanto un momento di Galway Girl) intervallate da brevi interventi di Anna Cislaghi per spiegare l'origine di ciascuna danza e mostrare i passi.
Solamente dopo lo spettacolo tuttavia, la serata è davvero entrata nel vivo, con il coinvolgimento del pubblico.
Sotto la direzione di Anna, e con l'aiuto dei suoi allievi infatti, tutta la sala si è lanciata nei tradizionali balli di gruppo della Vecchia Irlanda (Céilí).
La serata è stata un tale successo che è prevista una nuova esibizione, sempre presso la Contrada San Lorenzo, la sera del Primo Maggio, che nell'Antica Irlanda corrispondeva alla Festa di Beltane, dedicata al Dio del Sole Belenos, e segnava l'inizio della Primavera.
Il 16 Aprile invece, Shamrock si esibirà a Parabiago.
Vi lascio con un aneddoto storico: in origine l'Irlanda, come la Britannia, non seguiva il Rito Cattolico, ma ne aveva uno suo, chiamato Pelagiano. Il principale motivo di disaccordo era la data della Pasqua. Per motivi politici, il capo della Chiesa d'Irlanda fu deposto nel Settimo Secolo, e sostituito proprio da S. Patrizio, che si affrettò a ristabilire il Rito Romano. La data della Pasqua Pelagiana però rimase, come Festa di S. Patrizio.
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lunedì 20 marzo 2023

Felice Ostara

 IL DUCA D'INSUBRIA

AUGURA

UN FELICE EQUINOZIO DI PRIMAVERA

(OSTARA)

A TUTTI I SUOI LETTORI

domenica 12 marzo 2023

Aeterna Nox: Edgerunners Live (SX001)

Night City, anno 2073. Nelle strade volano pallottole come farfalle. Le Ambulanze corazzate del Trauma Team fluttuano sopra lo scontro a fuoco, aggiungendone abbondantemente del loro.
Mike R. Phoney, cronista d'assalto
I velivoli a Volo Vettoriale (AV) si schiantano contro i palazzi per poi precipitare in mezzo alle strade, dove vengono immediatamente presi d'assalto e saccheggiati. Una volta vuoti, vengono fatti a pezzi per recuperare le parti e i componenti elettronici.
In qualunque altra città, questa sarebbe chiamata una sommossa, guerriglia urbana o addirittura terrorismo.
Noi lo chiamiamo Venerdi Sera.
A meno di due isolati di distanza dalle esplosioni, la nota cantante Panacea firma autografi.
Panacea
I poliziotti del NCPD abbandonano le loro posizioni per farsi un selfie con lei. I membri delle gang si fanno autografare il fucile o un pezzo di AV, che diventano immediatamente pezzi da collezione.
In meno di un'ora, il filmato della sua improvvisata apparizione diventa virale, mentre lo schianto di ben quattro AV, con decine di morti e feriti viene declassato a poco più di un incidente stradale.
Un bel colpo per l'autore del video, il giornalista d'assalto Mike R. Phoney, che è persino riuscito a farsi autografare il suo fucile con videocamera integrata da Panacea. Pochi minuti dopo vediamo Mike infrattarsi nell'angolo di un bar, il Turbo, dove poco prima si era tenuto un concerto della stessa Panacea, e saltare eccitato a cavallo del fucile, solo per essere fermato dalla barista che lo invita, se proprio vuole esibirsi, a salire sul palco.
Gaijin-sama
La donna ha due occhi cibernetici della Kiroshi Optics, la stessa marca di quelli del giornalista, anche se di un modello diverso.
Un dettaglio di cui Mike approfitta per provare a flirtare con lei.
Per un attimo considera anche il suggerimento di esibirsi sul palco, ma il locale è rimasto vuoto dopo l'incidente, quando tutti sono corsi fuori per seguire Panacea e, se possibile, portarsi a casa un pezzo di AV.
La serata tuttavia non va del tutto sprecata: il locale infatti appartiene a un fixer (un boss della malavita) che si fa chiamare Gaijin-sama, che cerca qualcuno di non collegabile a lui per qualche operazione illegale nello Sprawl.
Ansioso di arrotondare il suo stipendio, Mike si unisce a un gruppo di choomba per portare a termine il lavoro. Chissà, magari dopo aver fatto esplodere qualche testa cromata, riuscirà anche a scriverci sopra un buon articolo... 
Come questo. Si tratta di Cyberpunk Edgerunners Live, la nuova ambientazione L.A.R.P. di Aeterna Nox che ha preso il posto della precedente Necromunda.
L'ambientazione riprende quella del videogioco Cyberpunk 2077 e della serie animata Cyberpunk Edgerunners trasmessa da Netflix (entrambe derivate dal gioco di ruolo Cyberpunk 2020) ma è ambientata quattro anni prima rispetto alla serie.
L'ambientazione, per quanto sono riuscito a constatare da una sola sessione, sembra molto immersiva e ben realizzata, sia per quanto riguarda la costumistica che l'interfaccia in rete, che permette ai Netrunner di "violare" un side-game a cui si può accedere in-game dal proprio smartphone... un game nel game. Sebbene la meccanica di gioco sia ancora sperimentale, rispecchia l'alta professionalità a cui lo staff di AeN ci aveva abituato sia nel World of Darkness che in Necromunda.  
Ma sarà in grado di sopravvivere alle strade spietate di Night City? Per saperlo, continuate a leggere. 

lunedì 6 marzo 2023

Clover: Danze Irlandesi a confronto

Cari lettori, preparatevi a grandi novità per il mese di Marzo... più o meno. La prima di queste grandi novità infatti arriva con una faccia che già conosciamo.
Credevamo di esserci liberati di lui a Parigi, ma a quanto pare ci ha trovato. Abbiamo persino provato ad intrappolarlo nel labirinto di svincoli all'uscita di Rho, ma senza successo.
È di nuovo qui: Mirko Peluso di Clover Dance, il Van Damme della Danza Irlandese di Firenze Nord, è tornato.
Tornato questa volta, con qualcosa di (ancora più) anomalo rispetto a quello a cui tutti gli stage precedenti ci avevano abituato. Estremamente limitato il repertorio di danze, soltanto due, approfondite una al mattino e una al pomeriggio, un approccio opposto al solito "bombardamento" di danze che, noi veterani, siamo ormai in grado di gestire senza perdere un passo.
Questa volta invece, Mirko riesce a spiazzarci, sollevando reazioni contrastanti da più di un ballerino e confermando la sua fama di "eretico" (stavolta non sono stato io il primo a chiamarlo così).
Nonostante la nostra insegnante Anna Cislaghi abbia seguito l'intera lezione con un ghigno da Gatto del Cheshire, pronta a sbranare chi stava demolendo pezzo per pezzo le sue coreografie, e cori di disappunto si siano levati dalle nostre fila in occasione di questo o di quel passo che siamo stati istruiti ad eseguire esattamente al contrario di come facciamo di solito, esisteva un metodo in questa follia.
Pur essendo solo due danze infatti, ciascuna era composta da un numero considerevole di figure, che necessitavano di essere assimilate a un passo differente rispetto al solito, anche perché le figure stesse erano insolite, ma una volta acquisite il disappunto iniziale si è trasformato in qualcosa di diametralmente opposto.
Anche questa distanza coreografica del resto, ha un motivo: le due danze non erano "codificate", non rientravano cioè fra le trenta circa ritenute "ufficiali" dalla Commissione Gaelica di Danza. Erano invece degli stili locali, specifici di due contee (una nel Nord e una nel Sud dell'Irlanda) i cui abitanti desiderano comunque preservare le proprie danze tradizionali, in un mondo che, ancora una volta, si rivela molto più vasto e profondo di quanto appaia dall'esterno.
Continuate a leggere.

mercoledì 1 marzo 2023

Mr. DeSantis, return what you have stolen (and repay me for my ice cream)

Cari lettori, è sempre con gran disappunto che abbandono i soliti argomenti di questo blog per andarmi a impantanare nelle diatribe del cosiddetto "mondo reale", come lo chiamano gli ignoranti.
Questa volta però mi ritengo coinvolto a livello sia personale che, seppure in minima parte, economico.
Dovete sapere che, nel momento in cui scrivo, detengo circa venti azioni della Disney: con i dividendi attuali, la quota che mi spetta corrisponde più o meno a... un gelato.
Ieri ho ricevuto la notizia che il Governatore Repubblicano dello Stato della Florida, Ron DeSantis, ha revocato lo status speciale del parco Walt Disney World di Orlando, in un atto che si addice di più a una concezione personale, quasi feudale del potere, più che a una moderna democrazia (e che ha avuto l'effetto collaterale di aumentare le tasse per il resto della Florida, stato tradizionalmente Repubblicano, bel lavoro Mr. Desantis). Potete approfondire i dettagli della vicenda qui.
Il fatto di possedere una parte delle azioni di un'azienda, per quanto infinitamente piccola sia, mi rende comunque un azionista, e questo mi da il diritto di protestare per qualsiasi atto arbitrario e sleale compiuto da un governo al fine di danneggiare tale azienda. Ritengo che la decisione del Governatore della Florida sia illegittima, e dettata da interessi personali e di parte, e quindi debba essere al più presto revocata. Ron DeSantis deve ripristinare lo status speciale del parco di Walt Disney World. E ripagare il mio gelato.

Mr DeSantis, return what you have stolen

(and repay me for my ice cream)