La copertina dell'Album ARTEMIS foto scattata dal vivo sul mio tavolo |
Ma... Lindsey Stirling.
L'Alcatraz di Milano è un posto così orribile che non è nemmeno citato sul vocabolario alla voce "Orribile": vive in un luogo dell'orrore tutto suo, come la sommersa R'lyeh. Gli attacchi di panico che tendono a scatenarsi quando mi trovo in luoghi chiusi e affollati, lo renderebbero per me del tutto inabitabile.
Ma... Lindsey Stirling.
Il tema dell'album è la Dea Artemide che si materializza in una desolazione urbana che richiama in modo diretto i classici del Cyberpunk come Blade Runner, Johnny Mnemonic o Ghost in the Shell, per poi tuffarsi in una dimensione mistica guidata dalle note.
Strano come tutto questo sembrava sposarsi, anzi era quasi sottolineato dalla cornice claustrofobica del locale, e neppure la pessima acustica e la quasi impossibilità di riuscire a vedere il palco sono riusciti a rovinare lo spettacolo. O Lindsey Stirling è un genio anche nella scelta delle location, oppure gli Dei hanno trovato il modo perfetto di far entrare nelle teste del pubblico quello che diceva.
Ho anche scoperto che una delle sue fonti di ispirazione é Amy Lee, ex vocalist degli Evanescence, che compare nella sesta track dell'album, Love Goes On and On. Dovrei avere ancora da qualche parte il single di Bring Me to Life, che ricordo essere stato un'ancora in un periodo di forte depressione... tuttavia, se Artemis si è guadagnato un posto nella mia collezione di CD, molto probabilmente sarà accanto a The Journey So Far di Loreena McKennith e alla colonna sonora del film Terminator.
Può sembrare strano accostare Lindsey Stirling a Terminator, ma credo che abbiano una cosa in comune: niente li può fermare.
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