Nelle intenzioni degli organizzatori, l'evento avrebbe dovuto essere un tè all'aperto con sessione fotografica, che avrebbe dovuto concludersi con un giro in calesse, messo a disposizione dalle Scuderie stesse.
Il calesse c'era, e siamo anche riusciti a fare una foto dell'ultimo minuto prima di recuperare tutto il nostro armamentario retrò e andarcene, peccato però che mancasse il cavallo (a quanto ho capito, non era la stagione dei cavalli; con l'approssimarsi dell'inverno, devono già essere andati in letargo, nonostante la giornata fosse ancora calda) per cui alla fine, come nelle peggiori barzellette, siamo stati costretti ad andare a piedi.
In realtà, un cavallo o due, in lontananza, li ho anche visti, ma è probabile che si trattasse di esemplari selvaggi, data la ben nota prossimità della Provincia di Varese al Nebraska.
Ben più proficua è stata invece la sessione fotografica, per la quale lo scenario neo-rurale del Borgo, con il Lago di Varese all'orizzonte, era l'ideale sfondo romantico.
La nostra compagnia di Neo-Vittoriani si è trovata più che a casa nel gazebo che vedete qui accanto, il quale, affacciandosi proprio sul lago, nonché offrendo uno scorcio sulle montagne, non poteva che essere il nostro naturale palcoscenico.
La maggior parte delle foto sono state scattate lì, il pic-nic invece si è svolto poco più in là, all'ombra di alcuni alberi dove è comparso un vero e proprio salotto a cielo aperto, completo di servizi da tè, sgabelli imbottiti e candelieri, dove sono stati serviti veri dolci fatti in casa, muffin, biscotti al burro e tè verde aromatizzato.
A essere sinceri, il tè era stato comprato al supermercato, poiché la Victorian-Steampunk Northern Society non dispone (ancora) di un forno a legna portatile su cui far bollire la teiera.
Una nota a margine, ma di non poca soddisfazione, è stato l'interesse che la nostra presenza ha suscitato tra i clienti del vicino ristorante, la Tana dell'Orso, i quali si sono affollati lungo la staccionata che divideva le Scuderie dal parco per osservarci.
Grande l'interesse soprattutto da parte dei bambini, che sono rimasti incuriositi e giustamente impressionati dai nostri costumi (il che fa ben sperare per un passaggio della cultura Steampunk alla prossima generazione) ma anche da parte dei genitori, in particolare le madri, sorprese ma anche affascinate da una vista così inconsueta.
Anche se non é stato il miglior evento a cui la Victorian-Steampunk Northern Society abbia mai partecipato, ci siamo divertiti lo stesso, e abbiamo tenuto alto il nostro stendardo e il nostro nome.
Continuate a leggere.
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