Con l'allentarsi del Lockdown i Cosplayers tornano a riunirsi nelle piazze (le mascherine non sono un problema, con qualche aggiustamento, possono facilmente diventare parte del costume).
Avrei voluto scrivere un articolo spiritoso ed entusiasta, pieno di battute e di cortocircuiti tra il mondo reale e quello dei fumetti, in linea con quello che scrivo di solito.
Pensandoci meglio tuttavia, non posso che arrendermi alla Realtà (chiamiamola così in mancanza di un termine migliore) che non c'è niente di "solito", in questa giornata, e che non si tratta di un evento come gli altri.
Nell'ultima settimana sono stato una volta al cinema e una volta a un raduno di Cosplayers, ma se pensate che per me sia stato un ritorno alla normalità (o a qualsiasi cosa passi per normalità dalle mie parti) fareste meglio a pensare di nuovo: la prima cosa che ho notato uscendo di casa, é stato come tutto sembri essere diventato più difficile, e non soltanto per me, ma anche (ed é questo che più mi ha sorpreso) per gli altri.
Certo, un branco di Nerd incalliti dovrebbe essere più a proprio agio a vivere in un mondo post-apocalittico rispetto alla maggior parte della popolazione, ma un anno e mezzo di Pandemia ha cambiato anche noi, in modi che neppure a uno come me, abituato a cogliere tutti i dettagli e le sfumature, non sono per nulla chiari.
Negli ultimi trent'anni é successo qualcosa che non esito a definire un miracolo, degli "eroi di carta" sono diventati eroi in carne e ossa, noi stessi siamo diventati i nostri eroi. C'è stata, a un certo punto, la diffusa sensazione di aver "vinto la guerra".
Ma poi, gli Dei o il Destino o la Forza, ci hanno ricordato che avevamo vinto solo una battaglia, e che avremmo fatto meglio a prepararci ad affrontare il prossimo livello.
E poi, é arrivato il CoVid.
Siamo arrivati così sabato pomeriggio, cinque giugno 2021 in Piazza della Libertà a Gallarate, non a festeggiare ma a rivendicare, per ritrovarci ma anche per fare il punto su tutto quello che avevamo guadagnato, su quello che abbiamo perso, su quello che ci è rimasto e su cosa dobbiamo fare da qui in avanti (particolarmente illuminante da questo punto di vista è stato un commento di Daniele Prada che ha contribuito a dare forma a questo articolo, grazie Daniele).
Un grazie anche ad Antenore Lazzarin (nella foto) per avermi dato un passaggio fino al parcheggio, evitandomi di prendere la pioggia.
Ci vediamo al prossimo livello.
Preparatevi.