Sono andato a vedere questo film solo per Jennifer Garner, sono stato un suo fan dei tempi d'oro. Rivederla sullo schermo è stato bello, e mi sembra che non abbia perso un colpo (anche se ne dà parecchi, dall'inizio alla fine).
La trama é derivativa: una donna inizia una guerra solitaria al crimine dopo che il marito e la figlia muoiono in una sparatoria tra trafficanti di droga, quindi una specie di Punisher al femminile, interpretata da Jennifer Garner, insomma, tipo un film dei supereroi Marvel ma senza la Marvel e senza supereroi.
Niente di eccezionale, niente di troppo originale, ma ben costruito, con un paio di belle trovate.
Se anche voi siete fan storici di Jennifer Garner, o se non sapete cosa guardare mentre aspettate che esca Avengers: Endgame, andate a vedere questo film.
giovedì 21 marzo 2019
mercoledì 13 marzo 2019
Facciamo cose, vediamo gente, rubiamo elicotteri
L'edizione di quest'anno del Cartoomics sembrava maledetta: ho dovuto rinunciare alla prima giornata a causa di uno sciopero dei treni, e la seconda una serie di contrattempi lungo il tragitto non hanno certo contribuito a migliorare l'attacco d'ansia in cui ero caduto.
Se avessi avuto quella giornata in più avrei dedicato maggior attenzione a ciò che la Fiera offriva, e forse avrei potuto farlo con più calma, ma è andata bene anche così.
Nella giornata di domenica infatti, non solo è filato tutto (quasi) liscio, ma mi sono anche divertito.
Buona parte del divertimento è stato partecipare alla sfilata Steampunk, organizzata da Aurelia Gottifredi di Victorian/Steampunk Lombardia. Gradita anche la presenza del gruppo Steamer di Imola, che conta solo tre membri ma vanta i migliori costumi.
La parata ha girato tutti e quattro i padiglioni della fiera, e ha riscosso un certo successo. Sono stati in molti a fotografarci, e persino la Marina Imperiale di Star Wars si è schierata al nostro passaggio.
Un avversario molto più difficile si è rivelata invece la Umbrella Corporation, più che altro perché siamo stati costretti a passare attraverso un'orda di zombie infetti, ma alla fine siamo riusciti ad arrivare al loro elicottero.
Vorrei cogliere l'occasione per salutare Lara Bocchialini, che non sono riuscito a vedere perché era nascosta sotto la pelliccia di Chewbacca, e Valentina Ravasi, che ho incontrato sabato come Lady Loki.
Mi mancate.
Un sentito ringraziamento a Elena per avermi accompagnato anche questa volta nella difficile giornata di sabato, e un saluto a Livio Gambarini, di cui resto in attesa del terzo volume della Trilogia dei Visconti.
A proposito di Editoria, anche quest'anno il Villaggio Fantasy, tra una corsa nel Dungeon della Fortezza e un duello con le spade in lattice, propone una variegata offerta di romanzi.
Ero indeciso tra la versione Cyberpunk del Gatto con gli Stivali di Marta Leandra Mandelli o la versione Steampunk di Biancaneve (nella foto l'autrice). Alla fine non ho preso nessuna delle due, ma ho comunque speso trenta euro in libri (per compensare quelli che non ho letto l'anno scorso) e ho notato che il panorama editoriale in campo Weird Fiction sta finalmente iniziando a crescere anche in questo paese, e non è più limitato solo alla Lombardia o al Veneto.
Da qui alla prossima fiera quindi, credo che sarò molto occupato nella lettura, e raccomando a voi di fare lo stesso.
Continuate a leggere.
Un ringraziamento agli Steamers della Lombardia, della
Liguria e della Romagna per la loro partecipazione
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Nella giornata di domenica infatti, non solo è filato tutto (quasi) liscio, ma mi sono anche divertito.
Buona parte del divertimento è stato partecipare alla sfilata Steampunk, organizzata da Aurelia Gottifredi di Victorian/Steampunk Lombardia. Gradita anche la presenza del gruppo Steamer di Imola, che conta solo tre membri ma vanta i migliori costumi.
La parata ha girato tutti e quattro i padiglioni della fiera, e ha riscosso un certo successo. Sono stati in molti a fotografarci, e persino la Marina Imperiale di Star Wars si è schierata al nostro passaggio.
Un avversario molto più difficile si è rivelata invece la Umbrella Corporation, più che altro perché siamo stati costretti a passare attraverso un'orda di zombie infetti, ma alla fine siamo riusciti ad arrivare al loro elicottero.
Mi mancate.
Un sentito ringraziamento a Elena per avermi accompagnato anche questa volta nella difficile giornata di sabato, e un saluto a Livio Gambarini, di cui resto in attesa del terzo volume della Trilogia dei Visconti.
Ero indeciso tra la versione Cyberpunk del Gatto con gli Stivali di Marta Leandra Mandelli o la versione Steampunk di Biancaneve (nella foto l'autrice). Alla fine non ho preso nessuna delle due, ma ho comunque speso trenta euro in libri (per compensare quelli che non ho letto l'anno scorso) e ho notato che il panorama editoriale in campo Weird Fiction sta finalmente iniziando a crescere anche in questo paese, e non è più limitato solo alla Lombardia o al Veneto.
Da qui alla prossima fiera quindi, credo che sarò molto occupato nella lettura, e raccomando a voi di fare lo stesso.
Continuate a leggere.
giovedì 7 marzo 2019
Captain Marvel
"Io non ho nulla da dimostrare".
Questa battuta, da sola, vale tutto il film, e anch'io non aggiungerò altro.
Andate a vederlo.
No, sul serio: andate a vederlo.
Sbrigatevi.
E ricordatevi di restare in sala fino alla fine dei titoli di coda.
O il flark vi mangerà la lingua.
Questa battuta, da sola, vale tutto il film, e anch'io non aggiungerò altro.
Andate a vederlo.
No, sul serio: andate a vederlo.
Sbrigatevi.
E ricordatevi di restare in sala fino alla fine dei titoli di coda.
O il flark vi mangerà la lingua.
lunedì 4 marzo 2019
Dirty Dancing - Il Musical
Di solito non guardo un film due volte, anche quando mi è piaciuto, ma era da parecchio tempo che volevo andare a vedere un musical tratto da un film particolarmente amato, non solo da me.
All'inizio, non ho avuto esattamente il tempo della mia vita, il posto in teatro era quello che era, un guasto tecnico ai microfoni ha costretto una temporanea interruzione dello spettacolo, e la recitazione mi è sembrata piatta.
Almeno fino alla famosa scena dei meloni.
É a quel punto che lo spettacolo decolla veramente, e sebbene io fossi lì soprattutto per la musica (e per i balli) la rappresentazione teatrale mi ha fatto prestare attenzione anche a certe scene che nel film erano passate in secondo piano.
Dirty Dancing infatti non è solo una storia d'amore: tratta temi duri e controversi, le difficoltà di Johnny, i guai di Penny, l'arroganza di Robbie e la battaglia che tutti noi affrontiamo quando cerchiamo il nostro posto nel mondo ma troviamo qualcuno che vorrebbe metterci in un angolo. Il Musical tratta tutto questo senza sconti, senza censure (le donne in sala hanno particolarmente apprezzato l'interpretazione del protagonista maschile, ma anche per noi maschi c'era qualcosa da guardare).
Vi confesso che, trovare una ragazza con cui ballare in quel modo è sempre stato un mio grande desiderio inespresso, anche se, piuttosto che un Mambo, preferirei una musica irlandese.
Continuate a leggere, io credo che andrò a rivedere il film.
All'inizio, non ho avuto esattamente il tempo della mia vita, il posto in teatro era quello che era, un guasto tecnico ai microfoni ha costretto una temporanea interruzione dello spettacolo, e la recitazione mi è sembrata piatta.
Almeno fino alla famosa scena dei meloni.
É a quel punto che lo spettacolo decolla veramente, e sebbene io fossi lì soprattutto per la musica (e per i balli) la rappresentazione teatrale mi ha fatto prestare attenzione anche a certe scene che nel film erano passate in secondo piano.
Dirty Dancing infatti non è solo una storia d'amore: tratta temi duri e controversi, le difficoltà di Johnny, i guai di Penny, l'arroganza di Robbie e la battaglia che tutti noi affrontiamo quando cerchiamo il nostro posto nel mondo ma troviamo qualcuno che vorrebbe metterci in un angolo. Il Musical tratta tutto questo senza sconti, senza censure (le donne in sala hanno particolarmente apprezzato l'interpretazione del protagonista maschile, ma anche per noi maschi c'era qualcosa da guardare).
Vi confesso che, trovare una ragazza con cui ballare in quel modo è sempre stato un mio grande desiderio inespresso, anche se, piuttosto che un Mambo, preferirei una musica irlandese.
Continuate a leggere, io credo che andrò a rivedere il film.
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