Pagine

venerdì 18 agosto 2017

Rule Britannia... Britannia rule the clicks... the Britons always always shall be geeks!

Ben ritrovati cari lettori, e scusate il lungo silenzio, ma vi assicuro che, se non ho scritto nulla in più di tre settimane, non è perché ero in spiaggia a prendere il sole, anzi tutt'altro.
Alla Bat-Caverna!
Anche le mie vacanze sono state parecchio intense, e se mi sono preso i miei momenti di relax, non ho mai smesso di pensare a voi.
Ora sono di ritorno dai lidi della Splendida Albione, dove come sempre ho avuto modo di viaggiare lungo il confine che separa la realtà dai reami dall'immaginario.
Un viaggio che mi ha portato dal luogo natale di William Shakespeare fino all'indirizzo più famoso del mondo, il 221b di Baker Street, passando per il binario 93/4 della stazione di King's Cross; dalla costa del Galles centrale, dove ho trovato un vero e proprio paradiso Steampunk che sfumava nei luoghi e nelle atmosfere delle leggende celtiche pre-arturiane, fino allo "sprawl" di Birmingham, che sembra uscito dalle pagine di un romanzo di William Gibson.
Forbidden Planet London Megastore
Non ho tuttavia neppure dimenticato di visitare il negozio di fumetti più grande d'Europa, il Forbidden Planet London Megastore, la "nave ammiraglia" della catena di Forbidden Planet sparsi per tutto il Regno Unito e oltre (di cui ho già visitato una buona parte, ma non credo di averli visti tutti). Al Megastore di Londra ho potuto trovare alcuni fumetti in edizione esclusiva, e anche un libro, una pietra miliare dell'horror britannico della seconda metà del  Ventesimo Secolo, ormai quasi introvabile altrove. A questo però dedicherò più spazio in un prossimo articolo.
Megafigures
A poca distanza dal Forbidden Planet Megastore invece (proseguendo per Shaftesbury Avenue, poi girando a sinistra attraverso Chinatown) si arriva a Swiss Court, dove si trova un'altra "nave ammiraglia": il Lego Store di Leicester Square, segnalato dal Guinness dei Primati come il più grande Lego Store d'Europa prima dell'apertura di quello di Piazza San Babila a Milano (una zona già molto "londinese", specie dopo l'apertura dello Starbuck Cafè in Piazza Duomo; il che mi porta a chiedermi, a quando un Forbidden Planet anche qui da noi?).
Se c'é un'impressione che questo viaggio mi ha lasciato tuttavia, più di qualunque altra cosa, è che dai tempi della Regina Vittoria non sia cambiato poi così tanto: nonostante la dissoluzione formale dell'Impero Britannico, Londra continua ad essere, di fatto, il centro dell'Universo, o almeno di una galassia tutta sua.
I HAVE BEEN SHERLOCKED
Ritengo anzi che il vero cambiamento stia avvenendo proprio qui e ora, e che quello che è successo di recente, invece di chiudere al Regno Unito le porte dell'Europa, potrebbe aver riaperto i cancelli del mondo a uno dei pochi paesi europei la cui storia e cultura portano ad un sincero slancio verso l'esterno, anziché a ripiegarsi su se stesso.
Qualcosa su cui sarebbe il caso di riflettere.
Continuate a leggere.

Nessun commento:

Posta un commento