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mercoledì 20 aprile 2022

Harp & Tap

Ci sono articoli che restano tra le mie bozze per settimane o mesi, senza che riesca a scriverli: a volte rimangono sommersi tra gli appunti, altre semplicemente non riesco a scriverli come vorrei.
Spesso è solo grazie alla mia testardaggine che finalmente vedono la luce. Come ora.
Questo è un articolo che volevo proprio scrivere: il ritorno sulle scene di Adriano Sangineto, specie in una veste così inusuale, non poteva semplicemente passare in archivio in silenzio. 
Il 5 Aprile 2022 infatti, si è tenuto al Teatro Binario 7 di Monza il primo di tre spettacoli che lo vede protagonista (l'unico a cui ho assistito di persona).
Ho preferito concentrarmi su questo proprio per la sua impostazione insolita, così lontana dal consueto repertorio a cui l'artista ci ha abituato, che lo rende innovativo su più di un solo livello.
Quante volte ci è capitato di vedere Adriano Sangineto che balla il tip-tap? (Lo ripeto: Adriano Sangineto che balla il tip-tap).
Ad accompagnarlo sul palco, al posto di Caterina Delphine, questa volta troviamo Ilaria Suss, che oltre a essere sua partner sul palco è stata anche la sua insegnante (e a guardare l'allievo, direi che ha fatto un discreto lavoro).
La scenografia è ridotta a qualcosa che chiamare essenziale sarebbe un understatement: l'arpa classica che tante volte abbiamo visto è affiancata da nient'altro che due sedie pieghevoli contro un fondale completamente nero.
Il fonico Francesco Pederzani tuttavia, grazie a giochi di luci che variano dal rosso all'arancione fino al blu intenso, riesce a trasformare la scena, aggiungendo una selezione di brani musicali al sintetizzatore che diventano un vero e proprio strumento, in grado di duettare sia con l'arpa che con le scarpe da tip-tap. Il risultato rimanda a suggestioni di tipo Vaporwave altamente atmosferiche.
In  questo modo si trasforma lui stesso, diventando ben più di un tecnico di scena che svolge un ruolo di mero supporto, ma a tutti gli effetti un terzo performer, invisibile, eppure altrettanto presente quanto gli altri due.
Lo stesso Adriano Sangineto comprende, anzi sottolinea questo ruolo, quando, al termine dello spettacolo  invita anche lui sul palco e lo presenta al pubblico.
La Musica Celtica del resto si è sempre distinta dalla semplice ripetizione dei pezzi tradizionali tipica di altre correnti Folk, e ha saputo integrare elementi innovativi in diverse occasioni, superando la dicotomia ignorante fra tradizione e modernità, e ricomponendo la frattura in una sempre nuova forma d'arte.
Continuate a leggere.

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