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sabato 22 ottobre 2022

Comofun

La prima Fiera del Fumetto nella Provincia di Como. Una pietra miliare? Forse, ma non priva di ombre.
Di tutti gli eventi a cui ho partecipato, che siano stati Fiere del Fumetto o Feste Celtiche, non credo di averne vista una più caotica e peggio organizzata, neppure l'odiata Cartoomics.
Esiste però una non trascurabile differenza: se al Cartoomics le carenze organizzative sono almeno in parte compensate dall'estensione degli impianti, qui l'Organizzazione ci ha messo un notevole impegno, e si vede, che è stato tuttavia vanificato da un'abissale inadeguatezza degli impianti.
La Direzione stessa sembra esserne stata consapevole, a giudicare dagli avvisi "Ci scusiamo per il disagio" appesi all'ingresso.
Ciò non toglie che nella giornata di domenica l'impianto fieristico di Erba, che ha ospitato l'evento, fosse affollato ai limiti della capienza, e ben al di sopra di essi nella serata di sabato, in occasione del concerto di Cristina d'Avena, al punto da richiedere, così mi è stato riferito, l'intervento dei vigili del fuoco, con conseguenti ritardi nell'apertura della manifestazione.
Io stesso, che ho partecipato solo nel pomeriggio di domenica, e quindi mi sono risparmiato i momenti più critici, ho preferito rinunciare, e sono uscito dalla struttura solo dopo un breve giro.
Posso comunque ritenermi soddisfatto del poco che sono riuscito a vedere, e del generoso, per quanto malriuscito, tentativo che questa manifestazione ha fatto nell'introdurre proposte innovative, persino d'avanguardia.
Splendida la location, incastonata nel meraviglioso paesaggio delle Prealpi comasche, punto ideale, grazie alla sua posizione, per attirare visitatori dalla vicina Svizzera, ma di difficile accesso (parlo della struttura) per chi viene in auto, e addirittura rischioso per i pedoni.
Scarsa inoltre la gestione dei parcheggi, a cui si aggiunge un personale all'ingresso non sufficientemente preparato a gestire l'enorme affluenza di pubblico (enorme cioè per una cittadina come Erba, in realtà modesta se paragonata ad altri eventi simili, ad esempio Novegro, Malpensa, o anche solo Belgioioso).
Leggermente meglio organizzato il padiglione dedicato ai videogiochi, che però soffre degli stessi problemi del Cartoomics: rischia di creare una sovrapposizione di generi che rende l'intero evento troppo dispersivo.
Pur riconoscendo gli sforzi fatti nell'organizzazione di questo evento, e il grande potenziale che potrebbe avere anche in previsione di future edizioni, ritengo che il grosso errore che lo ha contraddistinto sia stata una sottovalutazione della sua stessa portata, non solo per quanto riguarda l'affluenza di pubblico, ma anche nei confronti degli argomenti trattati. Un errore evidente già nel nome, Comofun, quasi si trattasse di una specie di lunapark. 
No, Fumetti, GdR, L.A.R.P., Cosplay e Videogames non sono semplici divertimenti, al contrario, si tratta della rivoluzione culturale di maggiore portata che abbia attraversato la Civiltà Occidentale (e non solo) dai tempi della Riforma Luterana, e come quest'ultima, potrebbe avere ripercussioni al momento imprevedibili che ci costringeranno a cambiare il nostro approccio nei confronti della Realtà.
Questi cambiamenti sono già in atto, e visibili, seppure non ancora evidenti, tra gli stessi stand di questa fiera.
Nell'insieme, credo che questo evento sia stato un esperimento non particolarmente ben riuscito, ma prezioso se permetterà di imparare dai suoi errori, un passo decisamente troppo timido, ma nella giusta direzione.   
Continuate a leggere.

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