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giovedì 22 dicembre 2022

Parigi: Lord of the Dance

Cari lettori, eccoci arrivati al terzo e ultimo articolo dedicato al mio viaggio a Parigi, e al suo momento clou: la Prima dello spettacolo per il 25mo anniversario di Lord of the Dance.
Alcune ballerine veterane del nostro gruppo hanno fatto notare che questa edizione dello spettacolo ha subito notevoli alterazioni rispetto alla versione originale.
Dal momento che non ho alcuna esperienza di quest'ultima, non sono in grado di confermare o smentire.
A voler essere extra-pignolo, non ho avuto una piena esperienza neppure di questa versione, poiché la direzione del teatro, che si è accorta di aver venduto troppi biglietti per la prima, ci ha trasferiti in massa nelle ultimissime file della galleria, nonostante avessimo prenotato per la platea (però sono stati abbastanza gentili da restituirci la differenza, bontà loro).
Da quella distanza, l'impatto scenico era notevolmente ridotto, comunque di una portata tutt'altro che trascurabile, considerando il calibro e la struttura generale dell'intero spettacolo. Se fossimo stati in prima fila, avremmo corso il rischio di finire vaporizzati... un rischio che avrei preferito correre, piuttosto che essere costretto ad assistere a quello che a mio personale avviso mi ha dato l'impressione di uno spettacolo dimezzato.
È stato un po' come guardare i ballerini di un carrillon, anche se, con quattro personaggi principali e più di venti comprimari che ballavano sul palco (in alcune scene tutti contemporaneamente) una coreografia con venticinque anni di esperienza e musiche di fama mondiale (meritata), era il Signore di tutti i carrillon, piuttosto che il Signore della Danza.
Per uno strano scherzo del Destino tuttavia, alla fine abbiamo avuto la nostra chance di vedere i ballerini da vicino, da molto più vicino di quanto avremmo potuto anche stando seduti in  Platea.
Parte del nostro gruppo infatti, preoccupato di non arrivare in tempo per l'inizio dello spettacolo, non aveva cenato, e così la nostra Guida ha deciso che ci saremmo fermati tutti al ristorante vicino al teatro per permettere loro di recuperare la cena e agli altri di reidratarsi. Uscendo ci siamo imbattuti in alcuni dei ballerini... anche loro stavano recuperando la cena.
Mi sono permesso di invitarli a esibirsi a Milano, offrendo loro, nel caso, la possibilità di accompagnarli a visitare la città.
Chissà che questa serie di articoli non possa, prima o poi, avere un seguito.
Continuate a leggere.

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