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martedì 17 giugno 2025

Sogno di una Notte di Mezza Estate

Sabato 14 Giugno 2025, nel cortile di Villa Mezzabarba a Borgarello (Pavia) alcune persone, che i miei lettori ormai dovrebbero conoscere, si sono cimentate in un'inedita performance shakespeariana. 
Si tratta del saggio della scuola di teatro
Verbamanent Arteformazione, che quest'anno ha portato in scena niente meno che il Sogno di una Notte di Mezza Estate, Con Elisa Oximoron nel ruolo di Titania, Simone Ferrari in quello di Oberon, per la regia di Carmelo Cancemi, Maestro di Teatro.
Sono rimasto sorpreso dall'abilità di recitare di Elisa, e non solo: anche Simone "Ferra" ha dimostrato un talento che non avrei mai sospettato.
La rappresentazione riunisce le tre classi del Corso di Teatro, adulti, adolescenti e bambini, con risultati misti: ottima la performance degli adulti, mentre i bambini per lo più improvvisano. Per loro il semplice fatto di riuscire a stare sul palco appare già come un'impresa... beh, titanica.
Una grande crescita invece da parte degli attori adolescenti, secondo il consenso generale, nel ruolo delle due coppie di innamorati Ermia e Lisandro ed Elena e Demetrio.
Non sono in grado di confermare o smentire questa affermazione, poiché questa è la prima volta che li vedo, sul palco o altrove. La giovane attrice che interpreta Elena tuttavia, sebbene non molto sicura nel ruolo, appare ben consapevole dei suoi limiti, e molto affiatata con la sua controparte Ermia.
Non poche le difficoltà nella messa in scena, in parte dovute al caldo che mette a dura prova sia gli attori che il pubblico.
Il regista ammette che sono stati necessari diversi tagli per adattare una trama complessa a degli attori esordienti.
A titolo personale, posso dire di aver ben apprezzato questo mio raro impatto con Shakespeare, sebbene in versione ridotta.
Auguro agli attori il mio miglior in bocca al lupo.
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venerdì 23 maggio 2025

Novegro Spring 2025

Ecco finalmente arrivare la nuova edizione del Festival del Fumetto di Novegro, che quest'anno aspettavo con particolare ansia, dato che non ho potuto partecipare alla precedente. 
Grosse novità quest'anno non ce ne sono state, più che altro ho avuto l'impressione di una piccola rivoluzione logistica: la ristorazione si è spostata all'esterno, nel parco, consentendo di liberare lo spazio tra i due padiglioni principali e limitando almeno in parte l'assembramento di folla.
L'area giochi è stata dimezzata per lasciare spazio agli autori esordienti, ma non sono sicuro che sia stata la soluzione migliore, ritengo anzi che abbia finito per sacrificare entrambe, ma preferisco aspettare e vedere come questa soluzione si evolverà nelle prossime edizioni.  
Aly the Kitten
Nel frattempo, una nostra vecchia conoscenza è ormai diventata una presenza fissa proprio nel settore delle autoproduzioni, Aly the Kitten, e non possiamo fare altro che congratularci con lei per i risultati che continua a ottenere nonostante le innumerevoli difficoltà che si trova ad affrontare, continua così Aly.
Devo denunciare un crimine...
...TER-RIBILE!






A causa della nuova logistica, il padiglione dei Giochi di Ruolo è finito da tutt'altra parte rispetto all'Area Giochi vera e propria, ma questo non mi ha impedito di ritrovare l'Officina Meningi e i loro libri-game a tema lovecraftiano, né di giocare una mini-sessione di Cthulhutech, anche se la cosa più spaventosa di quella missione potrebbe essere stata dover gestire dei giocatori principianti, piuttosto che i mostri o i cultisti, che mi ha costretto a fare da supporto al master per riuscire a mandare avanti il gioco.
Poche le novità al villaggio cosplay, fa sempre piacere incontrare il gruppo dei Divi della Musica (Cristina d'Aveva cercasi) e il corso di Spade Laser di Jedi Generation, ma per il resto non sembravano esserci nuove proposte degne di nota.
Nessuno è innocente
Ho invece trovato una piccola sorpresa tra i Cosplayer, che ormai sono a livello di professionisti anche tra i più giovani: questa vampirina fa parte, alla lontana, della "famiglia" della Steampunk Victorian Northern Society, e nonostante qualche incertezza, sembra trovarsi perfettamente a proprio agio sul palco. Direi che in questo caso, il buon giorno non si vede dal mattino ma dalla mezzanotte.
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La Tigre e gli Antichi

Credo che la fiera del fumetto di Malpensa, chiamata (chissà perché) Milano Comics & Games, sia la peggiore di tutta la Lombardia: è caotica, affollata, male organizzata (e i parcheggi, neanche parlarne).
Avevo smesso da tempo di andarci, ma questa volta ho deciso di fare un salto, nonostante tutto.
Perché? Tra gli ospiti di questa edizione c'era Yuriko Tiger, direttamente dal Giappone.
A causa della distanza, non è molto frequente vedere da queste parti Yuriko (che vive e lavora a Tokyo, ma in realtà si chiama Eleonora Guglielmi) quindi ho ritenuto opportuno cogliere al volo la rara occasione.
Ho comunque preferito limitare la mia visita a un giorno solo, il sabato, anziché l'intero week-end, anche per evitare problemi di parcheggio (non ha funzionato). Ho notato inoltre che la Fiera sembra aver potenziato la sicurezza, ma anche questo non sembra essere servito a risolvere uno dei suoi problemi più persistenti.
Nonostante il numero di padiglioni sia ancora salito (al pian terreno ne è stato aggiunto un terzo, dove è stata allestita una vera e propria sala giochi e una vasta area dedicata ai Lego) la logistica nel suo insieme resta carente, persino trovare Yuriko Tiger è stata un'impresa.
Questo però non mi ha impedito di incontrare dei 
vecchi amici, non solo Lupin III e la sua Squadra, nella foto, ma anche Valentina "Moon Child" Ghirardi e Stefania Laporta, e persino di rimediare una bottiglia di Idromele.
A questo punto stavo anche per andarmene a casa, ma la Fiera aveva ancora un'altra sorpresa in serbo per me: le illustrazioni di Walter Brocca, un artista Fantasy/Horror dell'area Mestre-Venezia, che con le sue matite è riuscito ad evocare lo splendido e spaventoso universo di H.P. Lovecraft, in un formato inedito, ma sottilmente appropriato.
Il suo lavoro più importante, il Diario di Verceto, è infatti qualcosa di difficile da classificare: in parte Artbook, in parte supplemento di gioco, in parte racconto illustrato, esso sembra portare in vita (o a qualche tipo di abominevole esistenza) i Grandi antichi immaginati dal Gentiluomo di Providence. Credo che il Diario di Verceto possa essere a buon diritto enumerato tra i Testi Maledetti di Arkham, e non mi dispiacerebbe, avendone l'occasione, potervi dedicare un intero articolo.
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Calendimaggio (Danze medievali)

"Sono io la Morte 
e porto corona!
Io son di tutti voi
signora e padro..." 
>skrrr< 117 CUCINA! 118 PATATINE!

Pur facendo le mie scuse ad Angelo Branduardi per la battuta che introduce questo articolo, essa riflette in maniera piuttosto accurata quello che succedeva il Primo Maggio alla sede della Contrada S. Martino a Legnano.
Andiamo con ordine: nel mese di Maggio si svolge il famoso Palio di Legnano, di per sé una corsa di cavalli, ma legata a un importante evento storico fondamentale per la città: la vittoria sulle truppe imperiali di Federico Barbarossa.
Accanto al Palio quindi, fanno la loro comparsa importanti manifestazioni storiche, che quest'anno hanno preso forma nell'iniziativa Manieri Aperti
Nell'ambito di questa iniziativa, anche Jacko Dance, o meglio il Corso di Danze Irlandesi Shamrock, ha partecipato con un'apparizione speciale dedicata alle danze medievali.
Un esperimento in questo senso era già stato fatto l'anno scorso, sempre in occasione del Primo Maggio, e ha avuto un tale successo che quest'anno il corpo di ballo è stato invitato di nuovo per un bis.
Questa volta ho partecipato anch'io, pur con un'iniziale imbarazzo: le danze medievali infatti sono un po' diverse da quelle irlandesi che ballo di solito, sebbene legate da un'origine comune, e seppure abituato a indossare costumi, sostenere un'intera giornata di fronte a un pubblico (che come sempre è stato coinvolto nelle danze) si è rivelato un impegno non da poco.
Fruttuoso però: anzi, credo di essere riuscito a superare i miei limiti in modi che non credevo possibile. Certo non ci sarei mai riuscito senza Anna che, in piedi sopra il palco, come una perfetta Signora di Maggio, dirigeva le danze, per di più costretta a competere con l'altoparlante che richiamava le ordinazioni dalla cucina... insomma, la Battaglia di Legnano quest'anno l'abbiamo fatta noi.
E abbiamo vinto.
Sicuramente abbiamo vinto il pubblico, che ci ha sostenuto con crescente entusiasmo e non vedeva l'ora, nonostante i soliti recalcitranti, di venire a ballare insieme a noi, e gli organizzatori della Contrada, per i quali ormai le danze medievali di Jacko sembrano diventati una presenza fissa.
Dalle corti di Legnano anche per quest'anno è tutto.
Con l'inizio della Stagione Luminosa si apre un periodo di fervida attività, ma spero potremmo esserci ancora tutti l'anno prossimo per un nuovo giro di danza e di Ruota.
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venerdì 2 maggio 2025

Thunderbolts

Gli Avengers sono i più grandi supereroi del mondo. Questo lo sanno tutti.
I Thunderbolt sono i peggiori supereroi del mondo. Questo lo sanno persino loro, e per la maggior parte del tempo non cercano neppure di nasconderlo.
Ma sanno anche che gli Avengers non verranno: questa volta, salvare il mondo tocca a loro.
Una spassosa commedia d'azione che non si prende troppo sul serio, ma che non rinuncia, nel classico stile Marvel, ad affrontare tra una risata e l'altra anche temi delicati come la depressione, l'abuso di sostanze, il senso di colpa e le violenze domestiche. E neppure si lascia scappare l'occasione di fare un po' di satira politica, qualcosa di cui il mondo ha un disperato bisogno in tempi bui come questi.
Tempi bui di cui the Void, il cattivo del film, sembra proprio una terrificante metafora.
Certo non è molto, ma rimane una piccola rassicurazione sapere che, in un momento storico in cui neppure il Governo degli Stati Uniti dà più affidamento, si può ancora contare almeno sulla Marvel e sulla Disney.

giovedì 10 aprile 2025

Shamrock St. Partick Tour 2025 - Parte Seconda

Cari lettori, credo sia giunto il momento di concludere il resoconto dello Shamrock St. Patrick Tour 2025, prima che arrivi il Capodanno Celtico.
L'ultima serata del Tour si è tenuta a Legnano, presso la sede della Contrada S. Martino, quindi è stata le Festa di S. Patrizio a S. Martino.
C'erano un po' troppi santi per i miei gusti, quindi la mia prima reazione è stata di mollare tutto, andarmene a casa e lasciare che se la sbrigassero tra di loro, magari con Dante a fare da arbitro.
Poi però ho scoperto che, a differenza della serata precedente, avevano la Guinness, così ho deciso di restare per farmi una pinta, alla faccia dei Santi. Non solo, ma anche lo stufato irlandese era stato preparato secondo la ricetta tradizionale, senza accompagnarlo alla pizza come a volte accade alle feste irlandesi nostrane.
Sì, stufato irlandese con la pizza. Potete aggiungerlo alla lista delle eresie culinarie, dopo la pizza con l'ananas e il sushi con la maionese.
Non posso, in buona fede, non riconoscere lo sforzo e l'impegno che quelli della Contrada S. Lorenzo hanno messo nell'organizzare una serata irlandese come si deve, anche evitando certi scempi. Inoltre, trattandosi dell'ultima tappa del Tour, aveva ormai passato S. Patrizio ed era molto più vicino all'Equinozio, era infatti il 22 Marzo, data ben più gradita ai Tuatha de Danaan.
Anna Cislaghi e i suoi ballerini hanno fatto il resto, con uno spettacolo ancora più coinvolgente ed emozionante di quello di una settimana prima.
Non si sono trattenuti neanche quando hanno coinvolto il pubblico, senza lasciarsi intimidire da un certo naturale caos dovuto alla notevole presenza di persone.
Dopo il dolce, la serata si conclude con un giro di Polka, questa volta a tutta velocità (dopo tutto, dobbiamo smaltire il dolce) che lascia la maggior parte dei ballerini, sia quelli improvvisati che i professionisti, senza fiato e con l'intera sala che continua a girare anche dopo che la musica si è fermata.
Con le ultime note, ci lasciamo alle spalle anche la Festa di S. Patrizio e passiamo a concentrarci sul prossimo impegno: il saggio di fine anno della Scuola Jacko Dance.
Continuate a leggere.

giovedì 3 aprile 2025

Shamrock St. Partick Tour 2025 - Parte Prima

Continua (o inizia) il mio resoconto del St. Patrick Tour 2025 della Compagnia di Ballo Shamrock.
Può darsi che abbiate sentito parlare di "Mal d'Africa", ma tra chi è stato in Irlanda gira una sorta di detto: "noi non siamo irlandesi perché siamo nati in Irlanda, ma perché l'Irlanda è nata dentro di noi". Se invece non siete mai stati in Irlanda, non preoccupatevi, perché "chiunque può essere irlandese il 17 Marzo".
Specialmente con la musica dei Guess Am, che Domenica 16 Marzo 2025, in occasione della penultima tappa del Gran Tour, hanno accompagnato le danze all'Angolo di Max, in Via Sormani 1 Rescalda, lo stesso luogo dove avevamo già avuto il piacere di ascoltarli l'anno scorso.
Al resto hanno pensato i nostri irriducibili ballerini, che ormai non ho più bisogno di presentare.
Dopo essersi esibiti nel loro repertorio classico, che comprende Two Hands, Brash Dance e Clover, e un'esibizione dimostrativa a due con le Heavy Shoes su pedana, hanno coinvolto il pubblico nei classici balli da festa, tra cui la Canadese, la Virginia Reel, per finire un giretto di polka, non troppo veloce per evitare ai convenuti di vomitare lo stufato irlandese.
Un'altra splendida serata, che mi ha fatto tornare a casa pieno di gioioso spirito Irlandese.
L'unico difetto della serata sono state le bevande: il locale infatti aveva finito la Guinness, e aveva tentato di compensare con la Murphy (se qualcosa può andar male...). Non troppo convinto di questa sostituzione, ho preferito ordinare una Coca, e mi sono ritrovato con una Pepsi... e a quel punto, ho preferito evitare di chiedere l'acqua, perché non ero troppo sicuro da che rubinetto venisse.
Continuate a Leggere.

venerdì 28 marzo 2025

Shamrock St. Partick Tour 2025 - Introduzione

Cari lettori, come sempre vi chiedo di perdonare la lunga assenza di questo blog, dovuta a cause di forza maggiore e a una mia temporanea indisposizione.
Con l'arrivo della Primavera però, inizio a sentirmi meglio, e anche una pinta di Guinness e un piatto di stufato irlandese, accompagnato dalla musica e dalle danze della compagnia Shamrock, sono state, se non una medicina, certamente un aiuto alla cura.
Come sempre, nel mese di Marzo, i nostri ballerini sono impegnati nel Tour di S. Patrizio, che quest'anno ha coperto quattro tappe: Canegrate, Bolzano, Rescalda e Legnano.
Sono riuscito a seguire di persona solo le ultime due, a cui intendo dedicare un articolo ciascuna, mentre in questa sede approfondirò il background culturale.
Il giorno 17 Marzo, volgarmente chiamato "Festa di San Patrizio", è il giorno in cui gli irlandesi festeggiano la cacciata dall'Irlanda di San Patrizio, vestendosi di verde, colore tradizionalmente collegato ai Leprechaun, i folletti irlandesi che rappresentano lo spirito dell'Isola, e bruciando l'immagine del sedicente "santo" invasore su una pira.
Beh, no, quello non lo fanno (ancora) ma dateci tempo.
Secondo la leggenda popolare, se qualcuno NON si veste di verde quel giorno, rigettando lo Spirito dell'Isola che è ben più antico e più nobile di San Patrizio, subirà la collera dei Leprechaun.
E questa non è una battuta né l'ho inventato io: chiedete a qualsiasi Irlandese, non solo a quelli di Dublino o di Galway, ma anche a quelli di New York o di Boston. 
Questa festa infatti è molto sentita su entrambi i lati dell'Atlantico, tra cui l'Irlanda è il ponte naturale, un luogo magico che, con il suo incanto ma soprattutto con la sua musica, tiene unito quello che le forze oscure (chiamate Unseelie in Irlandese) vorrebbero dividere.
Le Unseelie sono subdole, possono assumere l'aspetto delle ombre della notte, o di una persona cara, o magari anche quelle di un "santo", per condurci alla pazzia e alla violenza.
A chi sta leggendo questo, vi esorto quindi a non ascoltare i sussurri maligni delle Unseelie, perché proprio in tempi difficili come quelli che oggi stiamo attraversando, abbiamo più che mai bisogno di restare uniti.
E non c'è nulla che unisca di più di una pinta di birra, un piatto di stufato e una serata passata a ballare tutti assieme.
Slainté.

venerdì 14 febbraio 2025

Captain America: Brave New World

Se ogni film rispecchia il momento storico in cui esce, Harrison Ford nel ruolo dell'ex generale Taddeus Ross, ora Presidente degli Stati Uniti, riesce ad essere bastardo QUASI quanto il vero presidente in carica, che senza dubbio è una prova di recitazione notevole, tuttavia non riesce ad essere altrettanto BRUTTO, neppure con l'aiuto degli effetti speciali.
Ancora una volta la realtà supera l'immaginazione, e i mostri della vita reale diventano più deformi e contorti dei mostri sullo schermo (e stiamo parlando di un film della Marvel).
Degno di nota il tormento del protagonista, Sam Wilson, il nuovo Captain America, che teme di non essere all'altezza del precedente Captain America Steve Rogers, mentre il suo partner, Falcon, teme di non essere all'altezza del Falcon precedente, ossia Sam Wilson.
Al di la di tutto in ogni caso, il film riprende un tema caro alla Marvel e allo stesso Stan Lee: assumersi le proprie responsabilità, in particolare quando si affrontano le sfide del Potere.
Qualcosa di cui oggi si sente tanto il bisogno, e non solo nei film della Marvel.

lunedì 10 febbraio 2025

Highlander Dances (Scotia Shore a S. Vittore Olona 2025)

Con l'avvicinarsi della Primavera anche le attività del Corso di Danze Irlandesi si moltiplicano: abbiamo avuto appena il tempo di riprenderci dal tour de force di Firenze e già ci troviamo coinvolti in uno stage di Highlander Dances.
Come tutti sanno, le Highlander Dances si chiamano così perché alla fine ne resterà soltanto uno.
Anzi, una: la nostra guerriera Pitta, Valeria, che ancora una volta ha attraversato le fitte giungle delle Terre di Zaia-Zaia, popolate da tribù di selvaggi mangiatori di gatti, per giungere fino ai lidi, forse altrettanto selvaggi del fiume Olona, avvolti per l'occasione dalla stessa Cimmerica caligine che ci si aspetterebbe di trovare proprio nelle Highlands Scozzesi.
Assieme a lei, come sempre, anche la fedelissima Alexia Fischer, che la aiuta a gestire una sala più affollata del solito, a riprova della popolarità e del successo dell'iniziativa.
La giornata si svolge secondo una prassi ormai collaudata: tecnica e stile al mattino, una serie di danze figurate di gruppo il pomeriggio, con un intervallo per il pranzo nelle consuete sale del The Birra.
Gestisce tutto, come al solito, la nostra Anna Cislaghi, che si occupa di aprire la scuola nonostante sia domenica, raccogliere le iscrizioni e  prenotare il pranzo per tutti, e a fine giornata anche organizzare una merenda per chi è rimasto.
Se state pensando che sia stata una tranquilla e rilassante festicciola domenicale, temo dovrete pensare di nuovo.
Ho detto varie volte che Anna Cislaghi insegna a ballare come un sergente dei Marines, ma Valeria assomiglia di più a un sergente maggiore dei Top Gun, e non sono il solo a chiamarla così. A differenza di Anna oltretutto, lei non sembra per niente dispiaciuta dal paragone (va anche detto che, quando ho paragonato Anna agli Dei del Chaos, lei lo ha preso come un complimento).
Quello che rende davvero orgogliosi sia gli allievi che gli insegnanti tuttavia, è che nonostante la difficoltà delle danze, sia per la complessità delle coreografie che per il notevole impegno che i passi richiedono, tutti riescono a tenere il ritmo fino alla fine.
Un dettaglio che non sfugge neppure ad Anna, che alla fine della lezione si complimenta con noi per aver partecipato allo stage, e per aver continuato a farlo nel corso degli anni "sebbene Valeria continui ad alzare l'asticella" (cit.). Fa tutto parte del programma naturalmente: se l'asticella si alza ancora un po', su Marte ci arriviamo prima noi.
Continuate a leggere.

sabato 1 febbraio 2025

Clover Winter Camp: Corsi e insegnanti

Clover Dance School ha diverse sedi sparse tra la Toscana e la Lombardia, ma il Winter Camp era un esperimento nuovo, che richiedeva uno spazio più vasto e più accessibile, che fosse anche in grado di accogliere allievi e insegnanti. Per questo e` stato scelto come Location l'Italiana Hotel di Firenze.
Qui abbiamo incontrato quattro insegnanti che proponevano ognuno uno stile diverso, ciascuno in sessioni di circa un'ora, con la possibilità di passare da uno stile all'altro a propria discrezione.
Abbiamo già avuto modo di parlare ampiamente di Lauren Smyth, che insegnava lo stile Step Dancing, quello più comunemente associato alla Danza Irlandese perché reso famoso da Riverdance.
Lauren viene proprio da Riverdance, ma fa anche parte della Festival Dance Teachers Association, che propone uno stile di danza irlandese meno tecnico dello "Stile Riverdance", e vuole invece essere più espressivo. A questo scopo incorpora alcuni elementi tipici della Danza Classica.
Esistono tuttavia altri stili, e altri comitati e associazioni preposti alla loro diffusione, tra cui la Irish Dancing Commission (CLRG), che al momento stabilisce il canone ufficiale delle Danze Irlandesi (quelle normalmente insegnate da Anna Cislaghi).
Quesi all'estremo opposto abbiamo invece lo Sean Nós Dancing. Sean Nós significa "Vecchio stile", e con questo termine si indica un tipo di danza Solo non coreografato ma piu improntato all'improvvisazione.
Questo particolare stile è stato portato da Karen Tansey.
Tim Flaherty insegna invece Set Dancing, che sono una versione Folk dei tradizionali balli di corte, quindi storicamente non parte del "Canone Irlandese" stabilito dalla CLRG.
Infatti questo stile ricade sotto la tutela di un altro comitato, la Gaelic Athletic Association (GAA) il cui principale interesse tuttavia non sembra riguardare propriamente la danza.
Non possiamo poi dimenticare Mirko Peluso, membro della World Irish Dance Association (WIDA), cosa che lo mette spesso in disaccordo con altri insegnanti, che gli è valso il soprannome di Eretico.
Al Winter Camp Mirko insegnava Céilí Dancing, che sono i tipici "balli da festa" e le Donegal Dances, che come dice il nome, sono le danze tipiche della Contea del Donegal.
Il Donegal è la zona più isolata e "selvaggia" dell'intera isola d'Irlanda, quasi interamente confinante con l'Ulster Britannico. Non ci sono città, ma solo piccoli villaggi, e ogni villaggio (a volte ogni famiglia) ha il proprio stile di danza. Si contano oltre seicento danze tradizionali con relative varianti, un numero che difficilmente si presta a una canonizzazione. Infatti, a differenza degli altri stili, non esiste un'associazione dedicata alla loro promozione, che è invece affidata ai Comhaltas locali.
Nella Serata di Sabato inoltre, Mirko ha organizzato un piccolo tour del centro storico di Firenze per allievi e insegnanti.
Continuate a leggere.

NOTA: Mirko Peluso mi ha fatto notare che il contesto storico legato alle danze irlandesi è in realtà molto più complesso di quanto esposto in questo articolo.
A causa di ciò mi è impossibile eseguire delle correzioni, ma mi riservo di approfondire l'argomento in uno o più futuri articoli.
vi prego di continuare a leggere.

mercoledì 29 gennaio 2025

Clover Winter Camp 2025 (Introduzione)

Cari lettori, eccomi di ritorno dopo una lunga pausa. L'ultima volta che ho scritto qualcosa il Mondo era ancora un posto quasi normale.
Ora invece sembrano moltiplicarsi gli avvenimenti più assurdi, forse a causa di quel raro allineamento di pianeti di cui tanto si è parlato.
Per caso o destino, proprio in quel week-end c'è stata la Fiera del Fumetto di Novegro, e per la prima volta in dodici anni, non ci sono andato. 
Molti di voi potrebbero interpretare me che non vado a una Fiera del Fumetto come un segno dell'Apocalisse (e considerate le circostanze, è un'ipotesi che non mi sento di escludere) tuttavia, ho avuto delle ottime ragioni: nello stesso periodo della Fiera di Novegro (e dell'allineamento planetario) mi trovavo infatti a Firenze.
Per citare Alice nel Paese delle Meraviglie, "Sempre più curioso". Cosa ci sono andato a fare proprio io a Firenze, quale forza arcana mi ha spinto a oltrepassare non solo il Po, ma addirittura l'Arno?
Uno stage di Danze Irlandesi.
(Respirate).
Dopo essere stato più volte ospite del nostro corso infatti, Mirko Peluso della Scuola di Danza Irlandese Clover ha invitato tutti noi allievi a partecipare al primo Clover Winter Camp, due giorni di full immersion In cui Mirko è stato affiancato da altri tre insegnanti di fama internazionale, ognuno dei quali ha approfondito un diverso aspetto del vasto mondo delle Danze Irlandesi.
Tra questi anche Lauren Smyth, che noi allievi, e di conseguenza voi lettori, abbiamo già avuto occasione di incontrare durante lo Stage Masterclass dell'anno scorso, che si è svolto presso la sede Jecko Dance di Legnano, e che ha curato le lezioni dedicate allo stile Riverdance.
Delle lezioni e degli insegnanti tuttavia, parlerò in maniera più approfondita in un prossimo articolo.
Al Clover Winter Camp ha partecipato, solo nella giornata di domenica a causa di altri impegni, anche la nostra Anna Cislaghi, per una volta in veste di allieva anziché di insegnante.
Sì lo so, sempre più curioso... le curiosità tuttavia non si fermano qui, perché ho un'altra storia da raccontare su questo insolito week end.
Prima ancora di arrivare a Firenze infatti, è nato il Gruppo D-Nauthiz 1 Milano, all'inizio con l'intenzione di dividere le spese di viaggio tra me, Marzia ed Eleonora, ma che poi si è trasformato in uno splendido Road Trip che ci ha portato dalla cupa oscurità della Milano del quarant... ehm, Terzo Millennio alla saltuariamente più assolata, e sicuramente più calda, Firenze.
Grazie a Marzia per il passaggio, a Eleonora per la musica e a Lisa.
Continuate a leggere.