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venerdì 18 gennaio 2013

Sonata per Elisa in DO minore (intervista a Nana Oximoron)

Eccomi di ritorno con l'intervista ad Elisa "Nana" Oximoron.
Nonostate si definisca un'"artista fallita", Chiara ha una
galleria Deviantart e una pagina Facebook che
gestisce con il nome di Nefasia.
Mentre intervisto la cugina, lei prepara il té, che mi
viene cortesemente offerto.
Persino la teiera merita di essere vista.

Duca di Insubria: Chi gestisce il negozio?
Nana Oximoron:  Il negozio lo gestisco io da sola. Per confezionare i vestiti invece, c'é la mia assistente/cugina Chiara, che si "offre" di darmi una mano. 
Quando può, viene ad aiutarmi anche il mio ragazzo, che si é fatto veramente in quattro per questo negozio.
Vedi la macchina da cucire? [É alle sue spalle N.d.D.] Quella me l'ha regalata il mio ragazzo per Natale [2011, N.d.D.]. 

"La macchina da cucire me l'ha regalata il mio ragazzo per Natale..."




Duca di Insubria: Come ti é venuta l'idea?
Nana Oximoron:  Al Lucca Comics & Games ho visto gli stand di alcuni negozi simili, e ho deciso che questo era quello che volevo fare (ho un diploma da operatrice di moda). Già di mio sono una Otaku e una giocatrice di ruolo: sono stata "introdotta" allo Steampunk dalla Campagna di un amico, e poi mi sono informata sull'argomento... e così é nato the Oximoron.

Nota: una Campagna é un arco narrativo di un Gioco di Ruolo, giocato da uno stesso gruppo (un gruppo  é formato di solito da 4-5 Giocatori, più un Master/narratore). Può durare una singola sessione (una serata) o anche diversi anni, dipende dalla pazienza del gruppo.

Elisa (a destra) Chiara (a sinistra) e la teiera (al centro)
Duca di Insubria: Da quanto tempo siete in affari?
Nana Oximoron:  Dal 2010.
Duca di Insubria: Che altre attività svolgete?
Nana Oximoron:  Organizziamo eventi legati all'ambito del negozio: soprattutto Cosplay (parate e Cosplay Mob) ma anche serate, come quella che abbiamo organizzato per la notte di Halloween o per la notte di Capodanno [quest'ultima in collaborazione con la Baracca dei Briganti, che si trova sulla Strada Provinciale 27, vicino al cimitero di Borgarello in direzione Certosa di Pavia, all'interno del Circolo della Pesca, N.d.D.].
Stiamo organizzando un evento Cosplay per il Carnevale, teoricamente con il patrocinio del Comune di Pavia.
Più avanti, speriamo di riuscire ad organizzare anche una Fiera del Fumetto.
The Oximoron: panoramica del negozio.
Duca di Insubria: Che problemi avete incontrato?
Nana Oximoron: Soldi e tempo, per lo più. Questo é il mio secondo lavoro: sono anche impiegata in un negozio di Milano. La mattina lavoro lì, dopo pranzo prendo il treno e vengo qui (per questo the Oximoron é chiuso la mattina e, di lunedì, tutto il giorno). 
L'ultima creazione di Elisa
(in preparazione)
La domenica la passo sempre qui, a cucire. In altre parole, negli ultimi due anni, ho completamente dimenticato che cos'é una vacanza. La cosa più simile [a una vacanza] che mi é capitata, é stato quando ho avuto l'influenza [ride].
Però, sono stata costretta a chiudere il negozio, quindi é stata una perdita secca.  
Duca di Insubria: Caspita, sembra un lavoro davvero pesante.
Nana Oximoron: Oh, lo é. Ma per fortuna, sembra che chiunque passi da questo negozio venga preso dal desiderio di dare una mano.
Molti dei miei clienti sono anche miei amici, spesso passano anche solo per fare due chiacchiere, o per discutere i dettagli di un corpetto, di una cintura... Due di loro, due ragazze, mi hanno aiutato ad allestire la vetrina.
Ora che devo cambiare l'allestimento, mi hanno detto "Non toccare niente finché non arriviamo noi!" [Guarda verso la vetrina con un misto di dubbio e rassegnazione].

Vengo contagiato anch'io: quando mi dice che sta cercando del raso color crema-panna per la sua ultima creazione, mi offro di portare il suo biglietto da visita alla sarta dove si serve mia madre.
"Enigma", di Marco Bressan.
Maggiori informazioni sul 
suo sito.
Dopotutto, devo pur ringraziare per il té.

Nana Oximoron (continua): Qui sono entrati anche alcuni artisti locali, ad esempio Marco Bressan [mi indica un quadro appeso alla parete]. Quello é suo, ed é in vendita.

Duca di Insubria: Che tipo di clientela avete?
Nana Oximoron: Tutti gli "alternativi" di Pavia.
La "Punkettina", la Cosplayer, la signora che ha sbagliato porta [in quel preciso momento, una vecchietta é davvero entrata nel negozio, alla ricerca di un rocchetto di filo rosso; Elisa la reindirizza verso la merceria, che si trova due numeri più avanti].
La mia é una clientela molto varia. Molti sono giovanissimi, ma ci sono anche persone di trenta o di quarant'anni.

Mentre scrivo gli ultimi appunti arriva una di questi "alternativi", Cristina, una ragazza di Pavia che studia arte, e che ha già collaborato con qualcuna delle iniziative di cui sopra.
Cristina é una cliente abituale di the Oximron.
(grazie per la collaborazione)

Un annuncio, attaccato tra i due appendiabiti, porta il suo nome.

Discute con Elisa di un progetto che sta portando avanti, poi decide di provarsi un corpetto.
Le chiedo se vuole farsi fotografare.
Con una grande cortesia, lei accetta.

A questo punto, credo non mi sia rimasto altro che raccomandare ai miei lettori di fare un giro dalle parti di Pavia.

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