Una favola ecologica?
Una metafora del colonialismo?
l'ennesima critica al "Capitalismo"?
Nulla di tutto questo. E molto di più.
Per comprendere Avatar, il singolo film e la Franchise, occorre imparare un nuovo linguaggio, e utilizzare più du una sola chiave di lettura. Altrimenti si cade nella trappola di un'interpretazione superficiale e distorta.
Per fortuna, un film come questo non ha bisogno di essere interpretato: basta che sia visto.
Pagine
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mercoledì 28 dicembre 2022
giovedì 22 dicembre 2022
Parigi: Lord of the Dance
Cari lettori, eccoci arrivati al terzo e ultimo articolo dedicato al mio viaggio a Parigi, e al suo momento clou: la Prima dello spettacolo per il 25mo anniversario di Lord of the Dance.
Alcune ballerine veterane del nostro gruppo hanno fatto notare che questa edizione dello spettacolo ha subito notevoli alterazioni rispetto alla versione originale.
Dal momento che non ho alcuna esperienza di quest'ultima, non sono in grado di confermare o smentire.
Alcune ballerine veterane del nostro gruppo hanno fatto notare che questa edizione dello spettacolo ha subito notevoli alterazioni rispetto alla versione originale.
Dal momento che non ho alcuna esperienza di quest'ultima, non sono in grado di confermare o smentire.
A voler essere extra-pignolo, non ho avuto una piena esperienza neppure di questa versione, poiché la direzione del teatro, che si è accorta di aver venduto troppi biglietti per la prima, ci ha trasferiti in massa nelle ultimissime file della galleria, nonostante avessimo prenotato per la platea (però sono stati abbastanza gentili da restituirci la differenza, bontà loro).
Da quella distanza, l'impatto scenico era notevolmente ridotto, comunque di una portata tutt'altro che trascurabile, considerando il calibro e la struttura generale dell'intero spettacolo. Se fossimo stati in prima fila, avremmo corso il rischio di finire vaporizzati... un rischio che avrei preferito correre, piuttosto che essere costretto ad assistere a quello che a mio personale avviso mi ha dato l'impressione di uno spettacolo dimezzato.
Da quella distanza, l'impatto scenico era notevolmente ridotto, comunque di una portata tutt'altro che trascurabile, considerando il calibro e la struttura generale dell'intero spettacolo. Se fossimo stati in prima fila, avremmo corso il rischio di finire vaporizzati... un rischio che avrei preferito correre, piuttosto che essere costretto ad assistere a quello che a mio personale avviso mi ha dato l'impressione di uno spettacolo dimezzato.
È stato un po' come guardare i ballerini di un carrillon, anche se, con quattro personaggi principali e più di venti comprimari che ballavano sul palco (in alcune scene tutti contemporaneamente) una coreografia con venticinque anni di esperienza e musiche di fama mondiale (meritata), era il Signore di tutti i carrillon, piuttosto che il Signore della Danza.
Per uno strano scherzo del Destino tuttavia, alla fine abbiamo avuto la nostra chance di vedere i ballerini da vicino, da molto più vicino di quanto avremmo potuto anche stando seduti in Platea.
Per uno strano scherzo del Destino tuttavia, alla fine abbiamo avuto la nostra chance di vedere i ballerini da vicino, da molto più vicino di quanto avremmo potuto anche stando seduti in Platea.
Parte del nostro gruppo infatti, preoccupato di non arrivare in tempo per l'inizio dello spettacolo, non aveva cenato, e così la nostra Guida ha deciso che ci saremmo fermati tutti al ristorante vicino al teatro per permettere loro di recuperare la cena e agli altri di reidratarsi. Uscendo ci siamo imbattuti in alcuni dei ballerini... anche loro stavano recuperando la cena.
Mi sono permesso di invitarli a esibirsi a Milano, offrendo loro, nel caso, la possibilità di accompagnarli a visitare la città.
Chissà che questa serie di articoli non possa, prima o poi, avere un seguito.
Continuate a leggere.
Mi sono permesso di invitarli a esibirsi a Milano, offrendo loro, nel caso, la possibilità di accompagnarli a visitare la città.
Chissà che questa serie di articoli non possa, prima o poi, avere un seguito.
Continuate a leggere.
mercoledì 21 dicembre 2022
venerdì 16 dicembre 2022
Necromunda GRV: ultimo atto
Cari lettori, nel caso non abbiate trovato Parigi abbastanza tetra, Domenica 4 Dicembre 2022 ho rivisitato la desolazione di una "vera" città-alveare del Quarantesimo Millennio.
Direi che siamo nel posto giusto |
Sto parlando della nuova sessione del Gioco di Ruolo dal Vivo di Necromunda, la prima a cui sono finalmente riuscito a partecipare da quando è scoppiata la Pandemia (una sorta di post-post-apocalittico insomma).
Teatro dell'azione è stata la Casa dei Giochi, in Via S. Uguzzone 8 a Milano, nel cui sotterraneo, o scantinato, si trova uno spazio chiamato il Dungeon, predisposto per giochi dal vivo. È stato sufficiente regolare l'illuminazione per ottenere l'atmosfera adatta alla particolare ambientazione di Necromunda, a metà strada tra la fantascienza e lo stile gotico di una cattedrale medievale.
Il Dungeon |
Prima ancora che parta il gioco tuttavia, iniziano i problemi: la scarsa affluenza di giocatori e il ritardo di alcuni PNG costringe la Narrazione a riorganizzare i gruppi di gioco.
Il mio personaggio, appena creato dopo il "ritiro" (morte in gioco) dell'ultimo, si ritrova assegnato d'ufficio a una banda di contrabbandieri di sole tre persone, il cui compito è di infiltrarsi nel sorvegliatissimo quartier generale dell'Adeptus Arbites (la polizia del Quarantesimo Millennio) per impadronirsi di una misteriosa scatola, fatta di un materiale leggendario che nessuno, nella Città-Alveare, ha mai visto (il legno) e con un ancor più misterioso contenuto.
Contro ogni aspettativa, la missione ha successo, ma tutto sembra vano quando l'intero livello resta senza energia, lasciando fermi anche gli enormi macchinari che servono a purificare l'aria.Mentre l'Underhive si riempie di esalazioni tossiche, bande rivali sono costrette a collaborare per ripristinare la corrente, trascinando a spalla un enorme cavo tra gli oscuri tunnel, mentre cercano di evitare le Xenobestie e i Cacciatori di Teschi di Khorne.
Circondati da questi ultimi, certi di essere ormai spacciati, i nostri decidono di affrontarli in un ultimo epico scontro, che chiude l'avventura.
Per nostra sfortuna, questa è stata anche l'ultima sessione di Necromunda, poiché la Narrazione, giudicando questa ambientazione troppo di nicchia, ha deciso di lanciare una nuova campagna, ambientata questa volta nel mondo di Cyberpunk 2077.
Per nostra sfortuna, questa è stata anche l'ultima sessione di Necromunda, poiché la Narrazione, giudicando questa ambientazione troppo di nicchia, ha deciso di lanciare una nuova campagna, ambientata questa volta nel mondo di Cyberpunk 2077.
Da indiscrezioni della Narrazione si dovrebbe giocare allo Spazio M.A.S.T. di Rho, già noto dai tempi dei Live di Vampires: tha Masquerade di Aeterna Nox, e che ha ospitato anche la Grigliata delle Tre Associazioni.
Non si esclude tuttavia la possibilità di giocare ancora Necromunda in avventure one-shot, che ritengo un'ottima idea, visto che tanto nessuno dei miei personaggi è mai sopravvissuto più di una o due sessioni.
Continuate a leggere, e se vi va, venite anche a giocare, anche solo una sessione di prova.
Non si esclude tuttavia la possibilità di giocare ancora Necromunda in avventure one-shot, che ritengo un'ottima idea, visto che tanto nessuno dei miei personaggi è mai sopravvissuto più di una o due sessioni.
Per il momento quindi è tutto dall'Hive Primus, prossima fermata Night City.
domenica 11 dicembre 2022
Irish in Paris
Continua il resoconto del mio viaggio a Parigi, ma in questo secondo episodio abbandoniamo il Centro e i suoi monumenti per scendere al livello della strada (e anche più sotto, nella metropolitana).
Se Parigi è la cosa più vicina a una città-alveare che abbiamo, allora la sua vera faccia non è la maestosa e decadente immagine delle sue spire, ma quello che succede nei livelli inferiori, nelle sue viscere.
Se Parigi è la cosa più vicina a una città-alveare che abbiamo, allora la sua vera faccia non è la maestosa e decadente immagine delle sue spire, ma quello che succede nei livelli inferiori, nelle sue viscere.
Penso anzi, che tra i sobborghi e la metropolitana si crei quasi un tessuto urbano parallelo, che poco ha a che fare con la Parigi che di solito ci viene mostrata.Tra i meandri di questa città alternativa si possono trovare paesaggi inaspettati, come un piccolo pezzo di Irlanda nel bel mezzo della Capitale Francese, che vanno a costituire uno strano mosaico.
Al centro di questo piccolo universo scopriamo, come una minuscola, segreta isola del tesoro, il Centre Culturel Irlandais, che si trova in Rue des Irlandais perché, a differenza degli Irlandesi, i Francesi non hanno troppa fantasia coi nomi.
All'interno del Centro Culturale, veniamo condotti dalla nostra guida Mirko Peluso (ve lo ricordate?)
attraverso la mostra del fotografo Martin Parr, Parr’s Ireland: 40 Years of Photography, uno sguardo molto particolare, ma a mio avviso penalizzato dal minimalismo francese, che non si sposa troppo con il temperamento irlandese e sembra avere un effetto banalizzante.Il nostro viaggio attraverso la Parigi alternativa tuttavia non è ancora concluso, e il mattino dopo ci aspetta un'altra tappa: la scuola di ballo LaCaDanses, nel cui Studio Blu la famosa ballerina e insegnante Nina Bah, sempre con la collaborazione di Mirko Peluso, ci ha introdotto alle coreografie di Lord of the Dance attraverso uno stage dove tutti noi abbiamo superato i nostri limiti. Il prossimo articolo sarà interamente dedicato allo spettacolo, perciò per il momento mi fermo qui, ma voi continuate a leggere.
giovedì 8 dicembre 2022
Villanora
Cari lettori, come vi avevo promesso, ecco l'articolo dedicato a Villanora, la Regina della Polvere.
Villanora, al secolo Eleonora Villani, giunge a noi da oltre il Velo delle Nebbie diAvalon Pavia, portando con sé la conoscenza delle antiche saghe (cinematografiche, e quando dico antiche intendo anni '80 e '90 circa) e di tutte le tattiche di guerra che si possono applicare... su un tavolo.
In pratica, se la Morrighan giocasse di ruolo, sarebbe lei.
Villanora, al secolo Eleonora Villani, giunge a noi da oltre il Velo delle Nebbie di
In pratica, se la Morrighan giocasse di ruolo, sarebbe lei.
Per chi volesse addentrarsi negli arcani misteri di queste materie, la Maestra Villanora condivide il suo Sapere sul suo Blog Villanora In Space, e sulla sua pagina FB.
La vera punta di diamante di Villanora tuttavia, è il suo canale Youtube, che si chiama semplicemente Villanora, (@villanora) da cui conduce la rubrica Warhammer Senza Impegno. Rubrica che espone la Lore del tetro universo di Warhammer 40000 in brevi video di 5-10 minuti, che usano un linguaggio semplice eun pizzico una tonnellata di ironia, ma a modo loro sono esaurienti e puntuali.
La vera punta di diamante di Villanora tuttavia, è il suo canale Youtube, che si chiama semplicemente Villanora, (@villanora) da cui conduce la rubrica Warhammer Senza Impegno. Rubrica che espone la Lore del tetro universo di Warhammer 40000 in brevi video di 5-10 minuti, che usano un linguaggio semplice e
Da non esperto, ho trovato l'esposizione di Villanora un vero e proprio tesoro, che ha contribuito a farmi avvicinare a un'ambientazione che, seppure affascinante, sarebbe stata altrimenti troppo intricata e ben poco comprensibile.
Villanora è stata definita una dei maggiori esperti nostrani del Lore e della meccanica di gioco di WH40k, ma ha partecipato, sia come master che come giocatrice, a diverse altre ambientazioni, prime fra tutte Fallout, World of Darkness e Sine Requie.
A quest'ultimo, ha dedicato alcuni video speciali.
Sarebbe una carriera di alto livello, che rende Villanora una veterana del Gaming in ogni suo aspetto (G.d.R., L.A.R.P., Videogames e Wargames). Solo di recente tuttavia, e dopo molti ostacoli, Villanora è riuscita a realizzare il suo progetto più ambizioso: diventare una scrittrice.
Il suo primo romanzo, L'Età della Polvere - Il Nero e il Giallo, dopo la sua presentazione al Salone del Libro di Torino è andato quasi esaurito al Milano Wargames, dove era accompagnato dal seguito L'Età della Polvere - Il Villaggio dell'Orsa.
Entrambi i romanzi sono ambientati nella Devastazione, tutto ciò che resta della Provincia di Pavia dopo un non specificato evento apocalittico.
Villanora è anche l'autrice di Level UP!, un piccolo vademecum per aspiranti giocatori che si sono appena affacciati a questo mondo, e che, come Warhammer senza Impegno, ha lo scopo di spiegarlo in modo scanzonato, semplice ed esauriente.
Sarebbe una carriera di alto livello, che rende Villanora una veterana del Gaming in ogni suo aspetto (G.d.R., L.A.R.P., Videogames e Wargames). Solo di recente tuttavia, e dopo molti ostacoli, Villanora è riuscita a realizzare il suo progetto più ambizioso: diventare una scrittrice.
Il suo primo romanzo, L'Età della Polvere - Il Nero e il Giallo, dopo la sua presentazione al Salone del Libro di Torino è andato quasi esaurito al Milano Wargames, dove era accompagnato dal seguito L'Età della Polvere - Il Villaggio dell'Orsa.
Entrambi i romanzi sono ambientati nella Devastazione, tutto ciò che resta della Provincia di Pavia dopo un non specificato evento apocalittico.
Villanora è anche l'autrice di Level UP!, un piccolo vademecum per aspiranti giocatori che si sono appena affacciati a questo mondo, e che, come Warhammer senza Impegno, ha lo scopo di spiegarlo in modo scanzonato, semplice ed esauriente.
Credo mi sia rimasto poco da aggiungere, a parte... continuate a leggere.
martedì 6 dicembre 2022
Parigi 2022 - Introduzione
Sono passate quasi tre settimane dal mio viaggio a Parigi, ma solo adesso riesco a trovare il tempo, e lo sforzo, più che il desiderio, di scrivere qualcosa a riguardo.
Ho visitato la Capitale Francese diverse volte, compresa la gita con il liceo, e non ne ho mai avuto una buona impressione.
Queste sono le impressioni che mi sono fatto sulla città, ma non ho ancora detto una parola sul motivo che mi ha portato a Parigi.
Il viaggio era stato organizzato da più di un anno, in collaborazione tra i corsi di Danza Irlandese della scuola di Ballo Clover di Firenze e Jacko Dance di S. Vittore Olona, per assistere alla prima del tour di Lord of the Dance 2022, a cui, per rispetto, preferisco dedicare un articolo a parte.
Ho visitato la Capitale Francese diverse volte, compresa la gita con il liceo, e non ne ho mai avuto una buona impressione.
Questa volta, se è possibile, mi ha deluso ancora più delle altre, perchè a differenza delle altre, che si erano concentrate soprattutto su monumenti e musei, mi ha dato l'occasione di vedere la città a livello della strada, come ho visto diverse volte Londra, Edinburgo, Dublino, Cardiff, e una volta Quimper.
La mia impressione è che, tolti i musei e i monumenti e la vita notturna, non rimanga poi molto: Parigi è una città così turistica, che mi sono chiesto dove potessero mai abitare i Parigini. E l'ho scoperto: sono tutti nei sobborghi, dove abbiamo alloggiato anche noi, e che ho trovato anche molto più vivibili, ordinati, puliti e ospitali (oltre che formidabilmente meno costosi) rispetto alla metropoli vera e propria.
Parigi al contrario, è sporca, costosa e caotica. Le manca l'eleganza di Londra e la dinamicità di Edinburgo, la spontaneità di Cardiff e l'ospitalità di Dublino. Soprattutto le manca la dignitosa umiltà che ho visto in Bretagna.
Le luci, la maestosità e le onnipresenti bandiere cercano di nascondere le crepe e le pozzanghere di quella che non riesco neppure a chiamare decadenza, perché Parigi non è mai decaduta: è così da sempre, come i livelli più bassi di una città-alveare.
Se fossi Francese, prenderei in seria considerazione l'idea di trasferire la capitale, magari a Tours o a Chartres, o sulla Costa Atlantica, se non proprio a Nantes, oppure opterei per decentralizzare, in modo da sollevare le singole regioni dal peso di una capitale tanto ingombrante (un'idea per la prossima rivoluzione).
La mia impressione è che, tolti i musei e i monumenti e la vita notturna, non rimanga poi molto: Parigi è una città così turistica, che mi sono chiesto dove potessero mai abitare i Parigini. E l'ho scoperto: sono tutti nei sobborghi, dove abbiamo alloggiato anche noi, e che ho trovato anche molto più vivibili, ordinati, puliti e ospitali (oltre che formidabilmente meno costosi) rispetto alla metropoli vera e propria.
Il piu grande scenario di Warhammer 40000 esistente al mondo |
Le luci, la maestosità e le onnipresenti bandiere cercano di nascondere le crepe e le pozzanghere di quella che non riesco neppure a chiamare decadenza, perché Parigi non è mai decaduta: è così da sempre, come i livelli più bassi di una città-alveare.
Ecco l'unico posto in cui sarei entrato volentieri |
Se fossi Francese, prenderei in seria considerazione l'idea di trasferire la capitale, magari a Tours o a Chartres, o sulla Costa Atlantica, se non proprio a Nantes, oppure opterei per decentralizzare, in modo da sollevare le singole regioni dal peso di una capitale tanto ingombrante (un'idea per la prossima rivoluzione).
Una visione del crepuscolo |
Il viaggio era stato organizzato da più di un anno, in collaborazione tra i corsi di Danza Irlandese della scuola di Ballo Clover di Firenze e Jacko Dance di S. Vittore Olona, per assistere alla prima del tour di Lord of the Dance 2022, a cui, per rispetto, preferisco dedicare un articolo a parte.
Continuate a leggere.