Qualcuno lo ripete da qualche tempo, e temo che sia vero: i film di supereroi sono tutti uguali.
Usano toni da commedia sgangherata per raccontare verità più profonde, e realtà scomode che molte persone spesso non sanno, o (colpevolmente) non vogliono cogliere.
In questo film abbiamo un Lex Luthor che, grazie ai suoi agganci nel Governo, non solo riesce a scatenare una guerra tra la Boravia e il Jarhanpur, due nazioni immaginarie, ma fin troppo vicine alla nostra realtà, ma addirittura, abusando della scienza e senza riguardo per i danni collaterali, crea una sua prigione privata extra-dimensionale, dove rinchiude letteralmente fuori dal mondo tutte le persone che, secondo lui, gli hanno fatto qualche torto (e la lista è lunga, dalla sua ex-fidanzata a Superman stesso).
Per contro, abbiamo un Superman insicuro, pieno di dubbi, che mette in discussione se stesso e la sua missione: un Superman, sembra trito ma è sempre più vero, un po' meno "Super" e un po' più "Man", meno cupo della sua ultima versione, ma più vicino a noi, proprio per gli errori che lui stesso ammette di commettere.
E se Superman salva il mondo dai cattivi, l'unica che riesce a salvare Superman, alla fine, è Lois Lane.
Andate a vedere questo film se... siete umani.