lunedì 10 febbraio 2025

Highlander Dances (Scotia Shore a S. Vittore Olona 2025)

Con l'avvicinarsi della Primavera anche le attività del Corso di Danze Irlandesi si moltiplicano: abbiamo avuto appena il tempo di riprenderci dal tour de force di Firenze e già ci troviamo coinvolti in uno stage di Highlander Dances.
Come tutti sanno, le Highlander Dances si chiamano così perché alla fine ne resterà soltanto uno.
Anzi, una: la nostra guerriera Pitta, Valeria, che ancora una volta ha attraversato le fitte giungle delle Terre di Zaia-Zaia, popolate da tribù di selvaggi mangiatori di gatti, per giungere fino ai lidi, forse altrettanto selvaggi del fiume Olona, avvolti per l'occasione dalla stessa Cimmerica caligine che ci si aspetterebbe di trovare proprio nelle Highlands Scozzesi.
Assieme a lei, come sempre, anche la fedelissima Alexia Fischer, che la aiuta a gestire una sala più affollata del solito, a riprova della popolarità e del successo dell'iniziativa.
La giornata si svolge secondo una prassi ormai collaudata: tecnica e stile al mattino, una serie di danze figurate di gruppo il pomeriggio, con un intervallo per il pranzo nelle consuete sale del The Birra.
Gestisce tutto, come al solito, la nostra Anna Cislaghi, che si occupa di aprire la scuola nonostante sia domenica, raccogliere le iscrizioni e  prenotare il pranzo per tutti, e a fine giornata anche organizzare una merenda per chi è rimasto.
Se state pensando che sia stata una tranquilla e rilassante festicciola domenicale, temo dovrete pensare di nuovo.
Ho detto varie volte che Anna Cislaghi insegna a ballare come un sergente dei Marines, ma Valeria assomiglia di più a un sergente maggiore dei Top Gun, e non sono il solo a chiamarla così. A differenza di Anna oltretutto, lei non sembra per niente dispiaciuta dal paragone (va anche detto che, quando ho paragonato Anna agli Dei del Chaos, lei lo ha preso come un complimento).
Quello che rende davvero orgogliosi sia gli allievi che gli insegnanti tuttavia, è che nonostante la difficoltà delle danze, sia per la complessità delle coreografie che per il notevole impegno che i passi richiedono, tutti riescono a tenere il ritmo fino alla fine.
Un dettaglio che non sfugge neppure ad Anna, che alla fine della lezione si complimenta con noi per aver partecipato allo stage, e per aver continuato a farlo nel corso degli anni "sebbene Valeria continui ad alzare l'asticella" (cit.). Fa tutto parte del programma naturalmente: se l'asticella si alza ancora un po', su Marte ci arriviamo prima noi.
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sabato 1 febbraio 2025

Clover Winter Camp: Corsi e insegnanti

Clover Dance School ha diverse sedi sparse tra la Toscana e la Lombardia, ma il Winter Camp era un esperimento nuovo, che richiedeva uno spazio più vasto e più accessibile, che fosse anche in grado di accogliere allievi e insegnanti. Per questo e` stato scelto come Location l'Italiana Hotel di Firenze.
Qui abbiamo incontrato quattro insegnanti che proponevano ognuno uno stile diverso, ciascuno in sessioni di circa un'ora, con la possibilità di passare da uno stile all'altro a propria discrezione.
Abbiamo già avuto modo di parlare ampiamente di Lauren Smyth, che insegnava lo stile Step Dancing, quello più comunemente associato alla Danza Irlandese perché reso famoso da Riverdance.
Lauren viene proprio da Riverdance, ma fa anche parte della Festival Dance Teachers Association, che propone uno stile di danza irlandese meno tecnico dello "Stile Riverdance", e vuole invece essere più espressivo. A questo scopo incorpora alcuni elementi tipici della Danza Classica.
Esistono tuttavia altri stili, e altri comitati e associazioni preposti alla loro diffusione, tra cui la Irish Dancing Commission (CLRG), che al momento stabilisce il canone ufficiale delle Danze Irlandesi (quelle normalmente insegnate da Anna Cislaghi).
Quesi all'estremo opposto abbiamo invece lo Sean Nós Dancing. Sean Nós significa "Vecchio stile", e con questo termine si indica un tipo di danza Solo non coreografato ma piu improntato all'improvvisazione.
Questo particolare stile è stato portato da Karen Tansey.
Tim Flaherty insegna invece Set Dancing, che sono una versione Folk dei tradizionali balli di corte, quindi storicamente non parte del "Canone Irlandese" stabilito dalla CLRG.
Infatti questo stile ricade sotto la tutela di un altro comitato, la Gaelic Athletic Association (GAA) il cui principale interesse tuttavia non sembra riguardare propriamente la danza.
Non possiamo poi dimenticare Mirko Peluso, membro della World Irish Dance Association (WIDA), cosa che lo mette spesso in disaccordo con altri insegnanti, che gli è valso il soprannome di Eretico.
Al Winter Camp Mirko insegnava Céilí Dancing, che sono i tipici "balli da festa" e le Donegal Dances, che come dice il nome, sono le danze tipiche della Contea del Donegal.
Il Donegal è la zona più isolata e "selvaggia" dell'intera isola d'Irlanda, quasi interamente confinante con l'Ulster Britannico. Non ci sono città, ma solo piccoli villaggi, e ogni villaggio (a volte ogni famiglia) ha il proprio stile di danza. Si contano oltre seicento danze tradizionali con relative varianti, un numero che difficilmente si presta a una canonizzazione. Infatti, a differenza degli altri stili, non esiste un'associazione dedicata alla loro promozione, che è invece affidata ai Comhaltas locali.
Nella Serata di Sabato inoltre, Mirko ha organizzato un piccolo tour del centro storico di Firenze per allievi e insegnanti.
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NOTA: Mirko Peluso mi ha fatto notare che il contesto storico legato alle danze irlandesi è in realtà molto più complesso di quanto esposto in questo articolo.
A causa di ciò mi è impossibile eseguire delle correzioni, ma mi riservo di approfondire l'argomento in uno o più futuri articoli.
vi prego di continuare a leggere.

mercoledì 29 gennaio 2025

Clover Winter Camp 2025 (Introduzione)

Cari lettori, eccomi di ritorno dopo una lunga pausa. L'ultima volta che ho scritto qualcosa il Mondo era ancora un posto quasi normale.
Ora invece sembrano moltiplicarsi gli avvenimenti più assurdi, forse a causa di quel raro allineamento di pianeti di cui tanto si è parlato.
Per caso o destino, proprio in quel week-end c'è stata la Fiera del Fumetto di Novegro, e per la prima volta in dodici anni, non ci sono andato. 
Molti di voi potrebbero interpretare me che non vado a una Fiera del Fumetto come un segno dell'Apocalisse (e considerate le circostanze, è un'ipotesi che non mi sento di escludere) tuttavia, ho avuto delle ottime ragioni: nello stesso periodo della Fiera di Novegro (e dell'allineamento planetario) mi trovavo infatti a Firenze.
Per citare Alice nel Paese delle Meraviglie, "Sempre più curioso". Cosa ci sono andato a fare proprio io a Firenze, quale forza arcana mi ha spinto a oltrepassare non solo il Po, ma addirittura l'Arno?
Uno stage di Danze Irlandesi.
(Respirate).
Dopo essere stato più volte ospite del nostro corso infatti, Mirko Peluso della Scuola di Danza Irlandese Clover ha invitato tutti noi allievi a partecipare al primo Clover Winter Camp, due giorni di full immersion In cui Mirko è stato affiancato da altri tre insegnanti di fama internazionale, ognuno dei quali ha approfondito un diverso aspetto del vasto mondo delle Danze Irlandesi.
Tra questi anche Lauren Smyth, che noi allievi, e di conseguenza voi lettori, abbiamo già avuto occasione di incontrare durante lo Stage Masterclass dell'anno scorso, che si è svolto presso la sede Jecko Dance di Legnano, e che ha curato le lezioni dedicate allo stile Riverdance.
Delle lezioni e degli insegnanti tuttavia, parlerò in maniera più approfondita in un prossimo articolo.
Al Clover Winter Camp ha partecipato, solo nella giornata di domenica a causa di altri impegni, anche la nostra Anna Cislaghi, per una volta in veste di allieva anziché di insegnante.
Sì lo so, sempre più curioso... le curiosità tuttavia non si fermano qui, perché ho un'altra storia da raccontare su questo insolito week end.
Prima ancora di arrivare a Firenze infatti, è nato il Gruppo D-Nauthiz 1 Milano, all'inizio con l'intenzione di dividere le spese di viaggio tra me, Marzia ed Eleonora, ma che poi si è trasformato in uno splendido Road Trip che ci ha portato dalla cupa oscurità della Milano del quarant... ehm, Terzo Millennio alla saltuariamente più assolata, e sicuramente più calda, Firenze.
Grazie a Marzia per il passaggio, a Eleonora per la musica e a Lisa.
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