domenica 24 febbraio 2013

Salotto letterario al Lupo Rosso 2

Secondo appuntamento con il salotto letterario al Lupo Rosso di Torino, nell'ambito dei quattro incontri dedicati allo Steampunk.
L'evento é ospitato ancora una volta da Paola Boni, che gestisce la libreria assieme a Valentina "Daze" Di Martino, parte del gruppo letterario/multimediale Uncanny Nerdz, con la partecipazione straordinaria di Serenella Volpe.
La Compagnia del Lupo Rosso: Serenella, Daze e Paola
Dopo l'incontro dedicato al cinema, ci si sposta più direttamente sulla letteratura in sé. Non più filmati, da osservare per poi commentare, ma libri: si parte da un estratto dai "Fondatori" (per lo più Verne e Wells, letti da Serenella) fino ad arrivare alle ultime uscite in libreria.

La seconda giornata assume da subito toni molto diversi dalla prima: C'é una minor affluenza di persone, di sicuro a causa della neve, che però non ferma qualche arrivo dell'ultimo minuto (giusto in tempo per il tè, accompagnato dai pasticcini e da un'amena conversazione... in giapponese).
L'incontro però, assume un tono più intimo, più raccolto, e anche la partecipazione é maggiore, con più coinvolgimento.
Il lupo Rosso é un ambiente intimo, dove si può discutere di qualunque argomento
Quello che emerge dalla discussione però, non é molto confortante, almeno per i puristi dello Steampunk.
Sembra infatti che il genere si polarizzi più che altro su due filoni, uno legato alla letteratura per ragazzi e l'altro al gotico, che sconfina e spesso si mescola all'horror. Sebbene questo non sia un male di per sé, significa che il genere non ha ancora acquisito una sua identità specifica.

Nel quadrante italiano, la situazione appare anche più cupa, e non si può fare altro che constatare la scarsa preparazione degli autori, che spesso spacciano per Steampunk qualcosa che con la fantascienza neovittoriana non ha proprio niente a che fare, e così il genere viene ingoiato dalle sabbie mobili del fantatrash.
La Steampunk Revolution cantata dagli Abney Park e l'ucronismo paradossale di Emily Autumn sembrano lontanissimi dai nostri lidi, dove l'unico paradosso é una degenerazione letteraria che ormai ha trasceso l'analfabetismo, con autori che sembrano impegnati, più che a scrivere, a disegnare mammuth sulle pareti delle caverne.
Invece la Compagnia del Lupo Rosso non si lascia fermare né dalle clave né dalla neve.
Il Viaggio continua.

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