lunedì 30 marzo 2015

Japan Matsuri 2015 - Bellinzona (introduzione)

Mi capita di pensare che la vita che faccio mi richieda di tanto in tanto l'attraversamento di qualche confine ideale, che mi separa dal mondo che ho attorno.
Questa volta però, il confine che ho attraversato, per quanto arbitrario, era più che reale.
Ticino by Night
Sono stato, infatti, in Svizzera, per la precisione a Bellinzona, la capitale del Canton Ticino e il crocevia di quella che viene comunemente chiamata Svizzera Italiana (che io chiamo invece Insubria Elvetica).
Confini e crocevia sono stati temi ricorrenti in questa mia recente visita nella città dei tre castelli.
Il rappresentante delle autorità cittadine apre la
manifestazione
Come é stato giustamente ricordato in apertura della manifestazione di cui mi accingo a parlare, Bellinzona é da sempre uno dei più importanti incroci dei valichi alpini, un punto di incontro (ma anche di rifugio) per i viaggiatori e un luogo di cultura e commercio.
Proprio questo spirito di cultura e di scambio, esteso fino a molto lontano, vede la capitale ticinese ospitare il Japan Matsuri, quest'anno alla sua quarta edizione anche se per me é solo la seconda volta.
Il vice-Console del Giappone a Bellinzona
Da quello che ho visto, mi sembra che l'organizzazione e la portata dell'evento sia addirittura superiore all'anno scorso, e che gli artisti, gli scrittori, ma anche gli storici e gli studiosi di ogni campo, che sono confluiti qui da entrambi i lati delle Alpi, o che sono arrivati da Honshu o da Hokkaido, siano davvero riusciti, come ha detto il vice-Console a Bellinzona nel suo discorso di apertura, a trasportare qualche piccolo pezzo di Giappone tra le mura dell'Expo Centro, dipingendo un'immagine di montagne coperte di neve e petali di ciliegio, tra cui risuonano le note degli Shamisen e l'eco dei tamburi taiko, con l'aggiunta di qualche scaglia di cioccolato svizzero assieme alla cerimonia del tè.
Continuate a leggere.

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