Qualche giorno fa mi é capitato per caso di trovarmi vicino a una ragazza che parlava a un'amica del suo nuovo ragazzo, e alla domanda "che tipo é?" rispondere "mah, é uno un po' da film".
Questo mi ha portato a riflettere su un tipo di personaggi che comparivano spesso nei vecchi film, chiamati in gergo le "Magliette Rosse" (il termine deriva dalla Serie Classica di Star Trek, in cui i soldati semplici indossavano l'uniforme rossa). Le Magliette Rosse andavano sempre per primi incontro a qualche pericolo sconosciuto, e il loro unico scopo era di restare uccisi nella singola scena in cui comparivano, prima che arrivasse il protagonista (Capitano James T. Kirk), bello, sudato e senza maglietta, a prendersi tutto il merito, baciare la ragazza, e poi risalire a bordo della sua astronave senza darsi neppure il disturbo di spendere mezza parola per le povere Magliette Rosse che erano state disintegrate al posto suo.
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Per questo motivo ho sempre preferito i Fumetti: a differenza del Capitano Kirk, Capitan America affronta il pericolo in prima persona, armato solamente del suo scudo e fa lui stesso da "scudo" sia per i civili che per i suoi compagni di squadra: non ci sono Magliette Rosse negli Avengers. Non é un caso che anche il distintivo delle forze di polizia americane ricordi la forma di uno scudo, e il loro motto sia "Servire e Proteggere".
Così ho sempre creduto di dover fare io, ero costantemente in prima linea, pronto a dare una mano se ce ne fosse stato bisogno, restio a mettermi in mostra, e mi aspettavo di essere amato per questo.
Invece, andava sempre a finire con la scoperta che la ragazza di cui mi ero innamorato aveva un altro ragazzo, conosciuto dopo di me, di cui fino a poco prima non sospettavo neppure l'esistenza.
Mi sono sentito più volte tradito, pugnalato, ma ora capisco che si é trattato solo di una sfortunata divergenza di prospettiva: io vedevo me stesso come Capitan America, per lei invece non ero altro che una Maglietta Rossa.
Essere arrivato a questa conclusione mi ha portato a riflettere su un'altra domanda, a cui fino a ieri non sapevo dare una risposta: cosa cerco
io in una donna?
Per spiegarlo, devo citare un altro film.
Terminator.
Kyle Reese é un soldato venuto dal Futuro per proteggere Sarah Connor da un assassino cibernetico che le dà la caccia, il Terminator appunto.
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/8/81/Sarah_Connor_(Linda_Hamilton).jpg) |
Sarah Connor in Terminator 2 |
All'inizio Sarah sembra la classica damigella in pericolo, ma quando Kyle resta ferito é lei a soccorrerlo. "In piedi! In piedi soldato!" lo esorta mentre cerca di trascinarlo lontano dalle fiamme.
Quella scena, in cui i ruoli del difensore e della protetta si capovolgono, a mio avviso é una delle due più belle di tutto il film; l'altra é quando Sarah e Kyle fanno l'amore, e questa volta la battuta memorabile é la sua: "Ho attraversato il Tempo per te, Sarah... ti amo...".
Sono io. Anche a me sembra di aver attraversato il Tempo per la donna che amo, di aver lottato per lei, superato ostacoli enormi per stare con lei (ho sofferto di attacchi di panico e anni fa sono uscito da una depressione).
Per una volta vorrei essere io l'eroe del film, e non una Maglietta Rossa.