Dopo l'Era Glaciale l'Irlanda è diventata un'isola, e i serpenti non sono riusciti a raggiungerla.
Secondo la tradizione Cattolica tuttavia, sarebbe stato proprio S. Patrizio a scacciare i serpenti dall'Irlanda. E perchè mai avrebbe dovuto fare una cosa del genere?
Va detto che i primi Cristiani avevano serie difficoltà a distinguere i fatti dalla narrativa e il simbolo dall'oggetto concreto. Si sa che nella loro tradizione il Serpente rappresenta il Male, e il Male è qualsiasi tradizione diversa dalla loro. Le fonti che ci sono giunte descrivono S. Patrizio come qualcuno che noi oggi definiremmo un ultra-conservatore, particolarmente fanatico anche per gli standard della sua epoca.
Nell'articolo precedente ho accennato all'Eresia Pelagiana, ma non ho spiegato cosa fosse: era un culto sincretico, che cercava di integrare la Fede Cristiana che veniva dal Continente con le Tradizioni Druidiche, impropriamente definite Pagane, indigene dell'Isola. Si trattava in altre parole di un maldestro, ma coraggioso, tentativo di Integrazione.
Integrazione? Una parolaccia per il Vescovo Patrizio, ma anche per qualcuno molto più vicino a noi.
Una delle cose che più oltraggiava Patrizio era che nella Chiesa Irlandese le donne potessero dire Messa, sul modello delle sacerdotesse druidiche (nel Druidismo infatti, uomini e donne avevano pari dignità).
Non solo, ma il compito dei Druidi era di custodire la Legge, di cui il Re doveva farsi garante, e questa collaborazione tra Druidi e Re, molto sentita nella Società Celtica ancora vari secoli dopo l'abolizione della Casta Druidica, aveva lo scopo di prevenire gli abusi di potere. I Druidi insomma, sono stati i precursori delle moderne Corti Costituzionali. In Irlanda la Brehon Law, di lontana ma ferma ispirazione druidica, è rimasta in vigore fino al Sedicesimo Secolo, quando Elisabetta Prima (ancora lei!) l'ha sostituita con la Common Law inglese.
Occorre ricordare che Elisabetta Prima non era inglese: Era una Tudor, una casata di origine gallese, e che anche nella Common Law persistevano alcune vaghe tracce druidiche che si sono conservate nel Diritto Anglosassone.
Per questo motivo sono convinto della superiorità del Diritto Anglosassone rispetto a quello Latino, ma i Celti non si sono fermati qui.
Se un re o un druido contravveniva ai suoi doveri infatti, veniva pubblicamente criticato dai Bardi, il cui simbolo era una bacchetta di legno con dei campanellini d'argento attaccati. Non solo quindi siamo debitori ai Druidi per l'idea di Costituzione, ma anche per il concetto di Giornalismo libero e imparziale.
Mai come ora abbiamo un disperato bisogno di entrambi: certe cose che stanno succedendo da entrambi il lati dell'Oceano dovrebbero darci pausa.
Meritano quindi un ringraziamento particolare Sara Gamberoni, Sacerdotessa della Triplice Cinta Druidica, e tutti gli altri suoi membri, per mantenere viva la tradizione anche in quest'angolo dimenticato della Gallia Cisalpina.
Continuate a leggere, e onorate lo Spirito dei nostri Antenati.
Una delle cose che più oltraggiava Patrizio era che nella Chiesa Irlandese le donne potessero dire Messa, sul modello delle sacerdotesse druidiche (nel Druidismo infatti, uomini e donne avevano pari dignità).
Non solo, ma il compito dei Druidi era di custodire la Legge, di cui il Re doveva farsi garante, e questa collaborazione tra Druidi e Re, molto sentita nella Società Celtica ancora vari secoli dopo l'abolizione della Casta Druidica, aveva lo scopo di prevenire gli abusi di potere. I Druidi insomma, sono stati i precursori delle moderne Corti Costituzionali. In Irlanda la Brehon Law, di lontana ma ferma ispirazione druidica, è rimasta in vigore fino al Sedicesimo Secolo, quando Elisabetta Prima (ancora lei!) l'ha sostituita con la Common Law inglese.
Occorre ricordare che Elisabetta Prima non era inglese: Era una Tudor, una casata di origine gallese, e che anche nella Common Law persistevano alcune vaghe tracce druidiche che si sono conservate nel Diritto Anglosassone.
Per questo motivo sono convinto della superiorità del Diritto Anglosassone rispetto a quello Latino, ma i Celti non si sono fermati qui.
Se un re o un druido contravveniva ai suoi doveri infatti, veniva pubblicamente criticato dai Bardi, il cui simbolo era una bacchetta di legno con dei campanellini d'argento attaccati. Non solo quindi siamo debitori ai Druidi per l'idea di Costituzione, ma anche per il concetto di Giornalismo libero e imparziale.
Mai come ora abbiamo un disperato bisogno di entrambi: certe cose che stanno succedendo da entrambi il lati dell'Oceano dovrebbero darci pausa.
Meritano quindi un ringraziamento particolare Sara Gamberoni, Sacerdotessa della Triplice Cinta Druidica, e tutti gli altri suoi membri, per mantenere viva la tradizione anche in quest'angolo dimenticato della Gallia Cisalpina.
Continuate a leggere, e onorate lo Spirito dei nostri Antenati.
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