Un film epico, che ripercorre in un'unica lunga pellicola più di una generazione di classici del fumetto, da The Dark Night Returns a The Death of Superman, da The Killing Joke a Crisis on Infinite Earths, mentre nei titoli di coda compaiono nomi come Jim Lee e Marv Wolvman, che sono stati per il Fumetto quello che Spielberg o Cameron sono stati per il Cinema.
Il risultato è così intenso che forse non è sufficiente guardare questo film una sola volta: mentre scrivo, non mi sono ancora del tutto ripreso, e continuano a venirmi in mente nuovi dettagli.
La colonna sonora è un misto di epic metal e musica tradizionale di varie parti del mondo, dall'etnico tribale ad Amazing Grace, che intensificano le cupe atmosfere a cui Zack Snyder ci ha abituato nella sua prima trilogia, e che mi hanno fatto venire la pelle d'oca (per contrasto, Lex Luthor ascolta della blanda musica da sala d'attesa).
Se siete appassionati di fumetti, non potete perdervi Dawn of Justice.
Non so se invece sia il caso di consigliarlo a un neofita, che rischia di essere sopraffatto non solo dai riferimenti, ma anche dal tono serrato della storia, che inizia con una serie di flashback concatenati e finisce con una terribile visione di un possibile futuro, con l'ultimo fotogramma che lascia tutto in sospeso.
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