Sono sceso all'aeroporto di Glasgow, dove ero già stato, e mentre due italiane dietro di me si lamentavano di "essere in questa terra straniera" io mi sentivo come Harrison Ford ne Il Risveglio della Forza: "Chewie... siamo a casa". Una volta recuperati i bagagli, mi sono unito a Umberto e al gruppo GdY proveniente da Milano, per poi trasferirci in pullman fino a Edimburgo, dove ci ha raggiunto il gruppo di Roma.
Il resto della giornata era libero, per visitare la città, ma anche per trovare un posto dove pranzare, visto che i pasti, colazione a parte, non erano compresi.
Posso dire di conoscere Edimburgo abbastanza bene, ma quello in cui mi trovavo era un quartiere nuovo, dove tutti gli edifici erano stati costruiti o ricostruiti in tempi relativamente recenti e anzi, alcuni non erano neppure stati completati. Qui ho scoperto il Canale, una via d'acqua che congiunge Edimburgo a Glasgow passando per Stirling e Linthlingow (trovo affascinante la trasformazione in senso post-industriale che le città del Regno Unito stanno attraversando ormai da diversi anni).
Non lontano dal Canale ho trovato quello che cercavo, un posticino dall'aspetto invitante in cui avrei potuto pranzare: l'insegna diceva Noughts and Coffees.
A quanto pare tuttavia, il mio istinto, il Destino o la Forza, non lo so, mi guidano solamente verso luoghi di un certo tipo: Noughts and Coffees infatti, é un gioco di parole con Noughts and Crosses (lett.: "Zeri e Croci"), il gioco che noi chiamiamo tris, ed é un locale per board gamers.
Qui é possibile incontrarsi con gli amici, o trovarne dei nuovi, per giocare a vari board games, dai più classici come Monopoli o Risiko a quelli più propriamente Nerd come Pandemic: Contagion e il compagno Pandemic: the Cure, Room 25, Betrayal at the House on the Hill e i miei preferiti, Harkham Horror e Zombiecide.
Inoltre, il locale fa parte del circuito Escape di Edimburgo, in cui i giocatori sono intrappolati all'interno di una Escape Room, da cui devono trovare il modo di uscire entro un tempo limite, superando prove e risolvendo enigmi (se non potete andare fino in Scozia, a Milano c'è un gruppo che organizza eventi simili).
C'é chi dice che per vivere in Scozia bisogna riuscire a sopportare due inverni, a cui di solito rispondo "datemi una pila di giochi e qualcuno con cui giocare e per me l'inverno non è un problema". La mia esperienza invernale in Scozia, tuttavia, era solo all'inizio.
Continuate a leggere.
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