martedì 16 novembre 2021

Milan Games Week & Cartoomics as One - Introduzione

A dispetto del nome altisonante, l'edizione congiunta del Milan Games Week e del Cartoomics del 2021, la prima dall'inizio della Pandemia, è stato un evento di ombre (molte) e luci (poche, ma particolarmente brillanti).
Per correttezza, inizierò a parlare delle cose migliori, e solo alla fine mi soffermerò sui difetti e le carenze nell'organizzazione.
Il cuore del Cartoomics è sempre stato il Villaggio Fantasy, gestito e organizzato da Stefania Wolfy Rossini e Giordano Sardella de La Fortezza, che sorgeva e sorge, metaforicamente, al centro del villaggio.
quest'anno non fa eccezione, anzi, proprio in tempi così bui la Fortezza diventa un luogo in cui trovare rifugio dal caos che regna altrove.
Ognuno di quelli che si trova all'interno della Fortezza meriterebbe un suo articolo a parte, ma vorrei soffermarmi sugli ultimi arrivati, o meglio, sull'ultima "variante" di una vecchia e cara conoscenza.
Mi riferisco alla figlia segreta del Dio Loki, nonché madrina del Fantasy Cisalpino, Alessia Mainardi, che dopo aver fondato il Collettivo di Artisti Casa Alius, torna a noi con la sua nuova impresa: Famiglia Asgard.
In questa veste, Alessia appare in una serie di conferenze dedicate, neanche a dirlo, a Loki, partendo dal modo in cui appare come personaggio nei fumetti Marvel per arrivare a come Loki il Dio si presenta nei miti, illustrandone somiglianze e differenze e sottolineandone gli aspetti meno noti, come il suo ruolo di "outsider" rispetto agli altri Dei e il fatto che Loki non è solo il Dio degli Inganni, ma anche il Dio delle Storie, e di come Loki sia stato il primo skalþ (cantastorie).
Si potrebbe dire che Loki sia stato anche il primo nerd, e quindi, a modo suo, tutti noi gli siamo debitori? Io penso di sì.
Accanto al Villaggio Fantasy si trovavano come di consueto le aree dedicate a Star Wars (a cui vorrei dedicare uno spazio a parte, se ci riesco) e all'Umbrella Corporation Italian Division. Ognuna delle tre tuttavia si è dovuta accontentare di spazi molto ridotti e più ravvicinati rispetto agli anni scorsi, che ha causato notevoli inconvenienti allo svolgimento delle rispettive attività.
Si segnala almeno una fuga di Zombie dall'Area di Contenimento dell'Umbrella Corporation, che si sono riversati nell'area ristoro causando non pochi problemi: la sola cosa peggiore della gente che mangia al Cartoomics è la gente che mangia la gente al Cartoomics.
Non molto da segnalare al di fuori delle zone sopracitate, tranne una fila interminabile di bancarelle di vendita che non offrivano però nulla di interessante, almeno paragonato alle ben più varie proposte delle scorse edizioni, e un'area dedicata ai videogiochi così scarna e poco interessante che potevano evitare di allestirla.
L'unico intervento di un certo interesse, che non a caso ha attirato varie decine di followers anche da molto lontano, è stato quello di un'altra nostra vecchia conoscenza: Kenoia.
Se Alessia Mainardi è la figlia segreta di Loki, Kenoia è chiaramente una seguace del Dio Hastur, come evidenziato dalla sua ovvia predilezione per il colore giallo (Hastur è infatti conosciuto come il Re in Giallo) e dal suo atteggiamento serio e apatico. 
Si dice inoltre che Hastur porti le persone alla follia, e Kenoia di certo si qualifica, specie se si considerano le sue ben note frequentazioni in ambiente Yandere e i suoi trascorsi con i Sims.
Il che ci rende Fratelli in Hastur (Iä! Iä! Hastur iä).
Non credo che verrò smentito se affermo che, a eccezione del Villaggio Fantasy, il Cartoomics di quest'anno non era altro Kenoia. 
Continuate a leggere.

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