Un film ispirato a una saga islandese del nono secolo, che ha ispirato a sua volta l'Amleto di William Shakespeare. Vi aspettavate un altro film tratto da un fumetto? Vi svelerò un segreto: in realtà è proprio a questo che si ispirano i fumetti. E certi giochi da tavolo... se cercate la definizione di "cupa oscurità" questo film lo è in pieno.
Non è per i deboli di stomaco: è violento, estremo, viscerale (letteralmente: le viscere si vedono proprio, insieme a varie altre parti sparse un po' in giro). Ma dovete guardare più in là: in un mondo intriso di ferocia e morte, risalta ancora di più la selvaggia bellezza del paesaggio islandese, l'amore di Amleth per "Ophelia" (in realtà Olga della Foresta di Betulle, una sacerdotessa slava) e l'ostinata determinazione di lei a sopravvivere ad ogni costo, non solo per se stessa, ma anche per chi ama.
Epico dall'inizio fino ai titoli di coda: dopo aver assistito allo scontro finale, andate a rivedere La Minaccia Fantasma, non lo guarderete più allo stesso modo.
Sono uscito dal cinema sotto un temporale.
Non c'è altro da aggiungere.
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