la Fiera continua a crescere, ma gli spazi restano quelli che sono, e questo porta a un persistente affollamento. E non è solo un problema di Novegro, ma succede anche in altre fiere, come ad esempio Malpensa. Credo sia una conseguenza indiretta della Pandemia, che ha fatto sparire gli eventi più piccoli, come Gallarate e Garbagnate, costringendo il pubblico a concentrarsi in quelli più grandi. È inoltre possibile che, come è successo a Erba, gli enti che gestiscono i centri fieristici continuino a sottovalutare l'impatto sempre maggiore che il mondo del Fumetto e tutto ciò che gravita attorno ad esso ha sul tessuto socio-culturale qui e all'estero.
Pertanto, le fiere crescono, ma lo fanno in maniera disordinata. Ciò le rende caotiche, affollate e complica l'accesso ai servizi che la Fiera offre, con il rischio di scoraggiare potenziali visitatori vecchi e nuovi.
La recente tendenza all'aumento dei costi sia per gli standisti che per i visitatori inoltre, non è certo d'aiuto.
Si tratta di una situazione paradossale di cui le stesse direzioni dei vari poli fieristici, ma quella di Novegro in particolare, sembrano ben consapevoli.
Tuttavia, questo significa solo che, al momento, le fiere del fumetto sono affamate di spazio.
Tuttavia, questo significa solo che, al momento, le fiere del fumetto sono affamate di spazio.
Non vorrei però dare l'impressione che la Fiera non mi sia piaciuta, tutt'altro! Nella giornata di Domenica anzi, ho potuto usufruire largamente dell'Area Giochi, mentre Sabato ho girato l'Area Mercato dove, sebbene mi fossi dato un limite di spesa, sono riuscito a fare degli acquisti più che soddisfacenti.
Come sempre, preferisco approfondire ogni singola parte in una serie di articoli dedicati, riservando queste righe alle mie impressioni generali: una crescita esponenziale ma disordinata, una fame di nuovi spazi, un tentativo ancora imperfetto di risolvere i problemi causati da quello che, in definitiva, è il nostro stesso successo come comunità e come cultura, ostacolato, tra le altre cose, da una scarsa comprensione dall'esterno delle sue dinamiche interne.
Dinamiche, tra l'altro, che non sono più quelle di dieci anni fa, e subiscono ancora, come altri settori, le conseguenze della Pandemia, che ne ha ri-orientato lo sviluppo in una direzione impossibile da prevedere.
Continuate a leggere.
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