Contrariamente a quanto afferma l'articolo italiano, è improbabile che il romanzo sia basato su un personaggio realmente esistito, piuttosto è possibile che si basi su certe leggende metropolitane che circolavano nei bassifondi di Londra a metà del diciannovesimo secolo. Potete trovare l'edizione on-line del romanzo originale (in inglese) a questo link. La versione del Grand Guignol ribalta la vicenda, dando subito all'inizio la notizia della morte del barbiere assassino, per poi inscenare la sua discesa all'Inferno dove sarà costretto a rivivere ogni omicidio da lui commesso nei panni della vittima.
Non è mancata neppure la citazione lirica, questa volta dal Barbiere di Siviglia, con la famosa aria Figaro qua, Figaro là, accompagnata da uno dei due momenti dello spettacolo in cui Miki Barbieri Torriani ha interpretato un ruolo maschile, che ci crediate o no.
Ma non vi preoccupate, la rivedrete più avanti esibirsi in tutta la sua femminilità (proprio tutta; chi ha già visto uno spettacolo del Convivio d'Arte sa di cosa sto parlando) sulle note di una ballata irlandese a cui il pubblico ha persino battuto le mani a tempo.
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Un piccolo gioco a incastro di teatro nel teatro, che richiama forse alle origini degli attori del Convivio d'Arte come giocatori di ruolo, ha invece aperto il secondo atto, dove Sweeney Todd rivive la sua cattura e impiccagione, in cui il demoniaco presentatore distribuisce a ciascuno un foglio con dei ruoli.
Abbandoniamo per questa stagione le viscide trame del Grand Guignol de Milan, ma voi continuate a leggere, e non crediate di essere scampati.
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