Sì, é lo stesso palco |
Sto parlando dell'Holi Color Festival, una bizzarra manifestazione che ha chiuso il Rugby Sound Festival di Legnano 2017 in un catartico e variopinto delirio di gioioso abbandono.
Può darsi che non sia il mio genere di divertimento, eppure anche chi, come me, il suo divertimento lo prende molto sul serio, o forse proprio loro più degli altri, hanno bisogno ogni tanto di lasciarsi andare e tuffarsi semplicemente in mezzo a qualcosa di sconosciuto, diverso, forse un po' naif e di certo molto lontano dagli ambienti (più o meno) raffinati in cui mi vedete di solito (anzi, esattamente all'opposto) ma a modo suo non privo di fascino.
Con mia sorpresa e piacere, ho notato anzi un lieve innalzamento degli standard rispetto a quello che mi sarei aspettato ad un evento di questo tipo, un'atmosfera che ricorda più la rabbia di vivere sobborghi di Los Angeles o di Glasgow che la triste rassegnazione delle periferie delle città italiane.
Nonostante lo sfasamento dell'inizio, prima che partisse la musica e iniziassero a volare i colori, alla fine come vedete anch'io mi sono lasciato andare all'euforia dell'evento, e non solo sono riuscito a tollerarlo meglio di quanto pensassi, ma sono andato via più soddisfatto di quanto avrei creduto possibile.
Continuate a leggere.
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