Il Ponte di Ferro sul fiume Adda. Attraversarlo per me vuol
dire uscire dal mio territorio: infatti l'Adda segna il confine
storico tra l'Insubria e l'Orobia.
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Cambia anche la destinazione: non più la Franciacorta ma il Sebino, dall'altra parte del Lago d'Iseo, proprio al confine tra le province di Bergamo e Brescia.
Questa perfida spia ha tentato di dirottare la
locomotiva (si può inserire nella trama?)
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A parte le differenze tecniche e logistiche, la trama é la stessa dell'altra volta, con qualche modifica e un paio di personaggi di contorno aggiunti per l'effetto comico.
L'insolita formula del "teatro viaggiante", per ammissione del regista e autore dei testi Gianfilippo Maria Falsina Lamberti (nella foto in alto, interpreta il Caporale Bellocchio) é ancora sperimentale. É stata provata con successo lo scorso novembre, come ho avuto l'onore di documentare, e ripetuta su scala più grande in questa occasione.
Sia gli stessi autori del convivio d'arte che il sottoscritto abbiamo però dovuto constatare che funziona meglio con un numero limitato di partecipanti, anche perché richiede una certa collaborazione da parte del pubblico, che viene direttamente coinvolto nell'azione.
Con un pubblico più numeroso tuttavia, è inevitabile una minore possibilità di coinvolgimento, tenuto conto delle maggiori difficoltà che anche gli attori si trovano ad affrontare.
Il Colonnello Barabba in borghese, ma
sempre con la stessa efficienza
(purtroppo...)
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Da qui l'intenzione di Gianfilippo Lamberti di tornare al numero chiuso, con il supporto di una nuova trama per il momento ancora in fase di stesura.
Sempre alla ricerca di nuove idee, il regista ha ventilato addirittura la possibilità di una trama in stile steampunk, ma non ha dato conferme; nel frattempo porterà in scena un live di Sherlock Holmes. Restiamo in attesa degli sviluppi.
Continuate a leggere.
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