Nel giro di pochi mesi sono successe tre cose che hanno cambiato radicalmente lo scacchiere geopolitico: la Brexit, Trump alla Casa Bianca e l'apertura del più grande Lego Store d'Europa a Milano.
A conti fatti, credo che di tutti e tre, l'evento più importante sia l'ultimo, perché non cambia solo la Storia, ma anche la Geografia: ora non é più necessario andare fino in Germania o nel mio caso a Glasgow, per procurarsi il mattoncino di cui abbiamo bisogno per terminare il nostro MOC.
Se l'esperienza di Arese é stata piuttosto deludente, questo nuovo Lego Store annidato nel pieno centro di Milano, vicino al cuore stesso sia della storica Insubria sia della moderna Lombardia, centro di una rete di esercizi simili in tutto il territorio, più grande di tutti gli altri che ho visto finora (beh, due) con i suoi due piani di esposizione, non é solo un negozio, ma un implicito riconoscimento all'importanza della città di Milano.
Quando ho affermato che la sua apertura potrebbe essere paragonata all'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti non ho affatto esagerato. Per quanto mi dispiaccia ammetterlo, Donald Trump è riuscito a capire prima degli altri il mondo in cui viviamo, un mondo in cui la trama dell'ultimo episodio del Trono di Spade è più importante di un referendum costituzionale.
E c'è una buona ragione per questo: se non siamo in grado di capire i complessi rapporti di parentela, sudditanza, rivalità e alleanza di un singolo episodio del Trono di Spade, per non parlare dell'intera stagione, come possiamo sperare di riuscire a capire un referendum che dovrebbe cambiare la Costituzione?
Il Lego Store di Milano è indipendente, non si trova cioè all'interno di un centro commerciale come i suoi omologhi di Glasgow o di Arese.
Lo trovate invece sotto i portici di Piazza S. Babila, quasi di fronte al teatro e a poca distanza dal Duomo. Appena usciti dalla metropolitana potete già vedere il simbolo della Lego sopra le vostre teste.
L'interno è ancora più impressionante, con una scenografia che non sfigurerebbe al Teatro alla Scala, la maggior parte fatta di Lego.
L'inaugurazione di certo sembra altrettanto affollata, anche se non ci sono grandi personalità, come il Sindaco o il Presidente della Regione, una mancanza per cui l'Ufficio Stampa di Palazzo Marino ha rifiutato di dare spiegazioni, almeno per il momento.
Spero tuttavia, che il nuovo Lego Store diventi presto uno dei nuovi simboli della città di Milano, come il Duomo, la Galleria e il Castello Sforzesco.
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