Tutti i mestieri hanno degli imprevisti, e il mio non fa eccezione: oggi avrei dovuto partecipare a ben tre eventi, tutti in una sola giornata, tra Milano e Saronno: una giornata molto impegnativa, per cui mi sono preparato da tempo e con notevole dispendio di energie.
Questo é uno degli eventi a cui avrei dovuto partecipare:
oggi mi sono alzato alle sette prevedendo di tornare a casa all'una di stanotte, ieri ho passato la giornata a preparare i miei "ferri" del mestiere, a caricare la macchina fotografica, a programmare l'iPad con gli allarmi per ciascun evento che avrei dovuto seguire (la tempistica é essenziale quando hai molti impegni in fila) e a preparare il costume.
Ieri sera ho rinunciato ad uscire, rassegnandomi al triste rituale di un sabato sera a casa, che non mi capitava da molto tempo, pensando che, beh, almeno oggi avrei potuto rivedere le persone che ho conosciuto a Torino e a Novara, e forse si sarebbero fatti vivi anche quelli di Firenze che non vedo mai.
Beh, non li ho visti neppure questa volta, perché alla stazione di Saronno, mi sono imbattuto in uno sciopero di cui nessuno sembrava sapere nulla.
Risoluto ad andare avanti comunque, mi sono unito alla lunga fila di fronte alla sola biglietteria aperta, solo per sentirmi dire che il servizio non sarebbe stato garantito fino alle nove di stasera.
Le possibilità che avevo erano: saltare da un treno all'altro, rischiando di restare in giro tutta la giornata senza combinare niente,
oppure andare in macchina, con il problema del traffico congestionato per lo sciopero dei treni e lo shopping di dicembre, con la prospettiva di non trovare un parcheggio, mancare comunque gli eventi a causa del tempo che avrei perduto, e dover guidare fino a a casa stanotte alla una, stanco morto e con le strade ghiacciate.
Chiedo scusa a quelli che avrei dovuto incontrare, e ai miei lettori che si sentono sempre più spesso raccontare di eventi a cui non sono stato (beh, in realtà questa é la seconda volta, ma per me già una è troppo) e preferisco risparmiare la polemica sui servizi pubblici che non servono a niente e sul diritto dei lavoratori a non lavorare, e a non far lavorare neanche chi vuole farlo.
Spero di non farvi mai più leggere un articolo come questo.
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